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Autore: Bixpaine7    16/06/2022    3 recensioni
Adrien è Chat Noir.
E questo è il problema più grande.
Possibili SPOILER quinta stagione!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Un boato.

L'esplosione alle loro spalle era di uno spettacolo disarmante, e loro avanzavano allontanandosi da essa come nelle scene epiche dei film.

Lui, una figura scura dalle forme feline e sinuose.

Lei, minuta e dalla rossa sicurezza.

Battevano il pugno per congratularsi a vicenda per l'ottimo lavoro svolto senza guardarsi.

Una nebbia, o forse del fumo, li raggiunge velocemente dal terreno avvolgendoli, e improvvisamente sono avvinghiati in un vicolo, le labbra che non smettono di cercarsi, i gesti impazienti di chi brama molto di più di ciò che effimeramente stanno provando. Il sudore della pelle, gli ansiti reciproci, il fuoco, la passione.

Le tute spariscono, la seta delle lenzuola avvolge come una delicata e fresca carezza i loro corpi nudi che reclamano e ottengono quel desiderio a lungo celato.

Gli occhi smeraldo rilucono di un bagliore intenso nell'oscurità, e il volto di Marinette lo ricambia con intensità.

 

Buio.

Adrien spalanca gli occhi nell'oscurità della sua stanza. È imperlato di sudore, e ancora davanti ai suoi occhi aleggia l'immagine del volto della sua compagna di classe mentre lo guarda come se per lei non esistesse altro al mondo.

Si solleva in posizione seduta. Plagg dorme profondamente su suo cuscino a fianco del letto. Scosta le lenzuola appoggiando i piedi al pavimento. Prende il volto tra le mani cercando di regolare il respiro affannato. Non era la prima volta che gli capitava di fare un sogno simile.

Da quando aveva parlato con suo cugino Felix per avere una sua versione riguardo all'essere sparito dal treno durante il viaggio con Nathalie e Lila, la sua mente continuava a pensare a Marinette. Il cugino, in maniera del tutto vaga, gli aveva riferito che qualcuno dai capelli neri raccolti in due basse code era andato alla stazione per pregarlo di non partire, e lui aveva collegato immediatamente la figura alla sua migliore amica. Ma non avendo avuto conferma fosse stata davvero lei la ragazza disperata per la sua partenza, non aveva avuto modo di chiederle nulla.

Così la sua testa continuava a renderla protagonista di situazioni poco pudiche e per niente caste. E spesso il suo volto compariva dopo la ritrasformazione di Ladybug.

Forse tutta questa situazione con Monarch lo stava facendo impazzire. Ormai erano rimasti soltanto loro due a contrastarlo, ma allo stesso tempo la vita doveva continuare. Le lezioni procedevano come da programma, così come il lavoro, e faticava sempre più a stare dietro ai combattimenti in aumento.

Si volta verso l'orologio a parete. Le 2:06. Decisamente troppo presto per alzarsi, e troppo tardi per fare qualsiasi altra cosa.

Afferra il cellulare scorrendo foto e immagini per cercare di distrarsi.

I pochi ricordi che ha con i suoi amici racchiusi in quegli istanti felici gli strappano un sorriso amaro. È suo compito proteggerli e fare in modo che non gli accada nulla. Il sorriso dolce e radioso di Marinette spicca in una foto dove si trova tra lei, Alya e Nino. Senza accorgersene l'amaro passa alla tenerezza, e si sorprende a fissare i suoi occhi azzurri.

“..che mi sta succedendo..”

Un mugugno infastidito. Due fessure fosforescenti si dilatano lentamente accompagnate da un sonoro sbadiglio, e Adrian si trova la figura assonnata del suo kwami davanti al volto.

“Adrien, è notte fonda. Dovresti cercare di dormire. Vuoi del Camembert per prendere sonno?”

“Plagg, non riuscirei a riaddormentarmi se mangiassi quel formaggio puzzolente.”

“Allora che fai?” Vola velocemente davanti allo schermo del cellulare che tiene tra le mani. “Volevi chiamare codini?”

“Che? A quest'ora? Per dirle cosa poi?”

“Ah non lo so. Ma nel sonno moccioso hai pronunciato così tante volte il suo nome che mi sono dovuto coprire le orecchie per non sentirti!”

“Cosa?”

“Forse stai considerando di provare un altro tipo di formaggio?”

“Cosa? Plagg, con tutto quello che sta succedendo posso solo preoccuparmi di Ladybug. Non mi sembra il caso di importunare qualcun altro.”

“E chi starà vicino a te invece?”

Adrien spalanca gli occhi fissando quell'esserino nero dagli occhi luminosi con espressione ebete. Già, e lui con chi potrebbe parlare? Deve essere forte per la sua lady, deve sostenerla e aiutarla in tutti i modi possibili. La disperazione sul suo volto gli aveva fatto capire quanto avesse bisogno del suo supporto, ma Plagg ora ha ragione. Lui non ha nessuno ad alleviare i suoi pensieri, e l'unica persona con cui vorrebbe poter parlare è proprio la persona a cui tiene di più.

Sospira sconsolato.

“Plagg, non posso chiamare Marinette parlandogli delle mie preoccupazione per i miraculous, Monarch e Ladybug. Insomma, sono argomenti che nemmeno dovrei conoscere!”

“Se proprio vuoi parlare di queste cose, devi solo farlo come Chat Noir. Non mi sembra così difficile.”, e dicendo questo Plagg vola dentro al suo armadietto, facendo intendere d'aver ingurgitato velocemente un grosso pezzo di formaggio seguito da un rutto contenuto.

“Sei disgustoso..”

“Allora, vuoi restare ancora lì imbambolato?”

Plagg ha ragione. L'idea di svegliare Marinette per un puro capriccio lo disturba, ma è anche vero che in questo momento non riuscirebbe a dormire. Si alza dal letto pronunciando le parole di trasformazione, e nelle vesti del supereroe felino salta fuori dalla finestra sparendo nell'oscurità della notte.

   
 
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