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Autore: curlywriter    01/07/2022    0 recensioni
Hailey e Jay stanno affrontando un caso complicato che ad Hailey ricorda la rapina che subì in tenera età mentre era al ristornate con il padre; a questo momento intenso si aggiunge un incontro con un uomo che Hailey non vorrebbe rivedere: suo padre! : jay però dimostra quanto Hailey valga, quanto là mai e quanto lui sia diverso alla tipologia di uomo a cui purtroppo hailey era stata abituata. e finalmente lo mette al suo posto. Ps: questa storia contiene sensualità, dolcezza e crime. Ambientata post matrimonio e dopo la fine della 9 stagione; buona lettura.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Note Autrice —> prima di raccontarvi brevemente la trama di questa nuova FF Upstead, devo fare una premessa devo ringraziare per l’idea il profilo di !lenia ( @I_am_Ile) su twitter. Mi sono imbattuta in questo suo commento: “Ma vi immaginate un episodio della decima stagione dove hailey confronta il padre e jay che ne prende le difese.” , durante la visione della 8x04 riproposta, durante la messa in onda del lunedì, da Italia1..così le ho chiesto il permesso di prendere spunto ed ho buttato giù questa One shot. La ringrazio per avermi ispirata e vi consiglio di seguire sia lei che me su Twitter. Avevo preventivato di pubblicare questa storia la settimana scorsa, ma la mia sbadataggine con la tecnologia me ne ha fatta cancellare buona parte, così ci ho messo più del previsto. Però finalmente la posso condividere con voi e spero che vi piaccia tanto quanto le altre storie che vi ho proposto. Commenti e opinioni sono ben accette!

Ci tengo, come sempre, a precisare che i personaggi non mi appartengono, ma sono frutto della penna e della fantasia degli showrunner della One Chicago.

Vi auguro buona lettura e vi ringrazio per il tempo che dedicate alle mie storie! Vostra, Curlywriter.

 

 

 

Un incontro fuori programma

 

 

Hailey e Jay erano appostati  al caffè sotto casa della loro sospettata: dalla vetrata del bar potevano osservare al meglio il monolocale di Chrissy Gutierrez e il suo fidanzato ed ex manager Dave Miller. Tutto sembrava tranquillo, avevano ordinato pancake e caffè nero bollente, ed erano esausti da questo caso: erano a buon punto e nonostante avessero passato la notte a casa propria dormendo abbracciati, Jay aveva sentito il sonno irrequieto di sua moglie che tentava di dormire cercando e trovando beneficio nel calore delle braccia di jay, ma che comunque non le permettevano di riposare al meglio come il suo fisico e soprattutto la sua mente richiedevano. Da poco più di una settimana avevano fra le mani un caso che sembrava impossibile da risolvere, per mancanza di alibi, nonostante le mille prove già raccolte. A questa difficoltà si aggiunse il fatto che il caso di una apparente rapina in realtà si era rivelato un caso di abusi da parte di una donna ex pugile e oggi tossicodipendente verso l’ex compagno e la figlia di sette anni. Non era ne il primo caso ne l’ultimo che sarebbe capitato davanti gli occhi di hailey e jay, ma ricordava molto ciò che la stessa detective aveva subito all’età di dieci anni al ristorante, quando capì di voler diventare una poliziotta incontrando per la prima volta il suo sergente Trudy Platt, e quindi, sia per Hailey che per Jay aveva colpito duramente, e insieme al fatto che quella domenica sarebbe stata la festa del papà, tutto stava creando la situazione emotivamente difficile.

Thomas Jason White detto TJ e sua figlia Leah erano stati aggrediti all’interno del negozio di compro oro di proprietà del giovane ragazzo padre: spesso Leah per poter passare un po’ di tempo con lui, stava alla cassa del suo negozio e lo aiutava dentro al bancone. Aveva solo 18 anni quando Chrissy Gutierrez la sua ex ragazza, conosciuta come Lady Snake, ex promessa della box, lo rese padre. Non in grado di fare la madre, li abbandonò dopo nemmeno un mese dal parto, decidendo di tornare sul ring, tornare in forma e provare a sfondare a livello agonistico affidandosi a Dave Miller suo procuratore tossicodipendente che invece di portarla alla fama, non riuscendo a fare il suo mestiere la portò a combattere nel mondo degli incontri clandestini e in quello dello spaccio. Tutti gli indizi portavano ad una rapina organizzata da parte di Dave e Chrissy, ma ciò che i due coniugi detective si domandavano è il perchè di questo gesto. 

Jay e Hailey stavano osservando l’appartamento della pugile e del suo fidanzato, quando Jay domandò ad hailey cosa pensasse del caso…

La giovane detective però aveva la testa altrove, Jay sapeva benissimo che questo caso stava colpendo duramente perchè molto simile alla rapina avvenuta nel ristorante della sua famiglia anni prima. Così Jay per attirare l’attenzione, dato che Hailey non lo stava palesemente ascoltando perchè persa nei meandri della sua mente, attirò la sua attenzione rubando un pezzo dei pancake che aveva nel suo piatto. Il suo piano funzionò dimostrando nuovamente di conoscere sua moglie, la donna della sua vita, come e, forse pure meglio, delle sue tasche.

“Ehi!” Disse Hailey mettendosi sul volto un finto broncio per poi regalargli il magnifico sorriso che solo lui sapeva farle formare specialmente quando le disse: “dovevo attirare la tua attenzione e poi il matrimonio è condivisione e io condivido tutto con te, solo con te” rispose facendola arrossire mentre le strizzava l’occhio.

“Vuoi dirmi cosa ti frulla per la testa? Sta colpendo più forte del previsto eh?” Disse guardandola dolcemente.

Hailey ebbe un nodo in gola: nonostante fossero sposati da poco più di otto mesi, dopo tutto ciò che avevano attraversato prima con Roy e poi con il caso Escano e Anna, Jay era rimasto, era sempre lì al suo fianco pronto a sostenerla, anche quando potevano essere colpiti da divergenze e opinioni in contrasto lui stava portando avanti e facendo fede alla promessa fattale quando Hailey contraccambiò il suo primo “ti amo”, quel ti amo a cui finalmente potè attribuire il vero e corretto significato.

Hailey si legò i capelli in una coda alta, nonostante il freddo di Chicago, e sorseggiando il suo caffè bollente, rispose al marito che nel frattempo aveva iniziato a sfiorarle la mano con il suo pollice, un piccolo gesto che aveva effetto calmante su Hailey e che pur essendo in servizio, gli permetteva di essere vicini e di confortarsi a vicenda.

