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Autore: JAPAN_LOVER    27/06/2022    1 recensioni
Oggi Gregor Startseva è il giovane allenatore della nazionale italiana di pallavolo maschile e femminile.
Due anni dopo la conquista del bronzo ai mondiali in Giappone, sembra aver costruito una vita felice insieme a Lucia, il capitano della sua formazione femminile.
Gli allenamenti e la vita di coppia sembrano procedere al meglio, finché non affiorano problemi rimasti con il tempo irrisolti.
Tornano tutti i personaggi presenti nell'omonimo prequel - Paolo, Cristina, Giulia, Mirko, Camilla e Rossella - per dar vita a una secondo capitolo pronto a emozionare e affrontare un altro tema spinoso nel mondo dello sport: la violazione del diritto alla maternità per le atlete professioniste.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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NUOVE PROSPETTIVE
(Seconda parte)

 
LUCIA
 
Gregor guida su Corso Buenos Aires, districandosi nel poco traffico rimasto dell’ora di punta.
Tra noi aleggia ancora un silenzio carico di tensione che nell’oscurità dell’abitacolo diventa ancora più pesante, ma nessuno dei due sembra intenzionato ad abbattere.
La discussione di oggi è stata pesante, mi sono innervosita talmente tanto da farmi venire le lacrime agli occhi e da riuscire a sentire la rabbia ribollirmi nelle vene. Greg è stato ingiusto, nemmeno gli avessi chiesto di mettere una buona parola con la Dirigenza, ma che altro potevo aspettarmi da lui?
Desidero davvero ottenere quel posto, ma la cosa che più mi ferisce è la sua ostinazione, quel suo voler mettere sempre al primo posto i suoi dannatissimi principi, anche davanti a me.
L’amarezza non mi è del tutto passata, mi sento ancora ferita dalla sua reazione, ma almeno per stasera cerco di mettere da parte la rabbia perché voglio passare una serata tranquilla in compagnia di Paolo e Cris.
I nostri amici ci stanno aspettando davanti al ristorante. Cris è bellissima come sempre, porta i corti capelli castani legati dietro con un fermaglio e indossa una lunghissima gonna rosa con un top dello stesso colore, che sta un incanto sulla sua carnagione olivastra. Anche Paolo è elegante stasera, con dei pantaloni neri e una camicia bianca di lino.
Io e Greg usciamo dal parcheggio e li raggiungiamo all’ingresso. Lui indossa una camicia chiara su dei jeans ed io un abito nero con le spalline molto semplice, con sopra una giacca bianca.
“Buonasera, scusate il ritardo!” li saluta Gregor.
“Bonsoir!” ricambia Cris che corre ad abbracciarmi, gettandomi le braccia al collo.
La stringo forte anch’io, sono così contenta dell’uscita, caduta a proposito, sarebbe stato terribile rimanere da sola a casa con Gregor stasera.
“Avete fatto tardi! Problemi a lavoro? –  domanda Paolo all’indirizzo dell’amico, aprendoci la porta galantemente – prima le signore!”
“Per fortuna no, abbiamo trovato solo un po’ di traffico” sento rispondere il mio fidanzato.
Cris mi prende sottobraccio, con un sorriso a dir poco raggiante.
“Sei bellissima, godiamoci quest’ultima serata spensierata!” mi dice.
Eppure questa sera mi sento tutto tranne che bella, ma la positività della mia amica ha il potere di travolgermi.
“Macché, ho delle occhiaie su cui non ha potuto far miracoli nemmeno il correttore – replico – sei tu che sei stupenda!”
“Qualcosa non va?” sussurra Cris, puntandomi adesso seria negli occhi.
“No, va tutto bene…”
Ancora non ho avuto modo di raccontarle della sfuriata di oggi con Greg e non ho nessuna intenzione di farlo stasera. Domani ricomincerà la nostra routine in palestra, avrò tempo e modo di sfogarmi con lei, adesso voglio solo rilassarmi e scambiare quattro chiacchiere con loro.
Questo ristorante è il preferito dei nostri uomini, è molto elegante e si mangia benissimo. Veniamo qui almeno una volta al mese e prenotiamo sempre a nome di Paolo o Gregor, stavolta dovrebbe aver prenotato il nostro amico.
“Buonasera, abbiamo una prenotazione a nome di Paolo Nastasi, per le 20,30. Siamo un po’ in ritardo” spiega Paolo al cameriere.
