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Autore: 20maggio2013    26/05/2022    2 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto


Kurt ancora non riusciva a credere che il liceo fosse davvero finito. Non gli sarebbe mancato molto a dire il vero. L'unica cosa che gli sarebbe mancato sarebbe stato il Glee Club, l'unico posto in tutta la scuola dove si era sentito al sicuro e mai giudicato. Tutti i ragazzi del Glee erano la sua seconda famiglia. Potevano anche dire in giro di odiarsi, potevano litigare per tutti gli assoli, ma tutti si volevano un mondo di bene e si supportavano sempre. E ora che il liceo era finito si sarebbero tutti separati, ma nessuno era pronto davvero a salutarsi. Per questo la proposta di Puck di fare un'ultima vacanza tutti insieme era stata accolta con grande gioia da tutti. E così avevano passato il loro ultimo incontro del Glee club ad organizzare la loro estate in un paesino in Florida, a Cape Coral. Avevano affittato due appartamenti vicini e preso un pulmino a noleggio per partire tutti insieme. La parte difficile era stata convincere Burt, suo padre a lasciarlo partire insieme agli altri. Ma poi con l'aiuto di Carole e delle sue migliori amiche era riuscito a convincerlo. E ora, a poche ore dalla partenza, si trovava al telefono a litigare con il suo ragazzo per quel viaggio mentre suo fratello correva da una parte all'altra della casa per finire la valigia e non dimenticare nulla. Chiuse la chiamata leggermente alterato per quella discussione per poi rispondere acidamente a suo fratello quando gli chiese se avesse visto la sua giacca preferita e rimproverarlo per essersi ridotto come al solito all'ultimo. Era sempre stato un ragazzo con la risposta pronta, quasi sempre una risposta pungente. Era un po' il suo modo per difendersi da tutto il male che aveva incontrato. Ma ultimamente, dopo che aveva avuto quella lettera che aveva rovinato i suoi piani per l'anno successivo, quel tono acido e tagliente era l'unico che aveva. Con tutti. Ed anche per questo Burt si era lasciato convincere a far partire suo figlio, sperava che quella vacanza lo avrebbe in parte aiutato a rilassarsi e a fargli capire che un rifiuto non era la fine del mondo, ci sarebbe sempre stato l'anno successivo.

Alla fine Kurt aveva aiutato Finn a finire la sua valigia, più che altro per non vederlo più correre disperato da una parte all'altra della casa. Avevano appena chiuso la valigia quando suonarono al campanello di casa. Ognuno prese la sua valigia e poi scesero al piano inferiore dove Burt e Carole li aspettavano per salutarli e raccomandarsi di essere prudenti e di chiamarli almeno una volta al giorno. 
«E cercate di divertirvi» aggiunse poi Burt guardando principalmente il figlio che alzò gli occhi al cielo per poi annuire. Kurt abbracciò suo padre un'ultima volta e poi con Finn raggiunse il pulmino dove c'erano già quasi tutti i loro amici, mancavano all'appello solo Sam e Rachel. Dopo che ebbero caricato le loro valigie salirono anche loro sul pulmino. Finn raggiunse Puck mentre Kurt prese posto da solo infondo al pullman, ancora nervoso. Mercedes provò a sedersi al suo fianco per distrarlo e farlo interagire, ma Kurt la liquidò velocemente e indossò un paio di cuffie e dopo un po' Mercedes si arrese e raggiunse Quinn iniziando a parlare con lei. Non si accorse neanche che  si fermarono due volte per prendere il resto del gruppo. Erano ormai fuori Lima quando se ne rese conto. Rachel prese posto accanto a lui e gli tolse una cuffia per parlargli, era l'unica che sapeva prenderlo in quei momenti. Solo perché Rachel sapeva essere più diva e testarda di lui e riuscì a convincerlo a parlare e a rispondere ai messaggi del suo ragazzo che continuavano ad arrivare. Un paio d'ore dopo che erano partiti, Kurt riuscì a sbollire il nervosismo, e si unì ai suoi amici che avevano, stranamente, iniziato a cantare. Poi si fermarono in un autogrill per mangiare qualcosa e sgranchirsi un po' le gambe e Kurt approfittò di quel momento per chiamare il suo ragazzo e chiarire con lui. Infondo Chandler era un bravo ragazzo, un po' troppo presente e appiccicoso, ma sembrava tenere davvero a lui. Quando ripresero il viaggio, Puck diede il cambio a Mike che raggiunse la sua ragazza. Passarono così il viaggio, dandosi il cambio ogni due ore e guidando a turno, fermandosi solo quando qualcuno doveva andare in bagno e per sgranchirsi un po'. Quando arrivarono finalmente a Cape Coral erano le otto di mattina del girono dopo. Parcheggiarono il pulmino vicino i due appartamenti che avevano affittato e aspettarono il proprietario per poter finalmente entrare in casa. Kurt approfittò di quel momento per chiamare suo padre e avvisarlo che erano arrivati e il viaggio era andato tutto bene. Rimase al telefono con lui finché non arrivò il proprietario con le chiavi dei due appartamenti. Poi si divisero in due gruppi. Kurt, Finn, Rachel, Puck, Santana e Brittany presero quello con la piscina, mentre gli altri andarono in quello accanto. Era abbastanza grande come appartamento. C'erano quattro camere da letto. Due singole, una matrimoniale e una doppia. Rachel e Santana fecero a gara per prendersi la camera matrimoniale e Finn e Puck dovettero intervenire per separarle ed evitare che iniziassero a tirarsi per capelli. Alla fine furono Finn e Rachel a prendere la camera matrimoniale e Brittany convinse la sua ragazza a prendere la doppia e unire i due letti. Kurt prese una delle camere singole, quella al primo piano che affacciava sulla spiaggia. Puck invece quella che affacciava sulla piscina.

