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Autore: 20maggio2013    30/05/2022    2 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto

Un po' per il lungo viaggio e un po' perché la maggior parte di loro era stato alla festa in spiaggia la sera prima e che quindi di conseguenza si erano svegliati tardi, il secondo giorno di quella vacanze decisero di rimanere in piscina. Kurt era stato uno dei primi a scendere in piscina. Non essendo andato alla festa in spiaggia si era svegliato presto, aveva fatto colazione e poi era andato a prendere posto in piscina. Aveva preso un lettino e l'aveva spostato all'ombra dell'ombrellone per ripararsi dal sole. Non voleva certo bruciarsi. Poco dopo fu raggiunto da Quinn e Mercedes che si stesero al suo fianco.
«Buongiorno ragazze» le salutò da dietro una rivista di Vogue che stava sfogliando per intrattenersi.
«Ciao tesoro» ricambiò il saluto Mercedes sedendosi al suo fianco dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia.
«Ehi Kurt -gli sorrise Quinn abbracciandolo velocemente per poi sistemarsi accanto a lui- Gli altri?» chiese notando che in piscina ci fossero solo loro tre.
«Dormono ancora» rispose chiudendo la sua rivista e poggiandola sul lettino. Poi fece un cenno di saluto a Mike, Tina e Artie che erano appena arrivati.
«Buongiorno gente» disse Tina prendendo uno dei lettini liberi al sole per poi sistemarsi, poi insieme al suo ragazzo entrò in acqua mentre Artie recuperava una telecamera dal suo zaino e iniziava a registrare un video ricordo. Kurt stava per tornare alla sua rivista, ma poi decise di unirsi al discorso di Quinn e Mercedes che parlavano degli ultimi gossip che si erano diffusi a Lima prima della loro partenza. Pian piano iniziarono ad arrivare anche tutti gli altri. C'era chi restava sui lettini a perdere il sole e spettegolare, raccontando anche alcuni avvenimenti accaduti durante la festa in spiaggia. Altri si facevano il bagno in piscina. Poi Sam arrivò con la sua chitarra e iniziò a suonare provocando le lamentele di Santana che diceva che ormai facevano solo quello. Cantare e suonare, suonare e cantare. Ma alla fine anche lei cedette e si unì a cantare insieme ai loro amici. Perché infondo era stata proprio la musica ad unirli e anche se non tutti avrebbero preso quella strada ora che il liceo era finito, era sempre un bel posto dove rifugiarsi.

Blaine si svegliò sentendo un forte dolore al sedere e su un fianco. Aprì gli occhi confuso e ci mise un po' a capire cosa fosse successo, probabilmente a causa della leggera sbornia della sera prima. Sebastian era steso sul suo letto e occupava tutto il posto, l'aveva fatto cadere mente dormiva. E Blaine che era un ragazzo un po' troppo permaloso a volte, ancora mezzo assonnato si alzò dal pavimento e dopo aver riempito un bicchiere con dell'acqua fredda, tornò in camera e la versò in faccia del ragazzo che si svegliò di colpo.
«Ma sei pazzo?» esclamò arrabbiato Sebastian ormai completamente sveglio e alzandosi di scatto, per poi pentirsene subito dopo a causa di un giramento di testa.
«Mi hai buttato dal letto» rispose Blaine sedendosi di nuovo sul letto e massaggiandosi le zone colpite.
«Che ci faccio qui? E soprattutto come ci sono arrivato?» chiese Sebastian sprofondando di nuovo nel cuscino mentre si massaggiava le tempie per provare ad alleviare il ma di testa.
«Eri talmente ubriaco ieri sera che non saresti mai arrivato a casa. -raccontò Blaine stendendosi di nuovo anche lui- Così io e Wes ti abbiamo portato di peso qui e sei crollato non appena hai poggiato la testa sul cuscino» spiegò per poi alzarsi e andare a prendere un'aspirina da dare al suo amico. Restarono a letto finché Wes circa un'ora dopo non andò a chiamarli obbligandoli a lasciare quella camera da letto. Un'altra ora e due docce dopo erano tutti e tre in spiaggia insieme al resto del gruppo. Non fecero molto quel girono, rimasero in spiaggia fino al tramonto mentre Sebastian ogni tanto raccontava quello che ricordava della sua serata. Blaine fu il primo ad andare via. Doveva cenare e prepararsi per poi andare a lavoro, salutò velocemente i suoi amici e si incamminò verso casa. Solo in quel momento il pensiero del ragazzo visto il girono prima sfiorò la sua mente, almeno finché non rientrò in casa e la sua mente fu occupata da altro.

