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Autore: tbhhczerwony    27/06/2022    2 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
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non so se sia più un miracolo il fatto che sto postando qualcosa dopo mesi o che ho finalmente (almeno) tradotto il prologo del mio AU sulle winx. cito uno scenario che manuel priori ha fatto su tiktok, "sei un maschio e segui le winx?" . e io da piccolo ero fieramente tecna o musa quando giocavo con gli amici, che shippo da quando avevo praticamente 5 anni. per me loro dovevano sposarsi, e così ho finalmente realizzato scrivendo questo AU, sono commosso. ovviamente il prologo è una cosa a sé stante rispetto alla storia, visto che i veri protagonisti saranno i figli delle care winx che ora sono adulte (le milfix? pls rainbow give me milfix) e verranno introdotti dal prossimo capitolo. originariamente, sull'altro sito, ho diviso il prologo in due capitoli separati perché mi sembrava troppo lungo da mettere tutto insieme, invece su efp so che a più persone piacciono i capitoli lunghi quindi li ho tradotti insieme e li ho uniti in un unico prologo per non fare troppo casino. l'AU è un po' tutto frutto di miei headcanon e cose che avrei voluto vedere quando ero bambino ma anche ora, considerando che avevo iniziato a scriverlo/postarlo in inglese nel periodo in cui era uscito l'adattamento netflix--io spero comunque che vi piaccia, e buona lettura!
 
 




Prologue: The Fate which still remains





 

Finiti gli studi di scuola superiore, le Winx dovettero cimentarsi negli studi universitari. Alfea si stava riempiendo di nuovi arrivati e la preside Faragonda decise persino di dare il benvenuto agli studenti del genere opposto; il college diventò più grande siccome le classi aumentarono, avevano anche bisogno di nuovi insegnanti. Al Winx Club le cose non andarono molto bene, però.

Alcune relazioni nacquero, altre si ruppero. Bloom e Sky, per esempio, si trovavano al limite, come Stella e Brandon. Tecna e Musa stavano insieme dallo scorso anno scolastico, Flora stava ancora con Helia mentre Aisha pensava ancora al defunto Nabu in profonda tristezza.

Il nuovo anno di università le colpì come una doccia freda, non potevano aspettarsi a cosa dovevano andare incontro eccetto lo studio più sfrenato. Erano comunque consapevoli che non sarebbe stato per niente facile.

Le ragazze avevano le stesse stanze degli scorsi anni, nulla era cambiato a parte l’atmosfera. Erano adulte, non erano più le gioiose ragazzine degli anni prima.

«Voglio parlarti»

Bloom aveva il telefono attaccato all’orecchio sinistro, coricata sul letto.

«Non capisco, non ne abbiamo bisogno» fu la risposta di Sky.

«“Non capisco”» ripeté Bloom, «Dovrei dirtelo io.» sospirò, «Senti… incontriamoci davanti al campus domani. Non posso affrontare questo argomento in una chiamata»

Sentì anche Sky sospirare, «Va bene. Ci vediamo»

Bloom lasciò cadere il telefono dal cuscino e si coprì il volto con entrambe le mani. Sentì il calore di una mano cercando di separare le sue dal volto, e vide Flora.

«Va tutto bene, Bloom…» la rassicurò.

Bloom annuì, «Non ne sono ancora sicura. Ma… dopo quello che è successo, l’amore che provo per lui sta lentamente scomparendo»

«L’amore è un sentimento bizzarro» commentò Flora, «Una volta ti innamori di una persona, e quando vedi che questa fa qualcosa di sbagliato cambi idea»

«È così… ma la nostra relazione non è mai stata rose e fiori, dopotutto…»

Flora la guardò con preoccupazione nei suoi occhi, accarezzandole una spalla.

«Quindi vuoi rompere con lui?»

La fata della Fiamma del Drago annuì.

