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Autore: SamBluefire    23/07/2022    0 recensioni
Sono cresciuto con i Gormiti delle prime serie e penso che le nuove serie si siano allontanate troppo dall'origine rendendo i Gormiti qualcosa che non sono rovinandosi, mi è sempre dispiaciuto che i cartoni avessero un intento commerciale e quindi le storie se pur interessanti non fossero la perfezione.
Questo mi ha spinto a scrivere questa funfiction con i personaggi con design e caratteristice delle prime serie, ma la storia è originale scritta da me, per dare una storia degna a una delle mie saghe preferite e dare a loro una degna conclusione.
Spero vi possa piacere, buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2: Una nuova era

Il popolo della terra, abitante del sottosuolo, ha scavato e esteso il ventre della caverna di Roscamar fino a trasformarla in una città sotterranea interamente fatta di roccia e minerali, sfruttando cristalli che al buio s’illuminano hanno trovato il modo di fare luce in quella loro casa buia e dura, ha imparato ad allevare animali abituati a scavare o a vivere in caverna per nutrirsene, ha imparato a coltivare muschi, alghe e altre piante che si sviluppano sempre sottoterra per nutrimento e per le loro medicine.
Oggi è un giorno importante per il gormita Rocciatauro, finalmente ha finito di costruire la sua arena personale dove i suoi fratelli possono, se hanno voglia, risolvere una disputa con le maniere forti oppure cimentarsi in sfide per mettere alla prova la propria forza.
Tutto il popolo è riunito all’arena, esulta, grida il nome di Rocciatauro e applaude a lui, mentre Rocciatauro, al centro dell’arena con sguardo colmo di felicità e orgoglio, osserva i suoi amici e fratelli ammirare il suo duro lavoro per aver costruito con tanta fatica un’arena che potesse essere perfetta almeno per i suoi gusti.
“Amici, fratelli!” gridò al pubblico Rocciatauro “Vi ringrazio per la vostra presenza qui, significa molto per me quest’arena a cui ho lavorato personalmente per costruirla così come la vedete… ma, ovviamente, tutto questo non sarebbe stato possibile senza il permesso e il supporto del nostro grande capo, perciò, un applauso a Gheos signore della terra!” il popolo ha rivolto lo sguardo al suo capo e ha lanciato un applauso scrosciante mentre Gheos con un sorriso in volto ringraziava sia il popolo che Rocciatauro per la generosità, stringendo le mani e infine salendo nell’arena per fare un inchino al popolo.
Rocciatauro prese il braccio del suo signore per sollevarlo in senso di vittoria facendo esultare il popolo ancora di più.
“E ora, che ne dite d’inaugurare l’arena con un bel combattimento per il titolo di primo campione? Di quest’arena.” disse Rocciatauro trovando il sostegno del pubblico “Benissimo!!! Allora, le regole sono semplici, per l’inaugurazione la sfida sarà, che chi riesce a vincere 10 combattimenti di fila avrà l’occasione di affrontare il nostro capo in persona. E chi riuscirà a battere anche lui, otterrà il titolo di gran campione!!!” Rocciatauro guadagnò in poco tempo lo stupore e l’attenzione del popolo soprattutto Gheos era rimasto di sasso “Ora gente permettetemi di presentare i primi Gormiti che si sfideranno… alla mia sinistra ecco Dedalo!!! Il terrore delle sabbie… e alla mia destra il suo avversario, il grande e cattivo… Kolossus!!!” I due Gormiti presero posto nell’arena aspettando che Rocciatauro desse loro il via alla lotta, quando alla fine diede il via Kolossus e Dedalo iniziarono a scontrare e far volare pugni dando spettacolo, mentre Gheos prese da parte Rocciatauro per parlargli “Che significa questa storia?” chiese Gheos seccato “C’è qualche problema?” “Io ti ho dato il permesso di costruire l’arena e di farne una tua attività, ma non ho mai detto che avrei partecipato.” “Ah quello, pensavo ti avrebbe fatto piacere capo.” “PIACERE?!?!” “Si voglio dire quanti anni sono che non meni le mani? -guarda le braccia di Gheos- la mano?” “Tauro sono troppo vecchio per queste cose, non posso farlo.” “E dai capo! È l’inaugurazione, ci deve essere un evento che la renda speciale, e poi ormai ho detto che combatterai, guarda il tuo popolo, tutti vogliono vederti di nuovo in azione, non vorrai mica deluderli?” chiese Rocciatauro con tono deciso mentre Gheos sospira rassegnato, nel frattempo Kolossus ha assestato a Dedalo un colpo così potente da fargli sfondare il soffitto di roccia spedendo il povero Dedalo chissà dove.
“Bene bene bene, sembra che Kolossus si in forma oggi, vediamo se riesce a raggiungere le 10 vittorie?” disse Rocciatauro mentre annunciava i prossimi avversari di Kolossus, i quali uno ad uno vennero tutti sconfitti da Kolossus finché lui non ha raggiunto le 10 vittorie.

