Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladypink88    30/05/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Laura corse cercando di raggiungere Manuel , ma proprio non riusciva a stargli dietro.

Il biondino si mise a correre a perdifiato non appena si accorse che la morettina lo stava inseguendo. Non sapeva esattamente perché ma non aveva voglia né di essere raggiunto, né di essere consolato.

Si sentiva semplicemente fuori di sé.

Non aveva una destinazione precisa, semplicemente ad un certo punto arrivò al parchetto vicino alla stazione e decise di fare una pausa per recuperare il fiato.

Non posso crederci! Lei sapeva , sapeva tutto! E ha fatto finta di niente! Ha deliberatamente scelto di fare la gnorri nonostante sapesse benissimo che papà aveva un’altra!! Non posso crederci , è assurdo!!”

La mente  del ragazzo era in preda ad un mix di emozioni contrastanti. Questa verità era arrivata all’improvviso e inaspettatamente e l’aveva colpito fortemente in pieno viso!
Strinse i pugni e sbuffò sconfitto.

“Ma come diamine ha potuto comportarsi in questo modo? “ esclamò ad alta voce tra sé e sé.
“ A volte le persone si illudono Manuel, forse ti ferisce ma non dovresti faticare troppo a comprenderlo se ci pensi bene…” un tono di voce gentile e comprensivo arrivò alle sue spalle.

Una voce che conosceva troppo bene.
Era lei. La puffa. La sua puffa.

Rimase a testa bassa con lo sguardo fisso verso il cemento, ma di sottecchi fece un mezzo sorriso.
In fondo, gli faceva piacere che lei lo avesse raggiunto.

“ Cosa ci fai qui? “ si limitò a dire.
Lei gli si sedette accanto.
“ Ti cercavo e ti ho trovato. Sei scappato via in quel modo, come potevo rimanere indifferente? “ rispose lei.
“ Potevi.”  Sussurrò lui.
“ Ma non volevo rimanere indifferente. Così ti è più semplice da digerire signor testone?”
“ E perché mai? “ ringhiò lui un’altra volta.
“ Perché ti amo Manuel , ecco perché. Ti amo e se so che stai male voglio cercare di fare il possibile per starti vicino.”

Finalmente lui alzò lo sguardo.
“ Il punto è che io non voglio nessuno vicino ora. Neanche te. Desidero stare da solo!”
Il suo sguardo era molto diverso da quello dolce e allegro che era solito avere il ragazzo. I suoi occhi erano freddi e vitrei, in preda ad un mix di furia e delusione.
“ Se è ciò che realmente desideri mi farò da parte, non preoccuparti! Ma sappi che se hai bisogno di me io ci sono.”

Si alzò e gli accarezzò la nuca.

Lui non corrispose. Era teso e nervoso.
Laura si incamminò e si allontanò.
Manuel rimase seduto lì dov’era , con lo sguardo perso nel vuoto  e la mente convulsa di pensieri
 
***

La brunetta iniziò ad andare verso casa, il suo andare era lento ed incerto, mentre la sua mente al contrario, era in preda ad un turbinio di pensieri ed emozioni che non riusciva a controllare.

Si sentiva nervosa, dubbiosa , incerta, inquieta.

Ma soprattutto si stava chiedendo se avesse fatto bene a lasciare Manuel da solo. Era convinta fosse corretto rispettare la sua richiesta di tranquillità e solitudine.
Certo era una cosa davvero rara se non unica, che il biondino non gradisse la sua compagnia, ma se glielo aveva chiesto probabilmente era perché ne aveva bisogno.
Si disse che in serata avrebbe mandato un messaggio a Manuel ricordandogli che lo pensava e che c’era nel caso in cui avesse avuto necessità di un sostegno, uno sfogo o quanto altro.

Sarebbe risultata eccessiva? O forse no?.
In fondo Manuel lo sapeva che poteva contare su di lei.
Ma , ricordarglielo, di sicuro non avrebbe apportato danno.

Ripensò a sé stessa e a quando aveva deciso di tenersi i suoi problemi per sé senza contare sul sostegno di chi le voleva bene.
Di sicuro non era stata una scelta produttiva. Aveva creato ulteriori problemi, perché per nascondere la situazione si era ritrovata a mentire e ad omettere… e poi… era stato il caos.

Ad un certo punto squillò il telefono e la ragazza rispose al volo senza esitare:

“ Manu! Ah no scusa … pensavo fossi lui… ciao Anna!”
“ Non sai come sono dispiaciuta Laura, volevo parlare con te per aiutarti e invece ho finito per creare ulteriori disagi…”

La voce di Anna era triste e spenta.
Laura non seppre esattamente che dire e rimase in silenzio. Non se la sentiva di dirle che non era vero, perché seppur involontariamente, era andata proprio così.
“ La situazione è sfuggita di mano e questo non fa piacere a nessuno.” Si limitò poi a dire.

“ Già, ma non ti ho chiamato per tediarti. Piuttosto volevo chiederti se domani pomeriggio dopo le lezioni o quando preferisci ti va di passare da me . Mi piacerebbe riprendere l’argomento che è stato interrotto oggi a pranzo con la mia uscita infelice.”
Anna parlò tutto d’un fiato. Laura pensò che probabilmente fare quella telefonata le era in un certo qual modo costato e non era sua intenzione mandare all’aria i suoi sforzi.
“ Va bene Anna domani verso le 18 passerò da te.A domani, buona serata” assentì e chiuse la chiamata.

