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Autore: LorasWeasley    27/06/2022    4 recensioni
future|fic [iwaoi|semishira]
Ami è molto orgogliosa di essere fan di suo padre Semi... Haru preferisce fare lo stronzo nei confronti di Oikawa.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eita Semi, Hajime Iwaizumi, Kenjiro Shirabu, Tooru Oikawa
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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L'orgoglio di papà
 


Verso la fine dei cinque anni di Haru, lui e la sua famiglia si erano già trasferiti a Tokyo per il lavoro di Oikawa, ma questo non voleva dire che non tornassero spesso a Miyagi per visitare amici e parenti.
Capodanno era uno di quei casi: Tooru e Hajime si erano presi ben una settimana di vacanze dai loro impegni e a Miyagi avevano progettato tantissimi programmi.
Uno di questi era un’uscita con Makki, Mattsun e Sho per visitare la fiera che era stata organizzata al centro della città.
C’erano bancarelle con il cibo, quelle con i vestiti e i gadget tradizionali e quelle dei giochi. E poi c’era un palco al centro della piazza dove ci sarebbero stati spettacoli musicali e una gara di costumi per bambini.
Non appena Tooru aveva letto sul programma quell’ultimo punto, aveva subito recuperato una delle sue divise versione bambino e aveva costretto Haru a indossarlo.
Così, all’orario prestabilito della gara, tutti e quattro gli adulti erano seduti in prima fila in attesa del turno di Haru.
-Sempre se non è scappato- commentò divertito Matsukawa, l’uomo aveva Sho che gli dormiva tranquillo appoggiato al petto e non fece nulla per parlare piano, sapendo bene che non si sarebbe svegliato in ogni caso.
-Non è scappato!- rispose a tono Oikawa -Haru è solo felice di indossare la mia divisa!
Makki iniziò a ridere così forte da muovere troppo velocemente il pesce rosso nel sacchetto che teneva tra le mani, pesce che avevano vinto per Sho quando questo era ancora sveglio ma tutti e quattro sapevano bene che probabilmente il povero animale non sarebbe arrivato vivo a casa.
Il turno di Haru arrivò abbastanza presto e, dopo una ricca presentazione, il bambino salì sul palco mentre iniziava a palleggiare con la palla che si era portato da casa.
Alla fine dell’esibizione il presentatore iniziò a parlare con lui.
-Hai lo stesso talento di tuo padre!
Haru sorrise tutto fiero e l’uomo continuò -devi essere molto orgoglioso di tuo padre per volerti vestire con la sua divisa.
A quel punto il bambino rispose tranquillo -No- aspettò qualche secondo e riprese -in realtà io volevo vestirmi da…
Da quando aveva detto “no”, Tooru aveva avuto tutto il tempo di alzarsi in piedi e correre sopra il palco per zittire il figlio mettendogli una mano sulla bocca.
-Yahooo!- disse poi al pubblico come se fosse tutto normale -ad Haru piace scherzare ma è il mio più grande orgoglio!
Si morse la guancia per non urlare di dolore al morso che il suo bambino gli aveva appena dato alla mano per farsi lasciare e cercò di ignorare i suoi due amici e persino Hajime che non stavano facendo altro che ridere e fare video. Sapeva che gliel’avrebbero rinfacciato a vita, li poteva già sentire con il loro tono canzonatorio a dire “l’orgoglio di papà, eh?”.
 
-
 
-Non voglio vedere Grey’s Anatomy- mise il broncio Semi mentre si sistemava sul divano.
Shirabu si voltò a guardarlo con uno sguardo deluso -Perché no!?
-Perché sei arrivato all’ottava stagione e io mi sono bloccato alla terza.
-Ma si capisce comunque!
Eita sbuffò mentre cercava di rubargli il telecomando -ma poi non sei stanco di vedere quello che vedi a lavoro tutto il giorno?
-A lavoro non c’è tutto questo drama!
Il cantante rise -Te la trovo io una serie con tutto il drama che vuoi!
E mentre continuavano a discutere su cosa vedere quella sera, Ami li raggiunse velocemente.
La loro bambina aveva ormai quattordici anni e quella sera aveva una festa in maschera con i suoi compagni di classe, a breve Ushijima sarebbe passato a casa loro a prenderla per accompagnarla al luogo in questione insieme a Diane.
-Allora?- chiese la bionda tutta esaltata -vi piace il mio travestimento?
I due genitori ci misero qualche secondo a guardarla dalla testa ai piedi e a capire.
Ami indossava una gonna nera dove sopra erano state ricamate delle parole di diversa misura e carattere, queste scritte recitavano alcune strofe delle canzoni di Semi. Sopra la gonna indossava una maglia sempre dello stesso colore con al centro l’immagine stampata di Semi con un microfono in mano nell’atto di cantare. Le sue braccia nude erano ricoperte di scritte con pennarelli fosforescenti come “#iloveSemi” o “FAN N.1”, anche le guance avevano cuori e scritte fatte con il trucco e, per concludere, i suoi capelli biondi erano tenuti legati da una fascia sempre di Semi che, di solito, vendevano gli stand ufficiali ai concerti.
-Sei… una fan di tuo padre?- fu Kenjiro il primo a parlare.
-La fan numero uno- corresse Ami con fin troppa soddisfazione in volto.
-Wow. Non me l’aspettavo ma è geniale- ammise il dottore.
Il sorriso della bionda si fece più ampio -Grazie! Allora vado, Diane mi ha mandato un messaggio e mi stanno aspettando qui fuori. Poi ci venite a prendere voi, giusto? Vi scrivo l’orario!
Shirabu annuì -Salutami Ushijima. E stai attenta.
-Certo!- rispose lei mentre li salutava velocemente con un bacio in guancia e correva via.
-E non accettare drink da sconosciuti!- ebbe il tempo di urlare Shirabu prima che la porta fu chiusa alle spalle della ragazza.
Rimasti soli, Kenjiro tornò nuovamente a rivolgere la sua attenzione a Eita e solo a quel punto si accorse che questo non aveva ancora detto una parola, ma soprattutto che aveva gli occhi lucidi.
-Stai piangendo?- domandò stranito mentre corrugava la fronte.
Semi tirò su con il naso -è il mio più grande orgoglio.

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