“É così assurdo: Leah ha riconosciuto Dave dal tatuaggio sul collo, che quel troglodita ha dimenticato di coprire, eppure non sappiamo come incastrare la madre, perchè sappiamo che anche lei è coinvolta. Ci manca il movente… ” disse Hailey sbuffando e guardando prima Jay e poi la finestra di quell’appartamento che sembrava desolato e abbandonato.

“Ricapitoliamo: Chrissy abbandona Leah e TJ quando la bambina non ha nemmeno un mese di vita, dicendo che vuole sfondare nel mondo della lotta e che non sente l’istinto materno. Per sette anni non si fa viva, ma ora che è indebitata fino al collo, tossica, torna proprio quando TJ si sta rifacendo una vita con Mckenzie Foy, ragazza con cui sta da qualche mese e con cui Leah ha un ottimo rapporto. Potrebbe essere scattata della gelosia, della possessione? In fondo fino a che TJ non ha incontrato Mackenzie non ha avuto relazioni e ha vissuto in simbiosi alla piccola Leah, Chrissy non si è fatta viva.. potrebbe essere una sorta di delitto passionale?” Disse Jay finendo i suoi pancake.

Hailey si osservava intorno, e Jay sapeva cosa stava pensando, voleva mettere insieme quei pochi indizi che avevano.

“L’unico che potrebbe aiutarci si trova in terapia intensiva, TJ lotta tra la vita e la morte.. Leah è sotto shock e non ha nessuno al di fuori di suo padre e Mackenzie che però per la legge non è nessuno.. Dave è scomparso e l’unica donna che può portarci da lui ha un alibi perfetto perchè mentre lui faceva il lavoro sporco si trovava ad un incontro clandestino che ha pure vinto. Stiamo osservando casa sua da ore e ore in questo putrido bar che almeno non ha del caffè scadente ma siamo ad un vicolo cieco. L’unica cosa che sappiamo è che TJ ha subito un intervento a cuore aperto perchè ha salvato sua figlia da un colpo di pistola, stesso colpo che se non fosse stato per Platt avrebbe preso la mia fronte. Solo che quando capitò al ristorante di mio padre quella fu una vera rapina, in questo caso la rapina è stata inscenata, volevano colpire Leah e TJ ma ci manca il perchè…” sbuffò Hailey.

Jay sapeva che stava iniziando ad essere tutto dannatamente pesante per Hailey. Sapeva che questa pseudo rapina aveva rievocato ricordi e sicuramente il fatto che suo padre, a differenza di TJ era rimasto inerme mentre i rapinatori puntavano una pistola contro la figli pre adolescente, stavano iniziando a urtarle i nervi provati da quel vicolo cieco.

La loro colazione e il loro appostamento era l’ennesimo vicolo cieco, ma per fortuna ci pensò Voight a svoltargli la giornata.

TJ si era svegliato ed era uscito dalla terapia intensiva e il loro sergente, voleva i due detective in ospedale per poter parlare con l’unica persona che forse poteva dare qualche indicazione maggiore ai due poliziotti. 

Jay pagò e quando uscirono dal locale, mentre il detective teneva aperta la porta a suo moglie, il gelido inverno li colpì.

I due stavano camminando uno vicino all’altro e se Kevin o Adam li avessero visti in quel momento, li avrebbero presi in giro per come erano sincronizzati e appiccicati lungo il cammino. 

Quando si avvicinarono al loro pick up Hailey si accorse di movimenti sospetti: così per non farsi scoprire o notare, spinse Jay verso il cassone e lo baciò. Jay si sorprese ma quel gesto così focoso gli fece capire che Hailey aveva notato qualcosa. Era raro che durante il servizio Jay e Hailey si lasciassero andare ad effusioni, sia perchè erano riservati ma soprattutto professionali. Ma hailey aveva sbattuto suo marito contro il cassone del pick up e gli stava letteralmente divorando le labbra. Dopo una sorpresa iniziale, qualche sorrisino beffardo mentre si scambiavano un bacio appassionato, Jay ha compreso perfettamente che Hailey aveva notato qualcosa e stava sfruttando la loro relazione come copertura. 

Jay si affrettò a levarle l’elastico dai capelli, che ha contatto con l’aria fredda di Chicago iniziarono a coprire entrambi i loro volti, proprio come Jay aveva pensato mentre compiva il gesto. Hailey per ringraziarlo gli morse leggermente le labbra mentre lui, intensificando il bacio iniziò a giocherellare con una ciocca bionda… erano sempre sulla stessa lunghezza d’onda, come due ballerini si seguivano a vicenda ed Hailey era grata di avere quel rapporto con Jay, era rassicurane e piacevole lavorare in quel modo e anche intrigante sfruttare il loro amore.

Si staccò leggermente da lui e facendogli l’occhiolino gli disse: “Che il nostro viaggio di nozze abbia inizio..”; lo baciò ancora una volta a stampo e sorridendo proprio con lo stesso ampio sorriso che rivolgeva a Jay ogni mattina da quando aveva cominciato a svegliarsi assieme, prese il suo iPhone e propose: “dovremmo immortalare il momento dell’inizio del nostro viaggio”. 

Jay comprese che Hailey voleva scattare una foto non tanto a loro ma a quello che stava dietro di loro eppure non vedeva nessuno. Le sorrise e acconsentì, si mise in posa, scattarono un paio di foto dove jay la guardava e la baciava sulla guancia, proprio come una coppia qualunque ma in realtà hailey stava fotografando l’auto vecchia e arancione che aveva visto parcheggiare proprio dall’altro lato della strada. Era la stessa auto di Chrissy, e Mentre stavano uscendo dal bar, la detective si era accorta dell’automobile già vista in precedenza. Non voleva che li vedesse in faccia dato che si stava guardando intorno, perciò la prima cosa che le venne in mente fu quella di baciare suo marito. Solitamente la maggior parte della gente evitava, a causa di imbarazzo di osservare le coppie mentre si scambiavano effusioni in pubblico e, per quanto hailey fosse professionale e pudica del loro amore, era l’unica soluzione. Fu grata di lavorare con suo marito, il matrimonio aveva solo amplificato la loro connessione, e come sempre non occorrevano parole. Entrambi però si stavano divertendo e nonostante ormai Chrissy fosse entrata in casa, Jay attirò velocemente Hailey e la baciò ancora una volta teneramente. 