“Non c’è nessun problema, seguitemi!” risponde il cameriere con la solita gentilezza.
Quest’ultimo ci fa strada verso il nostro tavolo, questa volta al centro della sala.
Paolo fa accomodare Cris e Gregor fa la stessa con me, prima di prendere posto l’uno accanto all’altro di fronte a noi due. Al centro della tavola è posta una candela incastonata in un paralume a forma di cuore, una decorazione molto delicata e romantica.
Il cameriere posa sul tavolo quattro menù e due bottiglie d’acqua, una naturale e l’altra frizzante, prima di lasciarci alla nostra scelta.
Diamo un’occhiata alla carta e alla fine optiamo tutti per delle prelibatezze dal sapore dell’estate: Gregor e Paolo ordinano degli spaghetti ai frutti di mare e un filetto di pesce spada, mentre io e Cris prendiamo riso al ragù di seppie e come contorto calamari grigliati. Il vino lo sceglie Paolo, che suggerisce un Trebbiano.
“Hai letto oggi nel gruppo? Sembra che Camilla si sia lascia con ragazzo – mi dice Cris, a bassa voce – ecco perché la sera della tua laurea ha esagerato parecchio con i drink, doveva distrarsi!”
“No, non ho letto – bisbiglio anche io, con stupore – mi dispiace tanto, sembrava molto presa da quel Matteo”
“Oggi sei sparita, mi spieghi che fine avevi fatto?”
“Poi ti racconto” cerco di tagliare corto.
Nel frattempo anche quei due dall’altro lato parlottano fra loto, ovviamente si può immaginare di quale argomento.
“Ma poi hanno risposto quelli degli sponsor?”
“Sì, abbiamo risolto – ammicca Paolo – adesso è tutto apposto!”
“Hey, voi! – li riprende Cris, con severità – basta parlare di lavoro, ne avremo abbastanza per il prossimo mese!”
Gregor e Paolo alzano le mani in segno di resa, per loro parlare di lavoro non è affatto un problema, ma noi siamo state sotto pressione fino all’altro giorno e ne abbiamo decisamente le scatole pene. Per noi atlete è diverso, ci viene richiesto di rimare sempre al top, sempre al massimo delle nostre possibilità, perché basta ritrovarsi sottotono nella giornata sbagliata per compromettere i sacrifici di un intero anno.
“Hai pienamente ragione, amore – sospira Paolo – cosa proponi? Diciamo loro quella cosa?”
“Perché no?!” risponde Cris, elettrizzata.
“3…2…1…CONGRATULAZIONI!” intonano all’unisono.
Io e Gregor ci guardiamo negli occhi perplessi, i suoi grigi nei miei nocciola. Non mi viene in mente alcuna data o ricorrenza che possa ricadere proprio in questi giorni.
“Cosa state dicendo?” ridacchio.
“Congratulazioni per cosa?” rimarca Greg.
“Congratulazioni perché siete ufficialmente i nostri testimoni di nozze”
Il cuore mi balza in gola dall’emozione e dalla sorpresa per la bellissima notizia.
“Noo, ma è fantastico!!” è il mio urlo di gioia, abbracciando forte forte la mia amica.
“Congratulazioni a voi, ragazzi – dice Greg dando una pacca affettuosa a Paolo – grande, amico mio!”
Non riesco a trattenere le lacrime dall’emozione e inevitabilmente contagio anche la mia amica. Non posso crederci, Cris e Polo si sposano!
“Sono felicissima per voi, amica mia” ridacchio, tra lacrime e risate, sentendo Cris singhiozzare sulla mia spalla.
“Sapevo che sarebbe finita così! Non possiamo commuoverci già da ora!” ride anche lei, mentre si stacca piano piano da me.
“A quando il lieto evento? – domanda Greg, prima di fare un cenno al cameriere che si precipita al nostro tavolo – può portare cortesemente una bottiglia di champagne?”
“Quale, signore?”
“Nessuna preferenza, porti quella che mi consiglia lei!”
L’uomo annuisce con reverenza e va via.
“Bisogna assolutamente brindare!”
“Grazie, Greg – risponde Paolo – pensavamo di fissare la data per la prossima primavera, verso la fine di maggio”
“Alla fine del campionato!” conviene Cris.
Il cameriere porta un ottimo Ferrari, che Gregor si cura di versaci. I nostri occhi si incrociano per un attimo, finalmente accesi dalla felicità dopo una giornata incupita dai malumori.
“A Paolo e a Cristina, felicitazioni!” brinda.
“Cin-cin!” brindiamo tutti insieme.
“Alla nostra, amore mio – sorride Paolo, rivolgendosi prima Cris e poi a noi – e alla salute dei nostri migliori amici, nonché testimoni!”
“CIN-CIN!”
 
