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Autore: occhiverdi1972    06/06/2022    6 recensioni
Sembra sia spuntato il sereno , una nuova vita lontani dalla Francia , un figlio, la felicità ma, ancora una volta il sogno dura poco.
Oscar davanti la scelta piu' difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Anime belle, come promesso ecco a voi il 23 esimo capitolo di "Senza scelta" vorrei ringraziare voi che continuate a leggerla anche se non rientra nei vostri "canoni", a voi che accettate la mia "licenza poetica" , a voi che mi seguite in quest'ultima sfida.
Grazie di cuore.
Detto ciò...Buona lettura!!
Fan art BaBette DH ( che ringrazio infinitamente)
 
"Senza scelta"
 
Capitolo 23
 
 
Che il figlio di Oscar e Fersen fosse biondo non aveva dell'incredibile , ma quegli occhi...
 
Verdi, vivi, grandi.
 
Cristine respiro' a fondo investita da un capogiro improvviso mentre il bimbo si fermava ad osservarla contento.
 
Quegli occhi Cris li conosceva bene, quell'espressione dolce, quella risata.
 
Quel bimbo non aveva nulla di Fersen.
 
Quel bimbo era troppo simile ad Andrè!!
 
Oscar azzerò velocememte le distanze, prese in braccio il bambino con fare iperprotettivo nascondendone il viso contro la sua spalla, lo bacio' affettuosamente sul capo, poi facendo attenzione a non girarlo lo affido' a Carla :
 
- Portalo a fare merenda !!- esclamò fulminandola con lo sguardo.
 
La giovane scomparve con la creatura mentre Cristine cercava ancor di riprendersi dallo shock.
 
- Bene! - esclamò Oscar - credo sia tutto , perdonatemi , non vorrei essere scortese ma...Ho degli affari da sbrigare ! - sbotto' - ci vediamo domani alla festa! - sorrise  poi congedandola  con indifferenza .
 
Cristine invece , immobile e sconvolta, era invasa da miriadi di sensazioni devastanti.
 
Antoine era figlio di Andrè e se davvero lo era...
 
Si toccò la testa confusa, ad Oscar non sfuggì quel gesto esasperato .
 
- State...state bene ??- si affretto' a chiedere
 
Lei si riscosse, doveva prendere tempo per riflettere, alzò gli occhi e sorrise :
 
- Si...si...C'è troppo caldo oggi!
 
- Si...in effetti è una bella giornata ! - sussurro' Oscar guardando fuori dalla finestra - Speriamo...Lo sia anche domani! - sancì
 
Cris non riuscì a comprendere , c'era un doppiosenso in quella frase ...o no?
 
Pensierosa saluto' velocemente, uscì dalla villa e salì in carrozza .
 
Oscar rimasta sola , diede sfogo alla sua rabbia.
 
Le nocche strette  in una morsa nervosa ,i denti stretti , il corpo rigido.
 
Alzò un piede e colpì una sedia che cadde a terra con un tonfo :
 
- Maledizione!!! - urlò furiosa , perchè Carla si era lasciata sfuggire Antoine, perchè??
 
Cristine aveva reagito in maniera strana, aveva di sicuro capito!
 
Alzò la sedia , si accomodò su essa, si porto' le mani al viso ed arcuo' le spalle , poi comincio' a singhiozzare .
 
Ea perduta!
 
Se davvero Cristine aveva capito,  era di sicuro nei guai.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Seduta in carrozza Cristine piangeva a dirotto , Antoine era di Andrè, quegli occhi verdi , quella risata dolce , la somiglianza era palese
 
Perchè Oscar lo aveva taciuto, perche' ?
 
Lei stessa aveva lasciato Andrè per stare con Fersen , che senso aveva tutto cio'?
 
Non se lo spiegava!!
 
Adesso si spiegava invece perchè lei teneva quasi recluso quel bambino, ecco perchè non aveva voluto farlo conoscere a loro.
 
Che senso aveva tutto cio' ? Amava così tanto Fersen da temere che Andrè sapendo del figlio avrebbe tentato di separarli ?
 
