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Autore: Giorgiaaisha    03/06/2022    2 recensioni
Poggio le mani sulla porta a vetri e mi avvicino con la testa per guardare meglio dentro.
Strano, le luci sono accese e vedo delle persone che girano per il negozio.
Qualcuno si accorge di me e chiedo:
" È chiuso?"
Non ricevo risposta ma uno sguardo interrogativo.
Mia sorella intanto si è appoggiata di schiena al riparo dalla pioggia e sta tentando di strizzare i suoi capelli.
Riprovo.
"È chiuso?"
Ora mi guardano tutti perplessi.
Mi giro verso mia sorella e le dico:
"Ma sono scemi?"
Lei alza le spalle e continua a sistemarsi i capelli.
Busso e ripeto alzando un po' di più il tono della voce.
Finalmente vedo una ragazza nascosta dietro a un abito che timidamente mi fa cenno con il dito verso destra.
Giro lo sguardo e i miei occhi si incrociano con quelli di un bel ragazzo orientale.
Voleva indicarmi lui?
Lo guardo con aria perplessa e lui mi sorride.
"Credo che la ragazza ti stesse indicando l'entrata. Quella porta è chiusa, ma qui è aperta, vedi?"
Mi giro e vedo che il tipo ha perfettamente ragione. La porta è del tutto spalancata.
Che gran figura di merda!
Non lo voglio più il cappellino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati quattro giorni e Jo si ostina a non rispondere nè a messaggi, nè a telefonate.
Ho provato a chiamarla con il nuemro di Castro, ma non appena ha sentito la mia voce ha riattaccato.
Non so più che fare. Avrei dovuto capire che Maria aveva in mente qualcosa, ma non credevo potesse spingersi a tanto solo per gelosia.

Flashback

Se ne sta andando via con Castro. Non vuole parlarmi e io mi sento uno schifo.
Mi dirigo verso il guardaroba, preferisco tornare a casa, non ho nessun motivo per rimanere ancora qui e mentre sto per prendere la mia giacca mi sento afferrare per un braccio.
Ti prego fa che sia lei...
Mi volto e vedo Maria, la causa di tutti i miei problemi.

"Per favore Maria, lasciami perdere, non è aria."
"Che c'è Tsubasa? La tua amichetta ti ha dato il ben servito?"
"Ho detto che non è aria", rispondo con voce dura.
"Avresti dovuto vedere la sua faccia delusa quando ti ho baciato!"
"Tu l'avevi vista arrivare?"
"Si! Lei non ti merita Tsubasa. Se ti avesse amato davvero sarebbe passata sopra a tutto pur di stare con te!"
"Ma che diavolo stai dicendo? Cos'è per te l'amore Maria? Non sai quello che dici! Perché lo hai fatto?"
"Tu mi hai ignorata e ti sei messo dietro alla prima ragazzina viziata che ti si è avvicinata. E' da quando sei arrivato qui che io provo a farmi notare da te. Davvero pensavi che me ne sarei stata con le mani in mano? Dovevo separarvi ad ogni costo, ne valeva del mio orgoglio. E poi non mi sembra che il mio bacio ti abbia fatto tanto schifo!"
"Ti sbagli! Io non ho provato niente. Mi hai preso alla sprovvista, non credevo avresti fatto un gesto del genere. Se mi conoscessi abbatanza sapresti che non amo chi fa del male agli altri. Ho tentato di trovare un lato buono in te, ma ora ne sono certo: NON CE L'HAI! Quindi ti prego lascia perdere me e Jo. Stacci lontano!"
" Te ne pentirai Tsubasa! Capirai che lei non è la donna che fa per te e tornerai strisciando da me!"
"Addio Maria!"

Fine Flasback.


Su una cosa però aveva ragione: per amore si lotta. Devo fare qualcosa, ma cosa?