«Barbecue» esclamò Puck presentandosi davanti a tutti i suoi amici con un grembiule legato in vita, una spatola in mano e della carbonella nell'altra. 
«Ti sei bevuto il cervello Puckerman?» domandò Santana alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto, ma solo Kurt e Quinn l'aiutarono a provare a far cambiare idea al ragazzo mentre tutti gli altri appoggiarono la sua pazzia.
«Sperando che non mandi a fuoco la casa» borbottò Kurt sedendosi sconfitto sul lettino mentre osservava suo fratello andare alla ricerca di tutto quello che poteva servire insieme a Puck, mentre Sam, Artie e Mike andarono a comprare della carne da cucinare.

Quando Blaine rientrò in casa non si stupì di essere solo, si preparò velocemente qualcosa da mangiare e poi andò a sedersi sul divano mentre guardava le repliche di American Idol che davano in tv. Una volta finita la sua cena in solitudine, si ritirò in camera per preparasi per andare a lavoro. Solitamente faceva molta attenzione al suo abbigliamento, era molto ordinato e sobrio. Ma quando andava a lavoro gli piaceva stravolgere un po' il suo look. Tre sere a settimana si esibiva in uno dei locali più frequentati di Cape Coral e quando si esibiva gli piaceva mettersi in mostra. Non metteva il gel nei capelli, li lasciava liberi e ribelli. Non indossava polo e gilet con papillon. Indossava canotte, giacche di pelle o jeans. E poi come tocco finale metteva la matita agli occhi, indossava collane e anelli. Si trasformava in un altro Blaine, un Blaine che usciva solo quando doveva esibirsi. Una volta pronto prese la chitarra conservata nella custodia e la mise sulle spalle, recuperò chiavi, portafogli ed uscì di casa. Pochi minuti dopo arrivò al locale e si chiuse in quello che era il suo camerino. Si ripassò la matita dentro gli occhi ed uscì solo una volta arrivato il momento di esibirsi. 

Quando tornarono con la carne e Puck e Finn iniziarono a cucinare, Kurt si allontanò un attimo dal gruppo per chiamare suo padre. Aveva promesso che lo avrebbe fatto almeno una volta al giorno e quindi lo avrebbe fatto. Gli raccontò della sua giornata aggiornandolo anche su Finn dato che al contrario suo sembrava non avere esattamente intenzione di mantenere quella promessa. Non che non volesse sentire sua madre e Burt, ma era troppo preso dalla vacanza per ricordarsene. E quando chiuse la chiamata con suo padre ne ricevette una da Chandler. Era tutto il giorno che lo evitava e non rispondeva ai suoi messaggi. Così decise di rispondere almeno a quella chiamata per tranquillizzarlo e fargli sapere che fosse vivo. Kurt voleva bene a Chandler, sapeva essere un ragazzo davvero molto dolce ma ultimamente erano pochi i momenti in cui lo sopportava. Era fin troppo presente nonostante il suo carattere timido. E Kurt tendeva ad ignorarlo la maggior parte del tempo. All'inizio trovava simpatici e adorabili tutti quei messaggini che il suo ragazzo gli inviava, ma con il tempo se ne era stancato. Era sempre Chandler quello che lo cercava, quello che portava avanti la conversazione. E se Kurt continuava a stare con lui era perché Chandler sembrava essere l'unico a dimostrargli un certo tipo di attenzioni e Kurt aveva paura che se lo avesse lasciato andare sarebbe rimasto solo per sempre. E per ora aveva già perso troppo, non voleva rinunciare anche a quello.

