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Autore: ArIeL_91    20/07/2022    0 recensioni
Due sconosciuti, Ray ed Anna. Sono usciti da poco ognuno da una storia diversa e si scoprono vicini di casa. Avranno il coraggio di lasciarsi i loro trascorsi alle spalle?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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A noi, Anna!

 
 
Ray non si era nemmeno reso conto di come fossero volati i giorni e le settimane, erano già due mesi che lui ed Anna stavano insieme, ed il ragazzo aveva deciso di prepararle una sorpresa proprio per quella data li. Per l’esattezza due mesi li avevano fatti la settimana precedente ma per problemi legati al lavoro di Anna non era riuscito ad organizzare nulla, lei comunque non c’era rimasta male per niente, Ray glielo aveva chiesto tante volte, e lei gli ripeteva sempre che bastava saperlo a pochi centimetri da casa sua perché tutto andasse bene. Aveva quindi deciso di organizzarle qualcosa a casa , aveva capito che Anna non era il tipo da ristoranti di lusso e regali importanti, a lei bastavano i gesti quotidiani, anche i più piccoli, gli aveva insegnato a dare valore anche ad una carezza. Si era innamorato proprio per quello. La cena comunque era solo una delle sorprese che le aveva riservato, le aveva anche comprato una collana con il simbolo dell’infinito, una volta ne avevano parlato, si erano detti che in qualsiasi modo andasse tra di loro, ci sarebbero sempre stati l’uno per l’altra, se l’erano promesso, e poi finalmente voleva dirglielo, da qualche settimana Ray sentiva dentro di lui di amare Anna, ed era stato sul punto di dirglielo un sacco di volte, ma aveva paura, come era successo quella volta con il vestito, di farla sentire a disagio, aveva paura di poterci rimanere male anche lui se lei non provava lo stesso. Quella era l’occasione giusta per dirglielo e si era esercitato moltissimo davanti allo specchio. Quella domenica mattina Ray si era alzato di buon umore, si era preparato il caffè ed aveva acceso la musica sulle note dei Maneskin, da questo punto di vista i due ragazzi avevano gusti musicali opposti, ciononostante a Ray quella musica dava una carica incredibile, nonostante fossero le otto del mattino, dopo essersi preparato era uscito di fretta per andare a ritirare l’enorme mazzo di fiori che aveva fatto preparare per Anna, le aveva preso delle margherite e delle rose di un rosa chiarissimo, Anna amava le rose di quel colore, erano infatti le sue preferite e anche difficili da trovare per questo Ray aveva preparato tutto per tempo. E poi le aveva anche mandato un messaggio di buongiorno, dicendole che si sarebbero visti per cena e che però che sarebbe stato fuori tutto il giorno per via di un progetto con alcuni colleghi dell’università, che avevano libera solo la domenica per studiare tutti insieme. Per non lasciare niente al caso aveva anche parlato con Marta ormai in coppia fissa con Mike da qualche settimana, con una scusa avrebbe dovuto portare Anna a fare shopping al centro commerciale, per evitare di sentire il continuo via vai di Ray per le scale del pianerottolo. Aveva preparato ogni dettaglio, dalla tovaglia bianca alle candele e alle varie portate, aveva cucinato tutto lui, e non vedeva l’ora che lei fosse di ritorno. Aspettava solo Mike che gli aveva procurato da alcuni amici una delle bottiglie di champagne più buone esistenti, mentre si dava una sistemata provò a sentirlo per telefono “ pronto Mike “ “dove sei ” , “ sto aspettando te “ , “ va bene, Marta mi ha detto che sarebbero tornate per le diciannove “ “ ok a dopo “. Ray chiuse la chiamata sperando con tutto se stesso che Mike arrivasse prima delle ragazze, provò dunque a distrarsi nell’attesa scegliendo la camicia e jeans migliori che aveva nell’armadio. Fuori faceva un pò più freddo , ormai le giornate erano quasi sempre grigie e anche piovose, ma dopotutto era già quasi novembre. Ray odiava mettersi la cravatta, in vita sua l’aveva messa solo due volte, non sapeva farsi il nodo nemmeno guardandosi allo specchio, ci