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Autore: LorasWeasley    09/07/2022    4 recensioni
future|fic [Kuroken|Osasuna|Iwaoi|Kagehina|Matsuhana]
I genitori possono essere convocati alla scuola dei figli per tantissimi motivi, molti di questi però non si aspettavano quella particolare motivazione... altri sì.
Genere: Demenziale, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Issei Matsukawa, Kozune Kenma, Osamu Miya, Shouyou Hinata
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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Convocazione dei genitori
 


Kea era intelligente e terribilmente acuto come entrambi i genitori.
Kuro e Kenma sapevano bene che aveva anche molti difetti, sarebbe stato assurdo il contrario, ma quella di essere convocati dalla scuola non era mai stata una loro preoccupazione.
-Non ho fatto nulla!- si lamentò l'adolescente mentre metteva il broncio dopo che Kenma lo aggiornava della cosa subito dopo aver ricevuto la chiamata.
-Vedremo-  rispose lo streamer infastidito da tutta la situazione -Kuro riesci ad andare tu? Domani ho una riunione a quell'ora.
-Nessun problema- rispose il corvino e la conversazione finì lì.
 
Kuro si era aspettato di tutto, persino che Kea spacciasse droga di nascosto piuttosto che quello.
-Vi prendete cura di vostro figlio? Magari ha bisogno di uno psicologo? La scuola dà la possibilità di…
-Aspetti, aspetti- la interruppe in fretta Kuro -cosa è successo a Kea?
-Signore, non può non essersi accorto che suo figlio si taglia.
Kuro per poco non scoppiò a ridere quando capì a cosa si riferiva la donna -no mi creda, sono i gatti che gli fanno quei graffi.
L'insegnante gli lanciò lo sguardo di chi non aveva alcuna intenzione di credergli -un gatto non può averlo ferito in quel modo.
-No infatti, non uno… tutti quelli che abbiamo. Che poi li ha adottati proprio tutti lui, lo sapeva?
 
-Allora? Com'è andata?- domandó Kenma nel momento in cui il marito tornò a casa.
-Ah ecco… Ci manderanno i servizi sociali a casa nei prossimi giorni. Pensano che Kea si tagli, non credono alla storia dei gatti.
Ci furono diversi attimi di silenzio prima che gli altri due sbottassero in contemporanea -COSA?
 
-
 
Quel giorno Suna raggiunse il marito al suo ristorante e con tranquillità fece le cose meccanicamente.
Osamu lo guardò confuso mentre questo si metteva dietro il bancone, afferrava uno dei grembiuli e, dopo averlo indossato, iniziava a lavorare.
-Rin? Che stai facendo?
-Il lavoro meno faticoso.
Osamu alzò un sopracciglio ancora più confuso, poi con calma volle sapere -Meno faticoso rispetto a cosa?
Suna lo guardò per la prima volta da quando era entrato e parlò con un tono che non ammetteva repliche -Andrai tu a scuola da Naomi.
Ah ecco, ora si spiegava tutto.
Osamu sospirò -Ci hanno convocato di nuovo?
-Sì. Ed essendo che il problema del cibo l'ha preso da te, te la sbrigherai tu.
-Se ha fame quella bambina è giusto che mangi!
-Ecco bravo, usa questa carica per andare a litigare con gli insegnanti, ma non farla espellere che è difficile trovare una scuola che la voglia a metà anno scolastico. Io ho smesso di occuparmi di questo, sono in pensione.
 
-
 
-Una settimana di sospensione! Ma ti rendi conto?- stava urlando Iwaizumi in macchina mentre tornavano a casa.
Haru alzò le spalle -Avrò più tempo per allenarmi a pallavolo.
Oikawa trattenne il sorriso divertito che stava iniziando a nascersi sul volto, ma Iwaizumi lo conosceva talmente bene che gli diede comunque un pugno sul braccio.
-Iwa-chan!- si lamentò questo, ma dallo sguardo di fuoco dell'altro capì di dover dire anche lui qualcosa al figlio se non voleva dormire nella cuccia di E. T. quella sera.
-Senti amore, non che voglia offenderti, ma non è che sei così brillante nello studio, quindi come hai fatto a farti sospendere con l’accusa di vendere i compiti ai tuoi compagni?
Haru sbuffò -Non erano mica i miei, erano quelli di Kea. Quell'infame mi ha denunciato perché non ho diviso i soldi con lui.
-Quell'infame è il tuo migliore amico- fece presente Iwaizumi.
-E ha fatto bene- continuò Oikawa -come hai potuto vendere le sue cose senza dargliene una parte?
-Lo so che è il mio migliore amico, non lo sarebbe stato se non fosse stato così infame. Comunque non succederà più- li rassicurò Haru -ci siamo messi in società.
I due adulti annuirono, poi Iwaizumi inchiodò di botto con la macchina e si voltò verso il figlio più furioso di prima -Tu hai fatto cosa?
 