Tornò a casa e una volta rientrata si appoggiò svogliatamente sul divano.
Non aveva fatto niente di particolare ma si sentiva stanchissima.

Probabilmente questi sono i risultati della mia notte insonne”.

Diede un’occhiata all’orologio.
Sbuffò.
Avrebbe tanto voluto mettersi a dormire ma sapeva che non sarebbe stata una scelta furba se non voleva passare la notte in bianco.
Si sarebbe fatta una doccia e avrebbe preparato lo zaino per l’università.

Si alzò  e fece uno sforzo per non farsi dominare dai pensieri negativi che cercavano di averla vinta sulla sua mente.
***

Era ormai quasi sera e Serena aveva finalmente finito le lezioni universitarie.

Mentre usciva da largo Gemelli osservò la panchina dove era rimasta solo 48 ore prima mentre aspettava prima con trepidazione e poi amara delusione Andrea.
Al principio era rimasta talmente male del fatto che le avesse dato buca senza nemmeno avvisarla che era sicurissima che non avrebbe mai più voluto vederlo in vita sua.

Ma quell’inaspettata chiaccherata con Alessandro aveva in qualche modo fatto crollare il suo castello di finte certezze.
Non che ora avesse degli obiettivi chiari, ma quanto meno stava iniziando ad accettare davvero le sue emozioni e non a difendersi da esse.
Però stavolta la sua attesa non durò a lungo.

Si sentì chiamare da una voce conosciuta e si avvicinò al taxi che aveva parcheggiato giusto a qualche metro da lei.
Alessandro era vestito in modo sportivo con una camicia bianca e dei pantaloni di jeans. Ma ciò che più la colpì fu il suo sguardo sinceramente dispiaciuto.

La salutò con fare incerto :
“ Ciao Sere, grazie per quest’opportunità. Sali pure!” esclamò indicando il taxi.

Ma la biondina mise le cose in chiaro.
“ Se ti va bene io ho giusto mezzora per prendere un caffè poi devo andare. Perciò è meglio se parcheggi il taxi.”

Andrea assentì e in 5 minuti andò a parcheggiare il suo taxi.

Dopo qualche minuto erano seduti davanti a due tazzine di caffè fumanti.

C’era tra i due un silenzio abbastanza scomodo : Serena da parte sua non si sentiva in dovere di alleggerire l’atmosfera, mentre Andrea si sentiva troppo intimidito per rompere il ghiaccio.

Ma ad un certo punto si rese conto che non avrebbe avuto un’altra occasione, tirò fuori la boccettina che aveva in tasca e parlò tutto d’un fiato per spiegare la situazione.

“ Guarda questa è la nuova creazione che mia madre ha creato in erboristeria per poter agevolare il sonno . Lavorando spesso di notte stavo passando un periodo in cui non riposo bene. L’altra mattina mia madre mi ha fatto trovare questa, ho preso qualche goccia più del dovuto convinto non fosse efficace e mi sono svegliato alle 9 di sera passate. Mi sono sentito un’idiota totale!”.

Sospirò e abbassò lo sguardo mentre aspettava la reazione della ragazza.

Serena rimase senza parole. Si era fatta mille film e mille ipotesi per motivare il comportamento di Andrea e dentro di sé si sentì felice di avegli dato la possibilità di spiegarsi.
E pensò che forse la madre di Andrea poteva aiutare la sua amica Laura ad uscire da quella sua dipendenza.

“ Ma è magnifico!” esclamò in preda all’emozione.

Andrea fece un’espressione alquanto sorpresa :

“ Magnifico? Cosa esattamente è magnifico? Mi prendi in giro vero? “ balbettò senza capire.

Serena sorrise :

“ Io pensavo che mi avessi dato buca volutamente. Invece ora comprendo che non è colpa tua. Inoltre forse le abilità della tua mamma potrebbero essere molto utili!”
Il castano continuava a non comprendere :
“ Sono felice che tu non sia più arrabbiata, ma non ho capito a che abilità faresti riferimento!”
“ Ho una cara amica che ha un problema a dormire, ma la situazione è abbastanza complessa. Inoltre penso che prima è corretto parlarne con lei!”

Diede un’occhiata all’orologio e pensò all’impegno che aveva preso con suo padre.

“ Ora devo scappare devo andare a casa che ho promesso a mio padre che avremmo cenato assieme!”

Esclamò all’improvviso.

Andrea venne preso alla sprovvista.

“ Capisco. Possiamo rivederci? “ chiese con un sorriso speranzoso.

Serena non aveva ripensato a questa evenienza, ma le venne in mente che nel caso in cui Laura avesse acconsentito a fare due chiacchere con Barbara sicuramente ci sarebbe stata occasione.

“ Certo, poi ti farò sapere per il discorso della mia amica. Se la tua mamma è disponibile sicuramente ci sarà occasione!” disse sorridente.

Lo salutò allegramente e trottò fuori dal bar.

Andrea rimase a guardarla e sussurrò al vento la frase che non era riuscito a dirle.

“ sì mia madre e la tua amica ho capito… ma noi?”

Si diede da solo dell’idiota e rimase ad osservare un punto fisso nel vuoto per qualche minuto.
 
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladypink88