Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Bombay    23/07/2022    3 recensioni
Dal testo: In molti gli avevano fatto gli auguri, via messaggio, social, molti tranne l’unica persona di cui a lui importava: Iwaizumi.
[Piccolo racconto per il compleanno di Oikawa in super ritardo]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Fandom: Haikyu

Genere: romantico

Tipo: one shot

Coppia: yaoi

Personaggi: Oikawa, Iwaizumi

Rating: PG-13, verde

Avvertimenti: spoiler

PoV: terza persona

Spoiler: sì, ambientata dopo il timeskip!

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

 

 

Tanti auguri a me!

 

Il fischio dell’arbitro lo colse di sorpresa, alzò la palla, saltò, colpì e fece punto. Sorrise mentre attendeva che gli lanciassero la palla.

La fece rimbalzare a terra un paio di volte. Era il suo compleanno e lui era nell’unico posto in cui doveva essere, in un palazzetto a giocare a pallavolo.

Il fischio, l’alzata, la battuta, punto.

Quel giorno compiva ventotto anni e di strada ne aveva fatta, di traguardi raggiunti, eppure…

“Dai Oikawa chiudi la partita con un altro ace” lo incitò un compagno, si deterse il sudore con la maglietta.

In molti gli avevano fatto gli auguri, via messaggio, social, molti tranne l’unica persona di cui a lui importava: Iwaizumi.

Si era ripetuto che era solo un problema di fuso orario, che entro la fine della giornata lo avrebbe sicuramente chiamato.

Il fischio, respirò a fondo doveva schiarirsi la mente, non era il momento di pensare a quello. Batté con violenza, imprimendo alla sfera tutta la sua frustrazione.

Fuori.

Imprecò a denti stretti.

“Non preoccuparti, pensa alla prossima.”

La partita ricominciò, un solo punto e avrebbero vinto il set e la partita, si spostò sotto rete, la alzò al loro asso e per un momento, gli sembrò di vedere Iwaizumi che saltava, schiacciava e segnava, ma così non era, quasi non sentì le pacche sulle spalle e i complimenti che gli venivano elargiti rientrando nello spogliatoio.

“Oikawa” la voce del coach lo fece voltare “Va tutto bene?”

L’alzatore sorrise annuendo “Sì tutto a posto” mentì e dall’espressione dell’uomo era chiaro che non gli credeva, ma per sua fortuna non gli fece altre domande.

Si lavò e si cambio in fretta, aveva solo voglia di andare a casa.

Osservò i suoi compagni di squadra, che parlavano, chiacchieravano e scherzavano tra loro, un groppo gli serrò la gola, gli tornò in mente la squadra del liceo, in quel periodo erano quasi sempre in ritiro, ma i suoi compagni trovavano sempre un modo per rendere il suo compleanno speciale.

In breve tempo tra saluti e schiamazzi tutti se ne andarono, Oikawa prese il telefono altri messaggi e altri auguri, una chiamata persa di sua madre, ma nulla da Iwaizumi.

Sbuffando lanciò la chiamata, più che deciso a dirgliene quattro appena avesse risposto, ma il telefono squillò a vuoto fino a che non si inserì la segreteria.

“E tanti auguri a me” sospirò tristemente, buttando il cellulare nella borsa insieme alla divisa sporca, stava per uscire, quando uno dei suoi compagni si ripresentò sulla porta.

“Ehi, ti va di mangiare un boccone insieme, io sono affamato, gli altri se ne sono già andati”

Oikawa si strinse nelle spalle, perché no? Il suo frigo era tristemente vuoto, non aveva voglia di fare la spesa, avrebbe finito per ordinare qualcosa quindi tanto valeva.

Il suo compagno chiacchierava amabilmente anche se doveva ammetterlo lui non lo stava ascoltando più di tanto.

“Ehi, non sono fatti miei, ma oggi sei strano. Hai litigato con il tuo ragazzo?” chiese sinceramente preoccupato.

“Qualcosa del genere” bisbigliò non aveva molta voglia di parlare di quello in realtà.

“Le relazioni a distanza non sono mai facili”

“Non mi va di parlare di questo”

“Va bene” camminarono in silenzio fino ad un locale.

Tooru si guardò intorno e solo in quel momento si accorse di essere in tuta, mentre l’altro no.

“Non mi sembra un locale dove mangiare un boccone al volo e da tuta da ginnastica”

“Ti fai troppi problemi, non interessa a nessuno come sei vestito. Qui fanno la miglior carne argentina in assoluto” disse afferrandolo per un braccio. Entrarono e il suo compagno di squadra fece un cenno ad un cameriere che, prendendo dei menù da un mobile, si fece seguire. Il locale non era pieno ma il ragazzo li condusse giù per delle scale, in quella che doveva essere un’altra sala, che sembrava stranamente buia.

Il tempo del click dell’interruttore e la stanza si illuminò rivelando una locale molto più ampio gremito di persone.

“Buon compleanno, Tooru” esclamarono in coro i suoi compagni di squadra del San Juan.

Oikawa rimase interdetto per un lungo momento, spostando lo guardo su ognuno di loro.

“G-grazie” balbettò incredulo sedendosi a capotavola dove gli indicava il coach, era ancora frastornato da quella sorpresa inaspettata ed immensamente gradita, che non si accorse di qualcuno alle sue spalle fino a quando qualcuno non gli posò le mani sugli occhi.

Tooru trattenne il fiato, conosceva quel profumo, conosceva quelle mani e quella voce che bisbigliò: “Indovina chi sono?”

Si volse incredulo “Hajime” bisbigliò alzandosi in piedi e gettandogli le braccia intorno al collo.

“Buon compleanno, amore”

A Oikawa si sciolse il cuore a quelle parole, si fece indietro e le labbra di Iwaizumi coprirono le sue in un bacio dolce e desiderato.

 

***

 

Camminavano mano nella mano nella calda notte Argentina a Oikawa girava un po’ la testa, la stanchezza unita al vino che aveva consumato non aiutava, ma la mano stretta nella sua gli dava forza e sicurezza.

“Quando sei arrivato?”

“Un’ora prima della partita, ho fatto appena in tempo venire al palazzetto”

“Mi hai visto giocare”

“Sì e non eri in partita”

Oikawa arrossì di botto “Ho fatto un sacco di punti” brontolò distogliendo lo sguardo dal cipiglio indagatore del compagno.

“Ero arrabbiato” ammise in un soffio “Con te”

Iwaizumi si fermò inarcando un sopracciglio “Sei un cretino”

Oikawa rise trascinandolo lungo la via, fino alla porta del suo appartamento.

“Non sei troppo stanco per il viaggio, Iwa-chan?” domandò mentre le mani di Iwaizumi percorrevano la sua schiena sotto la maglietta.

“Non sei troppo stanco per la partita?”

“No” bisbigliò sulla bocca dell’altro, lasciarono una scia di vestiti dall’ingresso alla camera, crollarono sul letto ridendo.

“Non hai partite domani vero?”

“No, solo allenamento”

“Bene”

Poi furono solo i loro gemiti e i loro respiri a riempire la piccola stanza in quella calda notte argentina.

 

 

---

Note dell’autrice.

Ed eccomi qui con una shottina piccina picciò senza pretese per il compleanno di Oikawa.

L’ho pubblicata in ritardo perché eri e non riuscivo a caricarla

Grazie a chi è arrivato fino a qui!

Chi volesse dirmi consa ne pensa è sempre il benvenuto.

Un Kiss

Bombay

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Bombay