• Rosa (814 parole)

Shouto ha ricordi distorti e flebili dell’estate, ma in ognuno di essi il colore predominante è il rosa. Rosa come il tramonto tremulo visibile dalla grande veranda di casa Todoroki, rosa come il vestito leggero indossato da Fuyumi.

In passato era una sottoveste, lo si intuisce dal tessuto morbido ma trasparente e dalle bretelline fine, con il bordino in pizzo. Probabilmente era di sua madre, l’unico capo sfuggito alla violenta razzia di Endeavor,atta a cancellare tutte le prove di quella che , un tempo, era stata un’esistenza pacifica.

Fuyumi lo indossa la sera, quando dopo una giornata di giochi in giardino con il sudore appiccicato ai capelli è tempo di una doccia. Suo padre non è a casa ed è la ragazzina a gestirla. Si sono divertiti con gli animali dei vicini, sussurrato storie all’ombra delle grandi frasche e addormentati sugli scalini con il sole che li cullava dolcemente. Verso le sette si rientra in casa con i piedi sporchi di terra e sul viso le macchie di marmellata  sfuggite all’attenta pulizia di Fuyumi. Il primo a lavarsi è proprio lui, poi tocca a Natsu. È divertente vederlo in quel pigiamino scolorito con fiocchetti all’altezza delle spalline. 

Prima era di Fuyumi, ora lo indossa Natsu e dopo toccherà a lui.

Endeavor è spesso assente per lunghi periodi e ha la premura di lasciare a Fuyumi una piccola somma per provvedere alle spese quotidiane. Sua sorella però mette sempre da parte qualche yen.

-Per il futuro- sussurra di solito  prima di addormentarsi.

Di conseguenza sotto Fuyumi si ricicla tutto, anche i pigiamini fucsia con fiocchetti ricchi di perline.

Non si asciugano i capelli dopo il bagno, fa troppo caldo per accendere il phon. Basta una passata di asciugamano, sarà poi compito della brezza serale asciugarli del tutto. Sua sorella lega le ciocche davanti con un fermaglio di plastica e poi indossa quel vestitino. Si intravede la biancheria colorata e spiritosa da bambina. 

Il tessuto si appoggia su quel filo di pancetta, scorre in modo dolce sui fianchi e termina al ginocchio.

 Il reggiseno spunta da dietro la schiena, parzialmente coperto dalla morbida cascata di capelli chiari, a volte intervallati da ciocche carmine.

Natsu cammina scalzo sul brecciolino, Fuyumi che lo riprende perchè la cena è pronta. Lui osserva la scena  e inconsciamente assimila così tanti dettagli da sorridere. 

C’è un senso di pace nell’aria, ha un sapore zuccherino che fa spuntare le fossette sui loro volti paffuti. Il cibo di Fuyumi,consumato nel tavolo in veranda con il canto delle cicale in sottofondo,assume tutt’altro sapore.

Seduto sulla sedia pieghevole in legno,di un bellissimo azzurro cielo , Shouto agita le gambette. Non tocca il pavimento e sembra di essere su un’altalena.

Oscilla avanti e indietro,avanti e indietro.

A fine pasto l’anguria è dolcissima, si scioglie in bocca e sporca le mani, le rende appiccicose. Si gioca, si scherza, si battono le manine tra loro per sporcarsi e prolungare il gioco un po’ di più.

Mentre Natsu sparecchia Fuyumi gioca sul bordo del vialetto,come un equilibrista del circo. In estate la notte è meno notte, come se anche lei avesse voglia di far durare la giornata ancora un po’. La luna è piccola nel cielo lilla, il buio arriva con calma, lasciandogli il tempo sufficiente per rimanere in giardino. I gatti dei vicini si strusciano sulle loro gambe, in particolare su quelle di Shouto.

Si sente pieno, soddisfatto. 

Se quella è la felicità, spera allora di poterla provare per sempre.

Si addormenta poi sul divano, in sottofondo il rumore del programma guardato da Natsuo che gli concilia il sonno.

Quando Fuyumi lo smuove, -Dai Sho, dobbiamo andare a dormire- si gira su sé stesso. Perchè lo devono svegliare?

Sa che bisogna andare a letto, ma sta dormendo così bene.

Natsuo lo prende di peso, trascinandolo in bagno per lavarsi i denti.

Il ragazzino ha acceso la luce più piccola, quella sopra lo specchio. Le scene sono confuse ed è Natsuo ad evitare che il dentifricio gli cada dallo spazzolino.

Completato il lavaggio, Shouto si accoccola sulle spalle del fratello, che percorre il corridoio schiamazzando allegramente.

-Natsu, fa silenzio che svegli i vicini!-

-PUFF!POUFF! Il treno Natsuo sta arrivando a destinazione!

Planando come un aeroplano, e non proprio come un treno, Natsuo lo deposita sul suo futon e lo copre con il lenzuolo.

-Shou, è proprio necessario dormire con il lenzuolo anche d’estate?-

-Sì… Protegge dai mostri…-borbotta lui, mezzo addormentato.

-Va bene… Notte Shou.- mormora Fuyumi baciandogli la fronte.

-Sai cosa si dice quando si bacia la fronte di qualcuno?

-No?- risponde Natsuo,che oramai ha ascoltato quella storia troppe volte. Anche Shouto risponderebbe così, ma essere avvolti nelle coperte è troppo bello.

-Cosa Yumi?-

-Che quando si bacia la fronte di qualcuno,si sta baciando la sua anima.-

Effettivamente Shouto ha dei bellissimi ricordi riguardo l’estate.

Il problema è che sono solamente ricordi.