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Autore: Its a beautiful day    01/07/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Pov. Sarah

Tornare a lezione è stato devastante.

Non riuscivo a seguire nemmeno una parola pronunciata dai vari professori, mentre spiegavano le loro noiosissime lezioni.

Ero più concentrata su Regan che tornava tra le braccia di quella gatta morta della sua hostess.

Solo l'idea mi mandava in bestia.

Laureen ha provato a tranquillizzarmi dicendo che si vede lontano un miglio che Regan è cotta di me.

Ma non mi è comunque bastato. Il pensiero tornava sempre su di lei insieme a quella.. Beatrice.

Quando poi mi ha avvisata di essere arrivata, mi sono tranquillizzata.

Quello che è successo stanotte tra di noi è stato assolutamente.. fantastico.

Mai avrei pensato di riuscire a far sesso in quel modo, soprattutto dopo Dwight, eppure se penso ai miei polsi bloccati dalla sua mano.. Stringo le gambe, cercando di calmare il pulsare del mio corpo.

Si vorrei farlo ancora, vorrei ancora che lei mi sfiorasse il quel modo.

Eppure lei è a migliaia di miglia da me.

Sospiro.

Raggiungo i miei amici nella pausa pranzo. Tutti mi salutano, mi saltandomi addosso, entusiasti di vedermi.

Mi chiedono come io stia, osservandomi preoccupati

"Sto bene" mento guardandoli "Davvero ragazzi" sorrido

"Allora stasera andiamo a festaggiare!" urla Mark

"Sì cazzo! Dobbiamo festeggiare un grande ritorno! Non era lo stesso senza di te Sarah" interviene Marie.

I miei occhi si inumidiscono davanti alle loro dimostrazioni di affetto.

Non potrò mai ringraziare abbastanza la vita, per avermi donato degli amici come loro. Così presenti, così generosi, così.. unici.

La mia ancora di salvezza.

"Assolutamente sì" annuisco sorridendo.

 

Mi sistemo i capelli, mentre Beth finisce di prepararsi.

MaryJ è seduta sul letto, che guarda distrattamente il cellulare.

Siamo quasi pronte per uscire. Andremo in centro ad Anharra, a bere qualcosa.

L'idea non mi dispiace.

Vorrei togliermi di dosso questo velo di tristezza, bere quanto basta per ritrovare un po' di allegria.

Beth mi guarda curiosa

"C'è qualcosa che vorresti chiedermi?" mi volto verso di lei

"Come stai?" mi guarda, cercando di capire la mia espressione

"Bene, credo" abbasso lo sguardo "Sarà strano pensare di non averla più intorno dopo più di una settimana passata insieme. Sta facendo davvero molto per aiutarmi"

"Non ho mai visto mia sorella così presa di qualcuno. L'hai stregata Sarah" sorride

"Non esageriamo" sento le guance colorarsi.

Abbasso lo sguardo, imbarazzata.

Beth mi sorride, poi finisce di prepararsi. Si spruzza, come consuetudine, mezza boccetta di profumo, poi si volta verso di noi

"Sono pronta" annuisce.

MaryJ si alza dal letto e la raggiunge, io indosso il giubbotto e le seguo a ruota.

I ragazzi sono fuori dalla nostra stanza ad aspettarci

"Eccole!" esclama entusiasta Laureen

"Ciao ragazzi" salutiamo tutti, raggiungendoli

"Andiamo!" esclama Pongo, avviandosi verso l'uscita.

Così tutti lo seguiamo e ci dividiamo, come ogni volta, tra le macchine. Stavolta seguo Laureen e Pongo, insieme a Joe e Sophie.

Passiamo il viaggio cantando, io appoggiata alla spalla di Joe, finalmente felice di essere di nuovo insieme a loro.

Mi mancavano le nostre uscite, i viaggi in auto cantando, la sensazione di essere costantemente protetta da loro.

In questo momento è quello di cui ho più bisogno.

Sono tormentata da emozioni diverse, quasi fatico a distinguerle, ma stasera non voglio pensare più a nulla.

22.01 | Comportati bene stasera | è Regan a scrivermi

22.05 | Certo | le rispondo, alla fine del messaggio un emoji che fa la lingua.

Non ho intenzione di esagerare. Bere fino a perdere il controllo non mi ha mai portato da nessuna parte, ha fatto sempre più danni che altro.

Voglio bere quanto basta a dimenticare tutte le brutte sensazioni di oggi: il saluto di Regan prima che lei partisse, questa strana sensazione che mi agita lo stomaco da ieri sera.

