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Autore: RoriStark    22/05/2022    3 recensioni
La Hellsing e la divisione Iscariota non sono mai andati d'accordo, ma per forze superiori e motivi politici e militari, hanno dovuto fare uno scambio, una sorta di erasmus, dove la vampira Victoria, e' stata mandata a lavorare con la XIII divisione e la giovane Sunny dovra' andare in missione con il famoso e mortale vampiro Alucard.
Genere: Fluff, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Era una giornata bizzarra, avevano testato le sue capacità con una nuova arma e poi l'avevano mandata in missione da sola pochi giorni dopo. Integra l'aveva chiamata nel suo ufficio quella mattina. L'ereditiera del casato Hellsing se ne stava seduta con  suo solito sigaretto alla scrivania, la schiena dritta nella sua solita postura solenne. Una pila di libri a destra ed un posacenere pieno di mozziconi sulla sinistra,uno sembrava stesse ancora fumando e tra le dita la donna gia' portava un nuovo sigaretto. Sotto di lei c'erano diversi fogli stropicciati e scarabocchiati con penna e calamaio, probabilmente roba importante data la calligrafia ottocentesca. Se ne occupava sempre Integra dei suoi rapporti, lei doveva solo scriverli a fine serata e consegnarli a Walter, non aveva ricevuto risposte o notizie da Roma, non sapeva cosa stava succedendo là, probabilmente nulla di speciale, le solite missioni che stavano capitando anche a loro a quanto pare. Si era resa conto che quando si lavorava in conghreghe simili, non c'era più tempo o modo di piangere le decine di umani trasformati in ghoul, non c'era tempo dinchiedersi cosa amavano fare da vivi, se avevano qualcuno che li stava aspettando a casa, se avevano dei sogni, se piangevano o ridevano o cosa avevano fatto la sera prima di morire. No, non c'era tempo per pensare a quello, eppure, se avesse perso Alucard, eccome se ci avrebbe pensato, allora perché le altre vite valevano meno ai loro occhi? 

 

"Sunny, abbiamo deciso di inviarti a Rockshire per una missione"

 

Sunny si scosse come se avesse preso un ceffone

 

"Inviarmi?"

 

Tentó di sottolineare il "MI", magari si era sbagliata, magari era sovrappensiero e non aveva detto il solito " InviarVI" 

La donna annuí spegnendo il sigaretto sul posacenere al suo fianco, si schiarí la voce annuendo decisa, una condottiera nata, una donna di ferro. I suoi occhi di ghiaccio erano fissi sulla ragazza come un falco sulla preda, nonostante fosse seduta, Sunny si sentiva osservata dall'alto verso il basso, si sentiva piccola, minuscola, di fronte a lei

 

"Esatto,Andrai da sola stavolta"

 

"Da.. Sola? "

 

Integra alzó un sopracciglio sbuffando fumo grigio

 

"Hai paura? "

 

Sunny sussultó, scosse il capo massaggiandosi la nuca

 

"No, certo che no, é solo che… di solito mi fate sorvegliare da Alucard"

 

Si morse il labbro inferiore mentre sentiva il dito di Integra tamburellare sulla scrivania in legno massiccio

 

Toc.toc.toc

 

"Vogliamo valutare la tua validità in campo da sola,potresti essere costretta a separati da Alucard, in quel caso vogliamo che tu sopravviva il più possibile, capisci?"

 

Sunny annuí, le mani strette tra di loro, le sfregava nervosamente, come un groviglio di serpi mentre Walter la osservava quieto, le braccia incrociate al petto, la spalla contro la libreria, sorrise cauto mentre Sunny accettava il suo incarico. Integra prese uno dei fogli che aveva davanti,scostó il resto delle scartoffie e lo porse alla ragazza

 

"Solitamente I ghoul seguono sempre il vampiro che li ha creati, ma stavolta è accaduto un fatto strano: Ghoul senza apparente padrone, vagano bei boschi di Lesnes Abbey Woods, Alucard aveva già sistemato il vampiro della zona ma I suoi ghoul non sono morti come erano soliti fare, la cosa ha destato curiosità in Alucard stesso che non ha saputo spiegare la cosa, o almeno non lo ha detto. Sei una ragazza istruita sui vampiri, avrai di certo le conoscenze per venirne a capo, o almeno, sterminare quei poveracci e dar loro la pace che meritano"

 

Fece una pausa, poi le fece cenno di andarsene sventolando la mano guantata come a cacciare una mosca

 

