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Autore: Aurora Barone    07/09/2009    2 recensioni
Naoki:Un'assassina su commissione, uccide solo per delle "buone ragioni", come gli strupratori, di donne che non sanno come altro fare, per non venire più perseguitate, dato che le denunce si rivelano spesso inutili.
Ma un giorno riceve una particolare commissione, uccidere un commercialista, che non ha l'aria di essere affatto un uomo tanto cattivo, anzi ha l'aria di un uomo tonto e indifeso, sembra quasi una femminuccia.
Lo ucciderà? Oppure lo terrà sottosequestro o sfocerà in lui una profonda sindrome di stoccolma?
Si innamoreranno? Oppure no? E perchè le è stato commissionato di ucciderlo, cosa ha fatto quest'uomo di tanto crudele? E come mai Naoki ha deciso di fare l'assassina? Non è un lavoro comune e semplice no?
Se volete scoprirlo leggete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Perdonate questo capitolo “auto conclusivo”non molto utile ai fini della storia, ma devo aver subito troppo l' influenza di “Gintama”, comunque il prossimo sarà più serio e riguarderà quel piano per incastrare Miamoto Osae, quando meno ve l' aspettate tornerà serio, molto più di quanto crediate...forse anche troppo! Per adesso ridetevela...perchè il prossimo non penso sarà tanto divertente,ma molto drammatico!

24 marzo 2009

La vita è tutta una gran bella commedia o forse no?

In quale modo un' assassina può incastrare un futuro primo ministro? Futuro primo ministro, perché ormai era scontata la sua vittoria alle elezioni, tutti lo stimavano e lo acclamavano e Naoki bolliva dalla rabbia davanti al televisore, accorgendosi che la gente si lasciava abbindolare da quell'uomo.

“Sono tutti così idioti, non ci posso credere, si stanno tutti facendo prendere per il culo da quello lì” disse lanciando una lattina di coca cola contro il televisore.

“Naoki qual'è il tuo piano?” le chiesi ancora preoccupato.

“Lo capirai presto, non mi va di parlartene...devi fare solo quello che ti dico”

“No, non posso se prima non mi dici cosa hai in mente” affermai agitato.

“Tranquillo la tua vita non è in pericolo, se tu eseguirai alla perfezione quello che ti dico” disse seria in viso.

“Che significa?” domandai allarmato.

Naimi comparve nella stanza, lamentandosi perché in frigo non c'era nulla di buono da mangiare, così Naoki le diede i soldi per fare la spesa, ma Naimi continuò a lagnarsi “Ma perché dovrei andarci io? E poi da sola non è giusto!”

Così Naoki spostò lo sguardo su di me, io feci il vago sapevo già quali erano le sue intenzioni, poi le espose chiaramente:“accompagnala tu”.

Io risposi seccamente con un va bene, non che mi dispiacesse accompagnare una bella ragazza a fare la spesa, ma sapevo bene che Naimi utilizzava ogni pretesto per avventarsi a me come una sanguisuga.

Scesi da casa, ci recammo nel supermercato più vicino della zona, Naimi si lamentò per una seconda volta “Se soltanto Naoki avesse una cucina, potrei cucinarti tante cose buone!” Pensai anch'io una cosa del genere, anch'io avrei potuto cucinare un sacco di prelibatezze, ma purtroppo Naoki non aveva una cucina e di certo non avrebbe potuto permettersela , aveva un debito, non poteva effettuare spese inutili, così ripensai a quel violino, quella si che era stata una spesa inutile.

Era stata molto carina, ma alla fine aveva ragione mio padre pensai demoralizzato, non ero fatto per i strumenti musicali, non era nel mio dna, avevo a malapena imparato a suonare qualche nota.

Naimi prese il carrello e cominciò a chiedere dei miei pareri su quel che prendeva, ma a me importava poco di quel che mangiavamo, per ora la mia testa era altrove.

