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Autore: Valerie    11/07/2022    4 recensioni
Aspettavo te fra i nodi da sciogliere, ora non so se voglio farlo ancora.
L’attesa è penosa, è sospensione, è trattenere il respiro, è speranza che non trova concretezza, è combattere costantemente con quei mostri che mi additano e ridono di me dicendo ‘Non sei abbastanza’.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COME BIANCANEVE
 
 
 
 
Quando incontri un uomo, prima che sia tuo,
C’è sempre un dolce evento che vi trasforma in duo.
Ogni donna sogna che succeda a lei.
È quello il bacio del tuo vero amore,
Dolce come i petali di un fiore;
È l'istante in cui capisci se
è il vero amore che vuoi per te.
(Come d'incanto, Kevin Lima,2007)
 
 
 
 
Sento un vuoto.
Il vuoto di una mancanza, probabilmente la tua.
Anche sta volta, sembra non fossi tu.
Non so spiegarti il dolore che sento nel cuore. Speravo davvero di averti trovato, che la mia occasione fosse finalmente arrivata, invece, poi…
Faccio fatica a respirare a pieni polmoni, il cuore mi fa male ogni volta che cerco di deglutire il reale: sono sola, ancora.
Questa caduta mi costringe a guardare la mia vita per quello che è, un piatto sciapo a cui manca quel non so che a renderlo più appetibile.
Eppure ho sempre vissuto a pieno, ho fatto tutto ciò che la realtà mi ha chiesto di fare, anche se un po’ singhiozzando.
Amo i miei hobby, amo il mio lavoro, trovo soddisfazione nelle mie amicizie, però qualcosa continua a mancare.
Mi hanno detto che Dio non mette mai un desiderio nel cuore dell’uomo se non per realizzarlo.
Allora, con impeto da figlia ribelle, alzo gli occhi al cielo e grido. Quando?
Avrei voluto fossi tu.
Aspettare è una spina nel cuore: ogni volta che batte, quella penetra più in profondità.
E’ difficile guardare chi si stringe le mani, chi si bacia sulle labbra, chi si avvolge in un abbraccio, senza chiedersi disperatamente perché.
Perché la vita si ostina in questo modo? Perché farmi soffrire di nuovo?
Cosa mi manca ancora?
L’amore non è semplice, lo so bene. E’ pazienza, è sacrificio, è accoglienza reciproca, è voglia di fare spazio dentro di sé all’altro, anche se questo si traduce con la rottura del proprio equilibrio e con la messa in discussione di tante cose.
Pensavo di aver trovato la persona per cui valesse la pena affrontare tutto questo.
Il cuore e la mente stanno ancora qui a combattere. Il primo spera, il secondo si rassegna.
Nel mezzo ci sono io che soccombo ai colpi.
Aspettavo te fra i nodi da sciogliere, ora non so se voglio farlo ancora.
L’attesa è penosa, è sospensione, è trattenere il respiro, è speranza che non trova concretezza, è combattere costantemente con quei mostri che mi additano e ridono di me dicendo ‘Non sei abbastanza’.
Eppure, mi sembrava di essere cresciuta così tanto: conservo la mia sensibilità e la mia genuinità come posso, non mi svaluto per un po’ di approvazione, so prendermi cura di me, mi piace stare sola, cerco la verità in qualsiasi cosa faccia per non cadere nell’inganno delle mie paure, preservando la mia libertà il più possibile, e lì dove da sola non riesco cerco sempre il confronto per ritrovare la strada giusta.
Pensi che sia semplice? Mettersi continuamente in discussione? Fermarsi, guardarsi dentro e raschiare, scarnificare, tutto ciò che di dannoso può depositarsi nell’anima?
Ti assicuro che non lo è.
Ci vuole coraggio.
Come i saggi amano dire, il coraggio non è assenza di paura, tutt’altro, è avere paura ma fare le cose lo stesso.
Chi non ha questo coraggio rischia di costruire la propria vita su impalcature fatte di inganni.
Non è quello che voglio per me. Io non voglio semplicemente sopravvivere ai miei mostri, coprendoli con false rassicurazioni. No. Io voglio vivere pienamente, anche se questo vuol dire sottoporsi al dolore, tante volte.
Non so dove tu sia, cosa tu stia facendo, però lasciami dire che la tua assenza mi frustra.
Vorrei raccontarti tante cose, i miei successi, i miei sogni, condividere con te le mie insicurezze per poi scoprire che non te ne vai, che nonostante tutto rimani.
E Dio solo sa quanto desideri ascoltare e accogliere le tue paure, metterti una mano sul cuore e sussurrargli che va tutto bene. Baciarti gli occhi pieni di lacrime e sentirmi l’anima bruciare dalla voglia di prendere il tuo dolore e viverlo al tuo posto.
Santo cielo, guardami!
Non so chi tu sia e ti amo già.
Vorrei addormentarmi come Biancaneve e farmi risvegliare da un tuo bacio.
Saprei sicuramente che sei tu.
Mai più equivoci, mai più dubbi o delusioni dolorose, solamente e limpidamente Tu.
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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