Drin Drin

"Pronto"
"Tsubasa, sono Matsuyama"
"Matsuyama, di chi è questo numero?"
"Ah già, scusami, questo è il mio secondo numero, l'ho preso da poco. Lo sponsor per cui ho fatto una pubblicità mi ha regalato un telefono e ho preso un'altra scheda."
"Capisco. Pensavo fossi qualcun'altro. Dimmi, quando vieni?"
"Ti chiamo per questo, pensavo di venire domenica sera, se per te va bene."
"Si, certo. Mandami l'orario preciso che mi faccio trovare all'aereoporto."
"Ok! Tutto bene? Hai una voce strana. Dovresti essere felice, ti sei appena aggiudicato il campionato!"
"Hai ragione e lo sono, ma non del tutto. Ricordi quella ragazza, Jo?"
"Si! Non è la tipa con cui ti frequenti e con cui dobbiamo andare in vacanza? Mi sembra abbia anche una sorella"
"Esatto. Beh, mi ha dato il ben servito!"
"Come? E perché?"

Racconto al mio amico i fatti della serata, compreso lo scambio verbale avuto con Maria.

"E allora che stai aspettando Tsubasa! Vai da lei. Le donne amano gli uomini che lottano per loro, non chi se ne sta seduto a piangere!"
"Hai ragione, ma con che faccia mi presento a casa sua?"
"Scusa, non hai detto che è una sportiva?"
"Si!"
"Vai al suo centro sportivo! Tsubasa svegliati! Se non fai qualcosa la perderai e sincermante avevo già fatto la bocca alla splendida vacanza in compagnia di due belle ragazze!"
"Una, Matsuyama, una! Jo non si tocca!"
"Ma com'è la sorella? Sei sicuro che sia una bella ragazza?"
"Finiscila di fare il Genzo della situazione, so benissimo che tu non sei così!"
"Eh già, ma vorrei tanto fare come lui e non affezionarmi a nessuna"
"ma tu non sei quel tipo di uomo, prima lo accetterai e prima potrai aprire il cuore a qualcun'altra"
"Grazie Tsubasa, ma ora corri da lei"
"Ma non so neanche se sia lì ora", rispondo tristemente.
"Devo proprio dirti tutto io! Chiama Castro e digli di chiamare Jo e con una qualisasi scusa si deve far dire dove si trova e quando si allena."
"Mastuyama, sei un genio!"

Dopo aver salutato il mio amico d'infanzia, chiamo Castro e gli chiedo di aiutarmi a mettere in atto il  mio piano. Sembra felice di farlo e dopo 10 minuti mi richiama dicendomi di correre al maneggio di Jo, perché stava per salire a cavallo e poi sarebbe corsa a casa a studiare in vista dell'ultimo esame.

"Castro sei un amico. Dove si allena Jo?"
"Non lo so!"
"Come non lo sai? E io come faccio ad andare!?! Non posso mica girare tutti i maneggi del posto!"
"Aspetta chiamo il padre."
"Sbrigati ti prego!"

Ci mancava solo questa!
Finalmente riesco ad ottenere l'indirizzo e mi catapulto in macchina.

Dal parcheggio riesco a vedere i cavalli in campo che si allenano, ma lei non c'è.
So che ha un pezzato ma vedo tutti cavalli dal manto uniforme.
Mi avvicino ad una ragazza che sta per salire a cavallo e le chiedo gentilmente se sa dove posso trovare Jo.

"Oh mio dio! Ma tu sei... tu sei Ozora! Ti prego fatti una foto con me! Guarda ho il telefono qui. Ti prego"