Quando la detective si staccò sorrise al “Ti amo” che Jay le stava sussurrando sulle labbra. Quando si staccarono definitivamente, hailey appoggio’ il palmo della mano sul bicipite del suo partner e spinse senza smuovere Jay di un millimetro, e gli disse “dai rubacuori, torniamo in modalità lavoro. Oggi ci è già andata particolarmente bene. Hai avuto una dose mattutina extra” Si sorrisero ed entrarono ognuno al proprio posto. 

Hailey stava guardando le foto che avevano scattata e inizialmente odiò doverle mandare alla squadra e al loro capo perchè erano davvero belle, quella in cui Jay la guardava e le sfiorava la guancia prima di 

Baciarla delicatamente era stupenda e ringraziò che la targa dietro era sfocata, quindi decise di mandare le prime due alla squadra mentre chiamava il suo capo dicendo mentre metteva in vivavoce: “Ehi sarge io e Jay uscendo dal bar abbiamo visto Chrissy tornare a casa.. stiamo per andare a interrogare TJ che si è svegliato o vuoi che la seguiamo.”

“Vi ha visti?” Domandò il loro capo. 

Jay e Hailey si guardarono sorridendosi beffardi ripensando alla loro sessione di baci extra: “ehm no, abbiamo cercato di non farci vedere come meglio potevamo, però non ne siamo sicuri che non ci abbia del tutto notato” disse facendosi serio Jay.. “Abbiamo fatto finta di essere una coppia in luna di miele e con la scusa ci siamo scattati un selfie, vi ho appena mandato la foto, dietro di noi si nota bene la targa.” Continuò Hailey mentre era ancora arrossata sulle guance per colpa sia del freddo, sia per il fatto che tutti avrebbero visto una loro foto privata. Era lavoro in quel momento ma era particolarmente gelosa dei loro momenti. Jay la stava osservando con il suo solito ghigno beffardo che usava per ammaliarla. Erano nell’abitacolo di quel pick up che era stato ed era ancora teatro di battibecchi, flirt e baci intimi e in quel momento la stava guardando sognante e pregando che quella giornata finisse in fretta per poter tornare a casa con la sua dolce metà e continuare a coccolarla come meritava.

“No, vi voglio in ospedale, passate prima dalla bambina e poi da TJ, diramiamo la targa dal dipartimento e da Chrissy mando Kevin e Adam. Vi ha già visto troppe volte. Lasciate subito la zona.” 

Jay non ci penso’ due volte e mise in moto la sua auto lasciando il parcheggio. Ogni tanto fissava Hailey che aveva ancora una radiosa felicità negli occhi, che sentendosi osservata gli chiese perchè la guardasse in quel modo. Sapeva che la imbarazzava, quell’imbarazzo che lui amava perchè quando la guardava in quel modo smuoveva sempre il suo cuore che accelerava felice e pieno d’amore. 

“Ti ha dato fastidio inviare quelle foto?”

“Ohh beh ne ho inviata una, le altre le teniamo per noi e le mettiamo sul mobile del salotto, le ho inviate solo a te, tanto a loro doveva interessare solo la targa”. Gli rispose donandogli un altro mezzo sorriso. 

“Stasera continuiamo da dove abbiamo interrotto.” Gli disse Jay prima di svoltare verso la strada principale che portava al Med. 

 

******

 

Hailey e Jay stavano salendo le scale per andare al piano della terapia intensiva: solitamente prediligevano l’ascensore, ma mentre lo stavano attendendo ci fu un’emergenza e quindi Jay, che era allergico agli ospedali tanto quanto Hailey, la tirò per la giacca e le indicò le scale, voleva evitare di dover assistere a qualche scena scioccante. Si avvicinarono al bancone della caposala e chiesero di TJ. “É stato trasferito nella stanza 309 della cardiologia.”

I due coniugi si piantarono un’occhiata sconsolati, e alzando gli occhi al cielo cambiarono destinazione. La cardiologia era uno dei reparti più confusionari e più vicini al pronto soccorso. Odiavano quel luogo e ad entrambi ricordavano il periodo di quando Jay fu operato dopo il rapimento di Angela.

Mentre camminavano verso la cardiologia dovettero attraversare gli ambulatori che effettuavano le visite giornaliere, quel pomeriggio era davvero affollato ed entrambi erano già saturi.

“Il pensiero che dopo dobbiamo ancora passare in pediatria mi mette i brividi” esternò Hailey.

Jay fece una smorfia e imprecò.

Quando arrivarono davanti la stanza mostrarono i distintivi che avevano al collo all’ufficiale di pattuglia e prima di entrare bussarono.  Videro TJ nella stanza da solo, in condizioni migliori di come lo avevano trovato, lo salutarono e si ripresentarono. Hailey e Jay furono i primi a presentarsi sul posto avendo sentito la chiamata alla radio mentre si stavano recando al distretto, però avendolo trovato in condizioni pietose non credevano che TJ si ricordasse di loro. 

“Detective mi ricordo, lei ha portato via la mia bambina.. chiedo di vederla da ore ma non me lo hanno ancora consentito.”

“Passeremo da lei più tardi, sta bene, è con altri agenti, monitorata h24 da agenti, dottori e infermieri. Ci dispiace doverti fare delle domande così precise e snervanti, hai appena avuto un intervento delicato, ma nelle indagini è emerso qualche dettaglio e io  e miei colleghi crediamo che quella che sembrava essere una tentata rapina possa essere in realtà un tentato omicidio.” Spiegò Jay guardando TJ.

“Come tentato omicidio? E per quale motivo avrebbero voluto ucciderci, ma soprattutto chi?”

“É ciò che ci chiediamo anche noi, per questo siamo qui da te. Hai debiti? Problemi di droga? Qualcuno ti deve dei soldi?” Chiese Hailey.. sorridendogli dolcemente.

“No, niente di tutto ciò.. insomma da ragazzo ho fumato qualche canna, ma da quando è arrivata Leah e ho dovuto occuparmi di lei da solo, mi sono ripulito, ho la mia attività di compro oro e se mi accorgo che qualcuno potrebbe creare problemi lo mando via. Ma poi perchè puntare una pistola contro mia figlia, perchè? A proposito come sta?” Iniziò a chiedere agitandosi. Hailey prese in mano la situazione, tentando di calmarlo rimanendo distaccata mentre Jay iniziava a patire e pensare che stavano girando intorno a tante cose che assimilate non avrebbero portato a nulla ed era letteralmente esausto da questo caso, che avrebbe voluto passarlo alla rapina e omicidi ma non sembrava essere un caso di quelli di cui si occupavano. 

