Capitolo 60
Quel momento si distende, si dilata protendendosi verso un agonico infinito…
Ti scopri nuovamente imprigionato…congelato… incollato in un istante dilatato nel tempo…
Sei bloccato sotto la stretta di Arthur… Incollato a terra come un ratto in una trappola adesiva…
Sei rimasto incastrato in quell’istante di terrore… E ogni volta che provi a staccarti da quella trappola senti di perdere un pezzo… che ti sei staccato a morsi come una bestia braccata e terrorizzata…
Te ne sei accorto troppo tardi, e adesso sei bloccato in quella stanza davanti al tuo corpo emaciato, una prigione che ingabbia la tua mente, davanti al tuo migliore amico…
Al tuo ex migliore amico…
Alla tua punizione…
Lui ti osserva… Il suo sguardo è vuoto, assente…
Le voci di Evie e di Aleksandra che ti richiamano, cerchi di scuoterti da quella stasi mortale e terrificante…
“Non ho mai voluto che finisse così…” farfugli prima che l’oscurità ti avvolga…
Oscar… Evie…
Sei ancora solo, bloccato nel dolore…
È quello la morte?
Ciò che ha provato Oscar quando la lama lo ha tagliato, dividendo la sua anima?
E il tuo corpo ti ha trascinato giù… E stai sprofondando…
Verso gli inferi…