provò davvero parecchie volte dopo averne scelta una tra le uniche due che aveva in armadio, la sua concentrazione fu interrotta però dal citofono, Ray guardò subito l’orologio convinto che si fosse fatto tardi, invece era ancora piuttosto presto, era Mike , gli aprì e lo aspettò con la porta aperta. << eccola qua >> disse Mike sfoggiando la bottiglia come un trofeo, << la migliore >> continuò poggiandola sulla mensola della cucina, << certo che hai fatto un ottimo lavoro, Anna stasera te la da di sicuro >> disse Mike ridendo << spiritoso, lo sai che non ho fatto tutto questo per portarla a letto >> replicò Ray mentre davanti allo specchio cercava nuovamente di annodare la cravatta << ma su dai Ray, sono due mesi che state insieme , non me lo spiego , cioè io e Marta, siamo una fiamma accesa ogni giorno >> disse il rosso passando anche lui davanti lo specchio e notando la difficoltà dell’amico << da qua, te lo sistemo io >> gli disse poi , Ray si girò verso il suo amico, << io la amo, Mike >> <<  l’aspetterei anche tutta la vita >> il ragazzo vide Mike fare un passo indietro << tu cosa? >> Michael lo guardò con un misto di sorpresa e terrore << amo Anna, amo tutto di lei , i suoi gesti, sentirla parlare, amo pure quando si innervosisce >> << oh, era ora che superassi definitivamente la paura di amare un’altra persona che non fosse Cristina >> disse Mike stringendogli il nodo sotto il colletto della camicia, << Cristina sarà comunque il mio più grande amore, con Anna è tutta un’altra cosa, in senso positivo ovviamente >> concluse Ray passandosi un dito tra il collo e la cravatta << bene amico, sei pronto per portarla all’altare, no scusa, a mangiare >> disse Mike sorridendo, poi Ray lo vide tornare serio << Anna è davvero una donna fortunata, e tu >> gli disse indicandolo << tu sei ancora più fortunato di lei, non se ne trovano in giro di ragazze come Anna >> ammise il rosso , Ray gli sorrise e lo abbracciò. Ray in quel momento capì l’importanza di Mike nella sua vita, c’era stato veramente in tutti i momenti, felici, tristi, disperati, divertenti, lo aveva aiutato e distratto tutte le volte che crollava per la mancanza della sua ex, lo aveva fatto ridere e ragionare quando voleva spaccare il muro per la rabbia, lo aveva trattenuto dall’evitare di cercare Cristina in ogni volto di donna sulla terra, era l’unico a non averlo mai abbandonato nonostante il suo essere scostante e misterioso, l’unico ad aver capito fino in fondo chi fosse Ray, quando nemmeno suo fratello sapeva cosa stava passando. Le cicatrici di un cuore ferito sono difficili da guarire ma Mike era sempre stato li pronto a ricucire il tutto ogni volta che Ray cercava di ritornare sui suoi passi. E lui era veramente così felice di averlo accanto a se ad ogni passo che faceva per ritornare a stare bene con una donna. << bene, io vado, e quella va in frigo >> disse Mike liberandosi dalla presa del ragazzo e indicando la bottiglia << mi hai fatto venire voglia di invitare Marta a cena da me >> continuò passando per il corridoio << davvero? >> disse Ray aprendo la porta << no Ray, stavo scherzando nemmeno a Marta piacciono queste cose da innamorati >> rispose Mike ridacchiando, << buona serata >> concluse e Ray lo vide scendere di fretta le scale per poi chiudere la porta. Da quel momento Ray iniziò a contare i minuti che l’avrebbero separato dal vedere Anna, era in trepidante attesa di sentire suonare il campanello, cercava di distrarsi in tutti i modi, aveva acceso già il forno, sistemato le tende , posizionato ogni piatto nella giusta direzione, guardato i bicchieri per verificare che non ci fossero aloni , aveva messo altri fiori sul tavolo ed aveva acceso una musica di sottofondo blues, era tutto perfetto. Intorno alle venti e trenta Ray accese le candele, poi guardò il telefono e si accorse del messaggio di Marta che gli diceva che tra qualche minuto Anna sarebbe uscita di casa, non fece in tempo a leggere tutto che sentì suonare il campanello. Ray aveva il cuore a mille, spense la luce della cucina, andò a prendere il