“TJ, Leah sta bene, ha soli sette anni ma è una bambina incredibile, proprio grazie a lei e al suo spirito di osservazione siamo arrivati ad avere più informazioni possibili, il problema è che io e il mio partner non sappiamo come metterli insieme. So che stai pensando a tua figlia, lo capisco e capisco il gesto che hai fatto, ma dobbiamo agire tempestivamente, per la vostra sicurezza e quella di Mckenzie che ora è con Leah e degli agenti” disse Hailey guardando sia TJ che Jay.

“Ecco TJ, dalle indagini, dalle foto e da cosa ha raccontato tua figlia ai nostri colleghi è emerso che Dave Miller e Chrissy Knight, madre di tua figlia e tua ex potrebbero essere coloro che hanno architettato tutto. Leah ha riconosciuto il tatuaggio sul collo di Dave. Le telecamere ci hanno permesso di identificarlo da quel dettaglio.”

TJ era sconvolto, non vedeva Chrissy da sette anni, non si era fatta viva e non si era mai presentata alla sua porta. Leah nemmeno la conosceva quindi fu abbastanza sconcertato. Iniziò ad agitarsi ed Hailey tentò di rassicurarlo senza successo.

“Dovete bloccarla, Chrissy ha problemi di droga da anni, non è mai più stata in se, ha sempre dato colpa alla gravidanza. Vorrà sicuramente far fuori Leah… dovete proteggerla..” Disse disperato.

“Calma, Calma, degli agenti sono con lei, e noi torneremo a farle visita se può rassicurarti.. ma TJ dobbiamo chiederti uno sforzo, dobbiamo trovare un movente, perchè al momento abbiamo Dave è nascosto, mentre Chrissy è a piede libero, con un alibi e non possiamo trattenerla. TJ sei la nostra unica possibilità per incriminarla”continuò Jay. 

In quel momento il medico entrò in stanza e chiese ai due detective di lasciare tranquillo per qualche minuto TJ, aveva subito un intervento a cuore aperto e anche Jay sapeva cosa stava passando perciò gli disse che sarebbero ritornati passata mezz’ora. Mentre furono sulla porta TJ disse: “Ho notato gli anelli uguali, deduco che voi non siate solo una coppia sul lavoro… ecco non so se siete genitori, ma non mi interessa di me, prenderei quel proiettile per mia figlia altre mille volte, nonostante io ora sia esausto e dolorante. Proverò a sforzarmi e cercare di pensare ad un motivo, ma l’unica cosa di cui ho bisogno e Leah.. detective voi rischiate la vita tutto il giorno, penso che come partner e come coppia dareste la vita l’uno per l’altro, non so se vi siete mai protetti a vicenda, ma io mia figlia l’ho voluta con tutto me stesso nonostante fosse l’errore di una notte perchè la pillola e gli oppiacei che Chrissy assumeva interferivano l’uno con l’altro. Proteggete la mia bambina perchè è la cosa migliore che la vita potesse darmi e se per farla vivere devo pagare con la mia stessa vita lo farei qualunque motivo debba esserci.”

Hailey e Jay furono colpiti da quella richiesta, ma lo comprendevano. Non erano genitori ma entrambi capivano la sua posizione. Annuirono senza sapere cosa rispondere. Una volta chiusa la porta dietro le loro spalle, Jay chiamò il distretto chiedendo di aumentare e inviare nuovi agenti nella camera della bambina. Mentre effettuava la chiamata poteva vedere Hailey con gli occhi lucidi e persi nel vuoto: stava sicuramente pensando a come invece suo padre era rimasto inerme e dopo che lo spavento e l’arresto fu concluso se la prese pure con lei perchè aveva chiamato la polizia anziché dargli l’intero ricavato della giornata. 

Sapeva poco di quell’uomo, ma Hailey gli aveva raccontato che odiava le forze dell’ordine, non voleva che nessuno ficcanasasse in casa sua, odiava anche solo i vicini di casa. Non le aveva detto molto, ma sapeva che da bambina non aveva potuto avere molti amici, a parte i suoi fratelli e l’amica in fondo alla via che dopo un po’ crescendo si stufò di lei, non aveva avuto molto affetto. Odiava quella casa e soprattutto ora che aveva fra le mani questo caso capiva quanto a suo padre non importasse niente di lei: aveva lasciato che un uomo incappucciato, grosso il triplo di sua figlia le puntasse un’arma contro e Hailey, che era già cazzuta da piccola aveva premuto il pulsante rosso sotto la cassa: sua madre, nonostante la repulsione dell’uomo contro le forze dell’ordine aveva insistito per fare installare. E suo padre invece che congratularsi con lei, abbracciarla, chiederle come stesse, la ignorò per tutto il tempo, inveendo verbalmente e non solo. 

Jay sapeva che stava rivivendo quello che in pre adolescenza, così una volta staccato il telefono le propose: “Ehi, prendiamoci una pausa, andiamo a prendere un caffè. Abbiamo bisogno di staccare un attimo. Respira, sono qui, siamo io e te, rimani con la testa al presente” le disse Jay mettendole una mano sulla spalla. 

Sapeva che Hailey stava per avere una crisi, glielo leggeva negli occhi, così la fece sedere nella saletta di fronte alle macchinette dell’acqua. “Vuoi bere?” Le chiese dolcemente, senza lasciare le sue spalle.

Hailey abbozzò un sorriso grata dell’uomo che la vita aveva deciso di donarle, non sapeva se le lacrime che sentiva pungerle negli occhi erano più per il contesto o per la felicità di poter contare su di Jay: l’uomo della sua vita. 

Scosse la testa e gli chiese solo di parlarle perchè era ancora mentalmente distante, e lui le disse quelle parole magiche, quelle che prima di lui aveva il terrore di sentire, a cui invece ora poteva attribuire il giusto significato: “respira, siamo io e te, ti amo, concentrati su questo, su quanto ti amo e sul fatto che se fossimo in un luogo più privato con meno gente attorno in questo momento ti prenderei il volto e ti bacerei come hai fatto tu fuori quel bar.”

Hailey sorrise, le brillarono gli occhi e dentro di se avrebbe voluto essere fra le mura della loro dimora o al limite del loro pick up.

Quando si alzò fu il segnale per Jay di riproporle il caffè e lei annuendo, prima di muoversi, bloccò la sua mano sinistra e gli disse: “Grazie e.. ti amo anche io”. 