Stavo cercando di capire quale fosse il piano di Naoki e per quanto mi sforzassi, non riuscivo davvero a capire cosa avesse in mente, però ripensai ad una cosa, perché non voleva che Hitsubashi sapesse che io e lei ci conoscevamo?Perché ogni volta dovevamo fingere di non conoscerci?

Ero molto in pensiero, ma non per la mia incolumità, ma per la sua, dato che lei non se ne curava affatto, poteva esserci a rischio la sua vita e forse per questo voleva tenermi all' oscuro del suo piano.

Naimi aveva fatto una spesa piuttosto abbondante, pensai dovesse essere piuttosto affamata per aver riempito così tanto il carrello.

Usciti dal supermercato avevamo quattro sacchetti da portare, Naimi stava prendendo i più pesanti, la fermai dicendo che quelli li avrei portati io, lasciando a lei quelli più leggeri, Naimi mi ringraziò sorridendo della mia cortesia, ma erano gentilezze che avrei rivolto a chiunque. Dopotutto nel mio condominio, avevo la fama del ragazzo che aiutava le vecchie raggrinzite a portare la spesa fino a casa, chissà come facevano adesso, mi dispiacei per loro, erano sempre così grate del mio aiuto.

Tornati a casa, mi recai nella mia stanza, ma Naoki non era più lì.

Così andai a cercarla, era nella sua stanza, aveva tirato fuori da uno scatolone un

giradischi e un disco in vinile.

“Che cosa vuoi?” chiese freddamente.

“Che stai facendo?”

“Non ti riguarda” affermò scocciata.

Naoki cercò di mettere in funzione il giradischi, ma non sembrava riuscirci e cominciò a sbattere il giradischi contro il muro, aveva dei modi davvero bizzarri per far funzionare le cose, il suo metodo come pensavo non si rivelò efficace, stava ricominciando a sbatterlo ma la fermai dicendole che così non lo avrebbe aggiustato affatto, ma che lo avrebbe rotto.

Naoki mi guardò dicendo “ Ma certo, tu te ne intendi di questi stupidi macchinari, pensaci tu!”

Ci misi mano, non c'era nulla di rotto, infilai il disco in vinile pigiando un pulsante, il disco incominciò a girare normalmente così il suono di violini e di pianoforti si sparse nella stanza.

“Io è da mezzora che ci provo, ma niente!” affermò mordendosi un labbro.

“Ma lo avevi infilato il disco?”le chiesi.

“Non sono stupida certo che lo avevo infilato!”

“ Allora perché non era dentro il giradischi...”

“Ah, e va bene... non lo avevo infilato!”ammise con svogliatezza.

“Quindi anche Naoki è sbadata” affermai gongolante.

“Voglio sentire il brano, quindi stai zitto!” affermò scocciata non volendo darmi soddisfazione.

Osservai la custodia del disco poggiata sul tavolo, per vedere di cosa si trattava, era un disco in vinile di suo padre, aveva composto lui quei brani.

Stavamo ascoltando la prima traccia “Naoko”rilessi quel nome, dunque quel brano l' aveva dedicato a lei, prima di bere e di perdere sua moglie.

Naoki si sdraiò nel letto e chiuse gli occhi rilassata dalla melodia, io rimasi fermo ad osservarla ascoltando quel brano che prima era lento, poi improvvisamente diventava frenetico e vivace, poi si concludeva tornando al ritmo iniziale calmo e dolce.

Una lacrima le rigò il viso, si asciugò velocemente l' occhio, chiedendomi di spegnere il giradischi, lo feci in gran fretta, non volevo che piangesse.

Così si alzò dal letto accedendo lo stereo, questa volta mise una canzone metal dove il cantante sembrava urlare, più che cantare, mi tappai le orecchie per non sentire quel fracasso, Naoki accortasi del mio gesto abbassò il volume, sembrava tornata al suo solito umore.

“Vuoi qualcosa?” chiese freddamente.

Il suo era un modo carino per cacciarmi dalla sua stanza, ma finsi di non capire non volevo andarmene, mi piaceva stare lì, nonostante fosse poco comunicativa.