Gheos salì sul campo tutto serio braccia incrociate, “Oggi avrò la mia rivincita Gheos.” esclamò Kolossus con determinazione, Gheos restò in silenzio, con il via all’incontro, Kolossus con un pugno sfondò il pavimento di pietra e estrasse una grossa pietra che lanciò addosso a Gheos, il quale con una mano (e anche la sua unica mano) fermò e rilanciò la pietra a Kolossus il quale era partito alla carica per prendere a pugni l’avversario e con un pugno distrusse la pietra e preparò un altro pugno per Gheos.
Il signore della terra si difese usando il suo martello assorbendo il colpo, ma Kolossus non aveva intenzione di fermarsi lì e iniziò a sferrare una raffica di pugni con le sue quattro braccia rendendo a Gheos difficile rispondere agli attacchi, finché non batte forte i piedi facendo uscire da sottoterra una a forma di pugno che colpì Kolossus da sotto il mento facendogli fermare l’attacco, Gheos colse l’occasione per colpire ripetutamente l’avversario con il suo martello lanciando una serie di dritti e rovesci che hanno destabilizzato Kolossus, ma quest’ultimo riuscì ad assestare un montante a Gheos e da lì cominciare a rispondere agli attacchi con lo stesso ritmo con cui Gheos attaccava.
Kolossus stanco di giocare decise di sfoderare il suo colpo segreto, “LO STRITOLA TERRA”, Kolossus affondò le dita di due delle sue mani nella roccia e a seconda di come muoveva le mani l’arena si deformava spaccandosi e sollevando rocce con l’intento di ferire Gheos, ma il quale non si lasciò destabilizzare di nuovo e saltando da una roccia all’altra riuscì ad avvicinarsi a Kolossus e colpirlo nuovamente con una serie di martellate che gli hanno fatto interrompere l’attacco speciale, per finire mollargli un pugno così forte che lo ha fatto volare fuori dall’arena e sfondato diverse pareti di roccia.

Rocciatauro corse più veloce che poteva per vedere le condizioni di Kolossus, fino a trovarlo privo di sensi dov’era atterrato, ritornato all’arena annunciò la vittoria del signore della terra donandogli la cintura del campione.
Qualche ora dopo Kolossus si risvegliò nell’angolo della caverna addetta alla medicazione dei feriti circondato dai Gormiti che ha affrontato all’arena, pochi minuti dopo si rese conto di aver perso, di nuovo, contro Gheos.

Sul picco dell’aquila il popolo dell’aria si era sviluppato costruendo case scavando nella roccia della montagna per creare un anfiteatro, sul cui soffitto sono esposti degli affreschi a omaggiare i capi del passato insieme al vecchio saggio, lì i Gormiti spesso si riunivano per un incontro col capo quando aveva degli annunci da fare, pregare e assistere a spettacoli organizzati da chi si offre a intrattenere i propri fratelli, i sassi e gli altri minerali scavati dalla montagna sono poi stati sfruttati per costruire abitazioni all’esterno della montagna, si nutrono coltivando le piante di montagna e allevando gli animali della montagna come capre e roditori.
Elios, noto combina guai di questo popolo uscì di nascosto dalla sua casa con una rete intenzionato a pescare senza permesso. Con le sue grandi ali era facile sfrecciare velocemente da un punto all’altro dell’isola, il suo posto segreto era la parte di costa dove sorgeva la caverna di Roscamar perché difficilmente un gormita del vulcano o della terra metteva il naso fuori dal monte di fuoco o dalla caverna.
Elios appollaiato come il rapace che era aspettava con ansia qualche bel banco di pesce che potesse prendere al volo, quando all’improvviso, un gormita della terra lo ha attaccato alle spalle, fortuna che Elios aveva i riflessi pronti e ha evitato l’attacco.
Il gormita attaccante era Dedalo, il colpo di Kolossus lo ha spinto fino in superficie “Cosa ci fai qui fuori mucchio di sassi?” chiese Elios con arroganza “Mimimimimi non sono affari tuoi pennuto, mimimimimi ho avuto una giornataccia e ho intenzione di sfogarmi su di te.” rispose Dedalo facendo ridere Elios “Mimimimimi adesso che hai da ridere?” “Nulla nulla, stavo pensando a delle cose buffe, uno è il tuo modo molto intelligente di sfogare la rabbia, l’altro è il peccato che tu non abbia le ali mucchio di sassi.” e con questa frase Elios spiccò il volo lasciando Dedalo a terra a lamentarsi, tolta una seccatura, Elios avvistò il banco di pesce che stava aspettando per procurarsi una cena esotica, solo che mentre pescava dei tentacoli sono apparsi dal mare catturandolo e trascinandolo in acqua, oggi era il turno di guardia del gormita Medusantica, l’unico capace di fermare Elios quando pescava.
“Non impari mai eh?” disse Medusantica mentre teneva stretto Elios, il quale si dimenava per poter uscire e respirare, Medusantica chiese al suo collega Mantra di andare a chiamare il signore del mare mentre lui si occupava dell’ospite inatteso.