«Certo… era piuttosto ovvio» mormorò la fata della natura, «Mi dispiace…»

«Non preoccuparti, Flora» Bloom alzò lo sguardo verso di lei forzando un sorriso, «E grazie…»

Flora le diede una piccola pacca sulla spalla prima di alzarsi dal letto, per uscire dalla porta principale. Prese il telefono dalla sua tasca e fissò l’ora proiettata sullo schermo—perché Helia ci stava mettendo così tanto? Non era da lui. La donna si distrasse sentendo la risata di Musa dalla sua stanza, poté vedere attraverso il vetro della porta che Musa stava parlando con Tecna e Aisha: probabilmente stavano facendo una pausa dallo studio come le altre tre, o due. Dov’era Stella?

Flora sussultò sorpresa una volta realizzato che la porta di fronte a lei si aprì improvvisamente, e fu Stella ad aprirla. La principessa di Solaria non sembrava per niente felice quel giorno. Il Winx Club non era lo stesso da quando avevano iniziato l’università. La fata della natura tentò di avvicinarsi a Stella, agitando appena una mano.

«E… ehi, Stella?» tentò di chiamarla, «Stai bene?»

La donna bionda non rispose, si voltò lentamente verso Flora con lo sguardo accigliato. Con un’occhiata più attenta, la guardiana di Linphea notò che gli occhi della donna erano appena arrossati. Aveva pianto? O era successo qualcosa? L’unica cosa che poté evincere, era che Stella era molto arrabbiata.

«Ho rotto con Brandon» ammise finalmente con un sospiro.

A quanto pare quell’anno non era fatto per le relazioni. Flora si avvicinò con cautela a Stella per abbracciarla, la bionda ricambiò l’abbraccio dopo qualche secondo. Chiaramente non ne voleva parlare, quindi quando il loro abbraccio si sciolse, la fata di Solaria si chiuse in camera sua. Flora si mise una mano sul petto, realizzando poco dopo che il suo telefono stava vibrando. Beh, era ora. Anche Helia aveva degli esami, dopotutto. “Arrivo in cinque minuti!”, era il suo messaggio.

Decise di uscire e, allo stesso momento, Aisha uscì dalla stanza di Tecna e Musa. Dopo che Flora se n’era andata, il corridoio sembrava vuoto. Bloom era da sola nella sua stanza, così come Stella. La fata dei fluidi scosse la testa, tornando dentro la stanza delle altre due. Entrambe guardarono Aisha confuse.

«C’è qualcosa che non va?» domandò Musa, «Di nuovo?» aggiunse.

«Ho sentito la voce di Flora, ma Bloom e Stella sono nelle loro stanze» rispose Aisha, «Forse… forse una di loro ha rotto con il suo fidanzato? Beh, Flora è esclusa ovviamente. Lei ed Helia sono piuttosto affezionati per quel che ne sappiamo»

Tecna finì di scrivere sul suo computer e si voltò verso di lei, «Sapevamo che Bloom e Stella non avevano una bella relazione con loro. Non mi sorprenderebbe»

«Sì, ma è strano, Stella e Brandon andavano molto d’accordo…» commentò Musa.

Aisha abbassò lo sguardo pensierosamente, «Da quel che so, Brandon stava programmando il loro matrimonio. Stella, però, non voleva ancora sposarlo e voleva semplicemente convivere con lui»

Musa sospirò, lanciandosi sul letto. Quell’argomento era stressante, sposare una persona era una decisione importante, ma anche conviverci. Musa poteva capire i sentimenti di Stella da una parte, ma anche quelli di Brandon, visto che si conoscevano e si amavano da molto tempo. Tecna stava imparando di recente questo tipo di sentimenti, specialmente grazie a Musa—quindi stava tentando di processare quell’argomento nel suo archivio.

«Sappiamo bene come Stella possa essere estremamente teatrale, alcune volte» disse Musa, «Magari le cose si sistemeranno prima del tempo»

Tecna e Aisha annuirono. Era vero, Stella e Brandon avevano litigato poche volte e si era sempre risolto tutto. Una volta che la loro conversazione finì, il trio tornò a studiare. Inutile dire che Bloom aveva sentito tutto dalla sua stanza.

 

 

***

 

«Perciò questo incantesimo si è rivelato utile per le fate antiche—»

Mentre Palladium spiegava, la maggior parte degli studenti stavano prendendo appunti o, direttamente, non ascoltavano. Stella era una di questi ultimi. Quelle settimane sono state difficili per lei e non poté concentrarsi molto sullo studio, o ascoltare le lezioni obbligatorie. Proprio quando il suo primo anno stava per finire.