«Noi andiamo al mare, vieni?» domandò Finn bussando alla porta della camera di suo fratello. Erano arrivati a Cape Coral da ormai un paio di ore, si erano tutti riposati un po' e si erano rinfrescati. Kurt stava sistemando la sua valigia appendendo tutti i suoi vestiti nell'armadio perché non voleva che si rovinassero a stare in valigia, ci erano già stati a lungo.
«Magari vi raggiungo più tardi, per ora voglio sistemare qui» rispose Kurt mentre cercava una gruccia dove appendere la sua giacca preferita.
«Okay -annuì Finn osservandolo per un attimo- Io, Rach, Santana, Britt, Sam e Puck siamo in spiaggia. Quinn e Mercedes sono già in piscina, gli altri sono andati a fare un giro per il paese» lo aggiornò Finn prima di uscire dalla camera e raggiugnere con la sua ragazza il resto del gruppo per andare a mare. Kurt rimase solo con i suoi pensieri e i suoi vestiti.  Era stato emozionato all'idea di quel viaggio e ora che era a Cape Coral improvvisamente non lo era più. Non era più sicuro che essere partito per una vacanza quando non sapeva cosa ne sarebbe stato del suo futuro fosse stata la cosa giusta. Forse sarebbe dovuto rimanere a Lima per trovare un piano b e capire cosa fare una volta finita l'estate dato che non era stato preso al college. Ma aveva promesso a suo padre che si sarebbe divertito, così una volta che aveva sistemato tutti i suoi vestiti nell'armadio decise di raggiungere i suoi amici. Si spalmò un'abbondante quantità di crema solare sulla sua pelle bianca e delicata e poi indossò un costume e una maglietta bianca, prese anche un paio di occhiali da sole e scese al piano inferiore. Quando vide che Quinn e Mercedes dormivano sui lettini decise di andare anche lui al mare, chiamò Rachel per capire meglio dove fossero e poi si incamminò verso la spiaggia libera lì vicino. Si guardò intorno, non c'era molta gente in giro. Solo un piccolo gruppo di ragazzi riuniti davanti una villetta che rideva e scherzava tra loro. Kurt si perse un secondo a guardarli, ma poi vide uno di loro alzare lo sguardo nella sua direzione, così distolse il suo per poi raggiungere finalmente gli altri in spiaggia.