mazzo di fiori che aveva momentaneamente posato sul tavolo dell’ingresso e dandosi un ultima occhiata allo specchio si diresse verso la porta. << chi è ? >> chiese Ray scherzando << dai scemo >> disse Anna ridacchiando , Ray aprì la porta con un po’ di fatica. << buon mesiversario >> disse il ragazzo sorridendo, mentre cercava di tenere ferme le mani che un po’ gli tremavano ancora dall’emozione, Anna aveva un vestito rosa chiaro a maniche lunghe, degli stivaletti in tinta, e lo stava guardando stupefatta, le vide scendere una lacrima , << ehi, non volevo farti piangere >> disse Ray porgendole il mazzo di fiori << oddio Ray, sono meravigliosi >> disse la ragazza asciugandosi la guancia con un braccio, << tu sei meravigliosa >> continuò il ragazzo e le diede un bacio sulle labbra, poi le fece strada verso la cucina, illuminata solo dalle candele sul tavolo, vide Anna poggiare i fiori sul divano e fare un giro completo del tavolo fino a tornare davanti a lui << ma dove sei stato per tutto questo tempo ? >> gli chiese Anna << nella porta accanto alla tua >> rispose Ray sorridendo, Anna gli sorrise di rimando e lo abbracciò. Ray l’aveva totalmente stupita, e se n’era accorto perché Anna guardava tutto come se nessuno avesse mai fatto così tanto per lei, sorrideva ad ogni cosa che osservava, e tutto quello riempiva il cuore di Ray come mai gli era successo. << ma come hai fatto a preparare tutto questo con gli impegni che avevi oggi per lo studio? >> gli chiese Anna quando arrivarono al dolce , Ray sorrise << ti pare che i miei colleghi organizzino sessioni di studio, la domenica? >>  chiese Ray ironico << non c’era nessuna sessione di studio! >> esclamò Anna, Ray annuì, << Marta sapeva tutto, sono stato io a dirle di portarti fuori tutto il giorno >> << ecco perché non voleva farmi tornare a casa >> , << quindi hai cucinato tu tutto il giorno >> continuò la ragazza << si insomma, sono cose semplici >> disse Ray << no ma , davvero bravissimo >> Anna gli sorrise, poi Ray prese il suo bicchiere << a noi , Anna >> esclamò il ragazzo vide Anna prendere il suo << a noi, Ray >> fecero toccare i bicchieri ed in quel momento Ray cerco nuovamente di dirle quello che si ripeteva da giorni davanti lo specchio ma c’era qualcosa che anche in quel momento lo bloccava come se fosse sicuro di restarci male ancora, così decise di cambiare argomento << cosa vuoi fare adesso? >> << ti va un film? >> le chiese, Anna annuì mentre toglieva i piatti dal tavolo, << prima però volevo darti una cosa >> continuò il ragazzo, Ray le tolse l’ultimo piatto dalle mani e lo poggiò dentro il lavandino, poi dalla sua tasca tirò fuori un pacchettino, vide Anna sedersi sulla sedia libera accanto a lui, << Ray, io davvero… non ti ho comprato niente >> disse Anna prendendo tra le mani il regalo, << non voglio niente, tu mi stai già dando più di quanto io potessi anche solo immaginare, mi hai regalato un sacco di cose senza comprare nulla >> vide Anna con gli occhi rossi , e si accorse che si era emozionata parecchio, << dai non volevo farti piangere di nuovo >> le disse ed Anna scoppiò a ridere lasciando andare una lacrima, << beh aprilo >> , vide Anna scartare il suo regalo con cura, con gesti precisi che solo lei era capace di fare, << è quello di cui abbiamo parlato l’altra sera >> esclamò Anna , << si, qualsiasi cosa accada tra noi due, mi troverai sempre ad un passo da te >>  disse Ray sorridendo, ed era così felice di vederla sorridere in quel modo, << dai mettila >> gli disse la ragazza, Ray le spostò i capelli, e in un attimo le mise al collo la collana, vide Anna alzarsi e abbracciarlo << grazie per tutto questo , sono davvero felice >> disse Anna , Ray la strinse tra le sue braccia più forte << grazie a te Anna, grazie perché con te sono una persona migliore >> gli rispose il ragazzo, poi la portò per mano in camera accendendo la tv e prendendo due coperte dall’armadio, vide Anna sdraiarsi comodamente come facevano ormai da giorni, guardare la tv insieme era uno dei momenti di quotidianità preferiti di entrambi, li il tempo