Al contrario di lei, Bloom sembrava aver recuperato la sua personalità gioiosa ed ottimistica. Il problema era che nessuna delle Winx sapesse perché—e questo causò la curiosità di Musa e Aisha ad uscire fuori. Non trovarono nulla, solo una collana nuova che lei stava indossando ultimamente. Conoscendo Bloom, che si era messa in pericolo per il problema del “falso Avalon”, era probabile che stesse frequentando un altro uomo—ma non sapevano chi.

Non appena la lezione terminò, Flora andò a parlare con Palladium per qualche consiglio, mentre Stella uscì dalla classe senza dire niente. Il resto del gruppo tornò in stanza, tranne Bloom. Quando Flora tornò, trovò Aisha, Musa e Tecna in salotto. Era chiaro che fosse successo qualcosa tra Bloom e Stella, non si parlavano da giorni e la stanza di Stella era fin troppo ordinata per essere sua.

Però, volendo cambiare argomento, Flora si sedette sul divano con Aisha e Musa, poggiando il libro sul tavolino di fronte a loro.

«Gli esami finali sono vicini» disse, «Il professor Palladium mi ha detto il programma per il secondo anno—»

«Ugh, sono solo io o queste lezioni sembrano uguali a quelle degli anni scorsi ma con più verifiche?» si lamentò Musa, incrociando le braccia.

Aisha ridacchiò ironicamente, «Che ti aspettavi, scusa?»

«Comunque…» continuò Flora, «Siamo professionali adesso, se gli esami delle superiori erano difficili ci saremmo dovute aspettare che questi lo sarebbero stati molto di più. Trovo che sia utile per noi insegnare alle nuove generazioni di fate!»

Tecna distolse lo sguardo dallo schermo del laptop e guardò le tre. Sentì la presenza di una strana aura che non aveva mai captato prima—le tre donne non erano sole.

«Oh, eccovi!» esclamò Bloom, entrando in stanza.

Tecna alzò lo sguardo verso la fata dai capelli rossi, forse era solamente lei.

«Ehi, Bloom» la salutò Aisha, «Stai uscendo molto, ultimamente»

La fata della Fiamma del Drago ridacchiò nervosamente e si guardò intorno, «Già… sembra di sì… beh, penso che ormai abbiate capito che sto frequentando qualcuno»

Musa sgranò gli occhi. Le labbra di Aisha si incurvarono in un sorrisetto, «Lo sapevo.»

La fata della musica rovistò tra le tasche dei suoi jeans, prendendo dei soldi per darli alla principessa di Andros, «Ma che cavolo…»

Flora sospirò, coprendosi con imbarazzo il volto con una mano, «Uhm…» dopodiché sorrise, «Sono molto felice per te, Bloom!»

Bloom ridacchiò, «Grazie…»

Stava frequentando un uomo, ma sembrava anche imbarazzata a riguardo. Nello stesso momento, Stella entrò nella sua stanza e una volta chiusa la porta, non uscì più. Le donne rimasero in silenzio, guardandosi a vicenda con evidente confusione. Bloom sgranò gli occhi e si allontanò discretamente, facendo passi all’indietro.

«Vado nella mia stanza a studiare»

Le labbra di Flora si incurvarono in un leggero sorriso, mentre si alzava dal divano, «Vengo con te, sto per andare a dormire…»

La donna dai capelli rossi sforzò un sorriso, «C… certo!»

Tecna alzò lo sguardo, notando Bloom e Flora andarsene. Musa assottigliò appena lo sguardo, avvicinandosi a lei.

«Che c’è, tesoro?»

La fata della tecnologia abbassò lo sguardo, pensierosa, «Sento un’aura particolare… come se… fossimo in sette»

«Sette?» ripeté Musa.

«Forse hai sentito l’energia di qualcuno passare in corridoio» commentò Aisha, «Non pensiamoci troppo… nessuno entrerebbe qui senza conoscerci»

Tecna annuì, alzandosi dalla poltrona, «Forse hai ragione, sono solo io, ho bisogno di ricaricare le batterie» e si diresse verso la sua stanza, seguita da Musa poco dopo, dando la buonanotte ad Aisha, che rimase lì per un po’.

