Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: eddiefrancesco    26/05/2022    0 recensioni
Dieci anni prima, Galen aveva lasciato l'Inghilterra per dimenticare la donna che lo aveva sedotto e abbandonato senza nemmeno una parola di spiegazione, portandosi via il suo cuore. Ora, diventato Duca di Deighton, è tornato per assumere i doveri che il titolo gli impone, prima fra tutti generare un erede. E la prima persona in cui si imbatte e proprio lei, Verity. Nel frattempo lei è rimasta vedova, scoprendo cosi che da quell'unica notte di passione trascorsa insieme è nata una bambina. Verity però...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Galen la bacio' teneramente, quasi con riverenza. Verity lo guardo' con occhi innamorati. «Jocelyn ha un padre che la ama e non le neghero' piu' il diritto di conoscere la verita' su di lui.» «E io te ne saro' riconoscente, mia cara. Adesso pero' sara' meglio che me ne vada prima che qualcuno si accorga che sono qui. Suppongo di potermi fermare da Myron stanotte, anche se il poveretto di sicuro si chiedera' se non sia impazzito ad andare avanti e indietro tra Londra e Jefford in cosi poco tempo.» Lei lo tenne stretto nascondendo la testa contro il suo petto. «Oppure potrebbe pensare che siate tornato a essere il tipo impetuoso e passionale dei vecchi tempi.» «Forse. Vorrei essere stato un uomo migliore prima di incontrarvi.» «Se io fossi stata piu' forte dieci anni fa...» Galen scosse il capo. «Eravate giovane e sola. Se io fossi stato piu' forte vi avrei mandato via, o almeno vi avrei cercato prima del vostro matrimonio. Abbiamo fatto entrambi degli errori, Verity. Basta con le recriminazioni. Quello che e' stato e' stato.» Verity annui con un sospiro, sentendosi finalmente al sicuro. Lui le accarezzo' una guancia. «Se Nancy mantiene il nostro segreto non c'e' motivo che la verita' su Jocelyn si venga a sapere.» «Puo' anche essere che Clive lo racconti a tutti quelli che incontra.» Piego' la testa da un lato per guardarlo. «Non mi importa piu' di avere tutto il mondo contro. Sarebbe peggio dover vivere senza di voi. Adesso lo so.» Le braccia di Galen si strinsero attorno al suo corpo. «Potrebbe anche succedere che le mie minacce funzionino inducendo quel tipo odioso a tenere la bocca chiusa. Speriamo per il meglio.» «Qualsiasi cosa accada, un giorno Jocelyn conoscera' la verita', come e' giusto che sia» gli promise Verity. «Confesso di non essere esattamente entusiasta all'idea di ammettere quello che ho fatto, ma lei ha il diritto di sapere che voi siete suo padre.» «Bene. Affronteremo il problema a tempo debito, amore mio» le sussurro' lui chinando il capo. Le sue labbra incontrarono quelle di lei con affettuosa urgenza, dando finalmente sfogo alla passione non piu' tenuta a freno da segreti e passati errori. «Mamma?» Verity sobbalzo' e guardo' verso la porta da sopra le spalle di Galen con gli occhi sgranati e la bocca spalancata. Un libro sotto il braccio e il fango sugli stivali rivelavano che Jocelyn aveva preso la scorciatoia tra I boschi per arrivare a casa prima. «Poi arrivera' il re» borbotto' lui ironico mentre si separavano, ma sempre tenendosi per mano. «Buongiorno, signorina Davis-Jones.» «Siete tornato.» «Mi e' stato impossibile restare lontano.» «Stavate baciando la mamma.» «Confesso di si.» «Anch'io stavo baciando il Duca» osservo' Verity decisa a fare in modo che sua figlia comprendesse che quella era una buona cosa. Jocelyn avanzo' lentamente nella stanza. «Volete sposare mia madre?» Galen guardo' Verity e riconoscendo l'amore nei suoi occhi splendenti, lei senti' il suo cuore accelerare I battiti. «Si, lo voglio tanto.» La bambina scoppio' a ridere e getto' il libro sul divano con un balzo gioioso. Poi emise un terribile grido di guerra indiano. «Jocelyn» comincio' Verity sentendo di dovere dire qualcosa, o perlomeno agire come una persona adulta e responsabile. Nel suo intimo pero' avrebbe voluto mettersi a gridare anche lei. «Vi prego, mamma, dite si!» la imploro' la figlia. «E' cosi gentile. Mi piace tanto e so che anche a voi e' simpatico. Voglio che siate felice, mamma. E quando siete con il Duca voi siete felice.» Verity si volto' verso di lui con gli occhi che le brillavano di lacrime