si fermava e a volte Ray faceva anche finta che quella fosse casa anche di Anna e che l’indomani mattina l’avrebbe trovata sdraiata accanto a lui. La serata passò in modo molto divertente, Anna aveva scelto un film comico, e Ray pur di vederla contenta aveva accettato anche se a lui i film comici non erano mai piaciuti molto, ma si dovette ricredere perché quella sera Anna aveva riso tantissimo per metà film e non era sicuro che fosse solo per la comicità degli attori, probabilmente lo champagne di Mike era un po’ troppo alcolica e Anna l’alcool non lo reggeva per niente, così a fine film, si accorse che era da un po’ che Anna non rideva più, la guardò per un attimo, si era addormentata sulla sua spalla, mentre con una mano si stringeva nella coperta di lana che gli aveva dato, Ray fece piano e si alzò per andare a spegnere le candele in cucina che erano rimaste ancora accese, poi pensò anche di svegliarla, non voleva in nessun modo che lei potesse pensare di averla fatta restare qui a posta, << Ray >> il ragazzo corse nella stanza e si sedette vicino a lei , << posso restare qui con te? >> le disse la ragazza, Ray sorrise << certo che puoi restare >> le rispose sottovoce, vide Anna aprire gli occhi e fargli segnale di sdraiarsi accanto a lei. Ray spense la tv e rimase per qualche secondo interdetto, << è successo ancora prima che stessi con il mio ultimo ragazzo >> iniziò Anna , Ray si voltò per guardarla, << era la mia prima relazione, il mio primo amore, avrei davvero fatto qualsiasi cosa per lui >> continuò la ragazza, << cosa è successo? >> gli chiese Ray chiudendo gli occhi, << andava tutto bene, ma non avendo avuto molte relazioni da quel punto di vista, ero un po’ titubante, non riuscivo mai ad essere più disinvolta, e il problema non era lui all’inizio, ma io, non mi sentivo mai abbastanza e forse avevo bisogno dei miei tempi  >>  Ray si girò nuovamente verso la ragazza << Anna a me davvero non importa >> le disse ma Anna lo interruppe << invece è importante Ray >>, << è importante che tu sappia >> << cosa Anna? >> disse Ray e gli salì un po’ di ansia, << mi sono state fatte cose che non volevo >> disse Anna con la voce spezzata, << oddio Anna >> disse Ray mettendosi a sedere, la vide in lacrime, << è passato ormai, ma ci sono volte che alcuni gesti mi ricordano quella scena >> , << vieni qui >> disse Ray sollevandole la testa dal cuscino << lo amavo e pensavo fosse giusto così >> continuò, Ray la guardava ed era incredibile come una donna così fragile fuori potesse essere capace di tenersi dentro tutto quel casino, aveva voglia di spaccare tutto per la rabbia ce l’aveva con quella persona che aveva osato toccarla facendola piangere, non poteva nemmeno immaginare il dolore che Anna avesse potuto provare a tenersi tutto dentro , << ma con il tuo ex ragazzo come hai fatto? >> gli chiese Ray, vide Anna mettersi a sedere << ho fatto difficoltà sempre, poi lui non sapeva gestire la cosa e spesso litigavamo per questo, alla fine dopo diversi anni , anche per colpa mia, ci siamo allontanati del tutto >> << io ti aspetto Anna, non mi devi nulla >> le disse Ray dandole un bacio sulla fronte, la ragazza lo guardò per un attimo poi gli diede un bacio sulle labbra , Ray la baciò ancora, e vide Anna un po’ più complice, << Anna davvero, non voglio che ti sforzi >> disse Ray sottovoce guardandola negli occhi, vide Anna chiudere i suoi per un secondo << ti amo Ray >> gli disse , il ragazzo la guardò sorridendo, non poteva credere a quello che aveva sentito, << Anna >> << ti amo anche io, volevo dirtelo già da un po’ >> disse il ragazzo poggiando la sua fronte contro quella di lei << perché non lo hai fatto? >> gli chiese Anna << avevo paura, non volevo forzare le cose tra noi >> vide la ragazza sorridere , << era tutto così chiaro sin dall’inizio >> esclamò lei, Ray gli sorrise poi la baciò, e fu un bacio che non seppe bene per quanto fosse durato, soltanto che la mattina dopo Anna giaceva nel suo stesso letto, abbracciata a lui , con i capelli scompigliati ed un irresistibile odore di vaniglia.
