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Autore: Farkas    11/06/2022    4 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

 

Capitolo 7: La bacchetta dell’incorruttibile


Certe volte i mesi estivi erano così frenetici, che il signor Olivander arrivava a rimpiangere la quiete che regnava nel suo negozio per il resto dell’anno, malgrado fosse proprio quello il periodo in cui faceva più affari. Avere a che fare con orde di ragazzini, può essere stancante, tanto che spesso Olivander si chiedeva come facessero a reggerli gli insegnanti. Tuttavia quel nove giugno avrebbe cominciato la giornata con un ragazzino decisamente educato.
Gerard aveva appena aperto bottega, quando entrò un undicenne dal viso allungato, occhi grigio scuro, e capelli castani che gli arrivavano fino al collo. Era accompagnato da un uomo con un aspetto simile, chiaramente suo padre.
-Buongiorno- fecero educatamente i due chinando il capo.
-Buongiorno a lei signor Stark. Immagino che questo sia un altro dei suoi figli-.
-Sì. Comincerò Hogwarts quest’anno e vorrei comprare una bacchetta- rispose il ragazzino.
Gerard rimaneva sempre stupito da quanto potessero essere diversi fra loro i fratelli e le sorelle e quindi anche le bacchette che li sceglievano. Brandon Stark quando venuto alla ricerca della sua compagna era entrato nel negozio di corsa, e si era messo a commentare incredulo il numero delle bacchette presenti in negozio. Se lui era stato fin troppo entusiasta, suo fratello aveva una compostezza esagerata.
Dopo aver preso le misure, il fabbricante cominciò a girare fra gli scaffali, mentre i due Stark attendevano pazientemente il suo ritorno.
Malgrado non sembrasse Ned era emozionato: Robert aveva comprato la bacchetta il giorno stesso del suo undicesimo compleanno e da allora non smetteva di mostrarla a tutti. Quando gli aveva detto che suo padre non gliel’avrebbe comprata prima di giugno, l’amico si era come afflosciato dalla delusione, dicendogli che non vedeva l’ora di fare pratica con lui, così qualche volta Brandon gli aveva prestato la sua, ma suo padre gli aveva detto che usare la bacchetta che lo avesse scelto sarebbe stato completamente diverso.
-Noce nero, corda di cuore di drago, nove pollici e tre quarti, flessibile- annunciò il fabbricante quando ebbe selezionato i primi prodotti da testare.
Eddard afferrò la bacchetta e la agitò, ma non accadde niente.
-Non si preoccupi: quasi nessuno la trova al primo tentativo. Tenti con questa: cipresso, corda del cuore di drago, undici pollici, rigida-.
Eddard la agitò, facendo sobbalzare la sedia dietro al bancone.
-No, ma c’eravamo quasi- commentò Gerard riprendendo la bacchetta. - Provi con questa: pioppo tremulo, corda del cuore di drago, tredici pollici e mezzo, flessibile-.
Anche quella fece cilecca. 
-No, non ci siamo proprio. Tenga: corniolo, piuma di fenice, undici pollici e un quarto flessibile-.
La bacchetta parve afflosciarsi nelle mani dell’undicenne e non produsse alcun fenomeno magico.
-Invece di avvicinarci ci allontaniamo. Frassino e crine di unicorno. Undici pollici e tre quarti, rigida-borbottò il fabbricante porgendo al castano un altro dei suoi prodotti.
L’unica cosa che Eddard Stark riuscì a cavare da quella bacchetta fu un asfittico fil di fumo, ma Olivander ne parve soddisfatto. 
-Sicomoro e crine di unicorno. Dodici pollici, sorprendentemente flessibile- annunciò.
-Dai Ned, prova qualcuno degli incantesimi che ti ho insegnato- lo incoraggiò il padre che fino a quel momento era stato in silenzio. Le bacchette di sicomoro sceglievano i fortunati dopotutto. Sarebbe stato bello se suo figlio ne avesse avuta una.
-Reducio!- ordinò Ned facendo rimpicciolire la scatola della bacchetta. Malgrado ciò, Olivander gliela tolse di mano borbottando: -No? Eppure mi pareva…-.
-A me sembrava funzionasse bene! - fece sorpreso Ned.
-Bene, ma non ottimamente. Però direi che ormai possiamo dare quasi per certo che il nucleo più adatto a lei sia l’unicorno-. 
Dopo altri quattro tentativo infruttuosi con drago e fenice, il fabbricante portò al cliente solo bacchette di unicorno e con tutte il giovane Stark riuscì a produrre qualche fenomeno magico di lieve entità.
-Sì, senza dubbio l’elemento giusto è l’unicorno. E i legni che sembrano più compatibili sono proprio quelli che si legano meglio ad esso… mi chiedo se...mmm… sì vale la pena di tentare- borbottò Olivander dopo qualche minuto, per poi allontanarsi e tornare con altre quattro scatole.
-Sono abbastanza certo che una di queste sia quella giusta. Cominci da questa: cipresso, quattordici pollici e un quarto, flessibile, crine di unicorno-.
Eddard la agitò, ma produsse solo uno sbuffo di fumo marrone. 
-Niente cipresso quindi. Provi questa: faggio, crine di unicorno, undici pollici e mezzo, sorprendentemente flessibile-.
Stavolta lo sbuffo di fumo fu rosso, ma a parte quello non accadde nulla. Ned cominciava a preoccuparsi, ma Olivander pareva emozionato. 
-Sarebbe davvero un gran giorno se vendessi una di quelle- mormorò rivolto più a sé stesso che al giovane Stark, prima di porgere a quest’ultimo una bacchetta di cedro, che si rivelò inadatta.
Olivander afferrò l’ultima scatola con delicatezza.
-Scusi, che succede se neanche quella andrà bene? – non riuscì a non chiedere Eddard-.
-Ricominceremo a cercare tra i legni con cui hai mostrato una certa affinità, vale a dire quelli che cercano qualità morali elevate. Lei dovrebbe essere molto orgoglioso di questo giovanotto signor Stark. Le assicuro che è raro che un individuo mostri tanta affinità con le bacchette che vogliono padroni dal cuore puro, sia pure quando è ancora così giovane-.
Ned arrossì, mentre suo padre sorrideva compiaciuto: - Be’ spero che ciò dipenda in minima parte anche dal modo in cui ho educato Eddard. Comunque apprezzo le sue parole signor Olivander. E io sono sempre fiero dei miei figli-.
-Provi questa Eddard: dieci pollici e un quarto, legno di pioppo, crine di unicorno, estremamente rigida. Una combinazione alquanto rara- lo incoraggiò il fabbricante.
Esitante Ned prese in mano la bacchetta e la usò per tracciare un cerchio in aria. Immediatamente dall’estremità dello strumento cominciarono a cadere soffici fiocchi di neve ed Eddard Stark avvertì una meravigliosa sensazione di completezza. Ora capiva cosa avesse voluto dire suo padre. Sentiva che con quello strumento avrebbe potuto fare meglio che con qualunque altro.
-È questa la mia bacchetta- annunciò. 
-Lo è- confermò Olivander. – E lei dovrebbe essere orgoglioso di possederla. Purtroppo pochi possono vantarsi di essere stati scelti dal pioppo, uno dei legni che più tiene ad essere impugnato da chi possiede un animo puro-.
Poco dopo Rickard Stark pagò e lui e suo figlio se ne andarono. A rendere felice il fabbricante non era tanto l’affare concluso, ma l’aver piazzato una bacchetta di pioppo e unicorno. Due elementi che si combinavano benissimo, ma che venivano uniti raramente. Il pioppo creava bacchette forti, resistenti e dal potere costante, che preferivano streghe e maghi dalla moralità cristallina, motivo per cui spesso le bacchette di pioppo attendevano anni, prima di trovare un padrone degno. Considerato che l’unicorno era il nucleo meno adatto alle Arti Oscure, Gerard avrebbe potuto scommettere che il giovane Stark sarebbe diventato un uomo onesto e onorevole come pochi. 
-Eddard Stark- borbottò Gerard quando i suoi clienti non furono più in vista. - Mi sa che tu non sarai mai uno di quelli che smaniano per ottenere l’attenzione, ma che un giorno la gente conoscerà il tuo nome comunque-.
Gerard Olivander aveva ragione. Ma questa è un’altra storia e sarà meglio raccontarla un’altra volta.



