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Autore: susiguci    18/07/2022    2 recensioni
ll MERTHUR ll CIRCUS ll INIZIO SEC. XX ll CRACK PAIRING ll
Dal primo capitolo:
["Piacere, io sono Arthur!" si sporse allungando la mano verso il ragazzo.
"Merlin!" disse il più giovane, allungandosi a sua volta e stringendogli la mano con poca forza.
"Dai, non fare quella faccia. Non è poi così terribile qui! Almeno avrai qualcosa da mettere nello stomaco tutti i giorni!"]
Dal terzo capitolo:
[Il pubblico applaudiva e mentre il biondo aiutava Merlin a scendere, il ragazzo si fece prendere in braccio e gli schioccò un bacio sulla bocca. Il pubblico rideva e urlava. Arthur era rimasto a occhi e bocca spalancati...]
Dal quarto capitolo:
[Arthur si inginocchiò e si apprestò a slacciare la cintura dell'altro...
...Arthur chiuse gli occhi. Non sopportava di vedere quel che stava per fare...]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Gwen, I Cavalieri della Tavola Rotonda, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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First show










 







“Peccato che non ti abbia visto, Merlin! Mi han detto che oltre ad aver fatto ridere tutti, sei un magnifico giocoliere!” disse Gwen, mettendo in bocca un pezzo di mela, a fine pranzo. 

“Grazie, ma so fare solo quello…” rispose Merlin addentando un pezzo di pane.

“Col tempo imparerai … hai della stoffa, ragazzo!” affermò Alined accendendosi la pipa.

“Come hai imparato?" domandò Arthur curioso, ingollando l'ultimo sorso di vino dal suo bicchiere. "Non credo che in una sola settimana tu possa aver raggiunto dei simili risultati."

"Ho imparato da solo, dopo averlo visto fare una volta in un circo. Ero ancora piccolo quando iniziai e mi divertivo tanto a farlo, rigorosamente di nascosto: se mia madre avesse saputo quante uova rompevo, le avrei prese di santa ragione!"

"Avevi un meraviglioso trucco: sembravi veramente una donna!” sorrise George al di sotto della corta frangetta.

“Sei gentile. Ho fatto del mio meglio, ma avrei bisogno di qualche consiglio…”

“Qui ci trucchiamo tutti da soli, ma Gwen controlla e sistema tutto lei…” continuò George.

“Allora oggi posso passare da te?” chiese Merlin alla ragazza.

“Sì, certo, ma se sono occupata può aiutarti benissimo George! Fa il modesto, ma è più bravo di me!”

“George è certamente molto bravo, ma è necessaria una mano femminile per certe cose…” mormorò Gwaine dolcemente. Gwen fece finta di non aver sentito, come sempre.

“Sono felice, Alined, che abbiate trovato una valida sostituta per me, senza offesa Merlin, nel numero dei clown" continuò Gwen

Il direttore le rispose con gentilezza. Come sarebbe potuto essere diverso? Lei era la sua gallina dalle uova d'oro. Sapeva fare di tutto e lavorava più di tutti gli altri.

"Nemmeno tu puoi fare tutto Gwen: truccare, cucire, accudire i tuoi animali, preparare i numeri con loro e tutti gli altri numeri… pensavo intanto di sostituirti definitivamente anche come leggero al trapezio e nei numeri di equilibrio."

"Vi sono molto grata!"

"...E anche come assistente di Gwaine!”

“Cosa? Perché? Lei conosce i miei numeri alla perfezione. Nessun altro potrebbe aiutarmi come fa lei!” si risentì Gwaine.

“E invece, io credo che sarai più concentrato, senza lei intorno che ti distrae con la sua graziosa presenza! Oggi non hai brillato. Prendila come una punizione e ringrazia che tutto il resto sia andato più che bene. Inoltre Merlin oltre ad assisterti potrebbe alternarsi a te con qualche piccolo numero o ancora meglio sarebbe bello che ne creaste uno da fare insieme! Comincia a pensarci, Gwaine: la cosa è da studiare!”

Il ragazzo spostò il ciuffo dal viso e sospirò poco convinto. 

“E chi sarà il nuovo leggero?” chiese Lancelot.

“Merlin, se se la sente ovviamente…”

“Per me è un grande onore…spero solo di esserne in grado” rispose Merlin con umiltà.



 

Ma dov'era Gwen? Lo spettacolo stava per cominciare e non si trovava. Merlin voleva chiedergli un paio di importanti consigli. Come fissare la parrucca, o come allacciare quegli strettissimi stivaletti da donna che gli facevano un male pazzesco e tanto altro su cerone, orecchini, rossetto e quant'altro. Ma sicuramente il momento non era quello giusto!

"Cielo, Merlin. Non ti è stato detto? Gwen rimane per almeno mezz'ora accanto alla cassa, dove Alined vende i biglietti." disse George, indaffarato.

"Per attirare clienti?"

"Sí, ma non come pensi tu…" e aggiunse sottovoce "É truccata da donna barbuta. Se puoi valla a vedere: il risultato del suo trucco è incredibile! Si attacca vere ciocche di peli corti per i baffi e lunghi per la barba, usando una colla speciale. I ciuffi sono suoi: vengono dai suoi capelli. Un lavoro da certosini sia preparare le ciocche che fissarle sul viso.

