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Autore: elisa nico    21/05/2022    0 recensioni
Ezra vede per la prima volta Octavia quando sono ancora dei ragazzini e si innamora perdutamente di lei. Passano gli anni i due divetano amici ma non succede nulla di più. Lui farà di tutto per conquistarla ma lei lo vedrà sempre e solo come un amico. Riuscirà prima o poi Ezra a conquistare la sua Octavia? Leggete e lo saprete e mi raccomando recensite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Octavia ha tre anni in meno di me, quando è arrivata a Lillianes, era in seconda media mentre io ero già in seconda superiore.

La differenza di età non era tanta ma a quell’età bastava poco per non frequentare lo stesso giro di amici, in un piccolo paese come il nostro alla fine si sta tutti insieme, ma loro erano ancora molto infantili per stare con noi.

Lei era amica di mio fratello, che aveva due anni in meno di lei, la stessa età di sua sorella Valeria.

Passavano i pomeriggi a giocare insieme o a guardare la televisione, spesso li trovavo in camera mia tutti e tre, una parte di me avrebbe voluto unirsi a loro invece mi comportavo da stronzo, sfottendoli e prendendoli in giro, ma si sa chi disprezza ama.

-          Ancora qua branco di ragazzini?

-          Ciao anche a te Ezra.

Mi rispose subito lei imbronciata.

-          Dovete finirla di stare a giornate in camera mia, devo studiare.

-          Scusaci fratellone ce ne andiamo subito. Andiamo via tanto adesso in tele non c’è nulla da vedere. Che ne dite andiamo fuori a giocare a pallone?

Che cosa avrei dato per andare con loro invece di studiare.

-          Che devi studiare?

Mi chiese lei.

-          Economia, domani avrò un compito di classe, l’ultimo prima della fine della scuola.

-          Sono difficili le superiori? Sono un po’ preoccupata, il prossimo anno avrò gli esami e poi devo anche scegliere la scuola.

-          Abbastanza, però se ti piace studiare non avrai grossi problemi.

-          Ecco allora sono apposto, io odio studiare.

-          Strano di solito le ragazze sono brave a scuola.

-          Io non sono come le altre ragazze, sono unica.

Lo disse convinta e forse lo era davvero, poi si mise a ridere, era bellissima e per me era unica davvero.

 Mentre parlavamo mio fratello e sua sorella erano usciti da camera, eravamo da soli.

-          Se avrai problemi, ti potrei dare una mano io il prossimo anno.

Colsi al volo quell’opportunità, potevamo passare del tempo insieme senza che i miei amici mi prendessero in giro, ormai avevano capito tutti che mi piaceva, tranne lei ovvio, che mi vedeva solo come un amico.

-          Grazie mi saresti d’aiuto, ho paura di non farcela da sola, già quest’anno è stato molto duro. Pensi di avere tempo per me tra scuola e calcio?

-          Si, troverò una soluzione. E poi mica è detto che avrai problemi. Sai già che scuola vorresti frequentare?

-          Sono un po’ indecisa a dire la verità.

-          Cosa ti piacerebbe fare da grande?

-          Vorrei avere un ristorante tutto mio, adoro cucinare.

-          Bello e poi? Cos’altro?

-          Forse la maestra d’asilo ma solo perché adoro i bambini.

-          Sono due cose molto diverse tra loro.

-          Vero. Invece tu stai studiando per diventare …?

-          Ancora non lo so con precisione.

Ridemmo entrambi.

-          Devi assolutamente fami assaggiare qualcosa cucinato da te una volta, sono curioso.

-          Ci sto, un giorno ti farò assaggiare una delle mie torte.

-          Non vedo l’ora.

-          Ezra dovrai essere sincero.

-          Lo sarò.

-          Ok. Vado, chissà dove sono finiti quegli altri due.

Sé né andò cosi senza nemmeno dirmi ciao.

Mi buttai sul letto, la verifica di economia del giorno successivo ormai era un lontano ricordo, non facevo altro che pensare a lei e in qual guaio mi ero cacciato, ma come mi era venuto in mente di offrirgli il mio aiuto, le parole mi erano uscite di getto, non sapevo come avrei fatto ad aiutarla tra il calcio e la scuola ma in qualche modo ci sarei riuscito.

Il prossimo anno i ragazzi avrebbero fatto la fila per lei, le sue forme stavano cambiando, si arrotondavano ma non in modo eccessivo, lunghi capelli castani e un sorriso che avrebbe spiazzato chiunque, dovevo solo aspettarmi il peggio.

Magari si sarebbe accorta di me, chissà …

Passai tutto il resto del pomeriggio a pensare, in quel momento lo studio era l’ultimo dei miei pensieri.

 

 

  
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