 
 
 

Quella domenica di fine ottobre davanti al suo succo di frutta alla pera, Anna ripensava ai due mesi trascorsi con Ray, ogni volta che si avvicinava la data in cui avevano ufficializzato la loro relazione lei faceva un resoconto del mese, e fino a quel momento non era riuscita a trovare in lui una sola nota sbagliata, un atteggiamento strano. Anna aveva questa strana paura, paura di essere felice, ogni volta che le succedeva qualcosa di incredibilmente bello lei restava li incredula perché sapeva che dopo tutta quella felicità ci sarebbe stato qualcosa che avrebbe rovinato tutto. Erano due mesi però che viveva in totale tranquillità, che Ray la rendeva felice ogni giorno. Ed era per questo motivo che Anna aveva una paura tremenda, si strinse nella coperta di lana che le aveva regalato sua mamma mentre con una mano sbloccava lo schermo del telefono, erano le sette e trenta, non sapeva neanche per quale motivo si fosse svegliata così presto, sul telefono aveva un messaggio di Marta che le diceva di vestirsi perché sarebbero andate al centro commerciale, Anna decise di chiamarla, quella sensazione con cui si era svegliata la mattina le aveva messo un po’ di malinconia addosso e non aveva voglia di vedere nessuno nemmeno la sua migliore amica. “ ciao Marta “ , “ no niente in realtà ho delle cose da fare a casa “ , “ ma dai non ci credo, Mike non è il tipo da invitare fuori a cena “ , “ solo qualche ora però “ , “ va bene , mi vesto “ , “ a dopo “, chiuse il telefono un po’ scocciata, e controvoglia si diresse verso il suo armadio, trascinando con se la sua coperta. Anna non aveva ancora fatto del tutto il cambio stagione, infatti aveva metà armadio con cose estive e metà con vestiti autunnali, ovviamente guardò nella seconda metà cercando qualcosa di comodo perché non aveva davvero voglia di uscire, tirò fuori un paio di jeans e un maglioncino bianco , in un attimo si era già vestita, faceva freddo e decise di prendere un cappottino nero che aveva comprato l’anno precedente ma che aveva messo pochissime volte. Qualche minuto più tardi Anna era pronta ed uscì di casa dopo il messaggio di Marta che le diceva di aspettarla giù, uscendo si accorse che dalla porta di Ray la musica era altissima, aveva messo una canzone dei Maneskin ed Anna si chiese come potessero essere così diversi nei gusti musicali, decise quindi di provare a suonare ma non fece in tempo perché Marta iniziò a chiamarla al cellulare, “ si, sto scendendo, arrivo “ le disse Anna al telefono poi pensò che fosse meglio scendere, Marta sembrava piuttosto agitata. Arrivarono al centro commerciale in anticipo, avrebbe aperto alle nove e mancava ancora qualche minuto << allora? >> << come mai ti ha invitata a cena fuori ? >> chiese Anna mentre aspettavano l’apertura delle porte, << non lo so, ma stamattina mi ha scritto dicendo che stasera avremmo festeggiato qualcosa >> le rispose Marta tutta contenta, << beh, non lo so, Mike non è il tipo da cene fuori e romanticherie varie >> continuò Anna visibilmente perplessa, << magari mi sbaglio >> << e dove ti porterà? >> le chiese, ma venne distratta dal suo telefono, Ray le aveva scritto un messaggio, lo lesse sottovoce sorridendo, i suoi buongiorno le svoltavano sempre la giornata, ed il pensiero che si sarebbero visti di sera le aveva attenuato per pochi istanti quella brutta sensazione, << non mi ha detto nulla, ti ha scritto Ray? >> le chiese Marta sorridendo, Anna le sorrise, << si stasera ci vediamo >> rispose, << bene allora comprerai qualcosa anche tu >> esclamò Marta mentre si dirigeva verso il primo negozio, << vedremo >> le rispose Anna mentre anche lei guardava qualche vestito in vetrina. La mattina era praticamente volata, Marta si era provata un sacco di vestiti ed anche Anna dopo un po’ cominciò a fare lo stesso, a pranzo avevano mangiato una pizza in una pizzeria all’interno del centro commerciale, quello era uno dei più grandi della città, lei non ci andava spesso, o per lo meno non da sola. << adesso facciamo l’altro lato >> disse Marta prendendo l’ultima patatina fritta dal piatto <<  no Marta, mi hai detto qualche ora, non tutta la giornata >> << ma dai Anna che fai a casa? >> << dai devo