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Autore: Writing_with_Venom    03/07/2022    0 recensioni
Salve a tutti. Quella che state per leggere è una raccolta di Storie One-shot che scriverò nel corso del tempo. Essendo la mia prima volta che mi cimento in un'opera del genere non so ancora bene come muovermi. Se ci sono errori o incomprensioni scrivetelo nelle recensioni per aiutarmi a migliorare. Grazie mille a tutti e buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ci troviamo nella cittadina di Zasse, un posto rurale con infinito spazio verde, ruscelli e montagne a riempire questo affascinante paesaggio bucolico. Nostrich, un giovane ragazzo di 25 anni, siede tranquillamente sotto l'ombra di un albero, mentre mangia un panino. E' un semplice boscaiolo e si prende una meritata pausa dopo un'intera mattinata di lavoro. E' l'inizio di una tiepida estate e il vento accarezza la sua bruna barba modellando la sua chioma per rispecchiare le sue onde. 
Sfortunatamente la pausa dura poco, e Nostrich torna a lavoro. A lui piace molto il suo lavoro; tagliare gli alberi è l'unica fonte di sfogo che ha a disposizione e quindi è molto dedito. 
Così le ore passano in fretta e il tramonto arriva senza neanche accorgersene. Il giovane uomo raccoglie la sua ascia, il cestino del pranzo e si incammina verso casa. In questo mondo la tecnologia non è mai arrivata, quindi gli unici mezzi di trasporto sono cavalli, carovane e carrozze. Tutte cose che ahimè un semplice boscaiolo di campagna non può permettersi. Ma a lui di questi sfarzi neanche importa, si gode volentieri il paesaggio che la natura gli offre. Torna a casa non vedendo l'ora di poter riabbracciare sua moglie e sua figlia, che non vede da quasi 12 ore. Ama stare con loro, e sono velocemente diventate il motivo della sua esistenza. Apre la porta, urlando come sempre:« Sono a casa!» eppure stranamente nessuno risponde. Di norma la piccola Anna sarebbe corsa tra le sue braccia nel giro di pochi secondi eppure oggi, non si vede arrivare. Neanche la sua adorata moglie Liza risponde alla sua chiamata, quando solitamente è in cucina a preparare la cena. "Staranno sicuramente organizzando uno scherzo dei loro!". Pensa tra se e se Nostrich, così inizia a girare per la casa in cerca delle due donne.
Aperta la porta della camera da letto, la sua faccia emanante una sensazione di pace e tranquillità, cambia radicalmente, lasciando posto al terrore, disgusto e disperazione. Sul letto infatti si vedono i corpi maciullati delle due, con il ventre aperto e le budella fuori. Il sangue rosso tinge le pareti bianche della stanza come vernice, di un quadro grottesco. Le espressioni dei due cadaveri lasciano trasparire il dolore sofferto fino alla fine con le loro bocche spalancate, gli occhi spenti ma spalancati e le guance ancora solcate dalle lacrime. 
L'uomo non resiste alla macabra scena e vomita piangendo disperato.
Passano i mesi, e ormai Nostrich, solo e confuso, si è chiuso in se stesso, abbandonandosi al lavoro e iniziando a trascurarsi sempre di più, ignorando infatti qualsiasi contatto con il mondo e rifiutandosi di curare se stesso. Non gli importa più di nulla, nulla ha senso, nulla ha valore senza la sua famiglia. Vuole che tutto torni come un tempo, vuole tornare a sentirsi bene, eppure non ha idee su come fare. Nulla può sconfiggere la morte. Perciò l'unica cosa che il boscaiolo può fare è inghiottire il boccone più amaro di tutti e cercare in qualche modo di andare avanti con la sua vita.
Un giorno tornando a casa sente due mercanti, parlare del problema di superare il Ponte, alla parola "Ponte" nell'uomo si sblocca un ricordo ormai sepolto da tempo. I due mercanti infatti stavano parlando del Ponte dei Ricordi; un ponte in pietra che si trova a sud della città ma che nessuno osa più attraversare a causa delle leggende. Si dice infatti che il ponte sia infestato da creature mangiauomini, secondo alcuni però queste creature sono in grado di esaudire desideri, ad un prezzo molto alto.
«Come ho fatto a non pensarci prima! E' questa la soluzione!» grida di gioia il ragazzo, trovando dopo mesi un barlume di speranza.
La mattina seguente Nostrich si incammina velocemente verso il ponte, pronto a pagare qualsiasi prezzo pur di avere indietro la sua famiglia. 
Una volta giunto però, non nota nulla di particolare: Un semplice ponte, costruito in pietra grigia adornato da imponenti querce permetteva di attraversare il fiume sottostante senza problemi. A parte questo non c'è nulla di mostruoso.
Questa normalità scoraggia il giovane ed è sempre meno convinto che il suo piano possa realizzarsi. 
Andare via senza neanche provare sarebbe da stupidi quindi il boscaiolo prova a fare un tentativo e inizia ad attraversare il ponte. 
A metà strada, un melodico canto, soave, quasi ultraterreno inizia a farsi sempre più presente, fino a diventare quasi ipnotico. L'uomo non può fare a meno di sporgersi a guardare il fiume in direzione del suono misterioso.
In acqua vede delle donne cantare, con lo sguardo rivolto verso di lui, donne bellissime, mai viste prima: una visione celestiale. Rimane incantato a godere della melodia delle affascinanti muse, senza quasi rendersi conto che queste si stanno lentamente avvicinando a lui. In breve salgono sul ponte e circondano l'uomo. Appena finito di cantare Nostrich riacquista il senno e capendo di cosa potesse trattarsi chiede senza troppo timore: «Siete voi le creature che infestano questo ponte? Se sì, vi scongiuro, esaudite il mio desiderio, sono pronto a pagare qualsiasi prezzo!»
Una delle tante creature, si avvicina all'uomo con fare seducente, toccandogli i fianchi e baciando il suo collo, per poi dire quasi sottovoce:« Se vuoi esprimere un desiderio, devi pagare un prezzo a tua scelta e rinunciare ai tuoi ricordi legati a questo incontro. Le regole sono semplici». 
Poi mordendogli l'orecchio sussurra al ragazzo: «Ora dimmi: cosa hai da offrire in cambio del tuo desiderio, dato che ci hai già dato la tua famiglia. Nostrich?»
   
 
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