Non mi abituerò mai a tutte queste attenzioni. Faccio la foto e poi le chiedo gentilemente di dirmi se sa dove posso trovarla.
La ragazza mi risponde che si trova nel campo dietro le scuderie perché insieme ad altri ragazzi sta provando il percorso per la coppa che affronteranno a breve.
La ringrazio e corro nella sua direzione.
L'aria è pulita e gli odori di cavallo, fieno, terra e acqua arrivano decisi al mio naso, ma non è fastidioso, anzi è quasi gradevole. 
Davanti a me c'è un campo enorme con una serie di ostacoli molto colorati e dalle forme strane: uno ha le sembianze di un muro, un altro ha una strana piscinetta sotto e un altro ancora una coperta sulla barriera. 
Qui è molto bello, ci sono siepi e fiori che circondano tutto il campo, alberi ovunque e si respira pace e serenità, capisco perché a Jo piace così tanto venirci. Già me la immagino, seduta accanto al suo cavallo persa nei suoi pensieri.
A bordo campo noto un cane seduto che riconosco essere il suo. Non ci siamo ancora presentati ufficialmente perché lei ha detto che solo quando sarà sicura del mio amore potrà farmi conoscere i suoi due amici pelosi, così li ha definiti.
Beh spero di essere degno di una presentazione ufficiale visto che sono qui.
Scorro con lo sguardo tutto il campo. Vedo l'allenatore a piedi che sistema gli ostacoli, alcuni ragazzi a cavallo che galoppano e poi... lei.
Il suo cavallo è alto e imponente, ha un bellissimo manto pezzato e spicca tra tutti. Lei è vestita come la prima volta che ci siamo incontrati solo che in più ha gli stivali e il caschetto. E' ferma in un angolo del campo che guarda il sole. Chissà a che cosa sta pensando!
Si abbassa verso il suo cavallo, lo abbraccia e si allunga verso le sue orecchie sussurandogli qualcosa, e io la sento. Sento il suo cuore che batte insieme a quello dell'animale, sento le sue emozioni, sento l'amore per questo sport e la sento dirgli che lui è il suo migliore amico e che anche sta volta dovranno fare squadra per vincere. Mi ricorda qualcuno. Sì, decisamente mi ricorda me.
Il cavallo si gira con la testa verso di lei e la guarda, il suo sguardo emana amore, lei gli sorride, gli da una carezza e partono al galoppo.
Si dirige verso il primo ostacolo e lo supera. Non ho mai visto saltare un cavallo e ne sono affascinato. Jo continua il suo percorso, ora ne sta per affrontare uno più alto  e più largo degli altri. Sento il suo allenatore che le urla di mantenere la calma e guardare oltre il salto, di stare indietro con le spalle e aspettare. Il mio sguardo si posa nei loro occhi e vedo il fuoco, in entrambi brucia la stessa fiamma.
Vederli saltare insieme è un emozione esplosiva.
Si avvicina, ormai ci siamo. Il cavallo salta e supera l'ostacolo di almeno mezzo metro, il salto è parecchio largo e quindi rimangono sospesi per pochi secondi che sembrano un'eternità. Sento la sua anima che vibra e la vedo: chude gli occhi e sorride. 
Sta volando.
E' questo ciò di cui mi parlava. Libertà. Lei è libera di correre e viaggiare nel tempo e nello spazio. Libera dal mondo, con solo il vento che accarezza la loro pelle.
Il percorso finisce ma continua a galoppare e sembra aumentare la velocità. Il suo allenatore le urla di fare un circolo, ma lei ridendo risponde che non ci riesce, che è troppo forte. 

"Jo! Devi fermarlo! Usa l'assetto, apri la spalla internaaa!" Urla ancora il mister.

La vedo impegnarsi e aprire la spalla, il cavallo dopo un pò sembra cedere e restringere il suo campo d'azione, ma la velocità non diminuisce.
Un ragazzo fermo al centro del campo ridendo le urla: "Cecchinooooo, fermate quei due pazzi in campo!" E lei se la ride. Io sento l'ansia che sale e la paura che possa farsi male sul serio e lei se la ride!?! Ma come fa? Il cavallo è impazzito, non si ferma più e per giunta calcia in aria con i posteriori.

"Brava Jo, tieniti!"Le dice l'allenatore.
"Sembra facile! Non so per quanto ancora potrò reggere!"Risponde lei.
"Resisti ancora e si fermerà."