La donna controllò l’orario sul telefono, era quasi mezzanotte. Sospirò, pensando ai suoi amici. Bloom aveva rotto con Sky ma stava già frequentando qualcun altro, Stella a sua volta aveva rotto con Brandon ma non aveva trovato nessun altro, Flora stava ancora con Helia—anche se sembravano distanti tra di loro. Probabilmente, le uniche che erano felici in quel momento erano Musa e Tecna. Aisha stessa, invece, stava ancora pensando a Nabu. Non poteva sostituirlo facilmente.

Però non poteva vivere con il dolore, pensando solamente a lui. Doveva pensare ai suoi esami e continuare gli studi, era ciò che contava di più in quel momento. Era inevitabile che Nabu le tornasse in mente, ma questo non poteva di certo fermarla.

Quando Aisha sentì la porta della stanza di Musa aprirsi, si voltò verso essa.

«Non dormi con noi?»

«Oh, sì!»


 

***


 

Cinque giorni dopo, Tecna continuò a sentire quell’energia venire dall’appartamento delle Winx. Quella mattina era l’ultima ad essere uscita perché voleva controllare le energie delle amiche—ma nulla sembrava cambiato. Dopo le lezioni, utilizzò i suoi occhiali scanner per controllare meglio le loro auree, aiutata dal laptop.

Bloom sembrò essere normale, il suo livello sembrava essere un po’ più alto delle altre per via della Fiamma del Drago. Controllò poi le due principesse, Stella e Aisha, il loro livello sembrava come il solito, stessa cosa per Musa. Quando cominciò a controllare Flora, il suo livello iniziò improvvisamente ad aumentare, anche se per poche cifre. Ma perché? Sembrava anche strana ultimamente, come se stesse male.

«Non puoi partecipare alle lezioni se stai così» disse Bloom, «Dovresti riposarti»

Flora sospirò, «Ci proverò…»

Le due donne si abbracciarono, prima che Flora potesse rapidamente andare in bagno. Tecna si tolse gli occhiali, tutto ciò era completamente assurdo—pensava che i Linpheiani fossero una delle razze più resistenti e quasi immuni a molte malattie. Linphea era anche conosciuto per le sue medicine miracolose.

La porta della stanza di Stella si aprì e uscì dalla stanza con una valigia. Era per questo che la sua stanza era stranamente in ordine? Perché se ne stava andando via? Bloom si avvicinò a lei, preoccupata, cercando di fermarla.

«Dove stai andando?» domandò, «Non dirmi che—»

«Oh, no. Non preoccuparti» Stella si voltò verso di lei con un sorriso che sembrava forzato, «Ho solo… delle cose da fare»

Aisha la guardò sorpresa, «Stai davvero tornando a casa…?»

«Non esattamente» rispose la principessa di Solaria, «Beh, ho comprato una casa a Magix… quindi sì?»

Musa si mise le mani sui fianchi, «Che stavi aspettando a dircelo?!»

Un urlo di Flora proveniente dal bagno interruppe la loro conversazione. Aisha corse ad aprire la porta, seguita dal resto del gruppo.

«Che succede?!»

Flora si voltò verso di loro, ridacchiando nervosamente. Stava tenendo qualcosa in mano—un test di gravidanza?

«Beh… c’è una ragione per il quale sto male. Sono incinta!»

Questo spiegava ogni cosa. Specialmente per Tecna, che sentiva sempre un’altra aura oltre la loro, e il livello d’energia di Flora che aumentava a dismisura. Le donne si avvicinarono a lei per abbracciarla con supporto.

«Aspetta—il bambino è di Helia?» domandò Stella.

Flora inarcò un sopracciglio, «Certo, di chi sennò?» e risero insieme.

«Congratulazioni! Dobbiamo assolutamente festeggiare» esclamò Bloom, «E Stella, tu resti qui stanotte!»

Stella sgranò gli occhi sorpresa, prima di sorriderle.

«Beh, non ho altra scelta, vero?»