Jay le rivolse lo sguardo più dolce che potesse emanare, la guardava sempre in modo così tenero e amorevole che a Hailey si accelerarono i battiti del cuore. Era raro che si sbilanciassero sul lavoro, volevano rimanere privati per rispetto del loro mestiere ma anche del loro amore, ma dopo gli ultimi mesi, vedersi reciprocamente in difficoltà era ancora più duro. Hailey capiva Jay: aveva avuto un crollo nervoso a causa di Roy, poi si era gettata nel fiume rischiando l’ipotermia e la vita, infine Anna ed Escano, iniziavano ad essere davvero provati.

Mentre si sedevano al tavolino del bar dell’ospedale, Jay gli disse: “prometto che stasera ti offro qualcosa più forte del caffè, vuoi il solito caffè con aggiunta di panna?” 

Hailey gli sorrise e annuì grata ancora una volta per il suo uomo: sapeva perfettamente che quando si sentiva così agitata era meglio sostituire il caffè nero e bollente con un caffè con aggiunta di panna, così per smorzare la caffeina. 

Poco dopo tornò e lo ringraziò mettendo una mano sulla sua mentre appoggiava la sua tazza davanti a lei. Si erano seduti così tante volte in quel bar aspettando di dover parlare con delle vittime, o alla fine di un turno o quando aspettavano Will prima di andare a cena insieme o a bere una birra. 

“A che pensi?” chiese Jay sorseggiando il suo caffè guardando la fede nuziale nera di sua moglie, mentre giocherellava con la tazza, una delle tante che avrebbe fatto compagnia ai due detective per quella che sentivano sarebbe stata una lunga giornata.

“Lo stai chiedendo troppe volte ultimamente” ironizzò la bionda ghignando e facendolo sorridere.

Jay le stava per dire che si preoccupava per lei, ma Hailey lo sapeva e non voleva risultare distaccata come già in passato era capitato: si era fatta una promessa, voleva essere migliore per lei e per Jay, lo meritava entrambi dopo quello che avevano vissuto cos’ parlò per prima: “Penso a ciò che ci ha detto TJ ed è vero, ci proteggiamo a vicenda, lo facciamo da sempre, darei la mia vita per te e tu la daresti per me.. insomma lo facciamo da anni, ma solo ora mi rendo conto che sin da subito tu eri pronto a dare la tua vita per me..”

Disse Hailey sorprendendolo. 

“Insomma è così ovvio, ma ammetterlo ad alta voce fa un certo effetto. E sono sicura che un domani tu daresti la vita per i nostri figli, per noi, per la tua famiglia, ma Jay, ricordati che dovrai tornare sempre da me perchè non potrei reggere tutto questo da sola..”

“Ehi, torneremo sempre l’uno dall’altro e anche tu mi hai salvato la vita, non fosse per te non farei più questo mestiere e probabilmente non sarei sano di mente o addirittura vivo, e…” 

Stava per completare la sua risposta ma furono interrotti da una voce femminile che proveniva dietro di Jay: “Hailey?” Sentirono pronunciare in modo sorpreso ma allo stesso tempo raggiante. Jay vide Hailey in stato di shock aveva gli occhi sbarrati ed era quasi paralizzata, la sentì pronunciare balbettando “Mamma?!”

La signora la abbracciò ma Hailey rimase di stucco. Non era così che pensava di far conoscere jay a sua madre e tanto meno a suo padre. 

La signora dagli occhi azzurri e dal sorriso smagliante come quello di hailey poi si rivolse a Jay: “E tu devi essere Jay, finalmente ti conosco da qualche messaggio ho sentito parlare di te. Sei ancora più bello dal vivo rispetto alla descrizione di mia figlia. Sono Dafne.” Si presentò porgendogli la mano.

Jay la strinse e garbatamente pronunciò il suo nome e cognome. Era calato un silenzio imbarazzante perchè nessuno dei due si aspettava di vedere la madre di hailey e quella giornata era già stata tutto sommato complessa. 

“Cosa ci fai qui, stai bene?” Chiese dafne alla figlia.

“Lavoro..Stiamo aspettando che ci permettano di parlare con un testimone.. tu stai bene? Ti è successo qualcosa? Ti ha fatto qualcosa?” Disse riferendosi ad eventuali atteggiamenti del padre.

“Non siamo qui per me..” Disse abbassando gli occhi a terra. 

Hailey non fece in tempo ad alzarsi che un uomo alto si avvicino’ loro. Il padre di Hailey continuava a fare controlli cardiologici dopo il suo infarto, ma nessuno dei due avrebbe pensato di incrociarlo al bar dell’ospedale.

“Siamo qui per me, non so se lo sai ma ho avuto un infarto. Tua mamma ha detto che saresti passata ma forse avevi di meglio da fare: tra criminali e matrimoni improvvisi…” disse ironicamente e acidamente piantando un’occhiata prima a lei e poi a Jay. 

 Hailey al suono della sua voce sussultò. “Non sono cose che ti riguardano.. ho smesso di darti spiegazioni anni fa… la mia vita non ti riguarda.. non ti è mai importato..” Disse hailey sfidandolo con lo sguardo, cercando il piede di Jay da sotto il tavolo. Aveva bisogno di lui in quel momento, aveva bisogno bisogno di rimanere ancorata al terreno e Jay era l’unico che poteva aiutarla. Così lui prese in mano la situazione, e porgendogli la mano si presentò “Sono Jay Halstead” .

Il signor Upton non gli strinse la mano e ciò ad hailey la fece andare su tutte le furie. “Certo la mancanza di rispetto è onnipresente”. 

La conversazione fu interrotta dal cellulare di hailey e guardando suo marito, rammaricata gli disse “ devo proprio rispondere è Platt”.

Jay annuì rassicurandola e le fece capire che se la poteva cavare anche se si sarebbe allontanata per poter sentire meglio Trudy, ma ciò ad hailey dispiacque parecchio.

La guardò allontanarsi e poco dopo il signor Upton gli disse: “Sai è buffo: mia figlia mi ha sempre accusato di essere un violento e si è sposata un uomo che della violenza fa il suo lavoro, mia figlia stessa usa la violenza per lavorare dato che vi è concento usare armi e sparare a gente se non vi ascolta”

Jay fu stupefatto di sentire quelle parole, come si permetteva di dare dei violenti a sua figlia e il marito che neppure conosceva. La stessa dafne fu imbarazzata “Klaus! scusalo Jay.. non ama la polizia”.