Mettere in pausa tutto, fino a domani.

Una volta raggiunto un pub, ordiniamo da bere, e dopo una quindicina di minuti arrivano le comande.

"Io proporrei un brindisi" interviene Laureen "A Sarah, a tutto quello che ha affrontato" alza in alto il bicchiere

"A Sarah" è la risposta di tutti, che alzano in alto i bicchieri.

"Grazie ragazzi" sorrido, quasi commossa "Io farei anche un brindisi a voi, i migliori amici che potessi mai avere" alzo anche il mio bicchiere, facendolo tintinnare con quello dei ragazzi.

Tiro giù in pochi sorsi il drink, gustandomi il bruciore in fondo alla gola.

La testa inizialmente mi gira, ma dopo pochi minuti la sento subito più leggera.

Laureen mi raggiunge, confidandosi con me su alcuni problemi avuti con Pongo nei giorni scorsi.

Beth mi aveva detto che Laureen e Pongo avessero litigato, ma nessuno aveva mai saputo il perché.

Io ero così presa dai miei problemi che non le ho nemmeno chiesto come si sentisse, come stesse, cosa stesse succedendo.

Mi sento una merda.

Ascolto Laureen, cercando di darle un parere che possa essere il più possibile imparziale.

Pongo ha trovato dei messaggi di Laureen con Jason, l'amico di Jess.

Nulla di grave, era uno semplice scambio di messaggi per un lavoro scolastico ma che lei ha deciso di tenere nascosto per evitare che Pongo potesse dar di matto.

Cosa che è comunque successa.

Pongo si è arrabbiato tanto con Laureen, hanno discusso a lungo ma poi il loro amore ha prevalso.

Perché in una coppia così dovrebbe essere, lottare fino all'ultimo, finché si hanno le forze per rimanere assieme.

Sono contenta che abbiano risolto i loro problemi al meglio, che siano riusciti ad andare oltre.

Laureen ha promesso di essere sincera con Pongo sempre, su qualsiasi cosa, anche la più sgradevole.

L'abbraccio forte, scusandomi con lei per essere stata assente in questo suo momento di debolezza.

"Tranquilla tesoro, avevo le altre su cui contare. Avrei voluto esserci per te non appena hai scoperto il terribile dossier di Regan" mi guarda triste "Hai dovuto affrontare tutto da sola" scuote la testa

"È stata una mia scelta farlo lili, non colpevolizzarti. Ora sto bene" le sorrido, stringendola a me.

Lei ricambia l'abbraccio, poi ordina per tutti il secondo giro.

Io decido di optare per un shot, dato che bere un secondo drink mi manderebbe completamente fuori controllo.

Quando guardo l'ora sono circa le tre, il locale sta chiudendo.

Molti dei miei amici sono alticci, Laureen compresa.

Pongo cerca di sostenerla, mentre camminiamo verso l'auto. Anche Joe biascica un po', appoggiato un po' su di me ed un po' su Sophie.

In macchina entrambi si addormentano, seguiti a ruota da Sophie.

Il silenzio regna sovrano nell'auto.

Pongo mi osserva dallo specchietto retrovisore

"Sono contento che tu sia tornata Sarah" mi sorride "Laureen era così preoccupata"

"Mi spiace tanto averla fatta preoccupare, ma sono tornata" annuisco "Grazie Pongo, per tutto" gli stringo il braccio e lui posa una mano sulla mia, dandomi due tenere pacche.

Quando arriviamo al campus Pongo porta Laureen in camera sua, mentre Sophie e Joe raggiungono la camera di Joe.

Li saluto velocemente, e mi incammino verso di dormitori.

Il freddo è meno pungente di qualche settimana fa, ormai è quasi marzo.

03.09 | Sono arrivata al campus, sana e salva | scrivo a Regan

03.10 | Ottimo, ti auguro una buona notte | sorrido nel constatare che sia ancora sveglia.

Mi avrà aspettata sveglia? Oppure.. è in giro? No, sicuramente non la seconda.

Mi fido di lei. Mi ha detto che sarebbe stata in hotel, che domani mattina avrebbe dovuto lavorare.

Mi fido delle sue parole.

Non appena entro nei dormitori, sento il calore scaldarmi le guance.

Tiro un sospiro di sollievo.

Raggiungo velocemente la mia camera, il corridoio è tristemente deserto.

Sto per inserire la chiave nella mia porta, quando sento un rumore provenire da dietro di me.

Mi volto, verso la fonte del rumore.