Non trovò nessuna risposta ai mille interrogativi.
 
Doveva informare Andrè , si disse , poi ripensò ad Etienne , alla festa che tanto aspettava ...Doveva tacere , almeno per qualche giorno si disse, doveva farlo o la festa sarebbe stata rovinata .
 
Avrebbe taciuto si disse, ma non per sempre!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oscar singhiozzava ancora quando sentì il cavallo di Fersen fare il suo ingresso nel cortile.
 
Si alzò asciugandosi le lacrime e si affrettò ad accoglierlo.
 
Cristine intanto, profondamente colpita dall'accaduto cercava di concentrarsi sugli ultimi preparartivi, la sera arrivò e con essa il meritato riposo, indossò la sua camicia da notte e scivolo' sotto le lenzuola.
 
Due minti dopo Andrè fece il suo ingresso nella stanza.
 
Cris lo fissò con dolcezza :
 
- Etienne si è addormentato? - chiese premurosa
 
- Si, con difficoltà in realta, era troppo euforico per la festa di domani, non vede l'ora di festeggiare..
 
- Già...- sorrise lei
 
- Sarà tutto stupendo ! - esclamò lui raggiungendola fra le lenzuola e abbracciandola - Ed il merito è tutto tuo, hai organizzato tutto nei minimi dettagli.
 
Lei arrossì :
 
- Dai...- sussurro' - lo sai che mi piace farlo!
 
- Si...Ma che tu lo faccia per mio figlio è ancora piu' lodevole!
 
Lei si strinse contro quel petto caldo , Andre' segui' un pensiero lontano, poi tornò a fissarla :
 
- A proposito...Hai piu' parlato con Oscar?
 
Lei tremò :
 
- Si...sono andata da lei stamattina.
 
Andrè la fisso' stupito :
 
- Come mai non me ne hai parlato? - sbottò
 
- Semplicemente perchè non volevo farlo davanti ad Etienne, ha 8 anni e comprende piu' di quel che noi sospettiamo. Non volevo fargli sapere che sua madre non ha acconsentito alla nostra richiesta .
 
- Quindi devo dedurre che Oscar ti abbia detto di no?
 
- Esattamente!! Non porterà Antoine con se
 
Andrè scosse la testa :
 
- Immaginavo...Di sicuro Fersen non vorrà che suo figlio si mischi a gente come noi!
 
- No! - sbottò lei - Fersen non c'entra, è' Oscar che non vuole
 
- Comunque sia...- sancì Andrè - lei è sua madre, non possiamo opporci.
 
- Già..- ammise mestamente.
 
Il giovane la osservò, il bel viso di Cristine era perso in una mimica preoccupata.
 
Le prese il mento fra le dita e la costrinse gentilmente ad incontrare il suo sguardo :
 
- Che succede, ci sei rimasta male?
 
- un pò - ammise lei
 
In realtà Cristine era in combutta con la sua coscienza. Doveva trovare delle risposte , doveva parlare con Oscar e capire  e poi...Poi doveva confidare ad Andrè che Antoine aveva i suoi occhi.
 
Non poteva tacerlo!!
 
Solo la festa di Etienne la bloccava.
 
Un giorno si disse, solo un giorno e poi...Poi avrebbe fatto quel che doveva.
 
Fissò Andrè, dolce e seminudo , stretto a lei sotto le coperte, un'ondata di pianto la assalì.
 
Lo avrebbe perso??
 
Forse si...O chissà!
 
Si strinse a lui :
 
- Ti amo!- gli sussurrò
 
Il giovane la strinse commosso, anche il suo sentimento era forte ma non riusciva a non essere agitato al pensiero che domani avrebbe rivisto Oscar!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oscar si sfrego' le mani sulle braccia nude quasi come a volersi scaldare.
 
Fissò l'enorme luna oltre il vetro e sospirò angosciata.
 
- Non riesci a dormire?
 