Ma il cavallo non è della stessa opinione. 
Poi Jo fa qualcosa che mi lasca sbalordito. Mentre il suo cavallo continua come una furia a correre e calciare in aria, lei allunga le redini, quasi le lascia e lo accarezza dicendogli: "SH! Ora basta Pino, dai. Fine dei giochi, sono stanca." 
E lui, si ferma!
Rimango a bocca aperta. Fine dei giochi?
Il suo cane, come ad aver capito entra in campo di corsa e salta sul cavallo, felice di riabbracciarla.
Mi avvicino al campo. Lei alza il suo sguardo e mi vede.
Si toglie il caschetto, alza una gamba, allenta la cintura della sella e mi guarda dritto negli occhi.
Il suo viso è rosso a causa dello sforzo. I suoi capelli sono sudati e a me sembra ancora più sexy.

"Io devo passeggiare il mio cavallo che ha faticato", mi dice con tono freddo.
"Certo. Posso parlarti dopo?"
"Visto che sei qui..."

Le sorrido. Continua con il suo atteggiamento da dura ma Castro mi ha detto che sua sorella gli ha riferito che non è più la stessa da quella sera e questo mi fa soffrire.

"Ma tu sei Ozora!" 

Ci risiamo. Stavolta è il suo allenatore che parla, seguito a ruota dai ragazzi a cavallo.

"Si. Scusatemi, sono piombato qui e non mi sono neanche presentato!"
"Ma come mai sei qui?" Mi domanda uno di loro.
"Ho bisogno di parlare con Jo"
"Ah! Conosci Jo?"
"Beh si. Suo padre..."

Ma vengo bloccato da lei.

"L'ho conosciuto per caso in un negozio", afferma decisa.

Credo non sappiano che il padre è un procuratore di calcio.
Chissà perché non vuole farlo sapere!

"Esatto", sorrido e porto la mano dietro la nuca mentre sento qualcosa spingere sui miei pantaloni. Guardo in basso e noto che Sid, il suo cane, mi sta annusando da tutte le parti.
Mi gira intorno con fare sospetto, poi posa lo sguardo su di me e mi salta in braccio.
Guardo Jo perplesso, lei fissa il suo cane e sorride, poi torna a passeggiare.
I suoi amici mi stanno facendo un sacco di domande, soprattutto uno, un moretto alto e di bell'aspetto che continua a chiedermi che tipo di rapporto mi lega a Jo.
Non so che rispondere, finora me la sono cavata portando la mia attenzione sugli altri ragazzi che ponevano domande a raffica sulla mia carriera calcistica e così ho evitato la sua, ma stavolta non ho via di scampo.
Mi giro verso Jo e la vedo scendere da cavallo. Finalmente. 

"Scusatemi. E' stato un piacere ma devo correre da lei. Non vorrei mi sfuggisse", dico felice di togliermi da questo terzo grado.
"Ehi tu, aspetta!"

Oh no! E ora che vuole!

"Non hai risposto alla mia domanda!"
"Io... io non so che tipo di legame ci lega, ma so che tengo a lei e non voglio perderla"
"Jo è una ragazza magnifica, non lascerò che tu le faccia del male!"
"Credimi, non è mia intenzione! E tu? Che provi per lei?"
"Mi piace e lei lo sa già, ma non ha ricambiato i miei sentimenti. Ciò non toglie il fatto che io voglio che sia felice e non lascerò che tu ti prenda gioco di lei. Voi giocatori siete tutti uguali, pronti a cambiare donna ogni due giorni"
"Ti sbagli! Non siamo tutti uguali! Io ci tengo davvero!"
"Ti tengo d'occhio Ozora!" Esclama gurdandomi trucemente.

Mi allontano infastidito, non so se più dal suo attegiamento o dal fatto che prova dei sentimenti verso Jo e che glielo ha confessato senza problemi. 
La vedo togliersi gli stivali e dissellare il cavallo.