Mi bastava semplicemente rimanere lì fermo ad osservarla, mentre scuoteva la sua testolina seguendo il ritmo incalzante della musica.

Naoki non fece ulteriori obbiezioni, ma mi propose di sedermi e di non rimanere in piedi come uno stoccafisso.

Mi fece spazio nel letto, così mi sedetti accanto a lei, Naoki tornò a seguire il ritmo della musica senza darmi importanza.

“Naoki non vuoi proprio dirmi cosa hai in mente riguardo Miamoto Osae?”

Lei assunse un 'aria seccata domandando“Perchè ti dai tanta pena per quell'uomo?”

“E' che mi sembra molto pericolosa tutta questa storia”

“Sei il solito fifone ti ho già detto che non hai nulla da temere. Ti ho dato la mia parola, non metterò a rischio la tua vita...”

“Si, ma la tua?”

Naoki fece spallucce dicendo “Non deve rientrare tra le tue preoccupazioni”

“C'è di mezzo la tua incolumità?”le domandai in apprensione.

Naoki non volle rispondermi, aveva un espressione vaga, allora capì che era proprio come pensavo.

“Mi dispiace non credo di poterti aiutare!” affermai con fermezza.

“Intendi mancare alla nostra promessa?”

“No, però...”

“Vado farmi una doccia” disse tagliando corto.

“Aspetta!”

“Vuoi forse tenermi compagnia?” chiese in tono provocante.

“No, ma che dici!” risposi arrossendo.

Naoki uscì dalla stanza, lasciandomi solo con i miei pensieri.

Non voleva che mi preoccupassi per lei, ma non potevo farne a meno, Hitsubashi era stato piuttosto chiaro, avrebbe ucciso chiunque avesse tentato di incastrare Miamoto Osae.

Naoki dopo un po' fu di ritorno con indosso solo il suo accappatoio, mi scusai pronto ad uscire, Naoki mi guardò stranita come se fossi davvero un tipo strambo.

“Mi hai già visto nuda, piantala” affermò togliendosi l' accappatoio.

“Ma non indossi proprio niente” affermai imbarazzatissimo.

“Sai com'è sono appena uscita dalla doccia!”disse spigliata.

Scappai via dalla stanza, ero troppo imbarazzato nonostante non fosse la prima volta che la vedessi nuda, udì le risa di Naoki fuori dalla porta, ero sicura che l' avesse fatto apposta, si divertiva a mettermi a disagio, almeno la facevo ridere pensai come consolazione.

Dopo un po' bussò il campanello, Naoki uscì dalla stanza sembrava essersi vestita in gran fretta per andare ad aprire, la seguì come al solito.

Era una cliente di Naoki, la osservai bene, era una ragazza comune, di una bellezza per nulla appariscente.

Naoki come al solito, con le clienti si perdeva sempre in svariate cortesie, le fece il caffè e prese un pacco di biscotti.

La ragazza rifiutò molto gentilmente, Naoki le disse di non fare complimenti, ma la ragazza continuò a rifiutare, alla fine si mise a mangiare lei stessa i biscotti.

“Buoni questi biscotti che ha comprato Naimi” disse parlando con la bocca piena.

La cliente la guardava stralunata, sembrava stesse trattenendo una risata, mentre io la osservavo chiedendomi se davvero conoscesse le buone maniere.

“Quindi devo rubare le idee di questa sua collega, ma sa come si chiama e dove abita?”disse continuando a ruminare.

La ragazza rispose alle domande di Naoki, si era ben informata su colei che aveva usato le sue idee, facendole proprie, per ottenere la promozione che in realtà spettava a lei.

“Bene me ne occuperò oggi, ma se le ha rubato le idee significa che lei non deve averne di interessanti”

“No, in realtà ha sempre creato degli articoli di moda così interessanti.

Non capisco davvero perché abbia rubato la mia sola idea buona. Non ho mai fatto dei buoni articoli, ma finalmente ne avevo creato uno interessante, parlando delle gothic lolita e delle kanguro e di tante mode contrastanti fra di loro.

