🐺 Give That Wolf A Banana 🍌
- Disagio –
«Ricordami
perché siamo dovuti venire in tre a fare la spesa alle ventidue»
Yuri
roteò gli occhi aggiungendo i pacchi di pasta nel carrello spinto da Sergey,
estenuato dal dover rispondere per la quinta volta alla stessa domanda in un
supermercato trovato aperto a tarda ora per pura fortuna. Un comportamento
infantile che solitamente teneva Boris e non il membro più posato della
squadra.
Dov’era
finito Boris?
«Perché
Ivan ha aiutato la vicina a verniciare l’appartamento ed era stanco morto»
sbuffò controllando la scadenza di un barattolo di pelati «Tu e Boris avete
discusso tutto il pomeriggio per non so cosa finendo per dimenticarvene e
svuotare l’angolo alcolici».
Sergey
raschiò la gola coprendo la bocca con finti colpi di tosse portando tutta la
sua attenzione alla lista degli ingredienti di un preparato per noodles. Yuri
li aveva risparmiati dalla sua sfuriata continuando una guerra fredda fatta di
frecciatine e gelide occhiate.
La capacità di farti sentire in colpa anche di respirare.
«Yuri,
non è andata come pensi»
«Non
mi interessa»
La
colpa era stata di Boris e le sue folli sfide innescate per il solo gusto di
non dire a Yuri la verità. Sergey avrebbe voluto tornare indietro e
rimproverare il sé stesso del passato per aver assecondato il suo amico idiota
senza convincerlo con la forza.
Vince
chi beve più shottini.
La
vittoria di Pirro più inutile della storia.
«Potevo
venire da solo, lo sai»
«E
lasciare il bambino ubriaco da solo a casa vicino ai fornelli?»
Bambino
attualmente svanito nel nulla con due bottiglie di vodka trangugiate in corpo e
l’Alzheimer precoce sui termini del loro patto. Boris non avrebbe detto
alcunché a Yuri sullo scherzo ideato ai suoi danni, nemmeno avrebbe ricordato
la loro gara l’indomani.
Lo
stronzo l’aveva fregato, di nuovo.
Sergey
sembrò voler dire qualcosa sull’esagerazione dell’affermazione, inventare una
scusa per tirarsi fuori da tutta quella faccenda, ma richiuse prontamente la
bocca all’apparizione del suddetto soggetto in corsa verso di loro dal reparto
ortofrutticolo.
In mano una banana e sul volto il più folle dei sorrisi.
«No.
No. No. Boris. No!»
La
supplica sommessa venne coperta dallo strusciare misto di suole e stoffa sul
pavimento, accompagnato dal suo esasperato battersi la fronte per non guardare
ulteriormente la scena disagiante messa in scena davanti agli altri clienti.
Boris inginocchiatosi davanti a Yuri aveva afferrato rudemente la sua mano
candida in stile proposta di matrimonio, intonando quel maledetto motivetto
tanto familiare a lui e altrettanto sconosciuto per il loro capitano.
«I
like the scent of every meal on your breath»
«Boris…cosa
cazzo stai facendo?!»
La
leggera pressione esercitata sul picciolo della banana dal braccio libero
favorì l’apertura di una piccola fessura. Le strisce della buccia vennero
tirate giù sensualmente con i denti mentre il tira e molla dei tentativi di
fuga di Yuri, sempre più preoccupato per la salute mentale del suo compagno,
imperversava rompendo l’armonia dell’apparente dichiarazione.
«That hunger in you, I’m in danger
now, I guess»
«Sarai
ancora più in pericolo se non mi lasci la mano»
I
pochi occhi estranei dello stesso reparto guardarono altrove e Yuri lasciò
perdere il sibilare minacciosamente fra i denti stretti. La mano infilata
attorno alla cintola dei jeans l’aveva costretto a piegarsi in avanti facendolo
internamente ringraziare di aver indossato una cintura così da non trovarsi
denudato.
«Io
lo so cosa vuoi tu…Keith!»
«Chi
diavolo sareb-»
Boris
addentò maliziosamente il frutto sbucciato lasciandone il resto tra le mani del
suo capitano ringhiante, quasi strozzandosi con lo scoppio di risa ribollente
nel torace.
«Yum, yum, yum, yum-yum-yum»
Yuri
allontanò la mano dai suoi pantaloni esterrefatto mal celando il rossore
dilagato sulle guance nell’essere al centro dell’attenzione per una tale
assurda situazione. Due passi indietro, poi quattro, sei, otto, dieci rispetto
all’imbecille sul pavimento contorto dalle risate tra sospiri ambigui. Vicino
all’unica ancora di razionalità rimasta integra.
«Che
cazzo di problemi ha Boris?!»
Sergej
dischiuse le dita premute sugli occhi contemplando incerto la rabbia repressa
negli occhi fiammeggianti, gli arti tremanti e le dita serrate attorno alla
povera banana martoriata. La polpa schiacciata trasbordava dal pugno di Yuri in
un plop angosciante sulle bianche ed immacolate piastrelle facendogli
salire la pelle d’oca.
«Ehm…ha
bevuto?»
Un
giorno non molto lontano avrebbe rimpianto tutte quelle bugie.
***
«Sono 1078,87 rubli»
Yuri allungò i soldi alla
cassiera fulminando con gli occhi il debole sussurro di Sergey sull’essere dei
delinquenti per non aver pagato la banana spappolata nel corridoio.
_._._._
#4 flashfic
- oneshot: ho sforato di poche
parole ma non potevo togliere roba ç.ç
Non sono riuscita a rientrare entro le 500 parole ma tutte le altre lo sono
quindi la raccolta resta tale, spero non sia un problema. Ad ogni modo ci
avviciniamo alla conclusione, abbiamo orami oltrepassato la metà degli sketch
in programma e ne inizio già a sentire la mancanza.
Ringrazio tutti i lettori
silenziosi e l’assiduo recensore,
ed appuntamento a domani con la prossima! ❤️
Aky
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Takao Aoki, questa storia è stata scritta senza
alcuno scopo di lucro