Il mio corpo inizia a tremare, sento lo stomaco farmi male. La testa inizia a girarmi, mi manca l'aria.

Le chiavi che avevo in mano mi cadono, sono completamente incapace di connettere mente e corpo.

Un'ondata di emozioni contrastanti mi manda in confusione

"Jess?" sussurro, osservando la figura in piedi davanti a me, cercando invano di calmare il mio cuore.

 

 

Pov. Regan

La giornata di oggi è stata particolarmente pesante.

L'essere tornata qui senza di lei, risolvere problemi su problemi.

Mi sento esausta, semplicemente esausta.

Ora vorrei solo arrivare in hotel e trovarla lì ad aspettarmi, come i cinque giorni passati insieme.

È bello tornare a casa ed avere qualcuno che ti aspetta. Oltre Otis ovviamente.

Mi manca anche il mio cagnolino.

Ecco in questo momento vorrei essere a casa mia, sul mio divano davanti al mio enorme camino vicino a Lei ed a Otis.

Lei rannicchiata vicino a me, Otis come al solito con la testa sulla mia coscia.

Sarebbe tutto perfetto.

"Allora vieni a bere con noi stasera? Abbiamo tutti bisogno di svagarci un po'" mi propone Joshua, mentre torniamo verso l'hotel

"Oh no grazie, sono esausta, in due giorni ho fatto migliaia di miglia. Voglio solo mettermi a letto" sospiro

"Veramente Regan? Ma quale incantesimo ti ha fatto quella ragazzina?" si volta stupito verso di me

"Non mi ha fatto alcun incantesimo Joshua, non è di certo per lei che resto in hotel"

O forse sì?

"Certo, riparliamone quando avrai preso coscienza della situazione" mi tira una spallata giocosa "Vabbe, vorrà dire che mi divertirò da solo" alza le spalle

"Sono sicura che sai cavartela benissimo anche da solo" gli sorrido.

Raggiungo la mia camera e mi dedico una lunga doccia rilassante.

Forse Jo ha ragione. Il fatto che io voglia rimanere in camera questa sera è inconsciamente collegato a lei?

Forse sì.

Non sento più l'esigenza di andare in giro e festeggiare. A che pro? Non mi interessa conoscere nessuno, né tanto meno scoparmi qualcuno.

Sto bene così.

E poi domani mattina presto, anche se è sabato, dovremmo raggiungere il cantiere e continuare i lavori.

Forse uscire però mi avrebbe aiutata a distogliermi dall'idea di lei in giro con i suoi amici.

Cosa staranno facendo? Qualcuno si sarà avvicinato a lei?

Una parte di me vorrebbe sguinzagliare i miei investigatori, affinché la tengano d'occhio.

Poi interviene la mia parte razionale, ricordandomi che l'ho quasi persa già una volta per questo motivo.

Non posso permettermi che accada di nuovo.

Mi sdraio sul letto una volta terminata la doccia.

Ormai è tarda sera, non ho nemmeno voglia di mangiare.

Prendo in mano il libro, e comincio a leggere. Ogni tanto butto un occhio sul lato vuoto del letto, dove lei dormiva, ed un senso di nostalgia mi pervade.

Sospiro.

Mi dedico alla lettura del libro tutta la sera, ritagliandomi un attimo per me.

Joshua mi manda la foto di una spogliarellista che gli sta ballando addosso, seguita da una sua foto mentre sorridente tiene in mano un drink.

Sorrido.

Ricordo bene i tempi in cui fare queste cose era la mia priorità.

Utilizzare le persone a mio piacimento, fino all'esaurimento, per poi lasciarle lì vuote e prive di ogni dignità.

Mi sento una merda se ripenso a tutte le sfortunate ragazze che ho incontrato sul mio cammino.

Certo, per molte probabilmente è stato solo un sfizio personale, per altre invece? Per altre potrei essere stata molto più. Fonte di dolore, vergogna, rabbia.

Chissà quanti disastri ho seminato per il mondo.

23.48 | Divertiti | rispondo a Joshua aggiungendo un emoji che dà un Bacio.

Metto via il telefono, cercando di non pensare a lei lontana da me.

Mi addormento esausta, per poi svegliarmi non appena ricevo il suo messaggio.

03.09 | Sono arrivata al campus, sana e salva |

03.10 | Ottimo, ti auguro una buona notte |

Blocco il telefono sollevata, ora che so che è al campus sono più tranquilla. D'altronde, cosa potrebbe mai accadere? 

 

   
 
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