 

***


 

Altri cinque giorni passarono da quando Stella se ne andò da Alfea. Sembrava tutto così vuoto e diverso senza di lei. La principessa di Solaria era quella che portava più risate tra loro, quando erano adolescenti. Ma ovviamente, come tutto il resto, qualcosa cambia sempre nella vita. Sentendosi in colpa per la dipartita di Stella, Bloom sospirò sul divano, chiudendo il giornale che stava leggendo. Era colpa sua se Stella aveva deciso di andarsene da lì, doveva dirlo anche alle altre.

«Bloom?» la chiamò Aisha.

«Mmh… sì, ehm… devo parlarvi, ragazze»

Bloom si alzò dal divano, a faccia a faccia col gruppo. Le donne la guardarono confuse, mentre Tecna si voltò un momento dopo, chiudendo il laptop.

«Se Stella se n’è andata… è per colpa mia»

«Cosa?» chiese Musa, «Puoi spiegarti meglio?»

«Vedete…» iniziò Bloom, «Io… mi sto frequentando con Brandon… mi ha detto che non ha potuto risolvere con Stella»

Sotto lo sguardo scioccato di tutte, la fata della Fiamma del Drago abbassò lo sguardo.

«Mi dispiace… non sapevo come dirvelo… Stella è probabilmente arrabbiata con me»

Aisha incrociò le braccia, «Sei sicura che sia per questo? Avrei immaginato una scena differente da “Me ne vado”—voglio dire, ti avrebbe picchiata prima»

Bloom annuì, «Ma io sono sicura… e mi dispiace»

Musa la guardò pensierosa, «Le tue scuse non cambieranno la situazione, e non è colpa tua. Stella e Brandon si stavano comunque lasciando, non te ne devi fare una colpa se a Brandon ora interessi tu»

«Forse hai ragione…»

Flora abbassò lo sguardo verso la sua pancia, accarezzandola anche se non era ancora ben formata. In quei giorni, anche lei ed Helia erano un po’ distanti, non era sicuramente per le stesse ragioni di Bloom o Stella, l’uomo era semplicemente meno attaccato a lei del solito. Non si baciavano più come una volta, specialmente in pubblico. Era preoccupata per lui e sperava che non stesse male.

«Stai bene, Flora?» domandò Aisha.

«Sì—non preoccuparti»

La principessa di Andros si unì a lei nell’accarezzare la sua pancia. Sapeva che il bambino ancora non era formato, ma era comunque lì. Flora le sorrise, alzando lo sguardo verso di lei.

«Hai già dei nomi in mente?» chiese la fata dei fluidi.

«Mmh…» Flora abbassò nuovamente lo sguardo, «Se è maschio, mi piacerebbe Lukas… se è femmina, pensavo a Fauna… era una delle opzioni per il nome di mia sorella prima che potessero chiamarla Miele»

«Mi piacciono!» commentò Aisha, «Quale speri di più?»

«Beh, non importa. Lo amerei in ogni caso» ridacchiò, «Helia non mi ha detto se aveva delle opzioni per il nome… mi ha detto che i miei andavano bene»

«Gli verrà qualche idea, o anche se no, andrà bene comunque!» Aisha la rassicurò, «Ti ama, quindi non preoccuparti»

Flora le sorrise dolcemente, «Grazie, Aisha…»


 

Due giorni dopo, Flora ricevette una chiamata da Helia. Prese un respiro profondo prima di decidere che era finalmente tempo di parlare con lui—di che cosa dovevano parlare? La fata era preoccupata per lui da giorni, ma non pensava di fosse davvero qualcosa che non andava. Aisha aiutò Flora ad andare a Magix City, lei ed Helia si incontrarono al loro caffè preferito. Una volta scelto il tavolo, Helia aiutò la donna a sedersi nella sedia davanti a lui. Anche quel giorno, Flora non ricevette un bacio—solo uno sulla guancia, che lei ricambiò.

«Grazie…» mormorò lei.

Helia si sedette, sorridendole, «Prego» rispose, «Ordiniamo, prima?»

«Oh, sì»

Quando la cameriera si avvicinò a loro, ordinarono entrambi un drink di Andros. Flora sospirò e sorrise ad Helia, poggiando le braccia sul tavolo.

«Quindi… di che volevi parlarmi?» azzardò a chiedere.

