Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Giuls_breath    30/06/2022    3 recensioni
Sansa è prigioniera ad Approdo del Re, è vittima delle vessazioni dei Lannister; vorrebbe fuggire, ma non sa come: l'occasione le si presenta quando Stannis Baratheon attacca Approdo del Re e il Mastino la aiuta a fuggire...
STORIA CHE SI COLLOCA NELLA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE TV.
TUTTAVIA NEI PRIMI DUE CAPITOLI, CITO DEI PERIODI TRATTI DAI LIBRI.
VI SEGNALO CHE USERO' UN LINGUAGGIO MOLTO COLORITO E CI SARÀ QUALCHE DESCRIZIONE CHE POTREBBE DAR FASTIDIO.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Accettazione

 
Robb le aveva fatto dire che intendeva parlare a lei e a tutta la corte: aveva un annuncio importante da fare. Le aveva pregato di vestirsi bene e pettinarsi con cura, doveva essere ancora più bella.
Probabilmente doveva comunicare a lei e a tutti quanti il giorno delle nozze con Loras Tyrell.
Ritrovare fuori dalla sua stanza Sandor la fece sorridere: le trasmise una grandissima sicurezza. Respirò profondamente poco prima di attraversare la porta della sala grande, poi entrò e tutti gli occhi e tutte le attenzioni furono per lei. Sorrise piano, ma poi notò che i Tyrell non erano lì e quel sorriso di circostanza svanì. Incontrò subito gli occhi del fratello che la osservò con sguardo indecifrabile, lei si fermò dinanzi a lui e gli chiese “Cosa succede?” poi guardò verso la madre che però le rivolse uno sguardo dispiaciuto “Che succede?” ripeté, ma non ebbe risposta.
“Vai a sederti, Sansa.” la invitò suo fratello indicandole la sedia accanto a quella della madre, Sansa ubbidì e Sandor la seguì restando un passo dietro di lei “Mia dolce sorella, miei Signori, Uomini del Nord, sono felice che ci siate tutti. Ho un annuncio importante da fare. Le nozze tra mia sorella Sansa e ser Loras Tyrell sono annullate.” Sansa corrugò la fronte e a quell’annuncio seguirono commenti concitati “Lo so, lo so. Con il loro matrimonio si sarebbe creata un’alleanza con una potentissima casata del Sud, ma…” tacque per qualche secondo “all’amore non si comanda e io sono il primo ad averlo fatto.” disse rivolgendo un rapido sguardo a sua moglie “Perciò, darò a mia sorella la possibilità di scegliere da sola il proprio futuro marito che sia nobile per nascita… o per merito.” aggiunse rivolgendo uno sguardo lungo a Sandor, Sansa seguì il suo sguardo e allora capì.
La ragazza avrebbe voluto abbracciare di slancio suo fratello, ma non così, non davanti a quegli occhi increduli e dubbiosi, no. Forse, anzi sicuramente nessuno di loro avrebbe capito la sua scelta. Abbassò la testa, ma sorrise piano: era libera, suo fratello l’aveva liberata da quella catena pesante che sentiva stringerle il collo ogni giorno di più.
Poteva di nuovo respirare grazie a lui.
“Robb, cosa ti ha fatto cambiare idea?” gli chiese quando i due fratelli erano rimasti da soli.
“Sono stati i tuoi sguardi, le tue parole non dette a farmelo capire. Anche se a onor del vero è stata Lady Olenna a farmelo notare: mi ha detto da subito che tu non eri affatto entusiasta di sposare suo nipote.” le rispose il fratello.
Sansa abbassò il capo: sapeva che quella donna era molto arguta, ma non pensava che riuscisse a leggerle dentro con un solo lungo sguardo.
“E poi… mi era chiaro già da un po’, ma per egoismo avevo fatto finta di nulla.” Sansa corrugò la fronte “Era evidente che tu tenessi a lui, bastava vedere come e quanto gli stavi accanto.” Sansa abbassò lo sguardo “Non devi vergognarti, non ti sto giudicando.” le sorrise “L’amore non può essere una condanna, Sansa. Io ti chiedo scusa se ti stavo per usare per un mero scopo politico. Puoi farlo? Puoi perdonarmi?”
Sansa gli sorrise e lo abbracciò forte, l’abbraccio fu ricambiato dal fratello che la rassicurò e le diede anche l’appoggio e la sicurezza di cui aveva bisogno. Ora poteva amare chi voleva lei, era libera.
“Grazie. Non sai quanto significhi per me!” esclamò “Cosa pensi dirà nostra madre?”
Robb divenne serio “Lei capirà, un giorno.”
“Forse dovrei parlarle.” affermò, lui annuì per poi darle un bacio sulla fronte “Qualunque cosa tu scelga, Sansa, io per te ci sarò sempre. Ricordalo.” le disse tenendole la testa fra le mani per poi accarezzarle una guancia.
“Ti voglio bene, fratellone.”
Lui sorrise e poi l’abbracciò di nuovo forte come se una parte di lui avesse intuito quanto stava per accadere.