Una volta c'era davvero una donna barbuta in questo circo, ma è morta molto tempo fa.

Scusa ma ho poco tempo: lo spettacolo incomincia, devo aiutare Gwen a struccarsi e a ritruccarsi per il numero con le colombe. Cosa ti serviva?"

"La parrucca mi scappa…"

George sorrise e gli diede una manciata di piccole forcine.

"Mettine un pò dappertutto e vedrai che rimarrà a posto!"

 

Il primo numero era di Alined che leggeva e cantava un gustoso racconto, un po 'comico e un po' poetico, vestito da direttore con solo il naso da pagliaccio. Questo sarebbe stato il suo unico costume per tutto lo spettacolo, con o senza naso, perché avrebbe dovuto presentare e commentare tutti i numeri degli altri con il suo megafono.

L'altro impiegato a tempo pieno era George che gestiva la musica. Aveva una fila di dischi preordinati da utilizzare nel grammofono a manovella dall'enorme tromba.

 

Lo spettacolo stava procedendo più che bene.

Il numero delle colombe di Gwen, assistita da Lancelot, ebbe molto successo, soprattutto la giostra finale dove su una grata circolare, azionata da Lancelot con una manovella si posarono ben otto colombe che a un segnale di Gwen si librarono in volo tutte contemporaneamente.  

 

Poi fu la volta di Gwaine e delle sue clavette, ma anche delle palline, dei piatti e dei cerchi. Il finale fu molto apprezzato quando riuscì a fare ruotare dodici cerchi lanciandoli in aria ad altezze differenti e riprendendoli uno dopo l’altro facendoli entrare tutti in un braccio, mentre Alined li contava uno per uno al megafono. 

Alined annuí soddisfatto poi andò a cercare Arthur dietro le quinte. Gli disse che il numero finale sarebbe stato il suo e che Merlin avrebbe fatto da leggero.

"Per me va bene, tranne la colonna umana. La faremo solo da tre: con Merlin non l'abbiamo mai provata!"

"Se Merlin se la sente, la farete da quattro."

Ecco, il solito stronzo. 

Alined si girò: "Ah, dimenticavo. Stasera, passa a trovarmi!" E si allontanò senza aspettare risposta. Non ce n'era bisogno. 

 

'Dio, no! Non voglio andare da lui! E' stato bello vivere questa settimana, sperando che non m'avrebbe chiamato più. Magari vuole dirmi che mi lascerá in pace. Sí, certo! Che stupido! Perché Merlin non si sacrifica un po' al posto mio? Perché io? Stasera non andrò… Ho deciso… E non importa se mi caccerà o mi bastonerá! Maledetto!"



 

Lo spettacolo stava andando bene, tranne per la parrucca del leone. L'anziano leone spelacchiato a cui era stata imposta una criniera finta, legata sotto la gola, aveva deciso di volersela togliere a tutti i costi e a momenti ci riusciva. Era stato bravo Percival a distrarlo con un pezzetto di carne. Gli altri leoni erano abbastanza giovani, ma non si poteva fare uno spettacolo con solo due leoni. 

 

A metà spettacolo era il turno dei pagliacci. George si era presentato in un abito particolare: tutto ingessato, pieno di lividi e con le stampelle, che tra l'altro gli servivano davvero. Alined annusava un fiore e sospirava sonoramente. Merlin entrò corricchiando travestito da ragazza bionda con le curve esagerate portando un gigantesco vassoio di uova. Si inchinò verso Alined poi verso George e appoggiò il vassoio su un tavolino. Prese alcune uova dal vassoio e cominciò a intrattenere il pubblico giocolando con destrezza. George si avvicinò da dietro e gli rubò un uovo ma subito Alined intervenne dandogli un ceffone, riprendendo l'uovo e restituendolo alla ragazza. Il vecchio tirò le labbra in fuori, per chiederle un bacio. 

Merlin, si tirò su il seno con le mani come per darsi un tono e il pubblico rise.

Poi si diresse verso il pubblico ricercandone l'appoggio e rivolgendosi a una giovane della prima fila. Senza parlare le indicava Alined, scuotendo la testa e la ragazza ridendo la scosse anche a sua volta, convenendo con Merlin che quell'uomo vecchio non faceva per lei.

La scena si ripeté un'altra volta con qualche variante e un'altra ancora poi Merlin si avvicinò a un ragazzo giovane e bello scelto tra il pubblico e lo abbracciò. Alined furioso prese in mano il vassoio con le uova, prese la rincorsa e lo rovesciò sopra le teste del pubblico, che cominciò ad urlare e a coprirsi la testa con le braccia per poi scoprire che si trattava di leggerissimi gusci vuoti.

 

Seguirono nell'ordine il numero dei cavalli di Gwen, travestita da cowgirl americana e aiutata da Lancelot. Fece anche un giro di pista in piedi sopra un cavallo. 