"Come dite voi? Ah si… amen"

 

Sunny non rispose, non era mai stata fanatica del suo culto, era lì solo perché era stata allevata così, non aveva avuto scelta. Aggrottó le sopracciglia sistemando una ciocca di capelli rosa dietro all'orecchio prima di alzarsi in piedi

 

"Sí lady Integra, ma non sono mai stata solita rispondere"

 

"Bene, allora sei congedata"

 

Sunny annuí facendo un lieve inchino

 

"Come vi compiace"

 

"Sarai dotata di una trasmittente con GPS, se ne avrai bisogno, manderó Alucard ad aiutarti"

 

"Va bene, non ce ne sarà bisogno"

 

Asserí decisa mentre si allontanava dalla donna, congedandosi per potersi preparare per la nuova missione in solitaria. Decise di indossare il solito abito rosso da missione, l'unica differenza da quando era arrivata, era la spilla della Helsing fissata sul suo petto. La ragazza era felice di sentirsi parte di quella organizzazione, i suoi membri erano molto gentili, soprattutto Walter, che nei giorni era diventata una figura quasi paterna per lei. Non lo avrebbe mai ammesso, ma la più grande felicità la provava quando lavorava insieme ad Alucard, cantare per lui, tornare in camera e scrivere altre canzoni,ma se l'avessero messa sotto tortura, avrebbe comunque risposto,sputando sangue e sudore a terra: "non si possono provare certe cose per dei mostri". Sapeva che lavorare insieme a lui le faceva provare una sensazione completamente diversa dalle altre, una sensazione al petto e allo stomaco simile ad un fiore di fuoco che sboccia e le mozza il fiato, non aveva mai provato nulla prima, ma non poteva considerare un vampiro un ragazzo di cui invaghirsi, assolutamente sconveniente. Probabilmente Alucard la trattava come un giocattolino, lei non era nessuno per poter interessare al più temuto dei vampiri e nemmeno doveva pensarci, in fondo, lui non era umano. Uscì sul tetto dove un'elicottero la stava aspettando, Walter era impegnato nel giorno più terribile del mese: il giorno delle pulizie ed Alucard era probabilmente nei sotterranei a bere vino o sangue,o entrambi. A lei invece toccava andare in missione da sola e Dio solo sapeva cosa avrebbe trovato là, sembrava una semplice missione ma con gli Hellsing nulla era semplice come sembrava. Raggiunsero i pressi del bosco, atterrarono su un campo abbandonato, poche case in rovina e puzza di ghoul da chilometri di distanza. Sunny rabbrividí guardandosi attorno cauta mentre tirava fuori l'arco dal fodero, pronta ad avanzare nel fitto della foresta. Superò il confine e si addentró tra gli alberi lentamente, la ricetrasmittente l'aveva attaccata con cura sulla cintura del suo abito, non si accorse che un filo invisibile l'aveva tagliata in due con un lieve sibilo, né della figura che cauta la stava seguendo nelle ombre

 

"Ok, puoi farcela Sunny, sei una ragazza forte, hai un grosso arco/arpa  con cui colpisci la gente,ma senza cattiveria.. "

 

Camminare nel bosco le dava una sensazione piacevole, le foglie scricchiolavano sotto ai suoi passi e guardare i grandi alberi sopra di lei le dava una sensazione di pace, si sentiva bene nella natura e di certo la natura si sarebbe sentita meglio con meno ghoul in giro. Dopo un paio di chilometri la ragazza riuscì a sentire i lamenti dei non morti ed il fetore che la avvolgeva e le provocava conati ogni volta che il vento si divertiva a soffiargli bene un po' di più addosso. Si chiese dove avesse messo il fazzoletto profumato di Alucard e ne ebbe nostalgia. Sunny rimase immobile

 

"La, la la"

 

Cantó con voce melodica, come un richiamo, che sembró funzionare, visto che i ghoul si ammassarono attorno a lei accerchiandola

 

"La la la.. "

 

Cantó di nuovo mentre una freccia sbocciava tra le sue dita, la incoccó e colpí. Ne incoccó un'altra e colpì di nuovo, ne uccise una dozzina poi mosse il suo arco, cliccó un pulsante e delle corde della stessa luce delle frecce apparvero sulla sua arma

 

"Song, guide me.. "

 

