Shirabu Kenjiro era uno stronzo. Lo sapeva lui, lo sapevano i suoi genitori, lo sapevano i suoi amici e, soprattutto, lo sapeva Semi.
Shirabu era uno stronzo, ma era anche estremamente intelligente e, con il tempo, aveva imparato ad essere molto più sottile nel suo comportarsi male con gli altri.
Un esempio poteva essere che, se prima avrebbe rimproverato e urlato contro la loro vicina di villa che lasciava sempre che il cane gli facesse la pipì nel prato, adesso aveva scoperto un sito dove potevi comprare e far recapitare anonimamente della cacca a casa di qualcuno. Era molto più facile e soddisfacente, ma soprattutto poteva godersi tutta la scena mentre beveva il suo the e senza farsi esplodere una vena per la rabbia.
Shirabu così, per sfortuna di Semi, era diventato bravo anche nelle sue vendette contro il marito.
Quello era uno di quei giorni.
Cosa aveva fatto Semi per meritare quella punizione? Ecco, se Kenjiro doveva essere del tutto sincero… beh, l’aveva dimenticato. Ma aveva ormai ordinato quel vestito una settimana prima e per farlo significava che l’altro se lo meritava, quindi avrebbe pagato.
 
Iniziò da Ami che ormai aveva quattro anni. La raggiunse nella sua stanza dove stava facendo un disegno e si chiuse la porta alle spalle.
-Principessa, ho bisogno di chiederti un enorme favore.
Lei alzò subito lo sguardo sul padre, attenta e interessata a quello che doveva dirle.
Shirabu si sedette al suo fianco -Vedi, papà Eita deve fare un video per lavoro e ha bisogno di mettersi un vestito da principessa e andare al cinema stasera a vedere il nuovo film della disney, non è che tu hai voglia di fargli compagnia indossando il tuo vecchio vestito di carnevale?
La bambina ci pensò su per diversi secondi -in realtà mi vergono- mormorò -ma se è per papà Eita posso farlo!
Kenjiro sorrise raggiante -Perfetto allora! Però non dirgli che te l’ho detto io, sarebbe molto più felice se tu prendessi la decisione di vestirti spontaneamente!
La bionda annuì velocemente, con lo sguardo risoluto di chi aveva capito tutto.
 
Finito con Ami, chiamò Semi.
Il marito era a lavoro ma Kenjiro sapeva bene che se fosse stato impegnato non gli avrebbe risposto, cosa che non capitò quel giorno.
“Amore!” rispose con un tono felice l’altro, Shirabu si sentì leggermente in colpa per quello che stava facendo, ma si disse che non sarebbe capitolato a quel tono dolce così facilmente.
Sospirò afflitto e iniziò a mentire -Amo il mio lavoro ma odio come ogni volta mi chiamano nei momenti meno opportuni!
“Che è successo?”
-Il solito, stasera dovevo essere libero ma hanno bisogno di me per un intervento importante.
“Non ricordo che avevamo qualcosa da fare stasera” fece presente Semi.
-In realtà…- fece una pausa fingendosi imbarazzato -dovevo andare al cinema con Ami a vedere il nuovo film disney, mi aveva detto che le sarebbe piaciuto andarci con il vestito da principessa però da sola si vergognava, quindi ne avevo comprato uno per me per accompagnarla… ora sarà così delusa.
Semi rimase diversi secondi in silenzio, poi volle accertarsi “Tu hai comprato un vestito da principessa per adulti?”
-Sì, tutto per la nostra bambina. Uffa, non voglio deluderla! Non so come fare!
“Ehm… forse, non so… potrei andare io con lei?” offrì “Anche se non sono sicuro che mi entrerà il vestito se l’hai preso con le tue misure…”
Kenjiro fece il sorrisetto stronzo di chi era riuscito a far funzionare alla perfezione il suo piano, poi esclamò -veste grande, sono sicuro che ti entra, sei fantastico che vuoi fare questo per Ami!
E sapeva che gli sarebbe entrato senza problemi, perché Shirabu l’aveva appositamente comprato con le misure del marito.
Parlarono al telefono per altri minuti, con Kenjiro che lo lodava a ogni frase sul fatto che fosse “il papà migliore del mondo e l’uomo perfetto.”
Infine, dopo aver chiuso la chiamata, un’idea iniziò a frullare nella sua testa e non poté fare a meno di scrivere un messaggio a Tendo:
“Stasera Semi ed Ami andranno al cinema, ENTRAMBI vestiti da principesse. Vuoi fare unire Ushijima?”
 
Semi era abbastanza imbarazzato e, ne era sicuro, aveva già ricevuto più foto in quei due minuti che era arrivato al cinema che nel resto della settimana. Foto che sarebbero rimaste sul web per sempre.
Ma continuava a ripetersi che lo stava facendo per la sua bambina e che la sua felicità era più importante di qualsiasi tipo di imbarazzo.
La situazione, già strana di suo, lo divenne ancora di più quando furono raggiunti da Ushijima e sua figlia Diane mentre erano in procinto di entrare in sala. Anche i due indossavano due vestiti da principesse. Semi si rese conto che a Ushijima stava pure peggio che a lui, ma lo portava con molta più fierezza.
-Ciao?- salutò il cantante abbastanza confuso.
-Tendo ci ha detto che eravate qui e Diane voleva venire.
Semi annuì, capendo benissimo quanti sacrifici si dovessero fare per i propri figli.
Si sistemarono in sala, prendendo posti vicini, il film non era ancora iniziato e solo grazie a questo Ami si voltò verso il nuovo arrivato e gli domandò con curiosità -Anche tu farai parte del video musicale di papà?
Ushijima rimase confuso -Stiamo girando un video musicale?
Semi era ancora più confuso di lui -No. Ami, perché lo pensi?
Adesso era la bambina quella confusa -Papà Ken ha detto che dovevi venire al cinema vestito così per fare un video, solo per questo ho deciso di mettere il vestito anche io, così che non ti saresti sentito solo!
E Semi capì tutto all’istante. Quel bastardo l’aveva ingannato per bene.
Si trattenne dal bestemmiare in una sala piena di bambini e si affrettò a prendere il proprio cellulare per mandargli un messaggio “SEI MORTO!”
Kenjiro rispose con un cuore.

Atsumu raggiunse il suo compagno che era da troppo tempo seduto sul divano in silenzio a guardare qualcosa sul proprio cellulare.
-Cosa ti sta incantando da così tanto tempo?- domandò mentre sbirciava oltre la sua spalla.
Kiyoomi non ebbe bisogno di rispondere perché la foto di Ushijima Wakatoshi con un vestito da principessa occupava tutto lo schermo.
-NO!- urlò Atsumu mentre scattava all’indietro veloce come se avesse preso la scossa -MI RIFIUTO, DIO NO! PERCHÉ!?!