Andò molto bene anche il numero dei funamboli e degli equilibristi, uno di quelli a più alta percentuale di errore. Gwaine, Lancelot e Percival, vestiti come pellerossa, seminudi e tatuati.

 

L'ultimo numero era quello degli uomini forzuti. Si alternarono, Lancelot, Arthur, Percival e Gwaine come semileggero.

Arthur aspettava Merlin per il loro piccolo duo, ma si trovò vicino la ragazza pagliaccio.

Il pubblico rise e Merlin si avvicinò alla solita ragazza annuendo con la testa e indicando Arthur. La ragazza annuì anche lei ridendo, convenendo che quel fusto sulla pista era piú che adatto per lei.

Con leggiadria, si avvicinò ad Arthur e gli offrì la mano in modo lezioso. Arthur rimase a bocca aperta. Cosa stava succedendo? Si chiese Arthur, ma baciò galantemente la mano di Merlin. Cos'altro poteva fare?

Merlin si issò con agilità, nonostante l'ingombro, sulle spalle di Artù e entrambi aprirono le braccia.

Merlin scese con un agile salto e si catapultò dalla ragazza del pubblico, prendendole la mano e mettendogliela sul suo cuore o meglio sul seno per farle sentire quanto veloce fosse il suo battito. 

La gente rideva. Arthur si sentiva un allocco a stare lí, aspettando che Merlin avesse la bontà di tornare a proseguire la loro esibizione. E invece Merlin andò dal ragazzo bello del pubblico, gli fece una carezza sulla guancia e si inginocchiò davanti a lui con le mani giunte in preghiera cominciando a piangere, anzi urlando disperatamente.

Merlin tornò mestamente da Arthur girandosi un paio di volte verso il ragazzo bello e salutandolo lentamente con la mano, come per un triste addio.

Salí sulle spalle di Arthur e su queste fece la verticale. Pose le mani su quelle di Arthur che issò le braccia dritte sopra di sé. L'esercizio era perfetto, ma il biondo sentiva che Merlin voleva lasciargli una mano. 'É pazzo! Non l'abbiamo mai provato!'

Merlin aprì le gambe e spostò tutto il peso sulla mano sinistra, sapendo che Artù avrebbe avuto bisogno di usare la destra. Anche Artù divaricò le gambe per migliorare l'equilibrio, quando Merlin gli lasciò la mano e riuscirono a rimanere immobili per svariati secondi. Il pubblico applaudiva mentre il biondo aiutava Merlin a scendere ma la ragazza si fece prendere in braccio e gli schioccò un bacio sulla bocca. Il pubblico rideva e urlava. Arthur era rimasto a occhi e bocca spalancati, ma poi scoppiò anche lui in una bella risata che contagiò il pubblico.

'Questa me la dovrà spiegare!' disse fra sé.

 

George cominciò a suonare il tamburo nel modo tipico che annunciava un esercizio di particolare difficoltà. Il primo a piazzarsi fu Percival che si tolse il mantello e rimase a petto nudo.

Arthur salí sulle spalle di Percival e Gwaine, scelto perché essendo più basso di Lance pesava molto meno. Arthur era preoccupato per Merlin. Era quello l'esercizio che era costato la frattura a George. Maledì internamente Alined. Merlin era bravo ma troppo inesperto per un esercizio così difficile.

Il tamburo smise di suonare. Segno che la tensione era massima.

Merlin salí sulle spalle di Lancelot e Gwaine lo issò con fatica sopra di sé.

Merlin non si sentiva sicuro e decise di non strafare così si sedette sulle spalle di Gwaine. Tutti e quattro allargarono le braccia. L'effetto scenico era comunque molto spettacolare. Era quella che definivano una colonna da tre uomini e mezzo. Percival e Arthur erano diventati rossi e avevano cominciato a tremare dallo sforzo. Lancelot fu pronto ad afferrare Merlin e poi Gwaine quando scesero con un salto dalla colonna. Andarono poi a ringraziare il pubblico inchinandosi insieme e applaudendosi l'un l'altro. Anche gli altri artisti si unirono e di nuovo ringraziarono. Poi uno alla volta salutarono il pubblico con la mano, rientrando correndo dietro le quinte. Arthur non capiva. L'ultimo a rientrare era sempre Percival, ma stavolta era entrato tra i primi. Erano rimasti solo lui e Merlin. Fece per entrare: era chiaro che fosse la serata di Merlin, ma l'altro lo precedette. E mentre Arthur si girava verso il pubblico per salutarlo l'ultima volta, Merlin rientrò e lo prese per mano, tirandolo con forza fuori dalla scena, tra le risate e gli applausi generali.

 











Ciao! Ammetto che come bacio non è certo il più romantico del mondo. Non facevo Merlin così ardito! Almeno un primo passo, per quanto piccolo, è stato fatto. Uno dei miei kink sono i baci. Sono una romantica senza speranza. Chi continuerà a leggere avrá modo di accertarsene. Però come avrete giá capito c'è una parte decisamente angst, solo accennata finora e che alcuni potrebbero non apprezzare. Lo metto in conto. Un abbraccio grande a chi mi ha seguito fin qui.

   
 
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