trovare un vestito per stasera >> << ti prego Anna >> Marta le stava facendo la faccia triste, << e va bene, ma per le sei voglio essere a casa devo prepararmi >> concluse Anna sbuffando, << sii, dai andiamo in quei negozi li >> Marta la prese per mano e la trascinò lungo gli altri negozi , << guarda quello, a te starebbe benissimo >> disse Marta di colpo osservando un vestito fucsia con una sola manica, invece l’attenzione di Anna fu catturata da un vestito rosa chiaro in maglina a maniche lunghe, se ne era innamorata, << questo, lo provo >> esclamò Anna convinta ed entrò in negozio seguita da Marta che al contrario non sembrava molto convinta. << beh ti sta da favola >> << non ci avrei scommesso un centesimo >> disse Marta appena la ragazza uscì dal camerino, << lo adoro >> , Anna si guardava allo specchio e si vedeva più radiosa che mai, il vestito le stava benissimo, e pensò di non essere mai stata più convinta di acquistare qualcosa, infatti uscì dal negozio super contenta, insieme a Marta anche lei super contenta del suo vestito fucsia. Il pomeriggio passò in maniera molto più tranquilla Anna doveva ammettere che lo shopping aveva un che di terapeutico, in fondo quella giornata spensierata le era servita a distrarsi un po’. Intorno alle sei e trenta del pomeriggio Marta accompagnò a casa Anna, raccomandandole di mettersi quel vestito li per la serata con Ray, << ma devo ancora lavarlo >> esclamò Anna, << ma su dai, lo hai preso nuovo, aveva ancora la confezione originale >> incitò Marta << tu fidati >> concluse la ragazza facendole l’occhiolino, << va bene dai ci penso, buona serata, fammi sapere >> le disse poi Anna aprendo il portone di casa sua. Anna era rientrata a casa, chiedendosi se magari oggi Ray l’avesse pensata un po’ mentre studiava , non si era fatto sentire per niente nemmeno con un messaggio, la ragazza si sedette sul divano e rivolse lo sguardo verso la finestra socchiusa della cucina, da cui si vedeva solo la luce dei lampioni fuori, ormai faceva buio presto e lei adorava questo periodo dell’anno, l’inverno le sapeva di cioccolata calda, coperte e divano, le sapeva di riparo, di camini accesi e di abbracci pronti a scaldarla. L’inverno aveva un effetto strano su Anna , lei era nata in primavera ma aspettava sempre con impazienza l’arrivo del freddo , della neve sulla montagna e delle sue maxi sciarpe nelle quali avvolgersi. Dopo essersi decisa a mettere il vestito nuovo ed averci anche abbinato delle scarpe che sembravano veramente fatte apposta per quel colore, decise di uscire , ormai Ray doveva essere tornato a casa, erano quasi le otto, ed aveva proprio voglia di vederlo. Chiuse la porta dietro di sé e prima di suonare diede uno sguardo al telefono che poco tempo prima aveva squillato per un po’, sullo schermo c’era una chiamata persa di Luca e un messaggio con su scritto “ riunione alle otto di domani prima dell’apertura dello studio , grazie “ , Anna restò per un attimo a pensare cosa mai fosse successo poi segnò tutto in un promemoria sul telefono e suonò il campanello della porta accanto. Seguì qualche minuto di silenzio nella quale Anna si chiese se fosse già rientrato oppure no, << chi è ? >> chiese Ray dall’altro lato << dai scemo >> disse Anna ridacchiando ,  e il suo umore si risollevò all’istante sentendolo ridere, vide Ray aprire la porta con un po’ di fatica, e davanti a lei si presentò un enorme mazzo di fiori che copriva anche metà viso del ragazzo , << buon mesiversario >> disse il lui sorridendo, Anna restò per qualche secondo stupefatta davanti a Ray, nessuno le aveva mai comprato un mazzo di fiori così grande, l’emozione era fortissima, Anna si lasciò scappare una lacrima per la forte sorpresa, non se lo sarebbe mai aspettato, dopotutto il primo mese che erano stati insieme erano andati solo a  cena fuori, << ehi, non volevo farti piangere >> disse Ray porgendole il mazzo di fiori << oddio Ray, sono meravigliosi >> disse Anna cercando di prendere i fiori con entrambe le mani, ed asciugandosi la guancia con un braccio, << tu sei meravigliosa >> continuò il ragazzo e le diede un bacio sulle labbra, poi lo vide fare strada verso la cucina, il corridoio era l’unica parte