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Autore: ROSA66    05/07/2022    7 recensioni
Vi siete mai chiesti come Oscar abbia vissuto per la prima volta una realtà tipicamente femminile? Questa breve os vuole essere un omaggio al mio antico amore, Lady Oscar, ed è stata ispirata da due challenge del forum “Writing games- Ferisce più la penna”, ossia la Challenge "To Be Writing 2022" indetta da Bellaluna, tematica di maggio (Kid-fic), e la challenge "May the inspiration be with you" indetta da VigilanzaCostante, giorno 1 maggio, alle quali vanno tutti i crediti.
Inoltre, questa storia partecipa agli "Oscar della Penna 2023" indetti sul forum Ferisce più la penna.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Kidfic | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno di luglio, all’improvviso
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes, 13 luglio 1767
 
“Oscar!! Oscar,dove sei?”
L’aveva cercata dappertutto, dentro e fuori il palazzo, e stava iniziando a perdere la pazienza. Era stata proprio lei, la sera prima, a dirgli di incontrarsi la mattina presto per fare una passeggiata a cavallo.
Poi, come succedeva quasi sempre, avrebbero finito per sfidarsi a chi arrivava prima al laghetto. Sapevano entrambi che Oscar, pur essendo abbastanza alta per i suoi undici anni, era molto più leggera di Andrè e sembrava quasi volare in sella al suo cavallo bianco.
Il ragazzo si scapicollava nel tentativo di superarla, ma non c’era niente da fare. Vinceva sempre lei.
Quella mattina, però, la ragazzina era come scomparsa.
Volatilizzata.
Andrè si passò il dorso della mano sulla fronte per tergere le piccole stille di sudore che cominciavano a brillare sulla sua pelle: il sole era già sorto e tra un po’ avrebbe fatto così caldo che sarebbe stato impossibile uscire. Era già luglio inoltrato e impegnarsi nelle varie attività come suo valletto risultava sempre più faticoso per colpa di quell’anomala ondata di caldo che aveva investito la regione parigina.
Strinse le spalle sconsolato. Forse Oscar aveva semplicemente cambiato idea senza prendersi la briga di avvisarlo.
Avvertì un senso di malinconia, come una morsa al cuore, che gli prendeva tutte le volte in cui quella ragazzina undicenne finiva per ignorarlo. Ultimamente, poi, lei si comportava in modo strano. Ogni volta che per scherzo duellavano o si prendevano a pugni, Oscar si ritirava di scatto a ogni contatto fisico, gli occhi più fiammeggianti del solito quasi a volerlo incenerire.
Oscar…
Quando, sette anni prima, sua nonna l’aveva preso con sé dicendogli che sarebbe diventato il valletto dell’ultima figlia del generale Jarjayes, lui si era immaginato già al servizio di una bambina dolcissima e gentile.
Ma la realtà fu ben diversa.
“Prendi la spada, bàttiti!!”
“M-ma io, veramente…”
“Sei o non sei il mio valletto?”
“Nonnaaaaa…”
 
Quella volta non solo le prese da sua nonna ma, recalcitrante e con gli occhi pieni di terrore, fu costretto a battersi con una giovanissima Oscar che, manco a dirlo, lo disarmò al primo colpo.
Ma quelle iridi chiarissime lo incantarono fin da subito e Andrè, suo malgrado, imparò a usare la spada per compiacerla.
Sorrise a quel ricordo.
In realtà, si costrinse ad imparare tante altre cose solo perché lei lo desiderava.
Oggi, come allora, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei.
 
§§§§§§
 
Se ne stava rannicchiata in un angolo della sua stanza, al buio, il viso affondato tra le ginocchia e la rabbia negli occhi.
Sul letto, una macchia rosso scuro sporcava il bianco candido delle lenzuola di seta.  
Sangue.
Non riusciva a crederci. Lei, l’erede della famiglia Jarjayes, colei che rappresentava il futuro di quella antica casata, che aveva ricevuto un’educazione dai più illustri precettori di Francia e che era stata allevata come un uomo, ora si sentiva al pari delle sue sorelle. Quando era successo a loro, tutti avevano gioito, perchè era il segnale che era giunta l'età in cui potevano pensare a un futuro matrimonio. Un fiore scarlatto, simbolo di prosperità e prole numerosa.
Per lei, un difetto che non sarebbe mai più sparito.
Sangue.
Non quello glorioso che si versa su un duro campo di battaglia o quello onorevole di un violento duello. Non c’era alcun orgoglio in quel liquido rosso che imbrattava di vergogna la sua vita, sbattendole in viso la sua vera natura.
 
“Oh, madamigella Oscar, che cosa meravigliosa!
Sono anni che aspetto questo momento.
Sei diventata una donna, una splendida piccola-“
“Non.Pronunciare.Quella.Parola.”
“Ma, Oscar…”
“Non dirlo a nessuno. E brucia quel lenzuolo”.
 
Un crampo al basso ventre la fece piegare in due, riportandola alla realtà. Affondò decisa gli incisivi sul labbro inferiore, nel tentativo di contrastare quel dolore che le era estraneo.   
Gli occhi le bruciavano per quella verità che aveva volutamente ignorato e che ora, beffarda, le presentava il conto.
In un attimo pensò a cosa avrebbe detto suo padre. Sarebbe rimasto deluso? E Andrè? L’avrebbe guardata con occhi nuovi? Avrebbe mutato atteggiamento nei suoi confronti, considerandola una creatura diventata improvvisamente fragile?
Un misto di invidia e gelosia nei confronti del giovane amico che possedeva ciò che non avrebbe mai avuto si impadronì di lei.
Andrè…
No, lo conosceva troppo bene, e sapeva che non si sarebbe comportato diversamente con lei a meno che non gli avesse dato modo di notare una qualche differenza.
Ma lei non sentiva di essere cambiata. Era sempre la stessa, e non sarebbe stato quel liquido corporeo a cambiarla.
Lei era Oscar Francois de Jarjayes, erede del Generale Augustin Reynier, che le stava dando un’educazione tipicamente maschile nella mente e nel corpo.   
Deglutì all’ennesima fitta, scostando un ricciolo ribelle dal viso.
Avrebbe superato anche quest’ultima difficoltà, dimostrando al mondo intero quanto valesse.
“Oscar, ma dove sei finita? Hai paura che ti batta, eh?”.
Dal cortile, la voce di Andrè le arrivò attraverso le sottili tende della sua camera da letto, il tono tra lo scanzonato e il sollevato.
Ti piacerebbe…”, pensò Oscar tra sé.
Ma non gliel’avrebbe data vinta. Neanche questa volta.
 
 
 
 
 
 
 
Nota dell’autrice:
E con questa breve os sono tornata al mio antico amore, Lady Oscar. È un omaggio a uno dei manga/anime tra i più belli che abbia mai letto/visto, e se fino a poco fa mi sono cimentata solo con il fandom di “Harry Potter”( l’altro mio amore), adesso ho deciso di scrivere questa piccola cosa.
Motore di tutto sono state due iniziative del forum “Writing games- Ferisce più la penna”, ossia la Challenge "To Be Writing 2022" indetta da Bellaluna, tematica di maggio (Kid-fic),
e la challenge "May the inspiration be with you" indetta da VigilanzaCostante, giorno 1 maggio, alle quali vanno tutti i crediti, anche se arrivo con vergognoso ritardo a pubblicare.
Inoltre, questa storia partecipa agli "Oscar della Penna 2023" indetti sul forum Ferisce più la penna.
Buona lettura a tutti.
 
  
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