Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: Duchessa712    02/06/2022    0 recensioni
[La storia partecipa alla Challenge "To Be Writing 2022" indetta da Bellaluna sul forum Ferisce più la Penna]
Lungo i margini vanno le aggiunte, i pensieri proibiti e le parole non dette, quelle che si nascondono nella versione ufficiale della storia. Lungo i margini vanno gli scarabocchi, un'aggiunta veloce, istintiva, ermetica perché lo spazio è troppo poco, perché i margini dovrebbero rimanere bianchi e non diventare fitti di segreti e confessioni.
(Il primo capitolo è un indice)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È una storia d'amore

I Signori del Tempo non hanno marchi che determinino la loro vita. Sarebbe stupido e inutile, perché cambiano, i Signori del Tempo, cambiano viso e gusti e chi amano in un corpo potrebbero odiarlo nell'altro.
È un ulteriore motivo per cui gli umani sono tanto affascinanti, con la loro fede incrollabile nel destino e nell'amore. È stata Barbara a spiegarglielo - no, lo ha spiegato a Susan, che poi lo ha spiegato a lui - che sulla loro pelle ci sono dei marchi, a volte una frase, a volte solo una parola, che verrà pronunciata dall'anima gemella al primo incontro.

Il Dottore ne ha fatto uno studio, una scienza, come tutto quello che scopre. Li ha cercati, anche, i marchi sui suoi compagni, ha provato a chiedere cosa significassero, ma sa di non aver mai compreso.
Lo ha solo affascinato di più, perché gli occhi di Rose brillavano da quando si sono incontrati e Amy piangeva mentre si guardava il polso dove campeggiava la scritta posso giocare? "Chi potrebbe volerlo, Dottore? Nessuno voleva giocare con me.", perché Rory non esiste più, mangiato dalla crepa, ma nessuno è mai dimenticato.

Intrigante, affascinante, ma ancora sconosciuto, e ci sono momenti in cui si sente nudo, in cui l'assenza di un marchio lo fa sentire diverso, lui che fa di tutto per riuscire ad appartenere.

Poi è arrivata River. Poi è arrivata Melody.

Nella concitazione di Demons Run, mentre le raccontava di quell'uomo antico e leggendario che non le avrebbe mai abbandonate, Amy non ha neanche pensato al marchio sul corpo di sua figlia.
Se lo avesse fatto, il Dottore è convinto che avrebbe fatto ugualmente due più due, che avrebbe risparmiato dolore e urla alla River giunta in ritardo.

Perché loro sono diventati amanti molto prima, quando lui è giovane e lei lo è molto meno, quando già viaggia con i suoi Pond, ma non si sono ancora messi alla caccia di un'astronauta impossibile.
La prima volta che fanno l'amore, per lui, lei sa già come toccarlo e gli insegna come amarla, e c'è quella parola incisa sulla spalla, e il Dottore non fa due più due, non fino a molto, molto dopo.
"Ti piace così tanto?", le chiede mentre la bacia, sette lettere che si fanno beffa di lui più della risata che le accompagna.
"Spoiler".

E poi fa due più due, tanto tempo dopo, quando se la vede nascere davanti.
"Chi è River Song?"
"Spoiler".
Nel caos che segue dopo, rischia di dimenticare il modo in cui si irrigidisce tutta.

In una storia che ha un finale già scritto, dove ci sono lui e la sua psicopatica su misura, chi altri poteva essere la sua anima gemella?

"Io non ce l'ho.", le dice sotto il cielo brillantissimo di Calderon Beta, un sussurro di vulnerabilità che va a sommarsi a tutte le colpe, quelle che lei sa e quelle che lei ignora.
"Oh, dolcezza, ma certo che non ce l'hai! Ti ho studiato, Dottore. So tutto di te"., che è una bugia, perché nemmeno lui sa tutto di se stesso, però sembra non importarle.
"E non ti da fastidio?"
"Certo che no".

Il Dottore lo ricopre di baci quello spazio dove la spalla incontra il braccio, perché il tempo è loro nemico, perché sono sempre più lontani, perché lui è sempre più giovane e delle anime gemelle capisce sempre meno.