Cantó ed un cerchio si propagó attorno a lei ad ogni colpo della sua arma, distruggendo i ghoul attorno a lei, la cosa proseguì per un'ora buona,ma i ghoul non sembravano voler diminuire,ogni volta che ne abbatteva una dozzina, altrettanti spuntavano da dietro agli alberi, come se stessero aspettando il momento giusto per farle prendere un coccolone, farle perdere le speranze ed ogni volta che la ragazza mieteva ghoul, questi sembravano tornare in numero raddoppiato, come fottuti batteri. Integra aveva parlato di un gruppo, non di un'orda, qualcuno o qualcosa aveva infoltito le schiere e la ragazza non riusciva a vederne la fine. Non voleva chiedere aiuto, non voleva chiamare Alucard, ma nemmeno voleva morire lí. I ghoul si avvicinavano e lei era pronta a scagliare un'altro attacco quando sentì un soffio di vento sul collo, qualcosa le aveva solleticato la pelle della nuca ed in un'attimo, il cerchio di ghoul attorno a lei cadeva letteralmente in pezzi, come carne dal macellaio. C'erano fili ovunque, che danzavano nell'aria come tele di ragno, si avvolgevano ai ghoul che venivano affettati come salumi a buon mercato,rovesciando interiora e liquidi sull'erba ormai secca del bosco. Sunny aveva paura di muoversi,di venire presa anche lei, vicino ai ghoul perfino le querce secolari venivano abbattute con una facilita' disarmante da quei fili rilucenti

 

"Buongiorno, cappuccetto rosso, disse il lupo" 

 

Un giovane,bellissimo uomo dai capelli corvini legati in una coda di cavallo avanzava verso di lei. Indossava abiti eleganti total black:camicia nera con cravatta, sotto un gilet dello stesso colore, pantaloni di seta neri. Le mani coperte da guanti senza dita in pelle con bracciali in ferro che gli dava un' aspetto quasi punk. Sorrise serafico con la sua sigaretta che penzolava dalle labbra, occhi come  cieli in tempesta  che la fissavano

 

 

Sunny osservó l'uomo cauta, stringendo la sua arpa, pronta a rispondere ad un eventuale attacco, una freccia ancora incoccata puntata contro di lui. Aveva un'aria familiare

 

"Buongiorno, signor lupo.."

 

La ragazza ebbe un sussulto quando nel vederla puntargli contro la sua arma l'uomo alzó le mani al cielo. Aveva appena ucciso un orda di ghoul,si stava arrendendo? Lui sorrise con fare intenerito,ondeggiando le mani come per salutare

 

"Sta tranquilla, sono un'amico"

 

Sunny strizzó gli occhi con diffidenza, soppesando la sua espressione,prese la mira

 

"Amico di chi?.. "

 

La ragazza studió il suo viso a fondo, ogni singolo tratto, il monocolo che portava, i capelli scuri e quegli occhi. Quel viso le era familiare, molto familiare. 

 

"Dimmi il tuo nome.."

 

L'uomo si fermó a pochi metri dalla ragazza ignorando la carneficina che aveva creato, quei fili avevano smembrato un centinaio di ghoul come burro sul tagliere, se fosse stato un nemico forse nemmeno lei sarebbe tornata a casa, non intera. Il suo cuore perse un battito quando il suo sorriso si allargó prima di fare un profondo inchino

 

"Il mio nome è Azrael Dornez"

 

"Dornez.. "

 

Lentamente nella mente della ragazza, I suoi pensieri si incastrarono come le tessere di un puzzle echeggiando in un sonoro "click", sobbalzo' abbassando l'arma come se qualcuno le avesse appena dato uno schiaffo in pieno volto,sbatte' le palpebre incredula scuotendo il capo come per svegliarsi da quel sogno improbabile

 

"Sei… imparentato con"

 

"Sono il figlio di Walter C. Dornez"

 

Precisó sistemandosi un guanto, la sigaretta si mosse appena tra le sue labbra mentre parlavs. Sunny non si preoccupó di fare altre domande, era troppo evidente che quel giovane fosse imparentato con Walter, era praticamente la sua fotocopia, forse era proprio come Walter se fosse tornato ad avere trent'anni. Almeno, era l'età che dimostrava, era alto quasi quanto Alucard ed aveva il fisico imponente e snello, la sua falcata elegante e calcolata. 