La voce premurosa di Fersen la staccò da quei trisi pensieri, lei si girò a fissarlo , era seminudo fra le lenzuola , la fissava preoccupato.
 
Oscar gli rivolse un tenero sorriso, il giovane si alzò raggiungendola, le carezzò i capelli :
 
- cos'è che ti angustia ? chiese baciandole le labbra .
 
- Nulla...- mentì lei
 
Fersen la fissò preoccupato, poi scosse la testa :
 
- Non avevamo detto: " Mai piu' segreti" , ricordi ? - sussurrò carezzandole il viso .
 
Lei sospiro' :
 
- Hai ragione, si tratta di Cristine Sanders
 
- La compagna di Andrè ?
 
- Conosci forse qualche altra Cristine ...? - sbottò lei alterata da quella specificazione
 
- no...- rise lui
 
- Cosa ti ha combinato la bella Inglesina? - chiese lui dubbioso .
 
- Nulla, come sempre del resto! Il suo comportamento è impeccabile ed irreprensibile...
 
- Ma...?
 
- Ma ha visto Antoine!! - sbottò preoccupata - Carla se lo è lasciata sfuggire. E' piombato in salotto
 
- E quindi?? Quale sarebbe il problema ? - alzò le spalle divertito.
 
Oscar si agito' :
 
- Non capisci Hans...Non puoi capire! Cristine lo ha visto! Ha palesemente riconosciuto in lui i tratti di Andrè. L'ho capito dal suo sguardo, dal suo stupore.
 
- Ma no...Un paio di occhi verdi non giustificano una paternità
 
- Dimentichi che Cristine è la donna che dorme con lui tutte le notti, Ha i tratti di Andrè davanti ogni giorno, è impossibile non averlo riconosciuto familiare. - sbottò con enfasi,.
 
Fersen la fisso' , era così smarrita e fragile e terribilmente preoccupata.
 
L'abbraccio' forte:
 
- Calmati tesoro...! anche se cristine avesse capito davvero e Grandier venisse a saperlo , quale sarebbe il problema ?
 
" Non voglio perdere la sua stima. Andrè mi odierebbe per avergli tenuto lontano suo figlio!!" - avrebbe voluto ribattere ma si guardò bene dal confessarlo.
 
- Ecco...potrebbe...Potrebbe portarmelo via! - sussurro'
 
- no, non lo farà ! - la tranquillizzo' lui - e poi Cristine ha tutti i motivi per tacere la cosa, a lei non converrebbe sollevare dubbi
 
- Forse...- sussurro' lei - ma dimentichi che è onesta  e leale.
 
- Ma ama Grandier  e non parlerà, fidati...
 
Oscar sospiro'.
 
- adesso torna a dormire ! - sorrise lui guidandola verso il letto- domani dovrai essere in gran forma e sorridente per la festa di tuo figlio!
 
Oscar sorrise , tornò a letto e si strinse a Fersen  ma non era per nulla tranquilla , spero' davvero che per una volta Cristine si comportasse slealmente.
 
Fisso' Hans , gli carezzò una guancia :
 
- Perchè non vieni anche tu  con me domani ? - chiese.
 
lui abbassò gli occhi :
 
- Ti giuro che vorrei, ma sai che non sono il  benvenuto in quella casa . Per loro sono solo un manipolatore.
 
- In fondo se ci pensi...Lo sei stato, ma io voglio che loro ti conoscano per quel che sei adesso.
 
Hans sorrise, la bacio' piano:
 
- Non cambieranno mai idea su di me. Non capiranno mai quanto c'è voluto per arrivare fin qui! Per stare stretto a te!
 
- Già...- sussurrò lei con una punta di cattiveria - complotti su complotti , persino attuare uno stupido ricatto!
 
Hans sbarrò gli occhi stupito da quella precisazione.
 
Oscar lo mandava in paradiso per poi spingerlo all'inferno un attimo dopo.
 
lei capì di averlo ferito ma daltronde era davvero tutto iniziato a quel modo, tutto per uno stupido ricatto, un ricatto che aveva spinto Andrè fra le braccia di un'altra.
 