-
 
Hinata stava morendo per l’ansia mentre lui e Kageyama aspettavano fuori dall'ufficio del preside dove erano stati convocati.
-Ecco, lo sapevo!- stava piagnucolando il rosso -ha preso le nostre peggiori caratteristiche! Ora ci diranno sicuro che sarà bocciato! Il suo ultimo anno di medie! Come faremo? Abbiamo già…
-Vuoi calmarti!?- esplose Tobio mentre lo afferrava per le spalle e lo costringeva a sedersi -se sarà necessario gli prenderemo qualcuno che gli faccia ripetizioni, potremo anche chiedere a Suga-san.
-Suga-san! Hai ragione! Inizio a mandargli un messaggio!
Fu cinque minuti dopo che finalmente furono invitati a entrare.
Il preside tuttavia non sembraba per nulla infastidito dalla situazione, anzi, aveva un gran sorriso in volto mentre affermava -Signori! Sono felice che abbiate trovato del tempo per venire, vostro figlio è il primo della sua classe ed è uno con i voti più alti di tutta la scuola, ho saputo che è anche molto popolare e volevamo chiedere a lui di fare il discorso di fine anno. A voi andrebbe bene?
Hinata e Kageyama gelarono sul posto.
-Nostro figlio ha i voti più alti? Ne è sicuro?- chiese Hinata.
-Sì, esatto.
-Youta Kageyama?- volle accertarsi a quel punto Tobio.
-Ehm… certo. Avete altri figli?
I due genitori si guardarono confusi. Beh, evidentemente avevano fatto un buon lavoro con lui senza neanche sapere come.
 
-
 
Kunimi sapeva ormai bene che erano stressanti le uscite con Hinata e Kageyama perché poi gli toccava fare da babysitter a Youta. Ma non pensava di doverlo fare anche con Sho, il figlio di Hanamaki e Matsukawa.
Eppure, quando quel giorno andarono a casa loro per la festa degli ex membri del seijou che avevano organizzato, Kunimi capì subito che c'era qualcosa che non andava nel bambino.
-Perché Sho ha gli occhi vacui? La sua iride è stata inglobata dalla pupilla.
Sho era decisamente il suo "nipote" preferito, quindi era anche normale che capisse subito quando qualcosa non andava (o almeno, a detta sua).
-Ah sì, gli effetti collaterali delle bevande energetiche. Diventa così dopo averne bevute tre- rispose Makki come se non fosse troppo importante.
-Sono le undici del mattino… perché ha bevuto tre bevande energetiche?
-Stiamo testando i vari modi per tenerlo sveglio. Sai quante volte ci hanno chiamato a scuola per lamentarsi di questa cosa? Solo lo scorso mese quattro- spiegò Mattsun -ci teniamo alla sua istruzione.
-Il caffè?- provò a suggerire Kindaichi.
-Il caffè gli bloccherebbe la crescita!- risposero nello stesso momento Kunimi e Makki.
Kindaichi rimase sorpreso che entrambi sapessero quella cosa, ma si limitò ad alzare le spalle e indicare un punto dietro di loro -Non che comunque la vostra tecnica sembri funzionare.
Sho stava dormendo. Li aveva salutati quando erano arrivati per poi andarsi a sistemare sul divano. Neanche il tempo di quello scambio di frasi che adesso dormiva felice e tranquillo.
-Ah beh- sospirò Mattsun -è durato più di ieri, una vittoria per noi.
Lui e Makki si scambiarono un cinque.

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