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Autore: RoriStark    18/07/2022    3 recensioni
La Hellsing e la divisione Iscariota non sono mai andati d'accordo, ma per forze superiori e motivi politici e militari, hanno dovuto fare uno scambio, una sorta di erasmus, dove la vampira Victoria, e' stata mandata a lavorare con la XIII divisione e la giovane Sunny dovra' andare in missione con il famoso e mortale vampiro Alucard.
Genere: Fluff, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Walter aveva tentato di fermarla, aveva tentato, gridò il suo nome finché non fu più in grado di farlo, si lasciò andare di nuovo a terra, senza forze,gridando dalla rabbia col poco fiato che aveva, il suo corpo che si ribellava, si spaccava di nuovo, senza reagire. Chiuse gli occhi, tutto divenne oscurita’, nulla aveva senso

 

"Walter!! "

 

La voce di Victoria lo scosse, ma non volle aprire gli occhi

 

"Brutto figlio di puttana! In piedi!! Abbiamo del lavoro da fare!! "

 

La voce di Integra lo infastidi’ di nuovo, ma non aprì gli occhi. Era la fine, avevano fallito tutti e due, lei era persa, loro avevano perso e tutto, tutto quanto era andato a fanculo. Fanculo. 

 

FANCULO!! 

 

delle gocce del sapore del ferro gli caddero in bocca, poi scesero fino alla gola, sangue di vergine, quando aprì finalmente gli occhi, Integra lo sovrastava, la mano sanguinante tesa su di lui, mentre continuava a gocciolare. Era poco a confronto del sangue di Sunny, ma era abbastanza, per permettergli di alzarsi. Sì, alzarsi e riprovare. Walter tornò a sedere, Seras gli sorrise rassicurata, Integra gli diede un ceffone ringhiando, poi si accese un sigaro Espirando fumo grigio. Imprecò e lo colpì col piede per invitarlo ad alzarsi

 

"Ho perso Alucard, non perderò un' altro vampiro per colpa di questi pezzi di merda"

 

"Glie l'ho detto , signorina Integra, Alucard non é morto, é solo.. "

 

"Perso, ho capito, ma cazzo abbiamo bisogno di un vampiro ora, non puoi fare tutto da sola, quindi, andrai con lui a salvare Sunny, io andrò ad ammazzare il maggiore e Maxwell"

 

La donna estrasse di nuovo la spada, osservando il vampiro mentre si rialzava, pulendosi il sangue dalla bocca, sorrise appena espirando fumo denso dalle labbra, si lecco' la ferita sul palmo della mano mentre con un pezzo di stoffa pensava a fasciarla alla meglio.  Walter la osservava cauto, chiedendosi quali fossero i suoi piani, quella donna era imprevedibile, dopotutto, ma la situazione era disperata e i disperati fanno spesso cose stupide o azzardare. Fece un lieve inchino, un ghigno gli graffio' il volto pallido mentre il suo corpo tornava alla forma di un giovane adulto, il Dio della morte.

"cosa posso fare per voi, my lady?"

"salva quella stronzetta canterina..."

"si, lady Integra"

 

Quando aprì gli occhi, era legata mani e piedi ad un lettino d'ospedale appeso alla parete distrutta di quello che doveva essere il laboratorio all'interno del dirigibile. La vista era offuscata, di nuovo, sentiva tutte le ossa rotte (forse anche qualcuna in piu') e le ferite le diedero il buongiorno a calci e pugni che le fecero tossire sangue, non prometteva affatto bene. Vide il nastro rosso scivolare dai capelli e  carezzarle il viso come facevano le dita di Alucard ed un nodo in gola le tolse il respiro quando tornò a realizzare  che ora, era tutto ciò che restava di lui, assieme al sasso che aveva in tasca e che ancora sentiva, per fortuna, pesarle addosso. La ragazza pianse di nuovo, mentre cercava di liberarsi, pensando che ora, non c'era nessuno che poteva chiamare, nessuno che poteva salvarla. Grido’ dalla rabbia, dal dolore, dallo sfinimento quando si rese conto che era all’interno del laboratorio nemico, un laboratorio che la fece inorridire tanto era familiare, mentre due figura sbucarono dall’ombra per palesarsi di fronte a lei. C’era una bellissima donna dai capelli dorati che ridacchiava, accanto all’uomo che aveva visto tempo prima con Walter, in quella missione. Avevano entrambi divise da laboratorio addosso, erano entrambi macchiati di sangue, ma lei, sotto indossava un abito bianco, come da sposa, stretto su tutto il corpo morbido e dalle curve che avrebbero fatto venire le vertigini al piu' coraggioso degli uomini

 

“ciao,Luna..”