 
GREGOR
Siamo ritornati alla macchina dopo una bellissima serata trascorsa con i nostri amici, piena di risate, sorrisi ed emozioni, e tra noi è rimpiombato lo stesso assurdo silenzio di prima.
Lucia è stanca, probabilmente provata dalle mille emozioni si oggi. La osservo di sottecchi, mentre imbocco i viali per far ritorno a casa, chiusa a riccio nel suo silenzio. Non voglio mettermi di nuovo a discutere, odio litigare con lei, ma vorrei tanto che capisse che non sono il nemico, che se le dico una cosa è anche per il suo bene. Confido che lo comprenda spontaneamente, come è stato due anni fa, quando scambiava la mia autorevolezza per autoritarismo e i miei suggerimenti per ordini.
Cerco così di spezzare questo silenzio, che comincia a pesarmi non poco.
“Hey! Sei sveglia!”
Con la coda dell’occhio, la vedo muovere un braccio e spostando la testa verso il finestrino.
“Sì…” sussurra appena.
“Stavolta Paolo e Cristina mi hanno stupito – provo a dirle – non mi aspettavo una notizia del genere, tu avevi intuito qualcosa?”
“No…”
Le sue risposte sono dei monosillabi, ma almeno il tono non è aspro o sprezzante come quello di oggi.
“Sono felice per loro, e sono onorato che ci abbiano scelti come testimoni di nozze!” mi ostino, cercando di aprire lo spiraglio a una conversazione pacifica.
“Anche io, almeno oggi qualcosa di positivo c’è stato”
“Senti, Luci…”
“Va tutto bene, Greg! Basta così” risponde seccata.
Posteggio la macchina sotto casa e la fermo prima ancora che riesca ad aprire lo sportello.
Lei si volta a guardarmi, ma questa volta il suo viso è triste e ha il potere si serrarmi lo stomaco.
“Non va affatto tutto bene – le rispondo, non ho nessuna intenzione di lasciarla andare finché non risolviamo – non voglio vederti così, non voglio saperti delusa…”
“Allora non farlo, non deludermi!”
Mi passo una mano sul volto stanco e provato, cercando di trovare qualcosa per convincerla.
“Cerco di non farlo – sospiro, con il cuore in mano – mi impegno tutti i giorni per renderti felice e fiera di me…”
“Ma lo sono!” Lucia scoppia in lacrime e inaspettatamente mi getta le braccia al collo.
La stringo forte mentre la sento singhiozzare alla base del mio collo, e cerco disperatamente di non sciogliermi anche io tra mille emozioni.
“Mi dispiace!” le sussurro soltanto.
“Anche a me…”

Ciao, questo sequel procede decisamente più spedito di prima ^^ 
Si vede che, nonostante ancora non abbia finito con i miei impegni, questa storia continua a ispirarmi. 
Vi aspettavate la grande novità  di Cristina e Paolo? Spero di riuscire a portare avanti questa storia così come ce l'ho in testa, esattamente come è avvenuto nel prequel^^
Sono felicissima di ritrovarvi ancora, grazie davvero < 3

 
   
 
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