 

ANGOLO DELL’AUTORE


Dopo sei capitoli, finalmente ne dedico uno a una bacchetta di unicorno. Finora l’unica bacchetta con tale anima venduta nella raccolta era stata quella di Jaime nel terzo capitolo insieme a quella di Cersei che è di drago, quindi è la prima volta che una bacchetta di unicorno ha un capitolo dedicato a lei.
“Se cerchi l'integrità morale, guarda prima tra i pioppi” era una delle massime di Gerbold Olivander e quindi quale bacchetta migliore per l’integerrimo Eddard Stark? Date le qualità che cerca è raro trovare qualcuno con la bacchetta di pioppo, su Wizarding World è il legno più raro (ovviamente qui parlo di pioppo comune. Il pioppo tremulo di cui è fatta la bacchetta di Daenerys è una sottospecie che ha proprietà differenti nell’arte delle bacchette e che cerca padroni con qualità diverse). 
Due dei più abili ministri della magia britannici Eldritch Diggory ed Evangeline Orpington possedevano bacchette di pioppo, ma non si sa quale fosse il nucleo. 
Sappiate che il prossimo sarà un capitolo un po’ particolare, dove troveremo non una, non due, ma ben tre bacchette e di certo vi sorprenderà vedere quali saranno i loro compagni.
Grazie per essere arrivati fin qui e a presto.
  
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