Film > Ghostbusters - Acchiappafantasmi
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Autore: Rosette_Carillon    12/07/2022    0 recensioni
[Ghostbusters - Acchiappafantasmi]
[Ghostbusters: Legacy]
Fantasmi, spiriti, creature sovrannaturali... Pheobe non era davvero pronta per tutto ciò.
Ancora meno lo è sua madre, che non sa proprio come fare ad aiutarla, nè sa come portare avanti la sua relazione con Gary.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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           La vita dopo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Gary è palesemente a disagio, eppure cerca di non mostrarlo, e fa come se avesse realmente il pieno controllo della situazione.
Callie lo osserva divisa fra il senso di colpa, la speranza, e la preoccupazione per ciò che potrebbe succedere.
Nel migliore dei casi, l’uomo si arrenderà semplicemente, e tutto terminerà lì.
Insomma, fra lei e Gary è andata avanti già abbastanza: ben due mesi di relazione. È un gran traguardo. Stava andando tutto bene… fin troppo.
Nel peggiore dei casi, però, Phoebe potrebbe…
La donna la guarda preoccupata. Cosa potrebbe fare Phoebe, che ora, avvolta da una coperta, trema come una foglia?
Bè, è Phoebe: potrebbe fare qualsiasi cosa.
<< … Callie? >>
Solo in quel momento si accorge che Gary la stava chiamando. Si riscuote dai suoi pensieri, lo osserva sistemare meglio la coperta attorno al corpo di sua figlia. << Sì, dimmi. >>
<< Potresti- ehm, credo che una tazza di tè caldo le farebbe bene. O del latte. Qualcosa di caldo, in generale. >>
La donna annuisce << sì- sì, >> cerca di riprendere in mano il controllo della situazione. << Vado- vado a scaldare del latte, >> dice, ma non si muove. Incerta, resta ferma a guardare l’uomo che, con estrema delicatezza, massaggia la schiena di sua figlia, parlandole a voce bassa.
Quella serata doveva essere solo per lei e Gary. Trevor fuori con gli amici, e Phoebe rintanata nella sua stanza, presa dall’ennesimo esperimento scientifico che, con un po' di fortuna non avrebbe fatto saltare per aria nulla… quella avrebbe dovuto essere una serata solo per loro.
Non è andata così, ovviamente. Ma quando era stata l’ultima volta che la sua vita era andata nel verso giusto?
Gli incubi erano cominciati poco dopo la fine di quell’assurda storia di fantasmi.
Fine… quello era stato solo l’inizio, in tutta onestà.
Purtroppo.
Tutto ciò che aveva sempre creduto impossibile, era diventato reale; tutto ciò che aveva sempre ritenuto follia, si era rivelato essere scienza.
Non sa come gestire quella situazione. Ha paura che Phoebe sia rimasta sconvolta da ciò che ha vissuto, e non sa come aiutarla.
Gary solleva su di lei uno sguardo interrogativo.
Lei scuote la testa, poi si allontana in cucina.
Latta caldo. Con miele. Come piace a Phoebe piace.
Mentre il latte scalda sul fuoco, la donna si affaccia in salotto per controllare la situazione.
Gary è ancora seduto sul divano, non se n’è andato, ne accenna a farlo. Phoebe è seduta al suo fianco. Lui parla con voce bassa, e Callie cerca di sentire cosa le stia dicendo.
<< È normale, lo sai? Un attacco di panico è una reazione normale, vuol dire semplicemente che stai esagerando… che hai bisogno di prenderti una pausa. >>
La ragazzina annuisce quasi meccanicamente, e la donna, guardandola, non può fare a meno di chiedersi se stia davvero ascoltando ciò che l’uomo le sta dicendo.
<< Se vuoi parlarne con qualcuno, con la mamma, o me, >> continua Gary << o Trevor…o Podcast, se c’è qualcosa che ti preoccupa… puoi parlarne. Qualche volta, anche solo parlare di qualcosa è d’aiuto. Okay? Per qualsiasi cosa. Non devi farti problemi. Puoi parlarci di qualsiasi cosa. >>
 
                                                                                    §
 
Callie lo guarda incapace di parlare.
Non ha la più pallida idea di cosa fare.
Ha paura.
Paura dì non riuscire ad aiutare Pheobe, paura di perdere Gary. Perché sì, sta bene con lui e vorrebbe davvero che l’uomo non scappasse via, ma lei è una madre, una madre per cui i figli vengono prima di qualsiasi uomo.
Ha paura di quelle storie che credeva solo fantasia, follia, e che, invece, sono tutto vere.
E poi ci sono il senso di colpa, e il rimpianto per i momenti che non ha potuto vivere con suo padre, e che non potrà più riavere indietro.
<< Grazie, >> mormora.
Phoebe si è finalmente addormentata fra le braccia di Gary, la testa contro una sua spalla, avvolta nella coperta.
I suoi occhiali sono poggiati sul tavolino, accanto alla tazza vuota.
Callie le accarezza i capelli, lo fa piano, temendo di svegliarla. << Grazie, >> ripete.
Gary le rivolge uno sguardo interrogativo, e lei accenna col capo alla bambina.
Era certa che sarebbe scappato via.
<< Perché avrei dovuto? È solo un po' agitata per quello che è successo… immagino sia piuttosto normale. A meno che nella vostra famiglia non sia normale avere a che fare con i fantasmi, >> scherza. << Mi era sembrato di no ma, insomma, con un acchiappafantasmi come nonno, padre… non si può mai sapere… >>
<< Normale… >> sospira la donna scuotendo la testa << non so più cosa sia normale, e non so come aiutarla. >>
<< Credo tu possa fare poco con creature soprannaturali, >> riprende Gary, tornando serio << potrei sbagliarmi, ma non mi sembra si tatti del tuo campo d’interesse. Phoebe ha bisogno di qualcuno che possa capirla: forse potresti cercare di avvicinarti agli amici di tuo padre. >>
Phoebe si agita nel sonno, e l’uomo le sistema la coperta.
<< Non preoccuparti troppo, >> mormora con fare incoraggiante << dalle tempo. Datti tempo, >> sorride gentile.





NOTE.
Ciao! Questa è la prima ff che scrivo in questo fandom. Da quando ho visto il film, mi è piaciuto subito il personaggio di Phoebe (e quello di Gary XD) e, alla fine, ho deciso di scriverci su qualcosa.
Spero possa piacere, e di non aver scritto i personaggi in maniera OOC.
  
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