Melody è cresciuta sapendo che il Dottore era il mostro tra le stelle, River vive sapendo che il Dottore è la sua anima gemella, e il Dottore va avanti sapendo di averle condannate tutte e due e che comunque rifarebbe tutto da capo, perché lui non ce l'ha un marchio sulla pelle, però sa di amarla, sempre e completamente.

I Pond sono perduti, morti da anni, da secoli, non vede sua moglie da anni, da secoli, e ha viaggiato con una ragazza, crede, che si chiamava Clara, con cui ha affrontato una mummia sull'Orient Express e un mostro di ghiaccio in un sottomarino e che gli ha detto qualcosa di terribilmente importante che, però, si è dimenticato.
Si chiede se anche lei avesse un marchio. Certo che l'aveva, gli umani hanno tutti un marchio, no? Esistono umani senza marchio? Spera di no. Umani senza marchio significa umani senza anima gemella ed è un destino triste, tristissimo, che lo porta a pensare al suo corpo nudo e spoglio e a River che gli dice che non importa e che sa, e ovvio che sa, lei sa sempre tutto, alla fine.

Invece no. Sa tutte le cose, ma non quella importante, che è amata, da lui, più di qualsiasi altra persona su quella nave e nell'universo, e il Dottore finalmente capisce come si deve essere sentita quel giorno alla fine del tempo in un universo che non è mai stato.

"Quanto dura una notte su Darillium?"
"Ventiquattro anni". È il massimo e il minimo che può concedere, tutto il tempo che il tempo ha deciso di dare e che loro si faranno bastare, come hanno sempre fatto, perché il lieto fine è solo poco tempo.
Il Dottore pensa alle parole che si è fatto tatuare in un impeto di follia nell'esatta posizione dello spoiler di River, e aspetta che sia lei a scoprirlo, che il respiro le si blocchi in gola e gli occhi le si riempiano di nuove lacrime.

I Signori del Tempo non hanno marchi e anche quello svanirà con una nuova rigenerazione, però nulla vieta loro di crearseli da soli. Forse lo farà anche dopo, forse, invece, il dolore sarà troppo e vorrà nasconderla nella mente e nelle viscere del TARDIS dove vanno tutti gli amici perduti, forse cambierà talmente tanto da non amarla più, anche se prega che non accada mai. Una vita senza River Song in una qualsiasi forma non è abbastanza piena e dopo questa notte, quando il dolore sarà troppo, sa che avrà bisogno di sentirla vicina in un qualunque modo.

"Ciao, dolcezza.", sussurra lei e le labbra gli sfiorano la pelle e il Dottore trema e fa già male, ma di un male che è anche dolce, come quando gli capitano tra le mani gli occhiali di Amy o la felpa di Rose o fa qualcosa per cui Donna lo avrebbe fermato e Martha lo avrebbe guardato con quei suoi occhi innamorati e disillusi o quando il TARDIS lo porta in posti belli, bellissimi, e pensa che a sarebbero piaciuti anche a Susan e che Sarah avrebbe infiniti articoli da scrivervi sopra.

La loro notte è l'ultima notte, perché lei glielo ha detto e perché così si è deciso, ma non è la fine, non per lei, e glielo promette quando sorge il sole, quando non le dice addio perché non è ancora il momento di farla riposare in pace.
"Ce l'ho anche io."
"Cosa?"
"Il marchio, la mia anima gemella.", perché in ventiquattro anni hanno imparato a parlarsi e a non nascondersi.
"Sei sempre il solito sciocco sentimentale."
"Solo per te.", perché River sa e River vede e River legge storie che non dovrebbe leggere, storie censurate solo per lei per non farle scoprire gli spoiler, e quindi capisce anche quello che il Dottore non dice: che la ama e la perdona sempre e completamente perché nessuno è più importante di lei e quindi le ha dato i suoi cuori sotto un cielo con tutte le stelle del firmamento.

I Signori del Tempo non hanno marchi, ma non è mai stato detto non abbiano un'anima gemella, che forse cambia per ogni vita o forse resta sempre la stessa, però c'è, però esiste e il Dottore è fortunato abbastanza da averla trovata.

Note: la challenge per il mese di giugno consiste nello scrivere una Soulmate!AU
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Duchessa712