L’uomo si scostò un ciuffo dall’occhio sinistro e cominciò a parlare, «Oh, uhm—scusa se non ho avuto il tempo di parlartene, ma—»

«Non preoccuparti» intervenne lei.

«Ecco…» continuò lui, «A parte essere occupato con il lavoro, io…»

«I vostri drink»

La cameriera si avvicinò al tavolo con i bicchieri, entrambi la ringraziarono prima che potesse andare via. Flora prese il suo bicchiere e cominciò a giocare con la cannuccia, invitando Helia a continuare mentre sorseggiava il drink.

«Come stavo dicendo,» lui ridacchiò nervosamente, «Non ho avuto tempo di dirtelo, ma sto frequentando Riven da un po’ di settimane»

Flora rimase in silenzio, togliendo le labbra dalla cannuccia colorata.

«Oh» pronunciò semplicemente.

Helia premette le labbra nervosamente, «Sì, uhm…»

«Non pensi… di aver scelto un momento un po’… sbagliato, per dirmelo?» la fata diede uno sguardo alla sua pancia, che si stava lentamente formando con il tempo.

L’uomo sospirò, «Lo so, scusami…» mormorò, «Ma voglio comunque aiutarti con il bambino, dopotutto è anche il mio»

Flora lo guardò perplessa, invitandolo a continuare.

«Non penso che te lo facciano tenere mentre sei ad Alfea,» spiegò, «Quindi, ti dispiacerebbe se ce ne occupassimo io e Riven nel frattempo?»

La donna sgranò gli occhi, sorpresa. Helia aveva ragione, Alfea non faceva tenere bambini agli studenti, quindi era probabilmente la soluzione migliore—tra l’altro, Flora aveva sempre sostenuto che Helia sarebbe stato un padre fantastico, e questo avrebbe risvegliato anche il lato tenero di Riven, o almeno così sperava.

«Non mi dispiace» ammise, «Grazie…»

«Prego, come padre dovrò pur farlo» disse, «Quando l’hai notato?»

«Cinque giorni fa, ma il test diceva che ero incinta da una settimana»

«Capisco…» Helia abbassò lo sguardo pensierosamente, «Forse l’abbiamo concepito quella volta, quando siamo tornati su Linphea»

«Probabilmente sì…» annuì, «Persino Tecna lo sapeva! Aveva detto di aver sentito dell’energia venire da me, ma pensava che fosse semplicemente la mia aura»

«Tecna è una cyborg, vero?» vide la donna annuire e continuò, «I suoi sensi sono molto più avanzati dei nostri. Voglio dire—alcune persone devono usare i computer per sentire le energie, voi ragazze siete potenti e sicuramente potete farlo anche senza essi. Ma Tecna è sicuramente più veloce»

«È vero, non ci avevo pensato…»

Helia sorseggiò il suo drink, «Non so quanto tu abbia bisogno di sentirti dire questo ma…» guardò in basso timidamente, prima di guardarla negli occhi, «Ma sono felice che sia tu la madre del mio bambino. Non potrei immaginare nessun altro, altrimenti»

Flora sorrise dolcemente mentre le sue gote si coloravano appena di rosso, «Grazie, e sono felice che tu sia suo padre»


 

***


 

«Quindi… ora lo sanno tutte?»

Aisha, Musa e Tecna fissarono Brandon, che stava di fronte alla porta del loro appartamento. Non vedendo Flora, lui sapeva già che era con Helia—mentre si domandava che fine avesse fatto Stella. Non che lui non sapesse della sua partenza, ma voleva saperne la ragione. Non poteva essere per via di Bloom, lui non l’avrebbe accettato—non da Stella, visto che erano migliori amiche e si supportavano sempre.

«Già» rispose Bloom.

«Non ne parliamo però» disse Musa, «Non sono in vena di drama, oggi»

Brandon sospirò, «Va bene» annuì, avvicinandosi a loro sul divano, «Quindi, come state?»

«Stiamo solo studiando ultimamente» rispose Aisha, «Ci stanno riempiendo di esami»

«Ugh… cavolo» disse, «Helia mi ha detto che anche loro stanno studiando molto»

Musa sgranò gli occhi sorpresa, «Aspetta, non frequenti più Fonterossa?»