“Si Hailey mi ha detto che non ama la polizia e soprattutto non ama coloro che si intromettono o si permettono di pensarla diversamente dal suo pensiero.. però ecco noi non ci conosciamo, e probabilmente lei non ha idea di quanto sia fantastica sua figlia. Siamo due poliziotti, amo il mio lavoro, lo amo ancora di più perchè mi ha fatto conoscere la donna della mia vita, a cui ho promesso amore, rispetto e fedeltà da qui all’eternità. Sa una cosa: hailey ha finalmente scoperto il significato dell’essere protetti e dell’essere amati. Non uso la violenza per lavorare, faccio solo rispettare le regole, cosi’ come lo fa sua figlia, ma lei non la conosce, non ha idea di che grande donna e poliziotta sia. Mette a repentaglio se stessa per chiunque, mesi fa ha anche salvato un criminale, ha avuto pietà, pietà che lei non ha idea nemmeno che cosa sia. Non amo giudicare, ne tanto meno chi giudica, ma si faccia dire una cosa, impari che cos’è il rispetto e poi potrà permettersi di sputare sentenze. Hailey me lo aveva detto che era un pezzo di merda, ma non immaginavo a tal punto. Quindi ora che Hailey sta tornando, piuttosto che renderle una giornata infernale e ancora più dolorosa, vedete di andarvene con una scusa, qualunque scusa, perchè non ho intenzione di permetterle di farla soffrire più di quel che ha già fatto in passato. Non c’ero quando era ragazzina, ma ci sono ora, l’ho sposata promettendo di amarla e onorarla finché la vita ci manterrà uniti, costi quel che costi farei di tutto per lei e per renderla felice, ma non devo dare spiegazioni a colui che non ha saputo valorizzare e mare la donna che ha deciso di lasciarmi il privilegi di starle accanto e amarla ” Disse Jay alzandosi dal suo sgabello.

“Che cosa stai cercando di fare ragazzo?”

Jay rimase freddo e impettito, si sentiva scoppiare quanto una pentola a pressione ma mantenendo rigidità e compostezza, con tono tagliente gli rispose: “Quello che non ha mai fatto lei: sto proteggendo mia moglie e ora come ora non ha bisogno di stare male per una persona come lei. Ne abbiamo passate tante, non ci è mai fregato nulla delle opinioni altrui, quindi sia felice del fatto che sua figlia ha trovato un brav’uomo che la rende altrettanto felice e che la rispetta.. io fossi padre vorrei questo per mia figlia, ma capisco che lei non è un genitore qualunque…” continuò alzando il suo sopracciglio sinistro. 

“Capisco perchè mia figlia ti ha scelto e sposato, irriverente tanto quanto lei..” Brontolò a denti stretti il signor Upton prima di andarsene senza salutare a prendere posto in un tavolino poco distante dal loro. La madre di Hailey guardava Jay rammaricata, e Jay era sia dispiaciuto per lei ma anche arrabbiato perchè non si capacitava come una madre poteva mettere davanti a sua figlia, colei che aveva tenuto in grembo nove mesi e che aveva messo al di sotto di un uomo che aveva portato solo dolore nelle loro vite. Sentiva che anche la signora Upton poteva essere una vittima, come molte che aveva incontrato durante la sua carriera in polizia, ma alla fine quella vita se l’era scelta accantonando tutto e tutti, mettendo da parte i figli che dovrebbero essere sopra ogni cosa. Ora capiva perchè Hailey fosse distaccata così dai genitori, non volesse provare a ricucire: era impossibile credere che una donna si annullasse in quel modo e capiva ancora di più perché Hailey volesse dimostrare quanto valesse come poliziotta, come donna, come persona umana ed era ancora più fiero di lei e orgoglioso di avere il privilegio di poter passare tutta la vita con lei. 

Quando la vide arrivare il suo sguardo duro si intenerì, ma vedendola tutta trafelata non pose più attenzione ai suoi suoceri e si concentro’ solo sulle parole di Hailey: “Jay, Kim ha avuto una soffiata da un informatore: abbiamo un movente. Dobbiamo tornare immediatamente da TJ. È lui il bersaglio, ti spiego lungo il tragitto” gli disse evitando di fornire i dettagli a sua madre che era per lo più un civile. Poi si rivolse a sua madre:“mamma ti scrivo un messaggio, il lavoro chiama. Se hai bisogno, lo sai!” 

Jay si rivolse a Dafne e le disse “Mi dispiace per la circostanza, è stato un piacere conoscerla” disse stringendole nuovamente la mano ma rimanendo un po’ teso in viso.

Insieme ad Hailey corse a prendere l’ascensore e nel frattempo Hailey gli disse che la squadra aveva scoperto che TJ aveva da poco firmato una polizza Sulla sua vita a causa del suo mestiere. Quindi dato che Dave e Chrissy hanno bisogno di soldi, uccidendo TJ l’intera somma in caso di morte andrebbe a Leah e chi ha presentato istanza per richiedere il riconoscimento di Leah circa una settimana fa? .”

“Chrissy?” Chiese retoricamente Jay a sua moglie. Lei annuì e aspettarono che l’ascensore arrivasse al piano della cardiologia.

Al tempo stesso hailey vide un po’ di tensione in Jay, tensione che non era così accentuata prima del loro incontro, o meglio scontro.

“Ehi Jay tutto ok? Che ti ha detto mio padre, ho notato parlavate” Gli domandò toccandogli il gomito. 

Jay abbozzò un sorriso e le rispose: “non ora Hailey, chiudiamo questo caso. Sto bene, stai serena”. Le porte dell’ascensore si aprirono e Hailey, nonostante fosse ancora un po’ dubbiosa, si affrettò a stare al passo di Jay, svoltarono l’angolo e sentirono una donna urlare. La scena che si trovarono davanti fu raccapricciante: l’agente Mayer era steso a terra, con un colpo di pistola che gli aveva forato la gamba. Dave e Chrissy gli avevano sparato e stavano per entrare nella stanza di TJ ma, quando videro Jay e hailey scapparono dividendosi. Prima di inseguire Dave, Jay disse alla sua compagna: “Manteniamo la comunicazione attiva. Hailey ricordati che ama buttare a terra l’avversario per strangolarlo. Non farti buttare a terra, è fatta di oppiacei ma ricordati che è un’ex pugile.”

Hailey annuì e gli disse di fare attenzione. Entrambi seguirono il rispettivo ricercato. Dalla comunicazione attiva Jay sentiva che Hailey aveva in corso una colluttazione con Chrissy dopo che le aveva intimato di buttare giù il coltello e di arrendersi. A Dave andò sicuramente peggio perchè uscendo dall’ospedale si ritrovò Ruzek e Atwater alle calcagna. 