"Ehi, ciao!" 
"Ciao Tsubasa. Perché sei venuto qui?"
"Avevo voglia di vederti e ti prego fammi parlare..."
"non ora! Pino è sudato e lo devo lavare!"
"Ok, posso accompagnarti?"

Mi fa un cenno d'assenso con la testa e la seguo verso le docce.
Prende un tubo e inizia a lavare il cavallo, ma sono più le volte che l'acqua torna indietro e si bagna lei, che quelle in cui arriva al vero destinatario.
Sorride felice, è cosi bella nel suo ambiente. L'acqua le scivola addosso creando scie che si susseguono fino a scomparire dentro la maglietta.
Non è vestita elegante come l'altra sera, è sudata, sporca e piena d'acqua, eppure la trovo più bella di allora.
La guardo imbambolato e infine mi decido a parlare.

"Ho parlato con Maria quella sera e le ho detto di starmi lontana. Le ho detto che io non provo nulla per lei e che mi ha colto di sorpresa, per questo non mi sono allontanato immediatamente dal suo bacio. All'orecchio mi aveva fatto i  complimenti per la splendida partita e sono arrossito perché sono timido e non sono abituato a certi gesti! Mi dispiace se hai sofferto per questo, non l'ho fatto intenzionalmente e non avrei mai voluto lei si spingesse a tanto. Maria ha capito che sono molto legato a te e quando ti ha vista arrivare ha deciso di farti ingelosire, così che io e te ci separassimo. Ti prego non la rendiamo felice. Torna con me!"

L'acqua scorre dal tubo della pompa sui piedi del cavallo, lei mi guarda immobile. Abbassa il viso e si copre sotto la visiera del suo cappello.

"Tornare da te? Tsubasa noi non stiamo insieme!"
"Per me si! Ci siamo messi insieme il giorno in cui ti ho baciata al parco. Io penso sempre e solo a te. Sono stato male anche io in questi giorni e continuo a star male solo al pensiero di non vederti più!"

Alza lo sguardo e mi fissa negli occhi, vuole capire se mento, ma io rimango impassibile e le apro la via che porta al mio cuore per farle leggere la limpidezza dei miei sentimenti.

"Ti credo!"
"Mi credi? Vuol dire che non sei più arrabbiata con me?"
"No, direi di no."

Mi avvicino a lei e la stringo in un caloroso abbraccio. Ho una voglia matta di baciarla e quando finalmente sto per farlo, qualcosa si insinua tra noi e mi fa fare un volo in terra.

"Ahio!Ma che..." la testa del suo cavallo si è piazzata proprio in mezzo tra me e lei e mi ha spinto via.
Lei mi guarda basita, poi si gira verso Pino e scoppia a ridere!

"Avrai conquistato Sid, ma lui è un osso duro. Dovrai metterti d'impegno caro mio."

Mi alzo e mi avvicino al suo cavallo. Mi fissa con sguardo fiero e io faccio lo stesso.

"Allora parliamoci chiaro...", non faccio in tempo a finire il mio discorsetto che abbassa le orecchie indietro, emette un suono che è un mix tra uno sbuffo e un ringhio e velocemente si getta a bocca aperta verso di me!
Salto indietro impaurito e Jo ride come una bambina.

"Gli sei proprio antipatico! Da terra è il cavallo più buono del mondo, non ha mai morso e fatto male a nessuno!"
"Si sentirà minacciato da me!"
"Impossibile, nessuno prenderà mai il suo posto e lui lo sa benissimo! Fattene una ragione Ozora." Una terza voce si intromette nel nostro discorso che riconosco essere quella del ragazzo di prima.
"Hai perfettamente ragione Carlos!"Risponde la mia fidanzata, o almeno così spero.