 

“mi chiamo Sunny!”

 

“oh, scusami, l’ultima volta che ti ho ammazzata ti chiamavano cosi’ ,Alucard e Walter..sei una bambolina disobbediente…dovevi ammazzare il maggiordomo..oh beh, morira' comunque..”

Sunny sputo’ a terra,nel sentir nominare Alucard un pensiero le si insinuo’ nella testa. Quel pensiero era semplicemente troppo terribile da ponderare,troppo cupo da contemplare. Non poteva essere triste, quando era triste non faceva altro che piangere, lei doveva essere arrabbiata, perche’ quando era arrabbiata, lei agiva, non doveva

 

 pensare 
 
 ricordare



 

“fottiti, anzi fottetevi, visto che siete in due…”

 

la donna rise avvicinandosi alla ragazza, lunghi canini le spuntavano dalle labbra, si strinse nel suo abito attillato di un bianco perla, il seno quasi strabordava, gli occhi rossi puntati su di lei. Chi ‘bisso era? Doveva scappare, doveva tornare da Walter, o forse era

.......troppo tardi?

 

“chi cazzo sei…”

 

“come sei sboccata, si vede che andavate d’accordo voi tre…il mio nome e’ Mina, Mina Harker e tu…sei nata grazie a me, quindi porta rispetto per i più grandi. Vedi, il maggiore aveva trovato tra i suoi esperimenti, una donna incinta che prima di morire, aveva partorito te…stavamo per ammazzarti, quando abbiamo notato che eri, speciale. Abbiamo subito notato le tue orecchie, eri quell’improbabilita’ su un milione, quell’unico tassello, un regalo del chaos, una figlia del chaos, una Cheshire. Avevamo una bomba ad orologeria tra le mani, per Alucard….per vendicarmi di cio’ che mi aveva fatto”

 

“tu, eri la sua amante?”

 

le parole che sussurro’ avevano il sapore della bile

 

“cosi’ dicono le storie, no, io ero un suo trastullo…dicono che mi abbia donato il suo sangue, invece glie l’ho rubato e sono scappata,lui mi ha portato via Jonathan e ora, deve pagare. Perche’ lui  era solo una bestia…lui non sapeva amare,mettitelo in testa. Ora a me serviva solo il suo potere, ma cazzo, non e’ bastato nemmeno quello a fare cio’ che volevo, forse, dovro’ resettarlo, se mai dovesse tornare”

 

“resettare? Cosa 'bisso intendi con…resettare? E cosa c’entro io?"

 

“Abbiamo messo un po’ di me, dentro di te….nelle tue vene scorre il mio sangue e in qualche modo, quello di Alucard…non sei diventata un vampiro ,stranamente, ma alla fine ce ne fregava ben poco, il tuo odore ha attirato il nostro conte, che insieme al maggiordomo ti ha portata via, trappola innescata”

 

la donna schiocco’ le dita mentre il dottore le dava una grossa siringa che non sembrava affatto rispettosa delle norme sanitarie moderne. Aveva un’ago simile ad un tubo e la donna si appresto’ ad infilzarglielo nella schiena senza avvertire, disinfettare o chiedere permesso. Sentiva l'ago entrare tra le vertebre, incurante di toccare i nervi che le davano scariche elettriche lungo tutto il corpo, facendola gridare dal dolore. Senti’ una forte vampata di calore percorrerle il corpo mentre la vampira estraeva del liquido bianco, midollo spinale. Sunny cerco’ di non svenire. La sua attenzione passò alle spalle del doc, dove vide qualcosa muoversi, capelli biondi? fumo? Attraversarono la stanza e si diressero altrove, mentre una figura oscura si nascose dietro ad una pila di casse,silenzioso come sussurri. Poi la voce di Mina la richiamo’ alla sua attenzione, la donna fece spallucce scuotendo il capo fingendosi offesa