“Vado a cercare Hailey, ha bisogno di rinforzi, Kev vieni con me.” Disse mentre Adam ammanettava e infilava il ricercato nella sua Jeep.

“Sentiva che hailey stava lottando, a fatica contro quella che era comunque stata una campionessa di lotta mista. 

“Hailey dimmi dove sei, arrivo con i rinforzi”.. 

“Hall.. sono nella Hall” urlò a fatica. Quando Jay e Kevin arrivarono nella hall del mld videro una Hailey disarmata e appiccicata al muro che tentava di tenere il coltello distante da lei, Jay non ci pensò due volte e facendo piano, essendo coperto da Kevin e vedendo Chrissy di spalle, si avvicinò sentendo hailey dirle: “Hai finito la tua corsa Chrissy, arrenditi.” 

“Mai, non mi avrete..” 

“Io ti consiglio di gettare l’arma Chrissy Gutierrez” disse Jay appoggiando la fredda canna della sua pistola contro la nuca della criminale. Hailey tirò un sospiro di sollievo vedendo e sentendo la voce di suo marito, ma prima riuscì a far cadere il coltello e disse con un filo di voce ammanettandola. “Chrissy Gutierrez ti dichiaro in arresto per il tentato omicidio di Leah e TJ White, con l’aggravante di aver sparato ad un poliziotto e aver aggredito me, un detective di un corpo speciale!” Disse Hailey porgendola a Kevin.

“Ci penso io ad avvertire Voight, tu stai con hailey, pensa a lei” disse Kevin. Jay lo ringraziò e si girò verso una Hailey che trovò appoggiata allo stesso muro di prima mentre tossiva e applicava tecniche di respirazione.

Si avvicinò e le prese le dita della mano: “HAiley, stai bene? Sei ferita? Vieni chiamo Will ti faccio visitare.”

“Sto bene Jay, sto bene, ma ci è mancato poco, non so come sarebbe andata a finire se non fossi arrivato. Avesse avuto meno problemi di droga e un altro manager avrebbe sfondato.” 

“Ti guarderò sempre le spalle. Vieni qui” disse abbracciandola. Hailey si aggrappò a lui, felice che quel caso fosse chiuso. Si lasciò andare nel suo porto sicuro non sapendo di essere osservata in quel momento: i suoi genitori non avevano visto la colluttazione, ma varcarono la soglia d’uscita del med mentre Jay confortava sua moglie, e grato al tempismo, la scortò per un consulto medico veloce. Stava bene, non aveva alcun graffio, ma non le avrebbe fatto varare la porta di casa se prima Will non accertava le sue condizioni di salute. Dafne fu colpita da come Jay fosse delicato con Hailey, la guardava preoccupato ma sollevato di vederla star bene. Li vedeva sorridenti, hailey aveva fatto probabilmente una battuta e vedendo come aveva difeso sua figlia, fu grata che hailey non avesse compiuto i suoi stessi errori.

 

 

*****

 

Hailey e Jay avevano appena varcato la soglia del loro appartamento e levandosi le scarpe e sciogliendosi i capelli, appoggiandosi alla stessa porta che richiuse a chiave disse: “sognavo questo momento da questa mattina”.

Jay le si avvicinò dopo essersi levato la giacca e le scarpe e prendendola per le tasche della sua felpa verde come i suoi occhi facendole un sorriso stanco l’abbracciò nuovamente.

Entrambi sprofondarono nel calore corporeo della propria anima gemella e Hailey sorrise fra se e se. Jay aveva dovuto sopportare tanto in quei mesi, e per lui sicuramente vederla nuovamente fra le grinfie e il pericolo di un criminale non fu semplice. Ma hailey sapeva che c’era dell’altro. Era cambiato dopo lo scontro-incontro con i suoi genitori e Hailey sapeva che quando li aveva dovuti mollare era successo qualcosa. Non voleva forzare Jay ma voleva assolutamente parlarne, perchè era preoccupata così per smorzare la tensione riprese quello che aveva detto per iniziare la loro copertura fuori dal bar.

“Movimentata la nostra Luna di miele eh?!” 

Ciò lo fece ridere e per Hailey fu un momento per tirare un sospiro di sollievo. 

“Si direi di si, anche se ora che ci penso non abbiamo fatto una luna di miele, ci siamo sposati, abbiamo fatto l’amore tutta la notte e la mattina dopo avevamo di nuovo un caso fra le mani..” Sbuffò tirandola sul loro divano e facendola sprofondare nel suo fianco. 

“Vuoi una luna di miele?” Chiese Hailey sorpresa alzando un sopracciglio ma rimanendo sorridente.. 

“Tu no?”

“Se per luna di miele intendi io e te, s da qualche parte a rilassarci e goderci del tempo insieme potrei dire di si. Non voglio niente di pomposo, mi basta rilassarmi con te. Per me la luna di miele perfetta sarebbe passarla anche qui nel letto con te. Mi basta essere solo noi due senza criminali che ci mettono a rischio”

“Puoi dirlo forte, sono stufo di perdere dieci anni di vita ogni volta che qualche  criminale ti prende di mira. Mi stai facendo invecchiare tutto di un colpo. Tutto quello che abbiamo passato durante i nostri primi quattro anni di partnership è nulla in confronto a questi ultimi sette mesi.”

“Scusami, ma sono proprio degna di essere tua moglie. Mi dispiace JAy,” disse realmente affranta con un nodo in gola.

“Ehi, lo so che sono i rischi del mestiere, però ora so davvero ciò che si prova e mi dispiace di averti fatto preoccupare così in passato.” 

Hailey lo guardò e proprio come aveva fatto lui prima di chiederle nuovamente di sposarsi quella sera del 7 dicembre, gli posò il palmo della mano sulla guancia a cui lui si appoggiò chiudendo gli occhi e gliela baciò. Hailey gli sorrise di rimando e poi scavalcandolo e mettendosi su di lui gli disse: “sai che tornerò sempre da te vero? Sei l’uomo della mia vita!”

Jay annuì e con un nodo in gola fece quello che faceva ogni volta che si ritrovava in difficoltà con le parole le prese il voltò e la baciò con passione. Iniziò a passare le mani nei suoi capelli e approfondando il bacio, aggrovigliando le loro lingue accolse Hailey su di se, che legando le gambe alla sua vita si lasciò sfuggire un gemito e ansimando gli disse: “tornerò sempre da te e grazie per avermi salvata.”

“Sei tu che hai salvato me” confessò Jay sulle sue labbra. Hailey si staccò e, non capendo a cosa si riferisse lo guardò accigliata. Jay allora prese coraggio e continuò il discorso per farla arrivare al suo ragionamento.