 

"Come mai sei qui? Ti manda Integra? Walter? Alucard? Come mai in tutto questo tempo non ti ho visto né in missione né in villa? "

 

Chiese riponendo la sua arma per avvicinarsi al nuovo arrivato con passo ciondolante, la puzza di decomposizione nell'aria era quasi insopportabile, ma non voleva mostrarsi debole, deglutí a vuoto mentre l'uomo si accendeva la sua sigaretta con un accendino in metallo, chiudendolo poi con rapido movimento del polso seguito da un metallico *clack*. prese un respiro dalla sigaretta e sbuffo' una nuvola di fumo bianco ed il profumo di spezie invase l'aria dandole sollievo ed invitandola ad avvicinarsi. 

 

"Non lavoro per la HELLSING, mio padre è già abbastanza"

 

Commentó con la sigaretta che si muoveva tra i suoi denti

 

"Non… sei un vampiro"

 

Lui ridacchió, mostrandole i denti perfetti, ma senza canini appuntiti

 

"Non sono un vampiro"

 

La rassicurò. Visto da vicino, aveva gli occhi quasi grigi,come il cielo di Londra, c'era gentilezza in quegli occhi, come quelli di Walter, solamente che lui era… giovane. Sunny fece un passo avanti pensierosa, quell'uomo era alto quanto Alucard, altrettanto portante ed affascinante,la sua bellezza era pero' meno selvaggia, piu' raffinata, piu' rassicurante. Se avesse dovuto descriverli a colori, lui sarebbe stato una sfumatura confortevole di blu, mentre Alucard sarebbe stato rosso sangue

 

"Devo tornare a fare rapporto, I ghoul sono spariti…oh.. La ricetrasmittente"

 

La ragazza tastó il fianco per cercarla, ma si rese conto che ne era rimasta soltanto una metà, sobbalzo' allarmata cercando l'altro pezzo, ma di certo non ne avrebbe comunque ricavato un ragno dal buco,era terribile, come avrebbe fatto ora rapporto? era l'unico contatto che aveva con la centrale

 

"Oh accidenti,deve essersi rotta da qualche parte mentre arrivavo qui.."

 

"Che ne diresti di fare le presentazioni dove… non c'é puzza di ghoul? "

 

La ragazza scosse il capo in preda all'ansia, di certo non avevano ricevuto sue notizie da quando era partita, magari erano in pena per lei, forse avrebbe dovuto sbrigarsi a tornare a casa e fare rapporto prima che Alucard si fosse preso pena

 

Prima

 

Che

 

"Prima devo fare rapporto" 

Cercó di dire mostrandogli la ricetrasmittente rotta, ma il ragazzo non si scompose, port la sigaretta tra le dita sbuffando altro fumo bianco mentre prendeva l'oggetto rotto per dargli un'occhiata con fare pensoso prima di lanciarsela alle spalle. 

 

"La HELLSING concede dodici ore di tempo per missione prima di allarmarsi, Alucard sentirebbe  tuo sangue scorrere ed il tuo cuore smettere di battere anche dall'altra parte del paese, nessuno si allarmerà"

 

La rassicuró mentre si toglieva la giacca e glie la posava sulle spalle costringendola ad arrossire. Senti' il peso della stoffa sulle spalle, istintivamente la afferro' stringendosela contro, effettivamente cominciava a tirare un'aria non propriamente calda, inoltre il suo profumo copriva egregiamente quello della carneficina attorno a loro. La giacca di Azrael sulle spalle le dava conforto,sicurezza, senti' di perdere un battito quando il giovane le si accosto' di nuovo,la calma fatta a persona, doveva essere un combattente letale, aveva sbaragliato i ghoul con una velocita' impressionante,era perfino piu' veloce e preciso di Alucard

 

"Magari ora sta pensando che tu stia combattendo, ma non esagerare con la tachicardia, raggio di sole"

 

Rise appena facendole strada verso l'uscita del bosco, la ragazza si strinse nella giacca dell'uomo mentre il suo profumo le invadeva i polmoni, allontanando quel pezzo orribile dandole finalmente sollievo al suo stomaco che implorava pietà, la saliva aveva smesso di invaderle la bocca come miele che cola in un alveare

 

"Eh! Ma dove andiamo?"

 

"Scegli tu… caffé, gelato…"

 

La giovane scosse il capo irrigidendosi a causa della proposta del giovane uomo, strabuzzó gli occhi, il cuore sussultó chiedendosi se le sue orecchie avessero sentito bene

 

"Un gelato? Caffé?"

