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Autore: NadiReal    29/07/2022    1 recensioni
In alcune di queste righe sono persa, in esse ci sono frammenti del mio io, superata la paura del giudizio altrui ho deciso di iniziare a pubblicare la storia de “Il Diamante nero”
Ringrazio Lover of Word per i consigli e la collaborazione.
#Dal testo
Corre senza freni, alla cieca, con solo la voglia di sparire!
"Non posso credere che sia successo, non può essere vero!" Pensa, mentre con le dita si asciuga le lacrime. Rallenta e si ferma, con il fiato corto e lo sguardo perso nel vuoto oltre la terrazza.
"Ditemi che è solo un brutto incubo! Ditemi che non c’è nulla di vero!" Urla nella sua testa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Non posso crederci! Ci sposeremo questa estate!” Adele saltella sul posto come una bambina, incapace di contenere quell’emozione immensa che le riempie il cuore. Finalmente Alessandro si è deciso e le ha fatto la proposta! Sono una coppia storica, insieme da anni e ormai mancava solo questo passo nelle loro vite: sposarsi, andare a vivere insieme e creare una famiglia!!

È così felice che inciampa e il suo grande amore la sostiene, sgridandola scherzosamente, Adele gli getta le braccia attorno al collo e lo bacia, felice, ma d’un tratto lo allontana e lo fissa “aspetta! Ma quanto manca al fatidico giorno?” fa la conta dei mesi portando le dita sulla punta del naso e si rende conto che manca davvero poco tempo.

“Come faremo ad organizzare il tutto in così pochi mesi? Ci sono un sacco di cose a cui pensare!”

“Ecco! Lo sapevo, ora diventerà tutto un tour de force” le dice divertito Alessandro facendo roteare i suoi occhioni nocciola.

 

Nei due mesi successivi Adele spende tutte le sue energie per organizzare al meglio il matrimonio, si sa che i matrimoni del sud sono impegnativi e molto tradizionalisti: ad Adele basterebbe una cerimonia semplice, con pochi invitati e un rinfresco, ma sa benissimo che non potrà mai essere solo quello. La nonna, prima di tutti, ne soffrirebbe, lei sogna da sempre un matrimonio da sogno per la sua nipotina.

 

“Dai! Sbrigati! Da quando sei arrivata sembri una lumacona non ti riconosco più!” incalza sollecitando la sua amica che è occupata a rimirarsi allo specchio sistemando il suo carrè biondo.

“Sarà forse che, dopo tre anni di espatrio, ho capito che essere sempre di fretta, soprattutto per le cose belle, ti porta a non goderne?” L’apostrofa Ilenia ironicamente facendo una smorfia e ripassando il rossetto sulle labbra carnose.

“Sai che l’appuntamento è per le nove, mancano quindici minuti e siamo ancora a casa, dai sbrigati!”

 

“Questo è perfetto! Aspetta! Non guardarti ancora allo specchio.” Ilenia con evidente commozione di gioia, si porta le mani alla bocca, i suoi occhi castani si illuminano e porta Adele a girarsi pian piano verso lo specchio che nel vedere la sua immagine riflessa le manca il fiato, con le dita sfiora il suo corpo attraverso la stoffa lucente, quell’abito stile impero le mette in risalto le curve ma non in modo esagerato, le sottolinea il seno ma molto meno la vita e i fianchi. Sposta i suoi lunghi capelli neri dietro la spalla, con un gesto che sembra una carezza e non può fare altro che rimirarsi. “Ile, sono proprio io, vero?”

“Certo, sembri una dea, sei bellissima!”

“Credo di essermi innamorata di quest’abito! Mi sento… bella!”

“Allora lascia che sia io a regalarti questo abito, sarà il mio regalo di nozze!”

 

Appena la grande porta della boutique si chiude alle loro spalle, si guardano sorridenti, nessuna di loro pensava di trovare un abito tanto bello che regalasse ad entrambe un’emozione tale. Poi l’umore di Adele s’ingrigisce un pochino: le mancano queste uscite con l’amica ma non può e non vuole farle una colpa se tre anni prima ha sentito il bisogno di lasciare tutto e trasferirsi in Toscana per realizzare i suoi sogni e vivere, finalmente, lontano dai pettegolezzi del paese; una cosa la rincuora però: nonostante la lontananza il loro rapporto non è cambiato, sono ancora legate come all’inizio!

“Allora, dimmi, ti senti pronta per il grande passo? Conosco già la risposta ma è mio dovere, da buona amica, farti questa domanda.” Le chiede strattonandola col gomito e Adele, senza pensarci e con tono deciso le risponde “Certo! È ovvio, sono prontissima! Lo sono da anni e ora, finalmente… ma ci pensi? Ancora qualche mese e sarò sposata e starò con Ale per tutta la vita.”