“Ci penso da quando ho sentito le parole di TJ: lui avrebbe dato la vita per sua figlia e lo capisco, perchè io darei la mia vita per te, per la nostra famiglia e per i nostri futuri figli, ma Hailey tu mi hai salvato la vita senza saperlo”

“Davvero?!” Chiese Hailey stupefatta e anche un po’ emozionata. 

“Si, lo fai ogni giorno seguendo il mio passo, seguendo le mie teorie, essendo la mia partner ma la prima volta che mi hai salvato la vita è stata quando mi hai obbligato ad andare da una psicologa e curarmi. Non so dove sarei senza di te ora, e scusa se in quel periodo sono stato un pezzo di merda, se quando è morto mio padre ti ho trattata male e ho pensato fossi la classica figlia di papà, io sono stato una merda e oggi ho il privilegio di poter essere tuo marito.”+hailey gli accarezzò il volto delicatamente e guardandolo in modo amorevole gli disse: “jay, non mi servono le scuse, era un periodo difficile e io ho solo voluto starti accanto perché in fondo già ti amavo, o comunque ero attratta da te in un modo in cui non lo ero mai stata. Lo scontro con mio padre ha colpito eh?! Sei cambiato dopo che mi sono dovuta allontanare, parlami.. ma sappi che qualunque cosa ti abbia detto non ha alcun valore.” 

“Lo so, non è ciò che ha detto.. ma vederlo li che giudica il tuo essere poliziotta, senza neppure conoscerti, vederlo così indifferente che giudica le tue e le nostre scelte mi ha fatto andare su tutte le furie. Cazzo Hailey abbiamo avuto un padre che si è preso un proiettile per sua figlia e il tuo non ha fatto altro che recarti dolore. Gli ho detto che ora avevi un uomo vero accanto e che il mio compito è proteggerti, e poi a momenti rischio di vederti accoltellata.”

“Jay, Jay guardami sono qui e lo so che daresti la tua vita per me, per noi, mi hai salvata oggi, e mi hai salvata ieri e gli scorsi anni. Ti devo ricordare di quando mi hai protetta con il tuo corpo quando una serie di colpi dalle mitragliatrici ci stava per ammazzare? Mi hai salvata da North, da me stessa quando pensavo di impazzire, mi hai salvata dimostrandomi cos’è l’amore, facendomi capire quanto valgo e facendomi capire che solo con te accanto posso essere migliore. Ti amo e sei l’uomo che mi ha fatto ricredere e lo so che un  domani tu ti farai in quattro per me e per quelli che saranno i nostri figli, solo ti prego di non prenderti dei proiettili jay..”

“Prometto che cercherò di evitarli, ma se dovrò salvarti e beccarmene uno per te, non ci penserò due volte.”

“Lo so ed è questo che mi preoccupa per quello mi impegnerò a schivarli” disse accarezzandolo nuovamente.

“Ora vuoi fare felice tua moglie?” Chiese..

“Come?” Replicò guardandola in modo furbesco, ghignando.. 

“Iniziamo la nostra luna di miele.. abbiamo tre giorni liberi e io non ho intenzione di passarli vestita e di vederti vestito” 

Jay scosse la testa: solo Hailey era in grado di passare da un argomento così profondo ad un momento più sensuale. La baciò e tenendola stretta, mettendole i palmi delle mani sotto i glutei li portò in camera da letto. Piano piano e con una delicatezza quasi inaspettata iniziarono a spogliarsi, ma quando Hailey lo guardò con quella lussuria negli occhi si infiammò. Prima di lanciarla al centro del letto, fece volare la sua felpa e il suo reggiseno ai piedi della porta del bagno, poi le levò i jeans e gli slip per poi baciarla sulle labbra, sul collo fino ad arrivare a stuzzicare con la lingua il suo ombelico. Ansimando hailey, lo tirò per la maglia e mordendogli il labbro, gli disse continuando a guardarlo con desiderio: “sei troppo vestito”.

“Rimediamo subito” e così dicendo si spoglio’.

“Vieni qui” disse hailey allacciando di nuovo le gambe alla sua vita e appiccicandosi a lui. Iniziò a baciargli più volte il viso e solamente sentendo le sue possenti mani si senti’ pervasa dal calore che solamente jay le suscitava. 

“Quanto ti amo .. sono così fortunata!” Disse fra un gemito e l’altro mentre si appiccicava a lui..

“No sono io quello fortunato. Ti amo, ti amo, ti amo” ripetè mentre la baciava ovunque su quel corpo che tanto desiderava.

Jay la sentiva impaziente e anche lui iniziava a sentire il bisogno di unirsi con lei quindi dopo diversi altri baci, graffi e palpeggiamenti li fece diventare un unico corpo. La lussuria, la passione si mescolavano all’unione, all’amore e alla felicità di dedicarsi l’un l’altro. Ad ogni gemito aumentava l’intensità e quando hailey sentì arrivare un’ondata di piacere intensa morse la spalla di jay, sentirlo sussurrare il suo nome, mentre jay sentendola godere portandola al limite iniziò a stringerla a se lasciando baci misti a succhiotti lungo il suo corpo.

Quando arriveranno al culmine del piacere si strinsero ancora di più l’uno nell’altro e una volta ripreso fiato hailey si accoccolo su di jay e gli disse: “promettimi una cosa” 

“Tutto quello che vuoi” continuò quasi senza fiato jay.

“Promettimi che tutto questo non cambierà mai.. promettimi che questo avverrà anche fra Trent’anni perchè questa è la mia idea di luna di miele: io e te che ci amiamo niente di più niente di meno…”

“Te lo prometto hailey, renderò ogni giorno la nostra luna di miele”. 

Hailey sorrise felice e lo attirò su di se per l’ennesimo bacio appassionato in cui al suo interno poteva leggerci felicità, desiderio e voglia di far sentire punto era importante farla sentire speciale, ma Jay non sapeva che grazie a lui hailey aveva capito quanto era ancora più speciale lui e il loro rapporto. Era grata alla vita di aver trovato un uomo che avrebbe fatto di Tutto per lei e per loro e sotto sotto era felice che sua madre lo avesse conosciuto così con i suoi stessi occhi ha potuto vedere com’era avere accanto un vero uomo. Hailey non voleva essere difesa, ma sapeva che Jay non avrebbe risparmiato suo padre e finalmente qualcuno lo aveva messo al suo posto ed era felice che quel qualcuno fosse jay: l’uomo della sua vita!

   
 
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