 

"Sí, non vuoi uscire un po' da.. Questo? '

 

Indicó con un cenno lo scempio che si erano da poco lasciati alle spalle, era fuori da tutto il giorno, doveva essere affamata

 

"Ma… ti ho appena conosciuto! "

 

L'uomo si fermó quando raggiunsero la strada principale, ad attenderli, la sua moto parcheggiata sul prato vicino all'asfalto. Non era mai salita in moto, si chiese se avrebbe avuto paura a salire lassù. Un momento… sarebbe salita in moto con un giovane uomo??  La ragazza si strinse nelle spalle imbarazzata, cosa stava facendo Alucard in quel momento? Glie ne sarebbe importato? O magari era solo nella sua testa? Anche in compagnia di Azrael sembrava avere avuto le stesse emozioni, forse, forse era quella la soluzione. Forse l'avrebbe aiutata a non pensarci, in fondo, ad Alucard non importa dell'amore, I vampiri non provano certe cose, quelle sono solo… frivolezze da umani. 

 

"Non sono mai uscita con un ragazzo.. È strano, io, funziona così? Ti conosco da un'ora, non… cioè forse sto sbagliando tutto, mi stai chiedendo di bere un caffé, prendere un gelato.. Io e te, in città, ma magari sto fraintendendo e vuoi solo essere gentile.. Scusami…io, volevo dire che.. "

 

L'uomo si avvicinó a Sunny posandole una mano sulla testa con fare gentile, guardandola come si guarda un cucciolo in vetrina

 

"Respira, sta tranquilla, eri più calma quando affrontavi I ghoul"

 

Aveva ancora la sigaretta fumante tra I denti, se ne era accese una decina in quel tratto di bosco e Sunny si chiese se fosse stato meglio avvertirlo di fumare di meno

 

"Stiamo andando a prendere un caffé, o un gelato come preferisci… Sai c'é anche l'affogato al caffé se il dubbio ti assale"

 

Fece una pausa lasciandosi scappare un lieve sospiro insieme al fumo speziato che avvolse gentilmente la giovane Iscariota facendole mancare un battito, quando di nuovo quel sorriso increspó le labbra di lui

 

" in ogni caso, un giovane uomo ti sta invitando ad uscire"

 

"Ma.. Perché? "

 

Il fumo si addensó sulle loro teste, mentre l'aria sembró caricarsi di elettricità, ma tutto in lei, corpo e mente, le implorava di prendere quel dannato caffé o quel dannatissimo gelato

 

"Ho incontrato una ragazza nel bosco, che porta il cielo negli occhi e le nuvole nel cuore, vorrei scoprire l'infinito che nasconde dentro, sentirla cantare mi ha fatto vibrare l'anima…e mi dispiace se prima, quella dolce giovane non conosceva il mio nome…se dove viveva nessuno le ha mai mostrato un pizzico di amore. Ti dró un segreto…le storie, piccola cappuccetto rosso, iniziano sempre così: due anime si sfiorano ed è come se già si conoscessero, tutto inizia con un caffé….o un gelato"

 

*o ricambiando lo sguardo di un vampiro.. *


Sunny si scosse a quel pensiero,maledicendosi per essersi di nuovo distratta. Tornó a pensare all'uomo che aveva davanti ed alle sue parole, guardando altrove. Le gote si tingevano di rosso come sangue sul latte, le farfalle nello stomaco erano come impazzite quando lui le si avvicinó tanto da sentirne il respiro addosso, il suo profumo, il fumo che gli usciva dalle labbra increspate da un sorriso 

 

"Non credo di.. Essere tanto interessante"

 

Azrael le prese il viso con due dita invitandola a guardarlo di nuovo

 

"Questo lo decideró io, come deciderai tu se la mia compagnia sarà alla tua altezza"

 

"Peró… "

 

"Peró? "

 

La ragazza prese un respiro profondo, deglutendo a vuoto, stretta ancora nella giacca dell'uomo, il suo profumo di colonia che sbocciava come fiori di campo nel petto, gli occhi di lui fissi nei suoi, quelle mani che la stringevano, quella sigaretta tra le labbra carnose che si consumava lentamente, il petto di lui che si alzava e si abbassava ad ogni respiro ed il senso di  sicurezza che quella presenza familiare e nuova allo stesso tempo le infondeva. 

 

"Peró niente più sigarette per oggi"

 

Una nota di dolcezza mosse il volto dell'uomo che inclinó il capo, la sigaretta consumata cadde a terra e lui la spense con un gesto della mano, un filo invisibile la colpì e l'aria spense il mozzicone che cadde innocuo a terra. L'uomo mostrò i denti bianchi, perfetti.. Umani. 

 

"Affare fatto"


 
  
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