illuminata, la cucina era totalmente al buio fino a quando non giunse nella stanza e vide sul tavolo delle candele accese ed un mazzo di fiori molto più piccolo in un vaso al centro, la ragazza posò i fiori sul divano e fece un giro completo del tavolo fino a tornare davanti a Ray, era totalmente sorpresa da tutto quello che lui le aveva organizzato, nessuno mai le aveva comprato un mazzo così grande di rose, tral’altro del suo colore preferito, nessuno mai le aveva organizzato una cena a casa , nessuno mai l’aveva stupita quanto aveva fatto lui quella sera, lo guardò per un attimo << ma dove sei stato per tutto questo tempo ? >> gli chiese Anna, vide Ray sorridere << nella porta accanto alla tua >> rispose , Anna gli sorrise di rimando e lo abbracciò. Anna era felice per tutto quello che aveva fatto Ray, tra l’altro aveva cucinato un sacco di cose e le venne il dubbio che fosse davvero andato a studiare con i colleghi,  << ma come hai fatto a preparare tutto questo con gli impegni che avevi oggi per lo studio? >> gli chiese Anna quando arrivarono al dolce , Ray sorrise << ti pare che i miei colleghi organizzino sessioni di studio, la domenica? >>  chiese Ray ironico << non c’era nessuna sessione di studio! >> esclamò Anna, Ray annuì, << Marta sapeva tutto, sono stato io a dirle di portarti fuori tutto il giorno >> << ecco perché non voleva farmi tornare a casa >> , << quindi hai cucinato tu tutto il giorno >> continuò la ragazza << si insomma, sono cose semplici >> disse Ray << no ma , davvero bravissimo >> Anna gli sorrise, poi vide Ray prendere il suo bicchiere e versare lo champagne  << a noi , Anna >> esclamò il ragazzo,  Anna prese il suo ancora pieno << a noi, Ray >> fecero toccare i bicchieri ed Anna in quel 0preciso istante sperò con tutto il cuore di non svegliarsi mai da quel sogno meraviglioso che stava vivendo. << cosa vuoi fare adesso? >> << ti va un film? >> le chiese Ray alzandosi dal tavolo ed iniziando a togliere qualche bicchiere, Anna annuì mentre toglieva i piatti dal tavolo, << prima però volevo darti una cosa >> continuò il ragazzo, vide Ray toglierle l’ultimo piatto dalle mani e lo poggiò dentro il lavandino, poi dalla sua tasca tirò fuori un pacchettino, Anna i sedette sulla sedia libera accanto a lui, perché se fosse rimasta in piedi, avrebbe di sicuro avuto uno svenimento, nella sua testa si affollarono milioni di domande, per un secondo credette che Ray si stesse mettendo in ginocchio per chiederle di sposarlo, lei avrebbe di sicuro accettato ma era troppo presto e forse nemmeno il momento adatto, ciononostante cercando di restare calma prese il pacchettino ed iniziò a togliere la carta << Ray, io davvero… non ti ho comprato niente >> disse la ragazza mortificata, << non voglio niente, tu mi stai già dando più di quanto io potessi anche solo immaginare, mi hai regalato un sacco di cose senza comprare nulla >>  Anna aveva gli occhi rossi  stava cercando in tutti i modi di non piangere dalla gioia, quella serata era un emozione  ed una sorpresa continua e si chiese se Ray ne avesse in serbo altre,  << dai non volevo farti piangere di nuovo >> le disse , Anna scoppiò a ridere lasciando andare una lacrima, << beh aprilo >> , << è quello di cui abbiamo parlato l’altra sera >> esclamò Anna , << si, qualsiasi cosa accada tra noi due, mi troverai sempre ad un passo da te >>  disse Ray sorridendo, Anna rigirò tra le mani la collanina, aveva una catena sottile in argento e il simbolo dell’infinito circondato da brillantini anch’esso molto delicato, << dai mettila >> gli disse la ragazza, vide Ray alzarsi e le sue mani le spostarono i capelli, quel tocco le provocò un brivido bellissimo lungo la schiena, poi si alzò per abbracciarlo << grazie per tutto questo , sono davvero felice >> disse Anna , sentì Ray la stringerla a se più forte << grazie a te Anna, grazie perché con te sono una persona migliore >> gli rispose il ragazzo, poi la portò per mano in camera accendendo la tv e prendendo due coperte dall’armadio, Anna si sdraiò sul letto togliendosi le scarpe, ed alzando un po’ il volume della tv, ormai era diventata come una loro piccola routine quotidiana, la sera guardavano sempre la tv insieme, che