«Grazie a tutti.. e adesso trenta minuti di pausa» annunciò Blaine scendendo dal palco in fondo al locale dove si esibiva. Approfittò di quella pausa per raggiungere i suoi amici che come al solito erano andati a vederlo. Non si erano mai persi una serata, anche quando si esibiva durante l'inverno e il giorno dopo dovevano andare a scuola. Erano sempre lì a supportarlo e Blaine non poteva che esserne più grato. Almeno aveva loro, i suoi genitori non erano mai andato a vederlo. Mai ad una singola esibizione che aveva fatto, neanche quando aveva partecipato agli spettacoli scolastici. Ma ormai Blaine aveva smesso di darci importanza. Aveva i suoi amici, la musica e suo fratello. Anche se non lo vedeva molto dato che abitava dalla parte opposta, ma si sentivano spesso e Blaine non vedeva l'ora che tornasse a Cape Coral per l'estate.
«Ed ecco la nostra star.» esclamò una voce fin troppo familiare alle spalle di Blaine che aveva appena raggiunto il tavolo dove c'erano i suoi amici.
«Cooper -sorrise felice Blaine voltandosi verso il fratello per abbracciarlo- Non ti aspettavo prima di metà luglio» disse poi guardandolo confuso.
«Ho deciso di anticipare il mio rientro in questo paesino sperduto -disse mentre scioglieva l'abbraccio con il suo fratellino- Volevo farti conoscere una persona -aggiunse spostandosi leggermente per mostrare la ragazza che era con lui- Schizzo lei è Beth, la mia ragazza» annunciò Cooper lasciando sorpreso non solo Blaine ma anche tutti i suoi amici.

Dopo aver chiuso la chiamata con Chandler, Kurt tornò dal gruppo ma non si unì veramente a loro. Prese il piatto che Finn gli stava porgendo e andò a sedersi un po' in disparte per mangiare. La chiamata con Chandler gli aveva rovinato l'umore. Non che avessero litigato, ma ancora una volta gli aveva fatto capire che lui non era davvero felice con Chandler. Si era semplicemente accontentato, eppure nonostante ne fosse consapevole non riusciva a lasciarlo. Forse perché avere Chandler era comunque meglio di non avere nulla. E poi, come accadeva troppo spesso ultimamente, si ritrovò a pensare a quella lettera ricevuta il giorno dopo il suo diploma, a quel rifiuto. Si ritrovò a guardare i suoi amici e a pensare che tutti loro sapevano già cosa avrebbero fatto una volta finita l'estate. E invece lui non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto a settembre. E iniziò di nuovo a pensare che forse era meglio se fosse rimasto a casa per capire cosa fare invece di partire con i suoi amici.
«So a cosa stai pensando -Rachel interruppe il flusso dei suoi pensieri sedendosi accanto a lui- Kurt ne abbiamo già parlato. Non essere entrato al college non è la fine del mondo. Puoi sempre riprovarci il prossimo anno e nel frattempo potresti aiutare tuo padre in officina -Kurt fece una smorfia che fece ridere la sua amica- O potresti aiutare il professore Shue, sono sicura che lui ne sarebbe felice» Kurt sbuffò, sapeva che la sua amica aveva ragione, ma Kurt era abituato ad avere sempre tutto sotto controllo. Programmava praticamente tutto nella sua vita e non essere stato ammesso al college aveva rovinato gran parte del suo programma. E in più si aggiungeva la questione Chandler.
«Non lo so, Rach.. forse sarei dovuto restare a Lima e-» Rachel non lo lasciò finire di parlare perché già sapeva cosa stava per dire.
«No Kurt. Tu hai fatto benissimo a venire qui con noi -gli disse infatti- Hai bisogno di questa vacanza e di distrarti. Di certo questo non ti farà male. E farò tutto ciò che è in mio potere per farti divertire -disse ancora con tono che non ammetteva repliche.- Ora verrai con me e la smetterai di isolarti» aggiunse alzandosi e porgendogli la mano. Mano che Kurt afferrò un po' titubante. Poi insieme tornarono dal resto del gruppo che stava ricordando qualche episodio divertente accaduto durante quegli anni durante il Glee. 