Ma Fersen era un altro uomo adesso, non poteva negarlo.
 
Lo abbraccio' :
 
- Scusami - sussurro' - non avrei dovuto ...
 
- No...Non scusarti, hai solamente detto la verità.
 
- Si , ma adessso...Adesso è tutto a posto! - lo conforto' lei .
 
- Stai forse asserendo che il fine giustifica i mezzi , Oscar ?
 
- Non sempre ...- sbotto' lei  - ma non voglio pensarci adesso!!
 
Fersen sorrise sollevato.
 
 
 
 
 
Oscar varcò il modesto cancello della villa, noto' subito il vociare dei bimbi e l'aria di festa che si respirava .
 
Un enorme tavolo sul patio era agghindato a festa e ricolmo di ghiottonerie.
 
Cristine, bella come sempre e nel suo vestito migliore conversava con alcune dame, la intercetto', le sorrise e le venne incontro dandole il benvenuto.
 
Era gentile, dolce ed amichevole come suo solito e la cosa rilasso' Oscar che comprese che non avrebbe fatto domande.
 
la giovane Inglesina si allontanò ed Oscar rimase sola.
 
I suoi occhi cercarono Andrè fra gli invitati ma non lo trovarono.
 
- Mamma!! - la voce di Etienne catturò la sua attenzione, il fanciullo si avvicino' sorridendo, i ricci scuri mossi dal vento, gli occhi di suo padre , lo stesso sorriso.
 
Compiva otto anni quel giorno, Dio com'era volato velocemente quel tempo, come stava crescendo bene il suo ometto.
 
Etienne le getto' le braccia al collo come faceva sempre , lo fece con talmente tanta  foga da farle cadere il pacco regalo dalle mani.
 
Oscar lo strinse forte, lo bacio' sulle guance, aspirò il profumo dei suoi capelli :
 
- Auguri tesoro mio! - sussurrò emozionata.
 
Etienne tornò ad osservarla :
 
- Sei bellissima mamma! - esclamò ammirando la sua giacca nuova e i fluenti capelli lucidi, lei sorrise e gli scombino' i ricci con fare affettuoso.
 
- Grazie tesoro!
 
Poi si abbassò, raccolse il pacco regalo da terra :
 
- Buon Compleanno ! - sussurrò porgendoglielo.
 
Etienne sorrise contento.
 
 
 
 
 
 
 
La festa era, come ogni anno organizzata alla perfezione, Cristine ed Andrè avevano di sicuro intrecciato nuove amicizie ed anche Etienne a giudicare dal modo in cui interagiva con altri fanciulli.
 
Il pensiero di Oscar corse ad Antoine, al suo piccolo che invece viveva quasi da recluso.
 
" Cambierà tutto, cambierà prima o poi..."- si disse .
 
I suoi occhi vagarono ancora fra gli invitati alla ricerca di Andrè , ancora una volta non lo trovarono.
 
Perchè non c'era?
 
Aveva litigato con Cristine ? - si chiese quasi sperandolo
 
no...a giudicare dall'aria che si respirava non era per nulla possibile e poi...Per nulla al mondo Andrè si sarebbe perso il compleanno di Etienne.
 
Si avvicinò al tavolo, afferrò un flute, se lo portò alla bocca assaporando il liquido fresco, il suo sguardo vagò ancora fin all'ingresso...Il cuore sembrò bloccarsi per un fuggevole attimo.
 
Andrè con passo fluido usciva verso l'esterno  , mentre avanzava si lisciava in maniera elegante la giacca di pregiata fattura.
 
Oscar fissò i suoi ricci morbidi , le gambe toniche , le possenti spalle , gli occhi di giada .
 
Si rivide a letto fra le sue braccia  intenta a baciargli il petto nudo, il viso si imporporò animato da un colore estremo , ogni fibra del suo corpo si tese.
 
Quando poi lui le sorrise lei rischio' di strozzarsi con il liquido , tossì convulsamente piu' volte.
 