Mi ero impegnata davvero tanto, ci avevo davvero messo tutta me stessa, avevo rivisto le parole, il modo di scrivere una decina di volte, ma il giorno seguente ecco che spunta lei con il mio articolo, doveva sicuramente averlo preso dal computer del' ufficio. Non riusci a dire nulla, nonostante avessi tanto voluto gridare che quella era una mia idea, ma ero sicura che nessuno mi avrebbe creduto, perché io non avevo la fama di fare dei bei articoli come lei”

“Capisco, perfettamente! Non si preoccupi le farò avere la sua meritata promozione!” affermò Naoki sorridendole.

“Posso chiederle una cosa?” chiese la ragazza, osservando lo squallido abbigliamento di Naoki.

Aveva messo un vestito davvero brutto, il più brutto che le avessi mai visto e il più squallido, era davvero troppo corto e scollato, inoltre era di un tessuto scadente e sfibrato, per non parlare della fantasia di quel vestito, aveva dei grossi quadrati gialli e rossi, erano di una tonalità così smorta da renderlo eccessivamente scialbo.

Sicuramente le voleva fare qualche critica, per il suo pessimo abbigliamento, così mi avvicinai a Naoki, pronto a tenerla, perché avrebbe potuto alzarle le mani per le sue impertinenti critiche, ma che sarebbero state più che giustificate.

“Si dica pure!” affermò Naoki con il suo sorriso di cordialità.

“Ma dove ha comprato quel vestito? E' davvero molto bello! Mi piace davvero un sacco! Si può fare scattare una foto? vorrei metterlo in un mio articolo!”disse estasiata.

Rimasi sbigottito dalle parole della ragazza, la stava sicuramente prendendo in giro, come poteva una donna che scriveva articoli di moda dire una cosa come quella, persino un non intenditore avrebbe detto che quel vestito facesse schifo.

Naoki sembrava stupita quanto me, rispose dicendo “Veramente l' ho comprato al mercato dell' usato, mi è costato soltanto 660 yen”( in euro sarebbero più o meno 5 euro)

“davvero così poco? Poi le sta così bene, potrei scattarle una foto, potrei farla diventare famosa!”disse la donna estasiata più di prima.

“No, grazie, non mi piace l' idea di comparire sulle riviste...la mia faccia è già abbastanza nota per altre cose...” rispose Naoki rifiutando con gentilezza l' offerta.

Non ci potevo credere, stava dicendo sul serio, ora capivo perché non aveva mai scritto dei buoni articoli, quella donna non aveva affatto buon gusto, non ne capiva un fico secco di moda.

Dopo un po' la donna se ne andò, Naoki riprese a mangiare i biscotti comprati da Naimi, allungai la mano per mangiarne qualcuno pure io, lei mi guardò minacciosa dicendo ”Cosa hai intenzione di fare!”

“Voglio soltanto assaggiarne uno”

“Scordatelo, è l' unica cosa mangiabile che ci sia in questa casa!”

“Ma ho fame” protestai.

“Pigliati il riso in scatola o qualche altra cosa, ma i biscotti non si toccano dobbiamo lasciarne anche alcuni a Naimi”

“Guarda che sei tu quella che deve lasciarli a Naimi, io neanche ne ho mangiato uno”

Naoki continuò ad ingozzarsi di biscotti, altro che lasciarne a Naimi se li pappo tutti e quando Naimi comparve chiedendo che fine avessero fatto i biscotti indovinate a chi diede la colpa?

“Io te l' avevo detto di non finirti tutti i biscotti, Banjo sei sempre il solito ingordo!”

“Ma se non ho assaggiato neppure uno!”protestai.

Naimi mi guardò storto dando credito alle parole di Naoki, se ne uscì di casa davvero molto arrabbiata per i biscotti.

Ma stavano davvero tutti male, prima quella donna con un pessimo gusto e poi Naimi che se la prendeva tanto per dei biscotti che neppure avevo mangiato.

