Emilia viveva in una piccola casetta di montagna con la madre,il padre
e 2 fratelli più piccoli. Non erano molto ricchi, ma il
raccolto del loro piccolo orto, che poi vendevano al mercato
giù in città, li faceva vivere abbastanza
dignitosamente. Emilia aveva un amico che si chiamava Emanuele e tra
loro era nata una bella amicizia fin da quando erano bambini. Un brutto
giorno il padre della ragazza morì e
così lei,i suoi 2 fratelli e la madre dovettero
lavorare molto…Ma un giorno si ammalò la madre e
il dottore disse che c’erano ben poche speranze di
salvarla..I figli,sconvolti,non riuscivano a crederci e così
smisero di lavorare la terra facendo seccare tutta la vegetazione.
Passarono altre 2 settimane e la madre stava sempre peggio,ormai aveva
smesso di mangiare e il colorito della sua pelle stava diventando
sempre più pallido..I bambini decisero quindi di vendere
tutto quello che avevano affinchè guadagnassero abbastanza
soldi per poter comprare una medicina adatta a curare la malattia della
madre. La madre un giorno,anche se a fatica,riuscì a
scrivere una lettera al nonno dei suoi figli nella quale diceva: Caro
papà…ti scrivo questa lettera per dirti che ormai
non posso più occuparmi dei miei bambini perché
sono molto malata e se voglio guarire ho bisogno di stare a
riposo…pochi giorni fa è venuto qui un medico e
dice che c’è il 50% delle possibilità
che io possa guarire,ma questo accadrà solo se mi
trasferirò in Francia per 2 anni…Dovrò
farmi un’ operazione molto complessa e, se tutto
andrà bene, dovrò iniziare un ciclo di
riabilitazione che durerà molto tempo. Perciò ti
chiedo di occuparti dei tuoi nipotini… e se mai mi dovesse
accadere qualcosa ti prego di dirlo con la massima delicatezza ai miei
figli…sono bambini molto sensibili…Ora ti
saluto…a presto…o
forse…addio…ti voglio bene.
La lettera arrivò in pochi giorni al destinatario e
così qualche giorno dopo arrivò il nonno al
capezzale della figlia con un’evidente preoccupazione
stampata sul suo volto. I bambini salutarono la madre…ma
loro erano ottimisti e sapevano che la madre sarebbe guarita
così, con la speranza nel cuore, partirono verso una nuova
vita.