 

“ chissa’ perche’,Alucard non aveva del tutto abboccato, tu ti eri innamorata di lui e lui…beh, lui era il solito Alucard. Ma quel giorno  in Polonia,ti sei ribellata e ci hai deluso amaramente, lui non ha bevuto il tuo sangue, ti ha fatta morire, piuttosto che farti diventare un vampiro sacrificando la sua vita. Quel bastardo,non sa amare altri al di fuori di se stesso”

 

Sunny ridacchio’

 

“quanto sei idiota…lui non mi ha trasformata perche’ mi ama, lui non ama solo se stesso, lui odia solo se stesso e cio’ che e’ dovuto diventare…senti ma tutti i soldi del millennium… li  hai investiti solo in tette o un po’ di cervello te lo sei fatto ricrescere? Magari ad  Alucard fa schifo mordere silicone e merda..”

 

Mina ringhio’ tirandole un pugno nello stomaco, togliendole il fiato e facendola quasi vomitare

 

“stai zitta! adesso ti ammazzo, cosi’ potremmo porre fine a questa storia, abbiamo il tuo DNA e possiamo creare tutte le puttanelle che vogliamo, nel caso dovesse tornare quel figlio di una cagna, perche’ se so una cosa, e’ che con Alucard non va dato nulla di scontato, ma ora, dopo Schrodinger, il prossimo Cheshire glielo ficco io in bocca, e poi altri cento, mille, finche’ non cessera’ di esistere. Creeremo tuoi cloni controllati del tutto da me…E finalmente,lui sarà sotto il mio potere, ed esprimerà il mio piccolo desiderio”

 

Le parole della donna le fecero guizzare un barlume di speranza nel petto, la ragazza tossi’ altro sangue, le lacrime piovvero a terra. L’idea di Alucard morto ancora non la abbandonava, la rabbia a quel pensiero, che forse sarebbe tornato o forse no, le vorticavano nella testa. Ricordava il vampiro, i suoi occhi, il suo sorriso mentre svaniva. La Vampira aveva preso un bisturi dal tavolo e ora lo puntava contro la gola della ragazza. Era pronta a tagliare quando Sunny si mise a ridere

 

"Cosa ridi.. "

 

“ti fa rodere, eh?”

 

“...cosa?”

 

“che lui abbia amato me, cosi’ tanto da far male, mentre a te ha solo succhiato il sangue e giocato con le tue tette…Lui amera’ me, per sempre, me lo sono stretto al petto cosi’ forte da farmi male, abbiamo combattuto insieme, gli ho donato centinaia di vite e cazzo, cazzo quanto l’ho amato, quanto ci siamo amati…I suoi occhi , come pozze di sangue, tutti per me, i suoi capelli, soffici come fumo e profumati di incenso di cattedrale, le sue mani addosso a me che mi stringevano con grazia, mentre sotto covava una  forza, che avrebbe spezzato  un collo con la stessa facilita’ con cui si spezza un grissino…il mio conte, il mio amato conte…”

 

la donna temporeggio’ fermando la mano

 

“dove vuoi andare a parare?...”

 

“nulla, mi serviva un po’ di tempo”

 

“per fare cosa?”

 

“questo…”

 

con uno scatto, Sunny strappo’ le fibbie che le tenevano le mani legate, colpì il braccio della donna che teneva il bisturi,portandoselo via dalla gola, libero’ anche la gamba e calcio’ via Mina, dandole un colpo di tacco nello sterno che non sembro’ scuoterla più’ di tanto, ma almeno l’aveva allontanata. Cercando di resistere al dolore, si alzo’ a fatica sul tavolo del laboratorio, lasciando scivolare tra le dita i fili azzurri di Walter. Le era bastato un’ istante, prima che la donna l’avesse afferrata, Walter le aveva avvolto ai polsi alcuni dei suoi fili ed ora, lei li teneva tesi come le corde di un’arpa tra le dita. Si fisso’ sul braccio i fili e li tese come corde di chitarra. Strimpello’ su quei fili affilati come lame, ma lei ci sapeva giocare, ci aveva giocato e si ricordava come potevano essere strumenti di morte o semplici fili di seta, glie lo aveva spiegato Walter, cinquant’anni prima, su un divanetto d’albergo. La vampira cadde a terra spinta da un’onda di note e sunny ringrazio’ per un’istante quel frammento di luce che ancora le bruciava nel petto e che ora, stava bruciando la pelle della vampira

 

“ Doc!!”