Naoki buttò la busta di biscotti soddisfatta dicendo “ Erano davvero molto buoni, avevano quella crema al cioccolato e quel retrogusto, niente davvero squisiti!”

“Ah, ma lo fai apposta!” affermai con l' acquolina in bocca.

Aprì il frigo speranzoso, c'era soltanto quell' orribile cibo in scatola, non c'era proprio nulla di commestibile, così richiusi il frigo molto deluso, ma lo stomaco continuava a brontolare rumorosamente, così mangiai a malincuore quel cibo in scatola e le altre cose che aveva comprato Naimi, faceva tutto così terribilmente schifo.

Naoki aveva intenzione di svolgere quell' incarico proprio in quel momento, così mi trascinò fuori dalla porta senza darmi il tempo di finire, mi lamentai, non avevo neppure finito di ingerire quelle disgustose cibarie.

Eravamo giunti di fronte quell' appartamento,fortunatamente abitava al primo piano e la finestra era così bassa che chiunque avrebbe potuto entrarci.

Naoki sbuffò dicendo “Che noia quest'incarico è davvero troppo facile!”

“Dovresti esserne contenta e invece ti lamenti!” affermai ragionevolmente

“Ah, accertati che in casa non ci sia nessuno” mi ordinò.

Bussai alla porta con insistenza, ma non aprì nessuno, sicuramente doveva essere a lavoro, così Naoki prese un sasso e lo lancio alla finestra.

La finestra si ruppe, così riuscimmo ad entrare dentro casa, aveva davvero una bella casa, molto accogliente,pulita e ordinata, non riuscivo a far meno di notare quei particolari, vivendo a casa di Naoki che era piuttosto carente di. pulizia e ordine

Naoki prese a mangiucchiarsi le unghia guardandosi intorno, poi andò spedita verso la cucina,rimasi perplesso, non poteva aver messo i suoi articoli in cucina, dovevano essere sicuramente nella sua stanza a e allora perché stava andando in cucina?

La seguì con lo sguardo, la vidi aprire il frigo, stava pensando ancora a mangiare, era davvero un pozzo senza fondo.

“Non dobbiamo farci scoprire, ma se mangi le cose che ha in frigo le verrà qualche sospetto!”

“Sto soltanto vedendo che cosa tiene in frigo”

“Che cosa potrà mai tenere dentro un frigo...il cibo no?”

“Ma se mi mangio uno di quelli tu pensi che se ne accorgerà?”

“Naoki certo che se ne accorgerà una persona che vive da sola si accorge se nel suo frigo manca qualcosa che lei stessa non si è mangiata!”

Naoki si arrese chiudendo il frigo, così ci recammo dentro la stanza della ragazza alla ricerca del suo nuovo articolo.

Aveva una stanza piena di libri, di dischi e di manga, doveva essere un otaku, pensai osservando i vari gashapon. (pupazzetto di plastica raffigurante un personaggio di anime, manga o videogiochi. Si trovano in capsule di plastica in distributori automatici ed hanno un costo variabile).

Naoki più che dare un'occhiata agli articoli poggiati sulla scrivania, si soffermava sui dischi della ragazza, ad un certo puntò strillò “Ah, l' edizione limitata del cd dei plastic tree non ci credo!”

“Naoki ma non dovevamo prendere il suo nuovo articolo e andarcene?”

“Si, aspetta” disse osservando i vari dischi e guardando anche i manga che teneva, mentre io sbuffavo chiedendomi se davvero quella fosse un' assassina.

“Shimotsuma monogatori ( In italiano Kamikaze girl)questo film l' ho sempre voluto vedere” affermò tenendo la custodia tra le mani.

“Si, ma siamo qui per un altro motivo” affermai disperato, mentre Naoki continuava spulciare dvd e cd musicali senza volermi dare ascolto.

Mise il film che le interessava,le feci notare che la padrona di casa sarebbe potuta arrivare da un momento all' altro., ma era come se parlassi solo, non mi dava affatto ascolto, era troppo concentrata a guardare il film, così rassegnato lo guardai pure io.

