Era una giornata come un altra a Paradise, nella nuova Paradise.
Armin stava scrivendo il resoconto come sempre, però domani sarebbe stato un giorno particolare.
Odiava quel giorno, non riusciva mai a lavorare bene.
Sospirò e guardò fuori dalla finestra, chissà dove sarebbe ora, se lui fosse stato ancora vivo.
Aspettò alla mezzanotte, anche se avrebbe dovuto fare un viaggio domani, ma non importava, perché quello era più importante.
La sveglia suonò e lui prese la sua candela, aprì la finestra e sentì il fresco tra i capelli...
Sorrise e soffiò "buon compleanno Eren".


_ La mattina dopo_
"Armin!" Una persona correva verso di lui, si girò confuso e Jean gli sorrise tristemente.
"Ho una cosa per te, Levi l'aveva trovato tra i referti del capitano Hangie..." Gli fece vedere un foglio, lui lo prese e sorrise, era semplicemente un foglio con qualche scritta.
Ringraziò e chiese di salutare tutti quanti da parte sua.
Decise di perdersi nel suo passato una volta solo...
Si sedette da solo in una parte della barca, aveva il mare davanti e nessuno vicino.
Armin non piangeva più davanti alle persone, non voleva più farlo.
Riguardò quel foglio, era stropicciato...
Era una tabella con tanto di pro e contro, l'aveva riconosciuto subito.


["Non puoi farlo!" Urlò ancora Eren ed Armin sbuffò, ok era gracile e allora??
"Eren non c'è nessun motivo per cui io non dovrei fare il soldato! Ho passato tutte le prove!" Rispose cercando di risultare credibile, in realtà Armin aveva paura, di sbagliare, di morire! Ma non voleva starsene con le mani in mano mentre i suoi amici andavano a morire.
Eren lo guardò quasi deluso e ferito, fece ancora no e prese un foglio.
"Cosa fai?" Chiese Armin curioso ora e l'altro per la prima volta in quel giorno gli sorrise.
"Ti elenco i motivi per cui non puoi far parte del corpo di ricerca!" Rispose orgoglioso quasi.
Il biondo alzò gli occhi al cielo ed aspettò.

1. Rischio di morire 90%
2. Sei intelligente per morire
3. C'è bisogno di qualcuno come te qui.
4. Non voglio che parti.

Eren li mostro a lui, sperava solo di farlo ragionare.
Armin però lo guardò e prese anche lui il foglio cominciando a scrivere le risposte.

1. Anche qui c'è il rischio di morire, voglio che mio nonno sia orgoglioso di me.
2. Posso aiutare nei piani!
3. Torneremo insieme.
4. Neanche io voglio che parti.

Eren lesse e se da prima ridacchiò poi si fece serio e lo guardò, aveva capito sarebbe stata dura, di solito era il biondo a convincere lui piuttosto che il contrario.
Prese il foglio e optò per un altro punto.

1. Non voglio che muori per colpa mia. Voglio poterti proteggere. Sei importante per me.

Armin lesse e si sentì in colpa, notò le guance rosse del suo amico e sorrise.
5. Se devo morire, voglio farlo con te. Voglio scoprire il mare con te.

 

1. Non voglio morire da solo.

Eren lo guardò e si maledì, perché come poteva ora dirgli no?!
Stropicciò solo il foglio e sbuffò un "non mi ascolti mai!". ]


Armin pensò che Eren avesse buttato quel foglio, erano solo delle scritte.
Ma allora perché stava piangendo? Perché Eren anche da morto continuava a fargli quell'effetto?
Piegò il foglio per metterlo in borsa e notò un messaggio.


Mi dispiace per quello che ho fatto, volevo solo salvarti. Armin grazie per essere entrato nella mia vita.
Credo che tu abbia fatto ciò che è giusto, qualunque sia.
Tuo, Eren.
P.s il numero 5 possiamo segnarlo come fatto.>


Armin fissò quelle scritte come se fossero gioielli...
Eren l'aveva salutato, aveva pensato a lui.
Nonostante tutto.
Portò quel foglio al petto e pianse.
"Auguri Eren.... Tuo, Armin." Rispose guardando il mare con malinconia.