 

La donna si volto’, ma il suo collega era a terra, in pezzi,gli occhi spalancati, incapaci di vedere, la bocca aperta in una smorfia di pura sorpresa, la testa era l'unico pezzo che era rimasto intatto

 

“cosa..”

 

“tutto questo parlare di Alucard….e ti sei scordata di me, mi spezzi il cuore…”

 

“Walter…”

 

Sunny sospiro’ sollevata, quando vide il vampiro avanzare verso Mina, la donna balzo’ indietro mentre afferrava il suo bisturi e scatto’ all’attacco. Walter osservo’ la sua Sunny, la vide inginocchiarsi stremata, sputare sangue, versare lacrime e decise, che era ora di farla finita. La vampira era apparsa alle sue spalle, ma Walter si volto’ di scatto come se sapesse, che sarebbe spuntata in quel punto preciso

 

“ricordo che ti ho vista combattere, ti ho vista uccidere…ed hai ucciso la persona sbagliata,me l'hai uccisa cinquant'anni fa, sta certa che non avrai il tuo bis”

 

non uso’ i fili, volle prendersi la soddisfazione di tirare un pugno nello stomaco della donna, abbattendola a terra. Spinse la scarpa nel suo stomaco per tenerla ferma, poi strinse tra i denti i fili, osservandola dibattersi sotto la suola, inutilmente, Walter era un vampiro ed aveva appena bevuto sangue di vergine,una forza spietata gli correva nelle vene, sangue di cacciatori di vampiri, sangue Helsing. L’uomo premette più’ a fondo sfondandole il ventre finche’ non senti’ il tacco battere contro il pavimento. Tese i fili e le taglio’ la testa lanciandola verso Sunny, che la afferro’ al volo.  La testa rimase viva, incazzata più che mai.  Guardó la ragazza sorridere e tentò di sputarle sangue in faccia, ma lei la voltò giusto in tempo per lasciare che il suo espettorato finisse sul pavimento

 

“brutti…figli di puttana, tu…sei una puttana!! ti scopi anche il maggiordomo, eh??Beh guardalo! sta morendo! non lo salverai!! rimarrai da sola!! Presto  il solo sangue di vergine non basterà!!ho ammazzato Alucard ed ammazzero’ anche lui, lo abbiamo creato noi! cosa pensi di fare??”

Sunny rise incrociando le braccia al petto dolente, come per mettere insieme qualche costola per poter respirare decentemente

 

“come sei sboccata....in ogni caso,ottima domanda,ma..ti piacerà la mia risposta? ”

 

la ragazza prese dal tavolo la siringa che aveva usato per prendere il suo midollo

 

“non osare!!”

 

vuoto’ a terra il suo contenuto, uso’ quindi la siringa per piantarla nell'occhio della vampiravampira. Appese la sua testa al lettino imbottito dove prima era stata bloccata e si diresse verso Walter zoppicando, il Dio della morte le ando’ incontro scrollando la scarpa dal sangue e dal lerciume delle interiora della donna. Aprì le braccia quando lei gli crollò sopra, stremata. La guardò un’ istante sussurrandole qualcosa all’orecchio che la fece arrossire, poi rise alla testa sul lettino che imprecava contro di loro, ordinandogli di fermarsi,folli.

 

"Fermatevi! folli del cazzo"

 

Mentre Walter si chinava su di lei, la ragazza piegò indietro la testa, le trecce le caddero sulle spalle lasciando la pelle scoperta, l'arteria che pulsata sul suo collo. La ragazza dai capelli rosa sorrise alla testa mozzata

 

"Oh, si che lo siamo"

 