Lui con molta calma si avvicina a Pino e lo coccola teneramente. Sento la rabbia salire dentro e stringo i pugni fino a farmi sbiancare le nocche. 
Jo mi sussurra all'orecchio: " Ehi Capitàn, stai calmo e dimostragli che non mi ferirai mai più!"
"A Carlos?" 
"No, sciocco. A Pino! Te la devi conquistare la sua fiducia. Lui legge la mia anima e il mio cuore, sa perfettamente ciò che ho provato per te e vuole difendermi!"
"Sarà fatto! Posso iniziare venendo con te più spesso al maneggio? Ora che ho un pò di pausa dagli allenamenti potrei approfittarne!"
"Senza dubbio Capitàn!"

Mi alzo felice e la bacio, finalmente senza intrusioni!

"Mi sei mancata!"
"Anche tu."
"Amazonas, ora posso dire che sei la mia ragazza?"
"Io...i-io credo che possa andar bene", mi dice nascosta sotto la sua visiera.

Con un dito le scosto il cappello e la guardo negli occhi, lei ricambia il mio sguardo, mi sorride e io mi sciolgo.
Il suo cavallo e Carlos ci fissano con aria dura, ma non mi farò intimidire da nessuno dei due. E' la mia donna e dimostrerò di essere degno di lei!

___________________________________________________________________________

"Tra quanto arriva il tuo amico?" 

Odio aspettare, è una cosa che mi disturba. E' più di un'ora che siamo seduti in attesa che Matsuyama arrivi in aereoporto.

"Jo. Starà per arrivare! Non è mica colpa sua se l'aereo è partito con quaranta minuti di ritardo", mi dice mia sorella.
"Lo so benissimo, ma ormai dovrebbe essere già qui!"
"Eccolo!" 

Tsubasa si alza e felice si dirige verso il suo amico.
Matsuyama è proprio un bel ragazzo non c'è che dire. E' alto, ha un bellissimo fisico e degli occhi profondi che mettono quasi soggezione.

"Caspita! E' un bellissimo ragazzo" e mentre parlo rivolgo lo sguardo verso mia sorella che si è lettaralmente imbambolata.
"Terra chiama Faby! Ci sei?" 

Mia sorella sobbalza al suono della mia voce e mi dice:

"Come scusa?Hai detto qualcosa?"
"Ah si, eh. Qualcuno qui ha avuto un bel colpo di fulmine!" Sorrido beffarda guardandola negli occhi.
"Io non ci credo a queste cose! Sì, è un bel ragazzo ma finisce qui!"
"Dov'è che ho già sentito queste parole... mmm... ah! Sì. Ero io, prima di fidanzarmi con Tsubasa!"
"Per me è diverso Jo."

Certo, come no! Ma decido di lasciarla perdere. Conosco mia sorella e se insisto troppo poi, da buon bastian contrario, anche se io avessi ragione e le piacesse il bel calciatore non lo ammetterebbe mai.

"Jo, lui è Hikaru Matsuyama. Lei è la mia ragazza. E questa..." e indica mia sorella " è sua sorella Faby"
"Davvero molto piacere di conoscervi. Jo, ho sentito tanto parlare di te. Hai fatto capitolare il nostro capitano!"
"Tsubasa mi ha raccontato tante belle cose su di te, sono molto felice di conoscerti. Tra una settimana partiremo e ci divertiremo da matti!"
"Già. Spero che ti abbia raccontato solo le cose belle e non anche quelle brutte", il suo sguardo si incupisce e io sento una stretta al cuore sapendo quanto sta soffrendo questo dolce ragazzo.
"E' una cretina!"

Tutti ci giriamo a guardare mia sorella che, accortasi di aver parlato a voce alta, arrossisce violentemente. Poi si riprende e dice:

"Non guardatemi così. Sì, Tsubasa ci ha raccontato anche il tuo ultimo avvenimento spiacevole e siamo tutti d'accordo nel dire che ci hai guadagnato. Non ti merita di certo una tipa del genere. Ma ora basta, andiamo! Ci attende una bella serata e poi tra una settimana ci divertiremo tutti insieme!"

