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Autore: Aky ivanov    20/05/2022    1 recensioni
«Boris. devi dirgli che tutto sta accadendo a causa tua e di quella maledetta canzone con cui ti sei fissato»
«Mh»
«Lo devi fare prima che impazzisca del tutto!»
«Mmmh…Domani»
Sergej alzò gli occhi al cielo allontanandosi inquieto verso la cucina.
Era il quarto giorno di fila che Boris gli diceva “domani”.
[...] Quando l'Eurovision Song Contest incontra la mia fantasia, Yuri se la passa male.
La raccolta di flashfic ruota attorno alla canzone “Give That Wolf A Banana” degli Subwoolfer.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Boris, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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🐺 Give That Wolf A Banana 🍌

- Disagio –

 

 

«Ricordami perché siamo dovuti venire in tre a fare la spesa alle ventidue»

Yuri roteò gli occhi aggiungendo i pacchi di pasta nel carrello spinto da Sergey, estenuato dal dover rispondere per la quinta volta alla stessa domanda in un supermercato trovato aperto a tarda ora per pura fortuna. Un comportamento infantile che solitamente teneva Boris e non il membro più posato della squadra.

Dov’era finito Boris?

«Perché Ivan ha aiutato la vicina a verniciare l’appartamento ed era stanco morto» sbuffò controllando la scadenza di un barattolo di pelati «Tu e Boris avete discusso tutto il pomeriggio per non so cosa finendo per dimenticarvene e svuotare l’angolo alcolici».

Sergey raschiò la gola coprendo la bocca con finti colpi di tosse portando tutta la sua attenzione alla lista degli ingredienti di un preparato per noodles. Yuri li aveva risparmiati dalla sua sfuriata continuando una guerra fredda fatta di frecciatine e gelide occhiate.
La capacità di farti sentire in colpa anche di respirare.

«Yuri, non è andata come pensi»

«Non mi interessa»

La colpa era stata di Boris e le sue folli sfide innescate per il solo gusto di non dire a Yuri la verità. Sergey avrebbe voluto tornare indietro e rimproverare il sé stesso del passato per aver assecondato il suo amico idiota senza convincerlo con la forza.

Vince chi beve più shottini.

La vittoria di Pirro più inutile della storia.

«Potevo venire da solo, lo sai»

«E lasciare il bambino ubriaco da solo a casa vicino ai fornelli?»

Bambino attualmente svanito nel nulla con due bottiglie di vodka trangugiate in corpo e l’Alzheimer precoce sui termini del loro patto. Boris non avrebbe detto alcunché a Yuri sullo scherzo ideato ai suoi danni, nemmeno avrebbe ricordato la loro gara l’indomani.

Lo stronzo l’aveva fregato, di nuovo.

Sergey sembrò voler dire qualcosa sull’esagerazione dell’affermazione, inventare una scusa per tirarsi fuori da tutta quella faccenda, ma richiuse prontamente la bocca all’apparizione del suddetto soggetto in corsa verso di loro dal reparto ortofrutticolo.
In mano una banana e sul volto il più folle dei sorrisi.

«No. No. No. Boris. No!»

La supplica sommessa venne coperta dallo strusciare misto di suole e stoffa sul pavimento, accompagnato dal suo esasperato battersi la fronte per non guardare ulteriormente la scena disagiante messa in scena davanti agli altri clienti. Boris inginocchiatosi davanti a Yuri aveva afferrato rudemente la sua mano candida in stile proposta di matrimonio, intonando quel maledetto motivetto tanto familiare a lui e altrettanto sconosciuto per il loro capitano.

«I like the scent of every meal on your breath»

«Boris…cosa cazzo stai facendo?!»

La leggera pressione esercitata sul picciolo della banana dal braccio libero favorì l’apertura di una piccola fessura. Le strisce della buccia vennero tirate giù sensualmente con i denti mentre il tira e molla dei tentativi di fuga di Yuri, sempre più preoccupato per la salute mentale del suo compagno, imperversava rompendo l’armonia dell’apparente dichiarazione.

«That hunger in you, I’m in danger now, I guess»

«Sarai ancora più in pericolo se non mi lasci la mano»

I pochi occhi estranei dello stesso reparto guardarono altrove e Yuri lasciò perdere il sibilare minacciosamente fra i denti stretti. La mano infilata attorno alla cintola dei jeans l’aveva costretto a piegarsi in avanti facendolo internamente ringraziare di aver indossato una cintura così da non trovarsi denudato.

«Io lo so cosa vuoi tu…Keith

«Chi diavolo sareb

Boris addentò maliziosamente il frutto sbucciato lasciandone il resto tra le mani del suo capitano ringhiante, quasi strozzandosi con lo scoppio di risa ribollente nel torace.

«Yum, yum, yum, yum-yum-yum»

Yuri allontanò la mano dai suoi pantaloni esterrefatto mal celando il rossore dilagato sulle guance nell’essere al centro dell’attenzione per una tale assurda situazione. Due passi indietro, poi quattro, sei, otto, dieci rispetto all’imbecille sul pavimento contorto dalle risate tra sospiri ambigui. Vicino all’unica ancora di razionalità rimasta integra.

«Che cazzo di problemi ha Boris?!»

Sergej dischiuse le dita premute sugli occhi contemplando incerto la rabbia repressa negli occhi fiammeggianti, gli arti tremanti e le dita serrate attorno alla povera banana martoriata. La polpa schiacciata trasbordava dal pugno di Yuri in un plop angosciante sulle bianche ed immacolate piastrelle facendogli salire la pelle d’oca.

«Ehm…ha bevuto?»

Un giorno non molto lontano avrebbe rimpianto tutte quelle bugie.

 

***

«Sono 1078,87 rubli»

Yuri allungò i soldi alla cassiera fulminando con gli occhi il debole sussurro di Sergey sull’essere dei delinquenti per non aver pagato la banana spappolata nel corridoio.

_._._._

#4 flashfic - oneshot: ho sforato di poche parole ma non potevo togliere roba ç.ç

Non sono riuscita a rientrare entro le 500 parole ma tutte le altre lo sono quindi la raccolta resta tale, spero non sia un problema. Ad ogni modo ci avviciniamo alla conclusione, abbiamo orami oltrepassato la metà degli sketch in programma e ne inizio già a sentire la mancanza.

Ringrazio tutti i lettori silenziosi e l’assiduo recensore,
ed appuntamento a domani con la prossima!

 

Aky

 

 

 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Takao Aoki, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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