Emma tornò a casa e sperava che Killian ci fosse per potergli parlare. Aprì la porta di casa e sentì un buon profumo provenire dalla cucina.
- Hook ? Ci sei ?
- Amore sei tornata, vieni sono in cucina
Emma entrò in cucina e vide un’immagine molto divertente: Kilian con il grembiule e sporco di farina e pomodoro
- Capitan Uncino cucina ?
- Per la mia mogliettina cucino molto volentieri
Le si avvicinò con sguardo malizioso e le diede un leggero bacio sulle labbra
- Ho fatto la pizza, spero tu abbia fame
- Si ho molta fame, però vorrei parlarti di una cosa
- Certo amore dimmi pure
- Ecco si, vieni siediti
- Aspetta amore, sforno la pizza, la taglio e sono tutto tuo
Killian preparò i due piatti con dentro la pizza, stappò due birre e le portò al tavolo
- Eccomi qua amore
- Grazie del piatto
- Prego. Allora che mi devi dire ?
- Tu mi ami ?
- Emma, certo che ti amo, tu mi hai reso un uomo migliore, tu mi hai salvato, tu per me sei tutto
- Quindi mi ami davvero ? E faresti tutto per me ?
- Ma certo amore mio, certo
- Ecco io volevo parlarti di noi, del nostro futuro ecco
- Dimmi, sai che puoi parlare con me
- Nel nostro futuro io non vedo più noi due
- Aspetta, sei incinta ? E quindi non vedi più Solo noi due da soli ?
- Io incinta ?
- Lo sei ?
- No, non lo sono, io intendevo che…mi dispiace Killian
- Per cosa ?
- Io non ti amo
- Tu non mi ami ? Ma che dici ?
- Che non ti amo più o forse non ti ho mai amato
- E la prova, negli inferi
- Non era veritiera credo o forse in quel momento l’ho voluto così tanto che ha funzionato, ma io e te non siamo fatti per stare insieme, non siamo il vero amore l’una dell’altro
- Ma che stai dicendo ? Hai un altro ?
- No, cioè si, cioè no, non ho un altro, è destino il nostro, è come se fossi promessa a questa persona capisci ?
- Tu hai un vero amore là fuori e non sono io ?
Hook disse le ultime parole urlando, la sua voce era un misto di rabbia e tristezza, delusione e incredulità.
- Killian, posso spiegarti tutto se ti calmi
- Calmarmi ? Mi hai appena detto che non mi ami, che non mi vuoi e che là fuori c’è qualcuno che può renderti felice
- Ti prego, lasciami spiegare e tutto e capirai che non è colpa tua, non è colpa mia, non è colpa di nessuno, è l’amore, la magia dell’amore
- Ma quale magia ? Ma quale amore ? Tu ami me, tu hai salvato me, io ho salvato te, io sono cambiato per te e tu per me
- Vedi ? Pretendere che una persona cambi non è vero amore
- Ma smettila, chi è ? Voglio sapere chi è questo bastardo ?
- Non posso dirtelo, non ora, non con te in questo stato
- Quale stato ?
- Sei furioso
- Ma dai, cosa ti aspettavi Emma ? Io ti amo, noi siamo sposati e tu mi dici che non provi più niente. Sai che ti dico goditi la pizza con il tuo vero amore, io me ne vado
- Killian aspetta, parliamone, lasciami spiegare
Hook se ne andò sbattendo la porta ed Emma tirò un grande sospiro, aveva paura di cosa poteva fare, suo marito era un persona impulsiva e da arrabbiato non sapeva proprio ragionare. Prese il telefono e chiamò Regina
- Hey
- Hey, ciao
- Emma tutto bene ?
- Non proprio, posso venire a cena da te ?
- E che me lo chiedi ? Certo che puoi, ti assettiamo con Henry
Regina riagganciò, era confusa.
- Che ha Ma ?
- Non lo so, mi sembrava triste e disorientata
- È da prima che era strana
- No no prima non era strana
- Come dici mamma ?
- No niente tesoro
Emma suonò alla porta ed Henry andò ad aprire
- Ciao Ma, ma non dovevi tornare a casa ?
- Eh si, ma poi ci ho ripensato, ero sola e mi sono detta: torniamo da Henry
- Mamma ? Tutto bene ?
- Si certo
- Sei strana
- Ma no ragazzino, no
- Se lo dici tu
Andarono in cucina insieme
- Emma
- Regina
Le due si scambiarono uno sguardo veloce e ad Emma bastò quello per tranquillizzarsi.
- Ho fatto le lasagne
- Direi che sono perfette
- Cercate solo di non ingozzarvi voi due
- Mamma
- Regina
- È vero, a tavola non conoscete minimante le buone maniere, eppure ho provato ad insegnartele, ma purtroppo a volte i geni hanno il sopravvento
- Regina ! Cos’hai contro i miei geni ?
- La mancata delicatezza, la mancanza delle buone maniere, della classe, devo continuare ?
- No grazie, ho altre qualità però
Emma guardò provocante Regina, che si sentì arrossire e cercò di cambiare discorso
- Allora come mai sei qui ?
- L’ho detto prima ad Henry, ero da sola a casa e ho pensato di venire a cena qui
- E il pirata ?
- Non c’è
- Come mai Ma ?
- Eh beh.. è andato per mare, aveva da lavorare
- Killian che lavora ma ?
- Da poco, ha iniziato a commerciare fuori
- Meglio, mi piace eh, ma come papà non è un granché
Finirono di mangiare, Henry salutò le mamme e si andò a chiudere in camera
- Lavorare fuori ?
- Che potevo dire ? Se ne è andato perché gli ho parlato del fatto che non lo amo e ha reagito male ?
- Gli hai spiegato tutto ?
- Ma che, se ne è andato prima
- Emma vedrai che tornerà e potrai spiegargli tutto
- Non lo so neanche se voglio che torni
- Beh io lo odio, ma una spiegazione la marita, siete pur sempre sposati e io vorrei sapere perché mia moglie non mi vuole più
- Mhhh forse hai ragione
Regina ed Emma si guardarono per un lungo momento, poi Regina diede un bacio leggero sulle labbra dello sceriffo
- Scusa, non volevo
- Non ti scusare, perché io lo volevo
- Ah si ?
- Si
- Bene sceriffo o se ne va da casa mia o finirà molto male
- Molto male signor sindaco ?
- Molto male sceriffo
Le due si baciarono, un bacio più appassionato
- C’è Henry Regina
- Ma dai, non penserai davvero che io venissi con te con Henry in casa ?
- Eh allora lo sguardo, il bacio…
- Taci Swan e dammi una mano a sparecchiare