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Autore: ladypink88    26/06/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Laura si sentiva esausta. In quel momento, sebbene provasse a essere positiva dentro di sé non riusciva a trovare nulla per cui sorridere.

Non aveva chiuso occhio la sera precedente.
Visto lo svenimento di qualche giorno prima aveva anche saltato le lezioni all’università.
Non era riuscita a fare quella chiaccherata con Anna.
E peggio di qualsiasi cosa, Manuel era in una fase no.

Certo , era raro vedere Manuel in quelle condizioni.

Di solito lui era sempre stato quello che aiutava, da che lei aveva memoria lui non era mai stato in una condizione di bisogno.

Tranne ovviamente in quel periodo.

E se non fosse stato perché lei era una buona osservatrice neanche se ne sarebbe accorta probabilmente.
 
Era più o meno lo stesso periodo dell’anno. L’inverno stava volgendo al termine per lasciar spazio ad una timida primavera.
Manuel e Laura stavano come al solito andando in Università.
Da qualche tempo a questa parte il biondino aveva un po’ perso il sorriso ed era più taciturno del solito.
Laura non sapeva bene come rompere quel silenzio che stava diventando scomodo per lei e iniziò una conversazione, una qualunque.
Il suo unico obiettivo era distoglierlo dai suoi malefici pensieri che captavano così tanto la sua attenzione.

“ Questo pomeriggio verrò a vederti!” esclamò convinta.

Lui la osservò stranito. Non sembrava aver colto.

“ Che cosa?” sussurrò di mala voglia.

“ Bè , i tuoi allenamenti. Non so quante volte me lo hai detto… bè oggi pomeriggio non devo fare la baby sitter, quindi verrò a vederti!” ripetè la mora con decisione.

“ Ah quelli…” disse lui, quasi fossero un ricordo lontano.

Ed in effetti proprio di quello si trattava. Laura lo avrebbe scoperto poco dopo.

“ E quindi? “ indagò lei, che iniziava a spazientirsi del suo atteggiamento troppo ermetico per i suoi gusti.

“ Quindi non vado più a pallanuoto. Da diverse settimane ormai.” Concluse lui senza fornire altre spiegazioni.

“Ah!” stavolta quella senza parole era Laura.

“ E come mai? “ indagò lei . C’era qualcosa che non andava in lui. Questo era ormai chiaro.

Lui rimuginò. Pensò un secondo a cosa dire.

“ Bè, ecco… Anna non sta molto bene ultimamente” concluse secco.

“ Spero che non sia niente di grave. Se vuoi posso aiutart…”

“ No. La colpa è di mio padre. Lui se ne è andato di casa.” Disse lui tutto d’un fiato.

Lei non disse una parola.

Semplicemente ad un certo punto lo prese per mano e gli sussurrò :

“ Ti va un cappuccino prima delle lezioni? Siamo stranamente in anticipo! “

Lui annuì.

Si sedettero su una panchina vicino all’università e lei andò svelta al bar a prendere due cappuccini da portar via.

Entrambi sorseggiavano con calma la calda bevanda quando ad un certo punto lui disse :

“ Io sapevo che lui aveva un’altra. Avevo visto dei regali per una donna nello studio di suo padre.Però ovviamente speravo di essermi sbagliato. E lui ha scelto lei. Mia madre è a pezzi. Non l’ho mai vista così. Mi preoccupa molto.”

Laura fu molto colpita dalle parole di Manuel. Doveva essere una situazione estremamente dolorosa.

Si alzò e abbracciò Manuel mentre era ancora seduto sulla panchina.

E lui si lasciò abbracciare.

Non ricambiò, ma non la rifiutò.
 
A quel ricordo Laura sbuffò . Ora invece la situazione era estremamente diversa perché lui non solo aveva rifiutato il suo aiuto , ma l’aveva allontanata.

Si alzò dal letto e andò verso lo specchio della sua camera.

Il suo aspetto non era decisamente dei migliori. Il suo sguardo era parecchio stanco e i suoi occhi erano solcati da due profonde occhiaie.
Sbadigliò.

Forse è il caso di lasciarsi alle spalle questa brutta giornata e di andare a dormire!” .

Andò in cucina con l’idea di prepararsi una camomilla . Prese il cellulare con l’idea di scrivere un messaggio a Manuel.

Ma non appena diede un’occhiata allo schermo vide un messaggio di Serena. Incuriosita, fece per leggerlo :

Laura devi sapere che oggi ho fatto una scoperta pazzesca : ti ricordi di Andrea ? Il tassista? Ecco lui ha problemi per dormire e sua madre che è naturopata ha creato un mix di erbe portentose che lo aiuta a dormire! Penso che dovresti conoscerla e parlarle del tuo problema , sono sicurissima che ti potrà aiutare!
Come stai? Spero di vederti domani! Un bacione, Sere
 
Eccolo lì, il suo lato positivo del momento. Era arrivato a fine giornata.

Sorrise . E mise il filtro di camomilla nell’acqua calda.

Non voleva far attendere la sua risposta.

Sere guarda oggi è stata una giornata un po’ così. Domani ti racconto. E per quanto riguarda la mamma di Andrea desidero assolutamente conoscerla e parlare con lei. Se può aiutarmi ne sarei felicissima!Grazie, a domani, buonanotte! ”

La mora iniziò a sorseggiare la sua camomilla e sbadigliò di nuovo.

Chissà se Morfeo stasera si farà ancora desiderare….”

Pensò mentalmente a quello che doveva fare prima di andare a dormire. A parte preparare lo zaino per l’università per l’indomani e scrivere un messaggiò a Manuel non le veniva in mente nulla .

Ciao Manuel, volevo solo dirti che per qualsiasi cosa io ci sono. Mi dispiace tanto sapere che stai male. Ti voglio bene. Buonanotte, Laura”
Si chiese se fosse troppo sintetico. Ma in fondo a che pro troppi giri di parole?

Finì la sua camomilla, augurò la buonanotte a sua madre che stava finendo alcune pratiche per il lavoro e tornò in camera sua.

Mise la sveglia per l’indomani e si infilò sotto le coperte.

Diede un ultimo sguardo al cellulare, ma della risposta di Manuel nemmeno l’ombra.
Sospirò e chiuse gli occhi.

Non ebbe neanche il tempo di pensare poiché Morfeo stavolta l’accolse fra le sue braccia in pochi istanti
 
 
 
 
   
 
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