Hickaru è rimasto a bocca aperta e continua a fissare Faby senza muoversi dal suo posto mentre tutti ci stiamo dirigendo verso l'uscita dell'aereoporto.
Torno indietro da lui e gli prendo la mano cercando di farmi seguire.

"Hickaru. Non vuoi venire? Spero che mia sorella non ti abbia ferito! Lei non è cattiva, voleva solo spronarti a lasciar andare il passato. Ci è rimasta molto male quando Tsubasa ci ha raccontato la tua storia, l'ha presa davvero a cuore."

Lui si desta dal suo torpore e mi guarda.

"Scusami. Niente affatto è che... non me lo aspettavo. Non credevo che potesse avere a cuore la mia situazione. Non mi conosce neanche!" 
" Diciamo che io e mia sorella siamo molto empatiche, poi imparerai a conoscere noi italiane, siamo... come dire, un pochino più colorate", gli sorrido e lo trascino con me.
"Lo vedo!" Mi guarda grato e rocambia il sorriso. E' un peccato vederlo così triste. 

Raggiungiamo Faby e Tsubasa e quast'ultimo in un attimo mi prende e mi porta leggermente più distante da loro.

"Dovevi proprio prenderlo per mano e fargli quegli occhioni da cerbiatta?"
"Temo di non aver ben capito. Come?"
"Dai mi hai capito benissimo. So che tu sei... diversa... però io non riesco a non essere geloso. Anche se mi fido di te e di lui, mi da profondamente fastidio l'idea che qualcun altro tocchi la tua pelle."

Scoppio a ridere divertita dalla sua gelosia.

"Ascolta mio bel Capitàn, ma ti da fastidio anche se mi guardano?"
"Tremendamente!" Esclama sicuro portando il mento in alto.
"E non ti è balenato per la mente che stiamo per andare in vacanza in una località balneare?"
"Lo so, e allora?"
"Santissimo cielo. In spiaggia come ci si va?"
"A piedi!"

Batto la mano sulla fronte. Niente non ce la possiamo fare. 

"Ok. E' vero, ci andiamo a piedi, ma una volta in spiaggia che faremo?"
"Pianteremo l'ombrellone, stenderemo i nostri asciugamani da mare e poi toglieremo i vest...NO. NO. NO. Che costume hai?"

Sorrido maliziosamente.

"Amazonas, che costume hai?" Mi chiede con voce implorante.
"Un costumino come tanti" e nel dirlo muovo la mano per far capire che non è nulla per cui agitarsi, poi proseguo: "con mutandina brasiliana"
"Ma scherzi?" Urla e velocemente gli tappo la bocca.
" Che urli? No, non scherzo. Ascolta Tsubasa non vorrai litigare per questo? L'ho sempre messo e non ci trovo nulla di male, poi ci sei tu con me, no? E anche se non ci fossi stato mi sarei comportata bene ugualmente, o non ti fidi?" 
Strizzo gli occhi e lo guardo torva, aspettando la sua risposta.

"Mi fido. Ma sono geloso."
"Ti passerà!" E gli do un bacio a stampo.
"Ora andiamo dagli altri!"

Il viaggio in macchina procede tranquillo. Faby e Hickaru conversano amabilmente tutto il tempo, senza degnarci minimamente di uno sguardo. Qualcosa mi dice che tra quei due qualcosa bolle in pentola!
Arriviamo a casa di Tsubasa per permettere a Matsuyama di darsi una rinfrescata e posare le valigie, poi andremo tutti a cena fuori, dove ci raggiungeranno anche Castro e Aline.
La sua villetta è davvero molto bella e accogliente. Ha un bellissimo giardino con un gazebo e un tavolo con una sola sedia, probabilmente gli piace mangiare lì, poi ci sono una quercia, un ciliegio e una pianta di margherite bellissime. 
La sala è bianca, con poco mobilio e tutto è perfettamente in ordine; dalla stanza si apre un arco da cui si scorge una bellissima cucina rossa.