Il popolo del mare nel corso degli anni ha costruito le case del suo villaggio con coralli, alghe e argilla e per illuminare le loro case hanno imparato a sfruttare la bioluminescenza dei pesci e altri animali abissali anche quando quest’animali non sono più in vita, da anni si è nutrito dei pesci e crostacei che abitano il fondale marino insieme ovviamente alle alghe.Il popolo del mare si è stabilito nei pressi della “Fossa degli spiriti” una caverna subacquea che ricorda un’enorme bocca, che il popolo ha trasformato nella biblioteca più grande di Gorm contenendo innumerevoli pergamene fatte di alghe e ossa di pesce, che contengono tutta la storia di Gorm, del popolo del mare, tutti le tecniche usate e conosciute dal popolo del mare per costruire, le riflessioni e studi fatti dai membri più saggi del passato e tutte le storie possibili immaginabili.
Un luogo che fa venire voglia restare lì per sempre a leggere, ed è il luogo preferito del signore dei mari: Polvrons. Il quale passava tutti i giorno dalla biblioteca a leggere una pergamena nuova ogni volta.
Mentre andava a sedere notò un amico perso nella lettura e decise di unirsi a lui “Buongiorno Carrapax.” disse Polvrons, Carrapax ricambiò il saluto mentre il capo prendeva posto a sedere “Cosa stai leggendo?” “Il canto del Leviatano.” “Di nuovo? Ti devono piacere tanto quegli animali.” “Ogni volta che posso non disdegno di ammirare le balene da lontano, sono cosi grandi eppure cosi eleganti e gentili.” Polvrons ridacchiò mentre iniziava a srotolare la sua pergamena, quando Mantra entrò di fretta e furia cercando il capo per riferirgli dell’accaduto.

Polvrons, Medusantica e Mantra si sono spostati sulla terra ferma con Elios legato nella sua stessa rete in attesa dell’arrivo del signore dell’aria per riprendersi Elios.
Infatti pochi minuti dopo dal cielo apparve il signore dei cieli Noctis affiancato da Magufo il veggente e Magicorvo, “Noctis.” “Polvrons.” “Non sai tenere i tuoi piccioni al loro posto.” disse Polvrons seccato indicando Elios “Capisco il tuo malcontento, e hai ragione di essere arrabbiato, ma se adesso mi ridai Elios-” “Che farai gli taglierai le ali?” chiese il signore dei mari con tono sarcastico “Come hai detto l’ultima volta che sei venuto a prenderlo? E la volta prima ancora? E quella ancora prima?” Noctis aggrottò la fronte “Polvrons per favore.” “No! Sono stanco di vedere questo bulletto che cerca di rubarsi i nostri pesci tu che lo riporti a casa e non fai niente per punirlo.” “IO lo punisco per quello che fa, è che non impara mai!” “Allora stammi a sentire, questa volta vi lascio andare perché sono buono ma questa è l’ultima volta che lo faccio con le buone, -si gira verso Elios- ma la prossima ci penserò io alla sua punizione, Medusantica liberalo.” Medusantica ubbidì lanciando Elios come un sacco di patate, per poi farsi strada con il suo signore nell’acqua.

