Kyaaa,
non avrei mai creduto di riuscire a postare due capitoli in due giorni! XD
Oh,
beh, il fatto è che l’ispirazione per la lettera B mi è
venuta settimane fa, e non vedevo l’ora di lavorarci su… ^w^ Ma non
è solo per questo che ho fatto così in fretta: anche il vostro interesse
ha fatto la sua parte, una parte fondamentale.
*///* Sono felice che questa strana idea vi abbia incuriositi!
Personalmente,
mi sono divertita di più con questo capitolo che col primo. Spero tanto che
sia così anche per voi! :3
A proposito,
qui il personaggio secondario è Zexion. ^^
Di
nuovo, buona lettura!
B come Bacio
Le
labbra di Axel erano distese in un sorriso.
Non il suo solito ghigno, saccente, bastardo, quello che ti
faceva venire voglia di spaccargli la faccia.
Non la smorfia del gatto che si lecca i baffi, di chi sa
qualcosa che tu non sai e palesemente te lo fa capire con l’espressione.
Un sorriso vero.
Axel non sorrideva spesso in quel modo, ma quando lo
faceva sembrava un altro. Perdeva l’aria strafottente, sbruffona,
insopportabilmente irritante; e diventava l’amico, quello che era sempre
stato ma che si ostinava a nascondere sotto la superficie ironica e cretina.
Il sorriso di Axel era una delle cose più belle
che Roxas avesse mai visto.
E proprio mentre formulava quel pensiero, si rese conto
di aver voglia di avvicinarsi a quelle labbra, sfiorarle, seguirne i contorni, baciarle…
Roxas si dibatté contro l’assurdo impulso.
Cosa gli stava succedendo? Quello era il suo migliore amico. Non aveva mai pensato… Non aveva mai avuto
intenzione di…
Tentò di scuotersi, scrollare la testa, ma non era
più padrone dei suoi movimenti, non era neppure cosciente di ciò
che gli stava attorno. L’ultima cosa che ricordava era Axel che entrava
nella stanza dove lui e Naminé stavano disegnando insieme, lanciava loro
un saluto distratto con la mano, si sedeva al capo opposto del tavolo e
cominciava a scribacchiare qualcosa su un libro dalle pagine bianche. Tutto
qui; non ricordava neppure di essersi chiesto cosa stesse facendo. Subito dopo
aver risposto al saluto si era concentrato sul suo sorriso, e adesso tutto il
mondo iniziava e finiva in quelle labbra.
Quelle labbra che sembravano invitare silenziosamente ma
inesorabilmente le sue…
Una parte di lui cercava ancora di ritrarsi, spaventata,
forte dell’idea che ciò che stava pensando di fare era assurdo, sbagliato. Ma ormai l’istinto
dominava sulla ragione, e già la vocina che cercava di tenerlo a freno
suonava confusa alle sue orecchie. Niente, niente avrebbe potuto distoglierlo
dalle labbra di Axel, mai…
E poi, in fondo, cos’era un bacio? Un piccolo
bacio… Soltanto il poter sentire il contatto, il profumo, il sapore di
quelle labbra sulle sue; soltanto per capire, per verificare se avrebbe davvero
potuto essere bello come stava
disperatamente immaginando…
Basta. L’avrebbe fatto, ora si sarebbe alzato, si
sarebbe avvicinato a lui e…
«Roxas?»
L’incanto si spezzò di
colpo. Una voce lieve ed esitante lo riportò bruscamente alla
realtà.
Roxas si ritrovò in piedi, di fronte a
Naminé, che lo fissava confusa dalla sua sedia.
«C… Cosa?»
«Va tutto bene?» La confusione dell’amica
lasciò il posto allo stupore puro. «Avevi gli occhi persi nel
vuoto… Di colpo ti sei alzato e… Roxas, mi stai facendo paura. Si
può sapere che hai?»
Si era incantato di nuovo con lo sguardo sul muro dietro
di lei; stavolta però stava riflettendo. Aveva gli occhi persi nel vuoto? Eppure era convinto di aver guardato
Axel fino ad un secondo prima…
Senza rispondere alla domanda preoccupatissima di
Naminé, il ragazzo si voltò verso l’altra estremità
del lungo tavolo bianco.
Axel lo fissava di rimando, in silenzio.
Colto dal ricordo dei pensieri assurdi appena partoriti
dalla sua mente sconvolta, Roxas si sentì avvampare e si sedette in
fretta. «S-scusami, Naminé. Ero… solo… distratto. Va
tutto bene.»