Blaine si svegliò stranamente presto quella mattina. Non era da lui, almeno non durante l'estate. Blaine amava dormire a lungo. E poi la sera faceva sempre tardi, quindi di conseguenza difficilmente si svegliava prima di mezzogiorno. Eppure quella mattina alle dieci era già fuori casa, pronto a raggiungere i suoi amici e magari andare a fare colazione insieme.
«Chi ti ha buttato dal letto?» domandò Wes guardando incredulo il suo amico raggiungerlo fuori il solito bar che frequentavano.
«Simpatico Montgomery» lo spinse per una spalla per poi sedersi tra lui e David. Poco dopo furono raggiunti anche da Sebastian che reagì allo stesso modo di Wes quando vide che con loro c'era anche Blaine. Poi tutti e quattro fecero colazione insieme decidendo cosa fare quella giornata dato che quel giorno Blaine aveva la serata libera e non doveva lavorare. Dopo colazione raggiunsero il resto del gruppo che quella mattina non era andata a fare colazione con loro. Erano fuori casa di Jeff mentre Nick li aveva appena raggiunti. Anche lui, proprio come avevano fatto Wes e Sebastian prima presero in giro il loro amico per essere in piedi già a quell'ora. Ma Blaine non gli prestò attenzione. La sua attenzione era stata catturata da un ragazzo che passava di lì. Non c'era nessuno per strada esclusi loro e quel ragazzo. Quel ragazzo che Blaine era sicuro non avesse mai visto, era sicuramente un turista. In quel periodo dell'anno Cape Coral si riempiva di turisti che venivano da tutte le parti del paese per godersi qualche settimana di tranquillità. Non era insolito quindi che in quel periodo dell'anno le strade di quel paesino si riempissero di stranieri. Ma solitamente erano sempre famiglie che andavano a fare una vacanza in quella zona, difficilmente aveva visto ragazzi scegliere Cape Coral come meta delle loro vacanze. Ma non era quello il motivo per cui continuava a fissarlo, quello era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto. E Blaine si ripromise che se avesse avuto l'occasione di rivederlo, cosa probabile dato che Cape Coral non era poi così grande, sarebbe andato da lui a parlargli.
«Terra chiama Anderson -Sebastian sventolò una mano davanti gli occhi del suo amico notando che si era dissociato dal mondo reale- Sarà anche qui fisicamente, ma mentalmente è ancora nel suo letto» disse ancora il ragazzo. E Blaine era ancora con la mente a quel ragazzo per poter ribattere.

Quando anche Jeff li raggiunse, tutti insieme decisero di andare a casa di Sebastian approfittando dell'assenza dei suoi genitori che quel girono erano in città. Blaine avrebbe voluto andare in giro per il paese in cerca di quel ragazzo che aveva attirato la sua attenzione, ma sapeva che se solo lo avesse proposto i suoi amici non avrebbero fatto altro che prenderlo in giro e in quel momento non gli andava di sentirli. Così accettò la proposta di Sebastian e tutti insieme raggiunsero la sua casa. Andarono subito in piscina e presto il ragazzo misterioso fu messo da parte e Blaine si divertì con i suoi amici. Fecero il bagno in piscina, giocarono a palla, giocarono ai videogiochi, e parlarono delle ultime conquiste di Sebastian e Wes. 
«Stasera c'è una festa in spiaggia» disse poi David richiamando l'attenzione su di sé dopo aver ricevuto un messaggio della sua ragazza che lo avvertiva, appunto, di quella festa.
«Beh direi che ora non abbiamo più il problema di capire cosa fare questa sera» affermò Blaine dando per scontato che sarebbero andati tutti insieme a quella festa. E per un attimo il suo pensiero tornò a quel ragazzo. Chissà se ci sarebbe stato anche lui quella sera. Ma poi tornò a prestare attenzione ai suoi amici. Restarono a cena a casa di Sebastian e poi si separano per andarsi a prepara per quella festa in spiaggia. Blaine, nonostante fosse quello che abitava più vicino alla spiaggia, fu comunque l'ultimo ad arrivare. Lui e la puntualità non andavano proprio d'accordo e i suoi amici erano abituati a quello. Una volta che furono tutti insieme si diressero alla festa in spiaggia. E quando più tardi i suoi amici lo abbandonarono per andare a ballare o a conquistare qualcuno, Blaine andò verso il chioschetto della spiaggia, non lontano da dove era la festa, e prese posto su uno sgabello. Si ritrovò più volte a rifiutare qualche avance di alcune ragazze mentre cercava il ragazzo tra la folla, ma di quel ragazzo non c'era neanche l'ombra.

 

Eccomi tornata con una nuovissima storiaaaa
Come avrete capito sarà una storia estiva e il periodo per pubblicarla mi sembra perfetto dato che orami ci stiamo avvicinando all'estate. Anche questa ff è già conclusa, ho tutti i capitoli pronti quindi sarò puntale negli aggiornamenti che ATTENZIONE avverano due volte a settimana. Proprio così, due volte. Ogni lunedì e giovedì caricherò un nuovo capitolo. Ma tranquill* la storia è abbastanza lunga e non finirà presto nonostante i due aggiornamenti settimanali.
Ovviamente questo è solo un capitolo introduttivo, non succede nulla di che ma vediamo i nostri due protagonisti che sembrano essersi già incontrati dal primo capitolo, anche se non si sono parlati ne nulla, anzi.. Kurt ha finito il liceo e con i suoi amici è partito per una lunga vacanza mentre Blaine, che non è dell'Ohio in questa storia, si vede con i suoi amici quando nota un ragazzo nuovo che sembra averlo subito colpito, anche se poi perde le due tracce.. cosa accadrà ora? Kurt si godrà questa vacanza? Come si incontreranno? Lasciatemi qualche parere, noi ci vediamo lunedì <3
  
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