di felicita'. «Non voglio deludere Jocelyn in alcun modo» disse Galen prima che lei potesse parlare. Si inginocchio' su una gamba e le prese con gentilezza una mano tra le sue. «Volete farmi l'onore di diventare mia moglie, Verity?» «Dite di si, mamma. Dite si!» grido' la bambina. «Guardate, si e' pure messo in ginocchio proprio come un principe delle favole!» «In questo caso, come potrei dire di no?» replico' dolcemente lei. «Amore mio» grido' Galen attirandola tra le braccia e baciandola appassionatamente. Gli ci volle un momento per ricordare che non erano soli e interrompere il bacio. Poi allungo' una mano e incluse Jocelyn nell'abbraccio. «Galen!» grido' Eloise entrando nel salotto della sua casa di Londra cinque giorni piu' tardi. «Che deliziosa sorpresa! Non e' da voi passare nel pomeriggio.» Galen sorrise e si accinse con grande entusiasmo a darle le notizie che sapeva sarebbero state qualcosa di piu' di una sorpresa per lei. «Buongiorno, Eloise.» Nonostante fosse deciso a comunicare alla cugina le novita' e a sopportare la sua prevedibile reazione di stupore, esito'. «Dov'e' George?» Eloise si fece seria mentre si sedeva sul divano di broccato e appoggiava un braccio sulla spalliera ricurva di pregiato mogano. «E' nel suo studio. Mi ha detto che doveva scrivere una lettera a un tizio per chiedere notizie su un cane che voleva comprare, ma sono sicura che e' andato li per schiacciare un pisolino.» «Capisco.» «Perche'? Devi parlare con lui?» «No» confesso' Galen sedendosi sulla preziosa sedia di fronte a lei. «Sono venuto a dare a entrambi una notizia meravigliosa, ma se sta dormendo non voglio disturbarlo.» Eloise raddrizzo' le spalle. «Notizia? Che tipo di notizia?» «Sto per sposarmi.» «Mio caro cugino, come sono contenta!» esclamo' lei applaudendo. «Lady Mary sara' una moglie perfetta per voi! Cosi affascinante, dolce e accomodante!» «Non sposero' Lady Mary.» «Cosi educata, graziosa e...!» Eloise si interruppe di colpo sbattendo le palpebre. «Che cosa avete detto?» «Ho detto che non sposero' Lady Mary.» «Allora... allora chi?» «Sto per prendere in moglie Verity Davis-Jones.» Eloise scopri' di fare fatica a respirare e annaspo' come un pesce fuori dall'acqua. «Verity... Verity Davis-Jones? Non potete dire sul serio!» «Sono serissimo» replico' lui in tono solenne. Poi sorrise. «Io la amo, Eloise, e lei mi ha assicurato che il sentimento e' reciproco.» «Voi... la amate?» «Non intendevo farvi agitare. Devo chiamare un valletto?» «No, no!» grido' lei facendosi aria con una mano. «Solo che... e' stata davvero una sorpresa! Voglio dire, Verity! Quando vi siete incontrati? Come avete fatto a...?» «Pensavo che lei vi piacesse.» «Certo che mi piace! E' una donna deliziosa, ma non e'...» «Ricca e titolata?» termino' Galen per lei. «Si!» «Non mi importa.» La cugina corrugo' la fronte. «Certo che non vi importa. Voi siete un uomo e un Duca. Ma la gente parlera' e poi c'e' una figlia...» Eloise si interruppe di colpo vedendo l'espressione negli occhi del cugino. «Che cosa c'e' che non va in sua figlia, Eloise?» le chiese in tono piatto. Lei arrossi' e fece un profondo respiro prima di alzare la testa e sostenere il suo sguardo. «Niente, Galen. Non c'e' niente, a parte il fatto che esiste.» «Si e da ora in poi fara' parte anche della mia vita.» «Certo, capisco» replico' Eloise sorridendo. «E voi potete contare su di me, cugino.» Si alzo' e gli diede un bacio sulla guancia prima di tornare a sedersi. «Sono davvero molto felice per entrambi.» Galen si rese conto solo in quel momento di avere trattenuto il respiro. Era stato davvero in ansia per la reazione di Eloise alla sua dichiarazione e si era chiesto piu' volte se avesse indovinato di Jocelyn. Per fortuna sembrava che avesse capito che lui non intendeva permettere a nessuno di mettere in discussione la paternita' della bambina. «Grazie, Eloise.» «Sono sicura che sarete molto felici insieme.» «Sono certo di si.» «Dove andrete a vivere? In Italia?» Galen scosse il capo. «Sappiamo che ci saranno parecchi pettegolezzi e pensiamo di doverli affrontare, cugina. Siamo gia' scappati troppo a lungo in passato.» Eloise annui in segno di approvazione.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: eddiefrancesco