Dopo essersi vista il film, sembrò decidersi a prendere l' articolo per andarcene, ma in quel medesimo istante sentimmo il rumore della porta di casa che si apriva, così ci infilammo subito sotto il letto.

Non si vedeva un bel niente, inoltre si stava stretti lì sotto, i miei capelli si erano impigliati nella rete del letto, che male! Ed era tutta colpa di Naoki che aveva perso tempo.

La ragazza entrò nella sua stanza e si buttò nel letto, così la rete si infilzò ancora di più nella mia testa, mentre Naoki non sembrava avere il mio stesso problema perchè era più gracile e stava perfettamente bene in quello spazio stretto.

Dopo un po' si sentì un rumore di tasti del telefono.

“I suoi figli mi hanno di nuovo rotto la finestra giocando a football!”disse la ragazza lamentandosi.

Dopo un po' bussò il campanello di casa, ah, fantastico c'era qualcun altro che sbucava, così non avremo più potuto tornarcene a casa.

Dopo un po' udimmo una voce maschile insieme a quella della ragazza, stavano parlando del più e e del meno, dopo un po' si buttarono tutti e due nel letto, era facilmente presumibile cosa quei due stessero facendo, respirando affannosamente in quel letto ormai cigolante che mi massacrava la testa.

Mi scappò un gemito di dolore che si confondeva con quello dei due piccioncini che se la spassavano alla grande, “Ma che cosa è stato?” chiese la ragazza mentre Naoki mi tappava la bocca con la mano.

“Io non ho sentito niente” rispose il ragazzo.

“Ah, sarà stata soltanto una mia impressione” disse la voce femminile.

Dopo si alzarono dal letto, io esultavo di gioia perché la mia testa aveva davvero sopportato abbastanza e Naoki tolse la sua mano dalla mia bocca.

“Io me ne vado” disse il ragazzo freddamente.

“Perchè?” chiese la ragazza invitandolo a restare.

“Non ho più nulla da fare qui!” rispose mancando di tatto.

“Che vuol dire?” chiese lei stupita.

“ Quello che mi serviva me lo sono preso, non mi sei più utile... Hai scritto un articolo davvero pessimo riguardo la mia band musicale che non mi ha fatto raggiungere il successo che speravo, sei stata completamente inutile!”

“Vuoi dire che sei stato con me, soltanto per questo motivo?”

“Certamente, non potrei mai stare con una ragazza tanto brutta!”

Si sentirono i singhiozzi della ragazza, che con la voce strozzata dal pianto disse “Allora quando mi hai chiesto di rubare quell' articolo...”

“E' stato soltanto perché così il tuo capo ti avrebbe dato libero spazio così da poter scrivere un articolo sul mio gruppo musicale”

“Fai veramente schifo!” disse la ragazza urlandogli contro.

In quel medesimo istante una porta si chiuse, il ragazzo doveva essersene andato, mentre la ragazza continuava a singhiozzare.

Dunque era così che stavano le cose, la ragazza era stata ingannata per questo motivo aveva rubato quell' articolo, lei non lo avrebbe mai fatto se il suo ragazzo non l' avesse spinta a farlo.

Non c'è la facevo più a rimanere sotto quel letto, stavo troppo stretto, inoltre la ragazza sembrava non volersene uscire, nonostante le arrivasse qualche chiamata di una qualche festa organizzata da qualcuno, io mi imbestialivo chiedendomi perché diamine non ci andasse, persino Naoki cominciava a non poterne più di stare lì sotto.

Alla fine ci addormentammo lì, sconfitti da quella ragazza che non aveva alcuna intenzione di uscire, inutile dire che stare sotto quel letto a dormire era davvero scomodissimo, inoltre l' aria era davvero poca e diventava sempre più irrespirabile, temevo di morire sotto quel letto, avevo sempre sofferto di claustrofobia, una delle tante cose di cui soffrivo che finivano con fobia.

   
 
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