"Venite, vi faccio vedere il resto della casa."

Tsubasa mi prende per mano e mi sorride.
Ci fa visitare le due camere degli ospiti, il bagno e infine la sua camera da letto.
Sul muro sono appese delle cornici con le foto della sua famiglia e dei suoi amici.
Una però balza ai miei occhi: un giovane Tsubasa abbracciato a una piccola ragazza asiatica con una fascia rossa in testa. Suppongo sia la sua ex Sanae.
So perfettamente che tra loro non c'è più niente e che  la cosa non dovrebbe infastidirmi, ma lui tiene quella foto incorniciata e in bella vista e poi si permette anche di farmi stupide scenate di gelosia?
Sento un moto di rabbia che parte dai piedi e arriva alla testa.
Il mio viso diventa teso e lo sguardo duro.

"Jo. Che ti è successo?" Mia sorella deve aver percepito la mia energia negativa perchè nel domandarmi questo fa un passo indietro.
"Nulla. Vi aspetto fuori. Fate con calma!"

Esco dalla stanza stizzita. Anzi no, proprio nera!
I miei passi potrebbero sembrare quelli di un elefante per quanto sono pesanti.
Qualcuno mi sta seguendo e spero per lui che non sia Tsubasa.

"Ehi, Amazonas! Aspettami! Che ti è successo?"

Mi giro furente. Se il mio sguardo potesse lanciare fulmini e saette sarebbe già morto fulminato!

"Senti un pò bellone! Tu ti permetti di farmi scenate assurde di gelosia per un costume e perchè ho preso la mano del tuo amico per tirarlo un pò su di morale, però TU puoi tenere la foto con la tua ex incorniciata e in bella vista, e dove poi? In camera da letto. Nella parte più intima di casa!"

Pronuncio tutto d'un fiato. Lo vedo arretrare leggermente.

"Io-io... non ci ho proprio pensato. Avevo dimenticato che era lì!"
"Certo. Lui lo dimentica! Se ancora ti senti legato a lei, puoi benissimo chiamarla e tornarci insieme!" Pronuncio orgogliosa, come se la cosa non mi toccasse.
"Ma che dici? Io non provo più nulla, quella foto per me simboleggia l'amicizia che portiamo avanti dalle elementari, non il nostro fidanzamento, ma se ti infastidisce tanto la tolgo subito."
"Lasciala. Non mi importa!"

Forse ho reagito troppo d'impulso. Maledetta tempesta emotiva!

"Non è vero, ti importa" e si avvicina al mio viso come a cercare di leggere dalla mia espressione ciò che davvero voglio.
"Ho detto che puoi lasciarla lì! Mi ha infastidito e anche molto, ma capisco che è una tua vecchia amica e non posso farci nulla!"

Mi prende le mani e mi bacia dolcemente.
I nostri corpi si sfiorano e le sue mani percorrono lentamente tutto il mio corpo, lasciando una scia bollente. Il bacio si fa sempre più appassionato e lui diventa più audace, tanto da infilare una mano sotto la mia maglia e toccarmi la schiena nuda.
Presa dalla passione inizio a sfiorare il suo addome scolpito e risalgo sui pettorali.
Mi morde il labbro inferiore ed emette un gemito.

"Fo-forse è meglio fermarci. Non so se riuscirò a trattenermi ancora" e per quanto il mio corpo urla di no, annuisco e mi allontano dall'unico uomo in grado di farmi provare certe emozioni.



E così è arrivato anche Matsuyama!
Jo e Tsubasa hanno finalmente fatto pace e tra poco andranno tutti in vacanza insieme, chissà che cosa combineranno!
E voi, che mi dite? Vi sta piacendo la storia?
Fatemi sapere cosa ne pensate e auitatemi a migliorare, accetto csritiche costruttive ;) 
Vi ringrazio e vi auguro buona giornata, alla prossima!


 
   
 
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