Sansa raggiunse sua madre nella sua stanza, aprì piano la porta e la vide inginocchiata intenta a pregare, “Madre?” si annunciò la fanciulla, sua madre si voltò nella sua direzione e le scoccò una lunga e penetrante occhiata.
“Figlia.” le disse.
“Perché sei così delusa dalla possibilità che mi ha dato Robb? Avresti preferito sapermi infelicemente sposata con un uomo che non mi vuole e che io non amo?” le chiese diretta.
Sua madre le si avvicinò e le accarezzò i capelli “Ogni madre vorrebbe vedere la propria figlia felice.”
“E allora? Qual è il problema?” le chiese la ragazza.
“A te piaceva Loras, perché non lo hai voluto sposare?” le chiese di nuovo.
“Madre, hai ragione amavo Loras. Lo amavo quando ero poco più che una bambina, ma ora… ora sono cresciuta, so cosa voglio, so a cosa aspiro e so chi voglio accanto a me. Voglio accanto a me un uomo forte che mi dia sicurezza, che mi faccia sentire protetta e che soprattutto mi ami.”
“E Loras non aveva queste doti?”
Sansa scosse il capo “Madre, tu sai a chi appartiene il mio cuore. Io stessa te lo dissi quando ci trovavamo all’accampamento poco prima che i Lannister ci attaccassero.”
Catelyn sospirò “Speravo che quella fantasia ti passasse!” esclamò.
“Fantasia? Mamma io lo amo. Come può l’amore essere solo una fantasia? Non è il sogno di vivere in un bel castello, ma è una sensazione profonda che mi avvolge e riempie l’animo e il cuore. Quello che provo non è una fantasia passeggera, credimi mamma!”
La madre distolse lo sguardo, poi chiese “Per quel Clegane hai rinunciato a tutto, vero?”
“L’ho fatto per amore, solo per amore. Tu non hai fatto ogni cosa per amore di noi figli? Bene, ora sto facendo lo stesso: mi comporto e ragiono seguendo il mio cuore. So che non me ne pentirò.”
“Ti chiedo di rifletterci bene, Sansa. Lui non è e non sarà mai uno di noi. Robb ti avrà anche dato il permesso di sposare chi vuoi, ricco o povero che sia, ma la corte e il popolo mormorerà sempre la tua scelta. Ricordalo.”

Le parole della madre furono la spinta di cui necessitava Sansa, ci aveva già pensato all’alba quando Sandor l’aveva lasciata ancora a letto a dormire, ma ora quel pensiero le pareva l’unica vera soluzione: sua madre non avrebbe mai approvato la sua unione con Sandor, gliel’avrebbe sempre fatta pesare in un modo o in un altro; Sandor avrebbe fatto finta di nulla ne era certa, ma lei?
Lei non era capace di ignorare le parole dure della madre o i suoi sguardi carichi di rimprovero.
Quella notte, quando Sandor entrò lentamente e la abbracciò nell’oscurità che sembrava dare loro il giusto riparo per potersi vivere serenamente, Sansa comunicò la sua scelta a Sandor.
“Fuggire? Insieme? Tu sei pazza, uccelletto.”
“Lo so, ma l’uccelletto vuole volare, vuole vivere. E vuole vivere con te. Ovunque tu voglia. Io ti seguirò.” gli rispose.
“E il tuo titolo? La tua casa?” le chiese.
Sansa gli accarezzò il viso “Non mi importano più, non senza di te.”
“Io resterei con te, lo sai.” la rassicurò.
“E a te andrebbe bene viverci così al buio? Mai alla luce del sole? Ti starebbe bene comportarci come due eterni amanti? Sarebbe romantico per un po’, ma anche triste.”
Sandor non sapeva cosa replicare, la guardò come poteva, poi aggiunse “E pensare che abbiamo passato le pene dell’Inferno per tornare qui! Sei proprio un pazzo uccelletto.”
Lei sorrise “L’uccelletto è pronto a volare. E vuole farlo con te.”

L’alba aveva appena accarezzato Grande Inverno quando Sansa si voltò a guardare la roccaforte, Sandor reggeva le briglie di Straniero. Questo scalpitava, mentre Sansa rivolgeva ancora uno sguardo a casa sua. Era triste, amareggiata, ma sapeva di star compiendo la scelta giusta.
“Sei sicura di non volerci ripensare?” le chiese Sandor “Possiamo tornare indietro.”
“No. Sto bene qui.” lo guardò “Con te. Casa mia è dove sei tu.”
Sandor la guardò per un lungo momento, poi entrambi rivolsero lo sguardo di nuovo alla roccaforte avvolta dalla neve. Era così piccola da laggiù, poi Sansa girò lo sguardo verso la schiena di Sandor stringendo le mani attorno alla sua armatura. Sandor diede di speroni e Straniero partì velocemente al galoppo.
L’ultima cosa che Sansa e Sandor udirono di Grande Inverno fu l’ululato dei meta-lupi, Sansa sorrise: Grande Inverno era salva, i suoi fratelli erano salvi, sua madre era lì con loro.
Lei era per la prima volta felice della sua vita e si preparava ad affrontarla con l’uomo che amava.


 
___

 
Buon pomeriggio!
Sono tornata dopo mesi, lo so,
ma ho partecipato ad un concorso che mi ha portato via forze ed energie,
ho lavorato perciò non sono riuscita a pubblicare 
con la stessa regolarità di prima.
Oggi sono qui e questo è il capitolo conclusivo,
seguirà un epilogo, ma
in effetti è questo il capitolo finale vero e proprio.
E' stato, credo e spero, un bel viaggio..
Avevo pensato ad un eventuale seguito, ma 
non sono molto sicura se scriverlo o meno.
Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate e
fatemi sapere se naturalmente la storia vi è piaciuta.
Un abbraccio e un saluto a voi tutti



 
  
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