Noctis liberò Elios e lo riportò al picco dell’aquila, quel pomeriggio Noctis e Elios s’incontrarono a casa di Elios per discutere, Noctis stava in piedi in silenzio davanti a Elios seduto su una sedia, si vedeva chiaramente che Noctis era molto arrabbiato con Elios mentre quest’ultimo sembrava essere in attesa che il capo lasciasse la sua casa.
“Beh?” chiese Noctis “Non hai niente da dire?” “Hmmm, mi piace il pesce. Eheheh” rispose Elios ricevendo una sberla da Noctis “Idiota! Ma dico non hai coscienza? Ti rendi conto che abbiamo rischiato la guerra a causa tua?!” urlò Noctis “Se basta un paio di pesci per far scoppiare una guerra con quei molluschi credo che abbiano bisogno di rivedere le loro priorità.” “Elios!” “No no sono serio, loro di pesce ne hanno tanto, lo mangiano tutti i giorni quindi non capisco perché si arrabbiano così tanto se per una volta anche qualcun’altro si gode il pesce?” “Te lo dico io perché si arrabbiano così tanto, HAI RUBATO A CASA LORO!!!” Elios sospira “Non ricominciare con questa storia.” disse Elios “Ehi neanche io mi diverto, ma se ti comporti da irresponsabile lo ripeteremo finché non ti entra in testa.” “Si si lo so, tu sei il capo e devo ubbidire ai tuoi ordini, blah blah blah. Vuoi sapere qual’è veramente il mio problema? Il tuo modo di governare il popolo!” “Oh quindi sarebbe colpa mia?!” “Se sei il signore del cielo sei responsabile di tutto il popolo e dovresti prendertene cura in prima persona!!” “Io cerco di evitare guerre e conflitti con gli altri popoli e TU mi rendi difficile anche respirare!!!” “Anche un pollo al tuo posto sarebbe un leader migliore!!!” “Oh cieli sereni datemi la forza, ELIOS LE TUE AZIONI SI RIPERCUOTANO NEGATIVAMENTE SU TUTTI NOI!!! LO VUOI CAPIRE SI O NO!?!?” “Ma levati dalle piume.” “NON MI PIACCIONO PER NIENTE LE TUE BATTUTE!!!” “Eheh perché non le capisci.”

Intanto nel monte di fuoco il popolo del vulcano governato da Magmion era in un periodo di crisi, da mesi Magmion era diventato paranoico con i sospetti che qualcuno stesse attentando alla sua vita per prendere il suo posto come signore del vulcano.
Da quando girava voce nel vulcano che qualcuno stava cercando di attentare alla vita Magmion, quest’ultimo ha smesso di mangiare, bere e dormire temendo di venire avvelenato o di essere attaccato nel sonno, si leggeva chiaramente la stanchezza di Magmion nel suo sguardo completamente assente, che stava male per quanto è dimagrito e la sua voce era rovinata dalla sete, spesso quando camminava per i cunicoli del vulcano si appoggiava alle pareti per non cadere e riprendere fiato, si muoveva piano a piccoli passi ad ogni passo sembrava sul punto di cadere e non rialzarsi mai più, finché un giorno, quel giorno Magmion cadde e nel mezzo di un corridoio e non trovava la forza di alzarsi.
I Gormiti vicini si apprestarono a soccorrerlo, lo portarono a casa sua, lo misero a letto per farlo riposare e chiamarono il suo braccio destro affinché si prenda cura del capo stanco e affamato, quando arrivo Orrore profondo, i Gormiti che hanno soccorso Magmion poterono lasciare un sospiro di sollievo sapendo che ora era in buone mani.
Quando Orrore e Magmion rimasero da soli in casa, “Tutto bene Magmion?” Magmion non rispose mentre su Orrore si allargò un ghigno inquietante e con la sua unica mano, iniziò a stringere la gola del signore del vulcano sempre più forte.
Magmion sgranò gli occhi quando si rese conto di non riuscire a respirare, cercò di ribellarsi, di liberarsi ma la sua forza era insufficiente a respingere Orrore profondo nel mentre sentiva sempre di più la vita abbandonarlo, cercava di restare cosciente ma la stanchezza era arrivata a un punto che non poteva essere ignorata.
Man mano che Magmion perdeva potenza il suo corpo si faceva sempre più freddo, allo stesso tempo il corpo di Orrore iniziava a brillare di una luce rossa che piano piano si faceva sempre più intensa.
Nel mentre il popolo del vulcano aveva notato un dettaglio che lo inquietava non poco, la terra aveva iniziato a tremare leggermente, ma che sempre di più si stava facendo intenso finché era diventato impossibile muoversi, la lava ribolliva, il cunicoli crollavano, ogni stanza si riempiva di fuoco e lava.
Ma non solo, anche gli altri popoli si resero conto che d’era qualcosa che non andava, il popolo della foresta e dell’aria videro il vulcano fumava più del solito e il tremore si trasformò in un vero e proprio terremoto che ha scosso il solido ventre della caverna di Roscamar e si è esteso al punto da sembrare un violento maremoto per il popolo del mare.
Quando Magmion non ebbe più un briciolo di vita in corpo la luce rossa che ha illuminato Orrore è esplosa generando un’eruzione vulcanica terrificante, i popoli della terra e del mare subirono un violento scossone che ha fatto crollare la fossa degli spiriti e la caverna di Roscamar. Mentre i popoli della foresta e dell’aria sono stati bombardati delle palle di fuoco del vulcano, i Gormiti di tutti i popoli urlavano, scappavano, piangevano disperati, non capivano cosa stesse succedendo mentre le loro case gli crollavano addosso e il fuoco non dava pietà soprattutto al popolo della foresta, tutta l’isola ha tremato con questa eruzione che ha fatto piovere fuoco sull’isola per ore.