«Beth, lui è il mio fratellino, futura star mondiale, Blaine -disse Cooper cingendo la vita della sua ragazza mentre faceva le presentazioni- E loro sono i suoi inseparabili amici» aggiunse indicando i ragazzi che fecero tutti un gesto di saluto mentre Blaine stringeva la mano alla ragazza. Rimase a parlare con la ragazza e il fratello finché non dovette tornare sul palco ad esibirsi, ma si appuntò di chiedere spiegazioni al fratello. Cooper non era mai stato il tipo da ragazza fissa. In questo era molto diverso da Blaine che aspetta di incontrare il ragazzo che gli avrebbe fatto battere il cuore e che gli avrebbe provocato i brividi soltanto sfiorandolo. Non per altro a diciassette anni era ancora single e non aveva mai avuto un ragazzo. Certo aveva avuto qualche cotta, ma mai nulla di più. Cooper al suo contrario aveva cambiato ragazza fin troppo spesso e mai, mai, ne aveva portata una a casa. E poi voleva sapere perché Cooper non gli avesse mai parlato di Beth prima di allora. Ma non riuscì a trovare il tempo di parlargli abbastanza presto. L'occasione si presentò due giorni dopo. Prima tra il lavoro e la costante presenza di Beth con suo fratello non ne aveva avuto l'occasione. Erano in spiaggia tutti insieme e quel girono c'era anche la ragazza di David, Allison, e Blaine approfittò di un momento in cui Beth era lontana con Allison e i suoi amici erano impegnati a giocare a palla per avvicinarsi a suo fratello.
«Perché non mi hai parlato di Beth?» domandò, non c'era rimprovero nella sua voce, solo curiosità.
«Non lo so.. è che è successo tutto così, all'improvviso. E quando poi è successo non mi andava di parlartene per telefono» spiegò Cooper e Blaine annuì continuando a guardarlo, non ricordava di aver mai visto suo fratello così felice come lo era in quel momento.
«Sei innamorato?» gli chiese poi e Cooper annuì alla sua domanda. Solo qualche mese prima si sarebbe messo a ridere alla sola idea di innamorarsi, eppure era successo.
«Non so cosa sia successo, ma un giorno mi sono svegliato e ho capito che non volevo più conoscere altre ragazze, che volevo lei. È stato difficile conquistarla, perché lei sapeva che tipo di ragazzo fossi. Ma non ero mai stato così determinato prima. E piano piano sono riuscito a guadagnarmi la sua fiducia e il suo cuore» Blaine sorrise al fratello, gli faceva uno strano effetto sentirlo parlare in quel modo, ma era contento.
«Sono contento per te, Coop.. davvero» gli disse infatti.
«E invece tu, schizzo? Qualche bel ragazzo si è riuscito ad intrufolare nel tuo letto?» domandò poi punzecchiandogli il fianco con il vomito e Blaine alzò gli occhi al cielo. Ecco che il solito Cooper che era abitato a conoscere era tornato. 
«Non c'è nessuno Coop.. ci sono solo altri tre gay qui e uno è Sebastian e gli altri due sono i Niff» rise guardando i suoi amici che stavano giocando in acqua.
«Ci sono sempre i turisti» disse ancora Cooper.
«Si, tutti adulti con bambini -stava dicendo Blaine, ma poi la sua attenzione fu catturata da un ragazzo che era appena arrivato. Un ragazzo a cui non pensava più da un paio di giorni dato che dopo che lo aveva visto di sfuggita era praticamente sparito. Eppure ora era proprio lì- Scusami un attimo» disse prima di alzarsi dal telo dove era seduto. Aveva promesso a se stesso che se lo avesse rivisto sarebbe andato da lui a parlargli. Non aveva la minima idea di cosa avrebbe detto o fatto, ma non sarebbe stato certo questo a bloccarlo. E così sotto lo sguardo divertito di suo fratello che aveva capito cosa stava facendo, raggiunse il ragazzo che si era allontanato dal gruppo e aveva raggiunto il chioschetto.
«Ciao, sono Blaine»

 

Here I am
È lunedì, quindi un nuovo capitolooo.. non succede molto, vediamo un po' le vite dei due protagonisti che sono così diverse.. Kurt alla fine no è andato a quella festa e Blaine non ha avuto la possibilità di vederlo e anche se il pensiero lo ha sfiorato il giorno successivo ha continuato a vivere la sua vita.. vediamo un Kurt che non è pienamente soddisfatto della sua vita e Rachel che prova a distrarlo e a farlo divertire. Ma vediamo anche un Blaine che si gode le piccole cose della sua vita, la presenza dei suoi amici, la musica e poi arriva il fratello che ha portato una ragazza con se.. Passano alcuni giorni e Kurt e Blaine ancora non si sono incontrati fino a quando ecco che Blaine non lo riconosce e a quanto pare non si fa molti problemi ad andare da lui e parlargli.. cosa pensate accadrà ora? Come reagirà Kurt?
Aspetto qualche nostro commento.. ci vediamo giovedì <3
  
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