fosse un film, un programma tv, e lei, stava proprio bene anche perché il ragazzo da quella volta non ci provava più, le aveva detto che l’avrebbe aspettata ed Anna da quel punto di vista era veramente molto tranquilla. La serata passò in modo molto divertente, Anna aveva scelto un film comico, e Ray aveva accettato, Anna aveva riso tantissimo con quel film era uno dei suoi preferiti, anche se doveva ammettere che il bicchiere di troppo le aveva fatto venire un po’ di mal di testa, tanto che quasi alla fine del film, si addormentò sulla spalla del ragazzo. Anna si svegliò sentendo con la mano solo il letto vuoto, poi con la voce ancora un po’ assonnata provò a chiamarlo << Ray >> il ragazzo corse nella stanza e si sedette vicino a lei , << posso restare qui con te? >> le disse Anna, vide Ray sorridere << certo che puoi restare >> le rispose sottovoce, Anna aprì gli occhi e gli fece segno con una mano di sdraiarsi accanto a lei. Vide Ray spengere la tv , << è successo ancora prima che stessi con il mio ultimo ragazzo >> iniziò Anna , cercando il coraggio per parlargli di ciò che le era successo e motivo per il quale spesso si bloccava per colpa di alcuni gesti o momenti particolari, << era la mia prima relazione, il mio primo amore, avrei davvero fatto qualsiasi cosa per lui >> continuò la ragazza, << cosa è successo? >> gli chiese Ray, << andava tutto bene, ma non avendo avuto molte relazioni da quel punto di vista, ero un po’ titubante, non riuscivo mai ad essere più disinvolta, e il problema non era lui all’inizio, ma io, non mi sentivo mai abbastanza e forse avevo bisogno dei miei tempi  >> vide Ray verso di lei << Anna a me davvero non importa >> le disse ma Anna lo interruppe << invece è importante Ray >>, << è importante che tu sappia >> << cosa Anna? >> disse il ragazzo, e lo sentì dalla voce un po’ spaventato, << mi sono state fatte cose che non volevo >> disse Anna con la voce spezzata, Anna aveva avuto un coraggio ed una forza incredibile nel dire quella frase, tanto che la fine le uscì davvero con un filo di voce, non lo aveva mai detto a nessuno, se lo era tenuto dentro per anni, a volte non essendo capita, compresa per le sue debolezze, il pensiero di quelle scene, l’aveva catapultata indietro nel tempo e le aveva fatto scendere le lacrime dagli occhi << oddio Anna >> disse Ray mettendosi a sedere, << è passato ormai, ma ci sono volte che alcuni gesti mi ricordano quella scena >> , << vieni qui >> disse Ray di colpo, Anna si avvicinò a lui stringendosi nel suo abbraccio, << lo amavo e pensavo fosse giusto così >> continuò la ragazza  << ma con il tuo ex ragazzo come hai fatto? >> gli chiese Ray, Anna si mise a sedere << ho fatto difficoltà sempre, poi lui non sapeva gestire la cosa e spesso litigavamo per questo, alla fine dopo diversi anni , anche per colpa mia, ci siamo allontanati del tutto >>,  << io ti aspetto Anna, non mi devi nulla >> le disse Ray dandole un bacio sulla fronte, la ragazza lo guardò per un attimo poi gli diede un bacio sulle labbra , Ray la baciò ancora, mentre Anna ad un certo punto desiderava Ray più di ogni altra cosa al mondo, era felice, e si era liberata di quel peso senza essere giudicata ma piuttosto capita, e per la prima volta si sentì totalmente libera di esprimere stessa, senza doversi vergognare, vide il ragazzo fermarla dopo qualche secondo << Anna davvero, non voglio che ti sforzi >> disse poi Ray sottovoce guardandola negli occhi, Anna chiuse i suoi per un secondo << ti amo Ray >> gli disse Anna sentendo il suo cuore battere fortissimo dall’emozione , il ragazzo la guardò sorridendo, << Anna >> << ti amo anche io, volevo dirtelo già da un po’ >> disse il ragazzo poggiando la sua fronte contro quella di lei << perché non lo hai fatto? >> gli chiese Anna << avevo paura, non volevo forzare le cose tra noi >>  lei sorrise , << era tutto così chiaro sin dall’inizio >> esclamò Anna, Ray gli sorrise, la ragazza si ripeteva dentro che sarebbe andato tutto bene, e piano piano ogni sua paura, ogni sua debolezza si erano fatte da parte per lasciare spazio unicamente a quel sentimento così forte che provava per Ray.
   
 
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