Ciao e buon finesettimana!
Questa storia parla degli zii più o meno caotici: Kuniki e Kindaichi da un lato e Komori dall'altro. Consiglio di leggerla solo se, della serie dei bambini, avete letto le altre loro storie: quella di Kunimi che odia i bambini ma si ritrova a fare da babysitter a tutti e quella di Komori che fa da babysitter a Kota (figlio della sakuatsu) e se lo perde al centro commerciale. I rispettivi titoli sono "Il Seijou e i bambini" e "Komori non è adatto a fare il babysitter".
Ovviamente si può leggere anche senza aver letto quelle, è semplicemente un consiglio personale per completezza.
Alla prossima e spero di strapparvi un sorriso!
Deh
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Kunimi e Kindaichi si trovavano ormai da diverse ore alla festa che l’Aoba Johsai aveva organizzato per gli ex studenti del club di pallavolo di qualsiasi età. Il luogo era pieno di gente e i due ragazzi avevano riconosciuto diverse persone sia più grandi che più piccoli di loro.
Si trovavano seduti a un tavolo dove Kunimi stava sgranocchiando delle patatine tranquillo, quando furono raggiunti da Matsukawa e Hanamaki -Ehy! Abbiamo bisogno di voi!- esclamò Makki mettendogli tra le braccia il figlio che avevano da qualche mese.
Sho dormiva tranquillo e Kunimi non ebbe neanche il tempo di protestare o chiedere spiegazioni che questi dissero -Andiamo a fare uno scherzo e torniamo subito! Non muovetevi da qui!
Scapparono via prima ancora che uno di loro riuscisse a dire qualcosa.
-Beh… almeno dorme- fece presente Kindaichi con un sorriso tirato, il sorriso di chi sapeva che il proprio ragazzo odiava i bambini e aveva paura di farlo esplodere.
-Mh- si limitò a commentare Kunimi sistemandosi il bambino tra le braccia.
Tuttavia, non passarono che pochi minuti prima che i due furono raggiunti da Haru, il figlio di quattro anni di Oikawa e Iwaizumi, che esclamò correndo -Zio Kindaichi! Guarda questo nuovo gioco!
Va bene, Kindaichi poteva gestire anche quello, Haru non era come Sho ma finché stava lontano da Kunimi le cose sarebbero andate bene.
Peccato che, qualche altro minuto dopo, furono raggiunti da un loro kohai che era entrato nella squadra di pallavolo quando loro erano al secondo anno -Oh che bello, state facendo da babysitter?
-Ah, in realtà noi…
Kindaichi non ebbe modo di concludere la sua frase perché il ragazzo gli porse la sua bambina di tre anni -Me la potete tenere? Mia moglie vuole ballare, ma torniamo subito!
Sparì anche lui veloce come avevano fatto Makki e Mattsun, Kindaichi non aveva alcuna idea di come si chiamasse quella bambina, seppe soltanto che si ritrovò a lottare tra lei che continuava ad aggrapparsi ai suoi capelli strappandoli tutti e Haru che si stava innervosendo perché l’adulto non stava più dando la sua attenzione solo a lui.
Kunimi fece un urlo di dolore (che comunque non svegliò Sho tra le sua braccia) e guardò con gli occhi di fuoco sotto il tavolo.
-Che succede?- chiese in ansia il suo ragazzo.
-Un bambino mi ha morso! Da dove diavolo è arrivato?
Il volto di Kindaichi era sempre più pallido e rispose in un sussurro -Non ne ho idea…
Lo sguardo di fuoco di Kunimi a quel punto si spostò su di lui e Yutaro credette di morire, ma tutto quello che Akira fece fu sibilare -la prossima volta che qualcuno dei nostri genitori ci chiede quando abbiamo intenzione di mettere su famiglia, giuro che gli metto una bomba in casa.
Kindaichi non poteva dargli torto.