Quando il vulcano si placò i Gormiti del vulcano erano più che confusi, loro conoscevano bene la loro casa, quando dava segni di eruzione ci metteva giorni per riempirsi per poi eruttare e le eruzioni duravano anche quelle giorni invece di poche ore. Un evento così inusuale poteva significare solo una cosa: un gormita ha attentato alla vita del loro signore e lo ha ucciso assorbendo il suo potere e preso il suo posto. Tutto il vulcano si è diretto agli alloggi di Magmion, trovandolo a terra scolorito mentre in piedi di fianco a lui c’era Orrore profondo con un nuovo aspetto e un nuovo potere in corpo che lo ha reso il nuovo signore del vulcano che il popolo lo volesse o no, molti sono arrabbiati per ciò che aveva fatto ma nessuno ha abbastanza coraggio da sfidarlo adesso, sapendo che Orrore profondo è diventato ancora più forte di quanto non fosse già prima nessuno era abbastanza pazzo da sfidarlo.
Tutti si fecero da parte mentre Orrore profondo si faceva strada portandosi dietro il corpo senza vita di Magmion.

Intanto, nella caverna di Roscamar era crollato tutto per colpa del terremoto e i cristalli luminescenti si sono spezzati rendendo difficile vedere, i Gormiti dovevano spostarsi al buio in cerca di una fonte di luce che possa aiutarli a capire cos’è successo. All’improvviso in quell’oscurità apparve una luce color arancio che si muoveva di vita propria, essa era l’occhio della vita della terra che ha abbandonato il suo posto andando chissà dove, i Gormiti che l’hanno visto fluttuare si sono messi a seguire la sua luce come se fosse un faro, finché non si fermò, davanti al corpo di Gheos trapassato da una stalattite caduta dal soffitto.
Il popolo della terra era sbigottito per lo spettacolo, quando all’improvviso l’occhio ha rivolto il suo sguardo sul popolo stesso, cercando qualcosa, o qualcuno, quando l’occhio vide Kolossus un fascio di luce è uscito dall’occhio illuminando Kolossus modificando di poco il suo aspetto.
Questo è un comportamento comune degli occhi della vita, quando il signore di un popolo muore, raggiungono il corpo come a dirgli addio per poi scegliere un nuovo signore tra il popolo nel caso della terra: Kolossus.

Anche il popolo della foresta aveva subito una grave perdita tra i suoi abitanti, tra le vittime c’era il signore della foresta: Tasarau. Morto bruciato vivo dalle fiamme del vulcano, e l’occhio ha deciso che il prossimo signore della foresta sarebbe stato Barbataus, e di conseguenza gli ha donato il nuovo potere che modificò il suo aspetto.

Anche Polvrons morì per colpa dell’eruzione, mentre stava evacuando il suo popolo dalle zone a rischio tra le quali la biblioteca, per questo desideroso di impedirne la caduta ha usato tutto il suo potere e la sua forza per impedirne la caduta, per tutto il tempo del maremoto. E quando si stabilizzò il popolo notò che il loro signore era morto di fatica mentre salvava il luogo più importante della loro cultura, sacrificando se stesso e facendo decidere all’occhio della vita che il nuovo signore sarebbe stato Carrapax.

Il popolo dell’aria non fu esente da questa tragedia, anche loro tra le vittime del vulcano avevano il loro signore e la cosa più sconvolgente, fu l’occhio della vita che nominò Elios come nuovo signore.

Questo evento ha fatto concludere la nona generazione di Gormiti, con questi nuovi signori a guidare i popoli è iniziata ufficialmente la decima generazione, e con essa su Gorm è comincia una nuova era.
   
 
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