I denti di Walter affondarono nel collo della cheshire e bevve avidamente, le ombre li circondarono mentre disperata, Mina cercava di rigenerarsi. Perché  ancora non le avevano strappato il cuore? Maledetti, volevano che vedesse tutto, volevano farla soffrire. Il sangue sembro’ evaporare dai loro corpi, la ragazza si aggrappo’ a Walter, leccandogli dalle labbra il suo stesso sangue, prima di baciarlo e stringerlo a se’, ignorando la vampira che intanto si era ricomposta di fronte a loro, e li guardava con un odio mai provato prima, nemmeno per Alucard.Entrambi gli amanti la guardarono, occhi rossi scintillarono dalle ombre, come cazzo avevano fatto? erano esperimenti, non era possibile

 

“voi…non siete fatti per essere veri vampiri…voi…”

 

Sunny si alzo’ battendoi le mani, i fili tra le dita scivolarono a raccogliere un paio di doppie lame che sembrarono sbucare dall’ombra ai suoi piedi che la ragazza si appresto’ ad afferrare. Ora l'ombra era diversa, sembrava come fili che si muovevano nella pozza nera ai suoi piedi

 

“avevi ragione, in qualche modo, il sangue di Alucard e’ ancora nelle nostre vene…Walter e’ sempre stato un potenziale vampiro alfa…gli mancava solo un collo di vergine da mordere,una vergine compatible per un rituale all'ombra di Dio. Walter non ha altre anime dentro, gli basta prendere la mia,per rigenerarsi quanto vuole. Ora, non riuscirai più’ a portarmelo via ed io…estirpero’ la tua cazzo di voce dalla mia testa, per sempre..”

 

Walter e Sunny scattarono all’unisono, le loro ombre scivolarono ai piedi di Mina bloccandola sul pavimento, i fili le si avvinghiarono addosso tranciandole gli arti, senza darle la possibilita’ di contrattaccare, la donna si vide di nuovo crollare a terra, mentre la ragazza con le orecchie da gatto e gli occhi rossi la sovrastava con un ghigno folle. 

 

"Hai ucciso Alucard…me lo hai portato via.."

 

"Lui é mio! Pensi di essere speciale??non lo. Sei! Lui e' il mio giocattolino, quando tornera'...."

 

"... Ma piantala di fare la fregna.. "

 

Girò le spade dalla parte dell'impugnatura,due rubini rossi scintillarono davanti agli occhi della donna,pieni di rabbia e qualcosa simile alla paura. La ragazza dai capelli rosa gridò e cominciò a subissarla di colpi in faccia, più e più volte, fino a farle rientrare il naso nel cranio,il sangue scorreva come vino a buon mercato. Decise di godersi quel momento, sfogando tutta la sua rabbia. Infine,alzò le braccia al cielo, le lame unite andarono a trovare il bersaglio nella sua cassa toracica, sfondando i muscoli e le ossa, fece leva e le aprì la cassa toracica fino ad esporre il cuore,immobile ma vivo in qualche modo, come quello di

 

Alucard…

 

La ragazza lo tiro’ fuori con rabbia selvaggia e lo strinse nel suo pugno, spaccandolo come un fico maturo, senza togliere lo sguardo da Mina, che esterrefatta, non pote’ far altro che imprecare, pochi istanti prima di ridursi in polvere. Sunny sputo’ sopra alle sue ceneri, prima di voltarsi verso Walter, i loro occhi tornarono come cieli in tempesta e cieli tersi, per loro preferenza (in realtà i vampiri non hanno tutti gli occhi rossi, è più per un fattore di teatralità, Alucard invece…beh, se lo conoscete,saprete già la risposta) Sunny sorrise lasciando andare la tensione dal suo corpo, quando vedere il suo Walter sano e salvo ed ora, davvero immortale. Si guardarono per lunghi istanti, sorridendo stanchi. Con un movimento lento, la ragazza  apri’ le braccia verso di lui. 

 

"Vieni qui.. " 

 

Il vampiro accorse da lei, la afferro’ sollevandola in alto come se non pesasse nullanulla.  La fece volteggiare in mezzo a tutto quel chaos, come le aveva promesso. La strinse forte a s'è, nascondendo il viso tra i capelli sporchi di fuliggine e detriti, non sentiva più dolore. Sentiva sotto le mani il costato della ragazza, era tornato tutto a posto e nemmeno lei sembrava avere più’ un graffio. Rimasero stretti in quell’abbraccio solido che parve infinito, in mezzo al chaos, loro erano sopravvissuti, loro erano insieme, lui era salvo e lei, lei era viva. 