Per dare maggiore enfasi alle sue parole, strinse la presa
intorno alla matita che aveva ancora in mano, si chinò di nuovo sul suo
disegno e riprese il lavoro interrotto. Pur con qualche perplessità,
Naminé sembrò accettare la sua debole giustificazione, e lo
imitò senza insistere.
Roxas si guardò bene dal lanciare un’occhiata
in tralice ad Axel. Però – rifletté mentre le sue dita si
avvicinavano automaticamente ad un pastello rosso poco più in là
– quando aveva incontrato il suo sguardo, avrebbe potuto giurare che quel
sorriso bellissimo fosse tornato ad essere il solito ghigno saccente, bastardo,
strafottente, sbruffone e insopportabilmente irritante.
Axel
continuò a scrutare soddisfatto il capo chino di Roxas e le sue guance paonazze.
Proprio prima che si decidesse a riportare la sua
attenzione sulla penna, che aveva staccato dalla carta soltanto per fermarsi a
guardarlo, qualcuno gli picchiettò una spalla.
Sobbalzò e si voltò, ritrovandosi a pochi
centimetri dalla faccia – o almeno quel poco che se ne vedeva dietro il
ciuffo di capelli – di Zexion.
«Non per guastarti il divertimento, numero
VIII» gli sibilò quello, visibilmente irritato, «ma io avrei
bisogno del mio Libro, se per te non è un problema.»
Axel ritrovò il controllo del respiro.
Azzardò un’occhiata al capo opposto del tavolo; per fortuna Roxas
sembrava non aver sentito, a quella distanza, il bisbiglio del Burattinaio
Mascherato.
Con un sospiro, chiuse il Libro delle Illusioni e lo
restituì al legittimo proprietario. Un nuovo ghigno gli balenò
alle labbra. «Ti ringrazio, Zex. Mi è stato di grande aiuto.»
Zexion non ribatté; si limitò a scuotere la
testa con aria di disapprovazione, mentre il Soffio di Fiamme Danzanti si
allontanava dal tavolo scoccando altri sguardi compiaciuti alla Chiave del
Destino.
Eh,
sì, questo è più breve. L’idea originale, ad essere
sincera, era di scrivere soltanto drabble; ma magari la sinteticità non
è il mio forte. XD Spero comunque che l’episodio vi sia piaciuto!
Per me la parte più esilarante è stata immaginare la faccia di
Zexion quando ha riaperto il libro e ha visto cosa ci aveva combinato Axel…
(o.ò NdZeku) XD
Rispondo
subito alle recensioni (grazie, grazie, GRAZIE
per aver recensito! ^///^ )
Simple Girl: Sono felice che il primo
capitolo ti abbia fatto ridere! Io temevo fosse un po’ scontato… XD
Grazie di cuore per i tuoi complimenti!
_S_t_a_r_: Eh, già, in effetti
la lettera A c’entra pochissimo con lo shounen-ai… u__ù Ma
come vedi mi sono ripresa qui! *w* Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!
E grazie infinite per la scelta (a mio avviso coraggiosissima) di continuare a seguirmi! XD
Dany92: Ma ciau, Dany-chan! Che bello, sono davvero onorata di averti fatto piacere lo yaoi
grazie alle mie sciocchezzuole su Axel e Roxas! ^///^ Soprattutto, beh, ne sono
felice perché è stato così anche per me, questo è
stato il primo pairing che mi ha fatto avvicinare allo shounen-ai. Quindi grazie,
grazie e grazie ancora! Anche per i tuoi – come sempre dolcissimi –
complimenti! ^^
Ma si come vuoi: Grazie infinite! Spero che
anche le altre venticinque lettere ti facciano ridere come la prima! =^__^=
Dark Roku: Kyah,
ma quanto adoro il tuo nick!
>///< Ok, perdonami, torniamo a noi. Non preoccuparti, scriverò
davvero una shot per tutte le
lettere, straniere comprese… Specie se continuerete a sostenermi così!
^///^ Grazie infinitissime anche a te! (Che ne dici? Si sono “stretti”
un po’ i rapporti tra i due? XD)
Grazie
anche a chi ha inserito la ff tra le seguite/preferite, e a chi si limita a
leggere. ^__^
Spero
tanto di riuscire a postare presto anche il terzo capitolo… Ma sì,
voglio farvi un piccolo spoiler: con la lettera C, il personaggio ‘secondario’
sarà Larxene…
Curiosi?
Spero di sì! XD
Arigatou to sayonara!