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Autore: holls    21/07/2022    2 recensioni
Cinque giorni a Brighton, tra pranzo della Vigilia e novità inaspettate... Cosa potrà mai andare storto? Alan conosce già la risposta, ed è per questo che la direttiva è solo una: basso profilo!
Dal primo capitolo: "Lo cerca in cucina, nelle camere, in bagno - non c’è. Eppure, pensa, non è possibile che la casa se lo sia inghiottito. (...) Prova ad annusare l’aria, in cerca di quell’odore di Marlboro che però sembra come svanito."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Nathalan'
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Radici

 

È per un paio di cesoie che Nathan ha fatto capolino nel capanno degli attrezzi di casa Scottfield insieme a Stu, anche se in realtà gli sembra più il capanno delle cianfrusaglie. Sulla sinistra nota un banco da lavoro scolorito e scalcinato, sul quale spiccano un paio di guanti e una chiave inglese in mezzo a una marea di altri oggetti accatastati. Il resto del perimetro è riempito da una manciata di scaffalature a muro, che la scarsa luce rende difficile osservare con attenzione.

Nathan segue Stu e si domanda come riusciranno a trovare un oggetto tanto piccolo e insignificante in mezzo a tutto quel casino, finché il suo sguardo non viene attirato da una custodia nera dalla forma a pera e alta poco più di un metro. Si distrae un attimo e in pochi passi segue l’istinto di scoprire cos’è; e, quando è vicino, allunga una mano che trova un tessuto spesso e un paio di ganci che chiudono una zip.

«Era mia, è una chitarra classica», dice Stu, e Nathan non si aspettava che fosse così vicino. «La sai suonare?»

Un ricordo sfreccia nella mente di Nathan, che se ne va rapido lasciandogli un senso di malinconia. «Anni fa la suonavo. Ora è un po’ che non ne prendo in mano una.»

Fa scorrere le dita su quel tessuto un’ultima volta, poi per un attimo torna indietro nel tempo, un tempo che non c’è più. Stu però si avvicina ai ganci della zip e ne fa scorrere uno per aprire la custodia, poi estrae la chitarra. È di legno chiaro, senza fronzoli. Stu gliela porge e indica a Nathan una sedia con le ruote che il ragazzo, nella penombra, non aveva notato; si siede e gli basta sentire la cassa armonica sulla coscia per mettere le dita sulle corde in maniera istintiva, nonostante il freddo renda doloroso l’impatto sui polpastrelli.

Non impiegano troppo tempo ad accordarla, e Nathan è soddisfatto quando finalmente l’accordo di Do non gli fa più sanguinare le orecchie. Sorride a Stu che gli sorride di rimando, e gli occhi di Nathan tradiscono un entusiasmo che ha radici lontane, tanto che dal nulla comincia a suonare un giro di accordi e a tenere il ritmo con un piede.

L’uomo si siede sul pavimento accanto a lui, le gambe strette in un abbraccio e la testa che comincia a dondolare al ritmo di musica.

«Ah, la conosco questa. È “Over my shoulder”, giusto?»

Nathan fa in tempo ad annuire, poi attacca subito con la strofa. «Looking back, over my shoulder…»

I due cantano insieme e lui per un istante torna quindicenne, in camera insieme a suo padre che, chitarra alla mano, gli insegna quella nuova canzone senza sapere che sarebbe stata l’ultima.

La voce di Nathan si fa più forte e sicura, le sue dita insistono sulle corde fino a farsi male, ma lascia che ora sia la voce di Stu ad accompagnarsi alla sua fino alla fine della canzone. Quando termina, entrambi provano ancora l’entusiasmo di una vecchia passione che si riaccende.

«Allora, che altro suoniamo?», chiede Stu. «“Losing my religion” la conosci?»

«Solo le parole, niente accordi», risponde Nathan, prima di fare una piccola pausa. «Me la insegni?»

 

 

 

Angolo autrice

Lo ammetto: la voglia di scrivere questa raccolta è nata unicamente da questa scena, dove Nathan e Stu suonano la chitarra in un’atmosfera che per Nathan è molto familiare. Tutto il resto è venuto a contorno, ma morivo dalla voglia di arrivare a questo punto. Pensate che per questa scena (e per un’altra storia in realtà, ma per ora non dico niente :P) ho pure comprato una chitarra io stessa per poter essere più realistica! XD

Penso che dopo questa flash ce ne sarà solo un’altra e poi la raccolta sarà conclusa. Ringrazio intanto chi mi ha seguito fino qui ^__^

 

A presto,

Simona

   
 
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