Brandon scosse la testa, «No, me ne sono andato dopo aver ricevuto il diploma di studi superiori» ridacchiò, «Tanto potrei sempre tornare se volessi continuare»

«Beh, devi darti una mossa se vuoi comunque stare con i tuoi amici» consigliò Tecna.

«Sì… ci stavo pensando»

Bloom tornò con un vassoio tra le mani, con delle tazze fumanti. Lo posò sul tavolino e diede una tazza a Brandon.

«Grazie»

«Flora non è qui, quindi prendi il suo posto?» Musa ridacchiò, facendo ridere anche la donna dai capelli rossi.

«Ne ho fatta una anche per lei, quando torna» continuò, «È l’ora del tè, dopotutto»

Il gruppo cominciò a chiacchierare, sorseggiando il tè. Brandon raccontò loro alcune novità su Fonterossa ed Eraklyon, Sky sembrava molto occupato con i suoi doveri reali. Bloom non era molto in vena di parlare di lui, ma allo stesso tempo era contenta che Sky non stesse particolarmente pensando a lei e il modo brutale in cui avevano rotto.

Quando la porta principale si aprì, videro Flora tornare. Salutò i suoi amici con un sorriso forzato, non era esattamente brava a mentire. Bloom le offrì la tazza di tè, invitandola a sedersi con loro.

«Tutto bene?» chiese.

«Beh, questa è sicuramente l’ultima cosa che vorresti sentirti dire da me ma,» fece una pausa, «Helia ed io abbiamo dovuto rompere» prima che il resto del gruppo potesse prendere parola, lei continuò, «Non è colpa di nessuno dei due. Sentivo già che non eravamo più gli stessi di prima, fortunatamente mi ha detto che stava frequentando Riven da qualche settimana. Non puoi di certo forzare il tuo cuore su qualcun altro quando sei innamorato, dopotutto»

Brandon soffiò appena dall’imbarazzo, «Quindi alla fine l’hai saputo, eh…»

Aisha e Musa si voltarono verso di lui di scatto, «E tu lo sapevi già?!» esclamò la fata dei fluidi.

«Non posso crederci!» la fata della musica aggrottò la fronte, «E Riven non mi ha raccontato niente!»

Tecna inarcò un sopracciglio, «Era ovvio, tutti amano Helia»

Brandon annuì e sorrise, «E i suoi capelli stupendi» poi scosse la testa, «Comunque…»

«Dovrò probabilmente riposarmi un po’ prima e dopo la gravidanza, quindi Helia si è offerto di aiutarmi» Flora continuò a raccontare, «Il bambino sarà in buone mani con lui, sono sicura che amerà suo padre come lo amo io»

Il gruppo le sorrise. Lei, successivamente, prese il telefono di scatto, «Mi stavo per dimenticare, i miei non lo sanno ancora! Solamente Miele, per ora»


 

Di notte, Bloom guardò fuori dal balcone pensierosamente. Alzò lo sguardo al cielo, era pieno di stelle. Poetico, almeno per lei, che stava pensando al futuro.


 

In un altro balcone, lontano da Alfea e in un posto più buio, Icy fissò il cielo nuvoloso. Non sentiva nulla. Darcy e Stormy avevano notato il suo comportamento insolito, e non ne aveva parlato come faceva sempre.

Icy era davanti a loro, con ogni piano che aveva in mente, anche se questo coinvolgeva solo due di loro con la persona con cui lavoravano—avevano persino lottato per Valtor. Darcy e Stormy erano dietro di lei, nella direzione opposta.

«Non è la stessa di prima» commentò Darcy, «Se vuole rovinare un altro dei nostri piani, io mi chiamo fuori»

Lo sguardo di Stormy si intristì, «Cosa, davvero…?»

«Non ti ricordi come si comportava quando frequentavo Riven anni fa?» domandò Darcy, «Non possiamo frequentare nessuno, ma quando lo fa lei scegliendo un signore dei demoni o una divinità va bene?»

Stormy non rispose e abbassò lo sguardo. L’altra strega scomparve nel buio, mentre la più giovane guardò Icy con tristezza. Ma le Trix non si sarebbero separate, vero?

 

   
 
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