Nessuno, nessuno poteva  superare l'effetto che aveva su di lei , sui suoi sensi , sul suo cuore.
 
Nessuno, nessun Fersen.
 
Respirò a fondo e cercò di calmarsi , anche perchè lui avanzava verso di lei  e tutto ...Tutto prendeva vita , colore, passione.
 
Si bloccò di fronte a lei :
 
- Ciao Oscar! - sussurrò con quella voce da brividi.
 
 
 
 
 
Andrè si liscio' la giacca , si preparò ad incontrare gli invitati, voleva essere al top per il compleanno del figlio ma...Rivedere Oscar in quella situazione lo agitava , festeggiare Etienne , il frutto del loro amore.
 
Sospiro' ed avanzò verso l'esterno , fra lo stuolo di invitati la intercettò all'istante.
 
Quegli occhi blu talmente belli da mozzare il fiato, quei folti capelli biondi  che tante notti aveva accarezzato, quelle labbra invitanti.
 
Si avvicinò per salutarla e la sua virilità si animò involontariamente:
 
- Ciao Oscar! - sussurrò .
 
Oscar cercò di mostrare indifferenza :
 
- Ciao Andrè, come stai ?
 
Lui sorrise, sorrise con quei denti perfetti e quella bocca invitante :
 
- Abbastanza bene, e tu?
 
- Be...Benissimo! - sussurrò  - è una bella festa e nostro figlio è molto felice!
 
- Già...Cristine si è data molto da fare , ma del resto...Lei eccelle in tutto!
 
Oscar sbarrò gli occhi , Andrè invece si morse la lingua , ma cosa stava dicendo ? Stava tentando di ingelosirla ? E perchè poi ? Non riusciva a giustificare il suo comportamento.
 
Si diede dell'idiota.
 
Oscar intanto era a disagio , strinse i pugni nervosa , Cristine era fantastica ma sentire Andrè constatarlo era insopportabile.
 
- Vado...vado a salutare gli altri invitati ! - sussurrò il giovane allontanandosi, Oscar annuì.
 
" Cristine eccelle in tutto!"- quelle parole risuonavano nella sua mente devastandola.
 
Cercò di sorridere , cercò di farlo per suo figlio ma quel giorno , in lei , c'era qualcosa che non andava .
 
Da anni ormai aveva un'altra vita , da anni viveva tranquillamente con Fersen ed invece quel giorno...L'unica cosa che avrebbe voluto era Andrè.
 
Afferrò un altro flute , trangugio' il liquido tutto d'un colpo, poi fissò suo figlio , rideva tranquillo e sereno.
 
Il suo sguardo corse ad Andrè, lui tratteneva gentilmente per la vita Cristine, la giovane sorrideva contenta.
 
Oscar la vide girarsi, fissare Andrè , poi avvicinarsi a baciarlo.
 
Quelle labbra unite, quei corpi stretti.
 
Afferrò un altro flutes, lo svuoto' abbandonandolo sul tavolo, sconvolta.
 
Rientrò verso il salone , doveva trovare un posto solitario , le mancava il respiro, le tremavano le gambe.
 
Percorse il corridoio, si chiuse in biblioteca e pianse...Pianse a dirotto!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Andrè si avvicinò a Cristine, lei si girò a baciarlo.
 
Oscar era fuori dalla sua vista eppure...Eppure il suo profumo gli inondò le narici , quel profumo gli passò accanto eccitandolo.
 
Un'ondata che evoco' ricordi mai dimenticati.
 
Cosa gli succedeva?
 
Scosto' Cristine, cercò una scusa per allontanarsi , desiderava ancora Oscar, bruciava per lei, era inutile negarlo.
 
Doveva trovare un posto appartato e riflettere, calmarsi e ritornare in se.
 
Percorse il corridoio diretto in biblioteca , aprì la porta, se la chiuse alle spalle.
 
- Maledizione! - sbottò irato .
 
Alzò lo sguardo , nella penombra scorse due occhi sbarrati che lo fissavano.
 
Gli occhi che amava...
 
Gli occh di Oscar!
   
 
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