 

"Ti amo..Walter.."

 

"Ti amo, raggio di sole"

 

Victoria camminava al fianco di Integra, fiera e testarda come pochi, era una giovane umana, in mezzo ai mostri, ma a chi la guardava, lei era il mostro più pericoloso. Aveva imparato a state alla pari, poi, a stare più in alto, come diceva Alucard, gli umani erano creature straordinarie. Raggiunsero il corridoio principale, superarono le difese senza troppi problemi, lei tagliava teste a destra e a manca, Seras la proteggeva con la sua ombra impedendo ai proiettili di sfiorarla. Raggiunsero il ponte di comando di tutto quel circo di nazisti, trovarono poche resistenze, come se avessero spianato loro la strada. La donna vide in fondo alla grande sala, ormai vuota, l'omino vestito di bianco, senza nome, solo un titolo: Il Maggiore. Sembrava in estasi per la morte di Alucard, sembrava un'omonima realizzato, completo. Ghigno aprendo le braccia alla donna come un padre accoglie la figlia di ritorno a casa. Dal vivo sembrava più tondo, più goffo, eppure, aveva assassinato il re dei vampiri, con le sue fottute strategie, era riuscito a strappargli il re dalla scacchiera. Ora cosa rimaneva? Una regina, un'alfiere e… una torre. Walter E Sunny erano altrove e non riusciva a vederli dallo schermo, Seras per fortuna era al suo fianco, fedele, letale e bellissima. 

 

"Benvenuta fräulein! Spero tu abbia apprezzato tanto quanto me, questa gloriosa battaglia"

 

Lo sguardo di Integra saettò su di lui carico d'ira e disprezzo, non rispose, fece un cenno alla vampira e lei attaccò. Ad ostacolarla, c'era un vetro rinforzato, che impediva ai proiettili della vampira di formare e colpire quel bastardo sghignazzante. Integra lo maledetto, mentre una seconda figura si fece largo dalle ombre. Non era un vampiro, non era un licantropo

 

"Cosa cazzo.. "

 

"Nemmeno noi lo sappiamo, ma sembra amare la guerra tanto quanto me, così come ultima risorsa, l'ho invitato ad accomodarsi al banchetto, se vi compiace"

 

La creatura in questione, era bassa, troppo bassa. Non era uno gnomo, non era un folletto. Aveva lunghe orecchie a punta, un naso adunco, la pelle era rossa che si andava a scurire fino a diventare nera sulle mani e sui piedi. Una coda sferzava l'aria, gli occhi a spillo della creatura erano puntati sulle due donne mentre ghignava sornione con una doppia, forse tripla fila di dentini appuntiti come spilli. Non aveva armi, era quasi completamente nuda salvo della peluria marrone e folta che gli coprivano il corpo come strani pantaloni di pelliccia. La creatura si mosse e divennero due, poi tre, poi dieci, fino a riempire l'intera stanza. Ad Integra venne in mente quel dannato film con quei mostriciattoli verdi che con l'acqua si moltiplicavano, ma quella era la fottuta realtà, e sicuramente, non sarebbe bastata la fortuna spacciata da cinema anno novanta a salvarle. 

 

"Volevo lasciar loro una Londra disfatta da scarnificare come gli ultimi stracci di carne sull'osso dato al cane, ma ora… sembra abbiano altro da fare. Alucard é morto, eppure voi siete ancora in piedi… mi chiedo perché"

 

Integra rise e si accede un sigaro con aria scocciata

 

"Perché vogliamo assicurarci che tu cada prima di noi… Maxwell? "

 

"É andato"

Integra spezzo' il sigaro coi denti, guardando il maggiore come un lupo col pasto, colma di ira che traboccava dai suoi occhi di ghiaccio

 

"Dove, se non é di disturbo chiedere"

 

"Altrove"

 

Integra finse di riflettere, un ghigno le illuminato il volto al pensiero di poter dar sfoggio delle sue abilità, della sua fedele servitrice, della sua nobile casata

 

"Capisco… beh, prima di ammazzare te, dovrò ammazzare questi sgorbietti, così sia… Seras"

 

"Si! "

 

  
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