“Sbrighiamoci allora, lo sposo ci aspetta per la scelta degli inviti. Ah, la pizza questa sera la offri tu, anzi niente pizza questa sera ho voglia di ballare, andiamo in quel locale fuori paese, danno ancora musica dal vivo?”

“Sì, tutti i venerdì sera, hanno esposto una locandina nel negozio.”

 

La sera, Ilenia suggerisce all’amica un outfit più trasgressivo del solito e le fa provare uno dei suoi vestiti: un abitino aderente, con scollo a punta e leggermente sopra al ginocchio, ma Adele, guardandosi allo specchio si sente poco adeguata “No! non potrei mai uscire con questo, come lo chiami, abito?”

Cerca di stringere lo scollo che, a suo avviso, le denuda esageratamente il décolleté e di allungare la gonna tirandola con le mani. Scocca uno sguardo duro all’amica “Decisamente no! Guarda, si vedono le cosce! E poi il seno, appena mi muovo rischia di uscire! Tu sei matta! Non fa per me, mi sentirei a disagio e poi cosa penserà Alessandro?”

“Ma dai, ti vesti come una vecchia, sempre con pantaloni e maglie larghe per non parlare dei capelli, porti sempre le trecce, sembri nonna.”

Quasi offesa ed imbronciata Adele, le ribadisce il suo “No!”

“Ok, fai come vuoi.” sospira l’amica “Povero ragazzo, almeno una volta ogni tanto fagli vedere che anche tu sei attraente e bella, con il tuo fisico perfetto, la carnagione scura e quegli occhioni verdi che madre natura ti ha regalato che non trucchi quasi mai.”

“Lui non ha bisogno di queste cose per amarmi, mi dice sempre che sono bellissima e poi è geloso.”

“Oh, sì, certo.” Ilenia incalza e continua “Io, fossi in te, stasera mi metterei quell’abito, magari… poi ci sarà un dopo, che ne pensi?” Si stoppa quando vede Adele impacciata e diventare rossa “Ok, scusa, so bene che non lo avete ancora fatto, che aspettate il matrimonio e bla, bla, bla… solo che pensavo che ora che vi state per sposare, potreste anche concedervi, no?”

“Non essere stupida, tanto manca poco. Dai, sbrighiamoci che Alessandro è di sotto che ci aspetta.”

 

*****

 

Corre senza freni, alla cieca, con solo la voglia di sparire!

 Non posso credere che sia successo, non può essere vero! Pensa, mentre con le dita si asciuga le lacrime. Rallenta e si ferma, con il fiato corto e guarda nel vuoto oltre la terrazza.

Ditemi che è solo un brutto incubo! Ditemi che non c’è nulla di vero! Urla nella sua testa.

 

Posa le mani sopra la pietra fredda sulla terrazza della piazza che scende a picco sul mare, espira ed inspira molto velocemente, il panorama sarebbe spettacolare ma Adele nemmeno lo vede, in testa solo le immagini di quanto successo poco prima: il suo sguardo, da cucciolo ferito e la sua voce abbattuta le girano in testa in loop. Mentre riprende fiato si rende conto che è tutto reale!

 

Si volta verso la piazza e guarda quel luogo che conosce a menadito: ha sempre vissuto lì, a Sant’Agnello, un paesino della costiera sorrentina, non lo ha mai lasciato nemmeno per una vacanza e fino a mezz’ora prima non le pesava minimamente, ora si sente soffocare. Se pensa che poteva essere da tutt’altra parte in quel momento… avendo frequentato la scuola di arte e disegno ed essendosi diplomata col massimo dei voti, le avevano proposto la specializzazione, da frequentare in città, a chilometri da casa, che le avrebbe assicurato una carriera con un lauto stipendio. Ma lei, per stare accanto al fidanzato, aveva rifiutato e aveva ripiegato sul negozio di famiglia.

Fino a quel momento non ci aveva mai pensato: aveva Alessandro, e nulla contava di più. Ma ora? Cosa poteva fare? Come poteva vivere in quel posto, senza di lui?

In paese tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti e ora lei vorrebbe solo sparire.

Una donna, la moglie del panettiere, la sta guardando dal lato opposto, Adele alza la mano e la saluta e si sforza per accennare un sorriso. Prega che non abbia visto la sua corsa, che non si avvicini e, fortunatamente, quella riprende a camminare per la sua strada.

Vorrei una pausa, sente la voce di Alessandro nella sua testa e trattiene il respiro, nauseata.

Per lui ha rinunciato a tutto. Sicura che sarebbero stati insieme per sempre.

Per lui ha rispettato gli schemi della brava ragazza, non ha mai nemmeno fumato una sigaretta o bevuto alcolici, non si è mai messa in mostra, non ha mai fatto parlare di sé, voleva che lui fosse orgoglioso della sua fidanzata.

Sente di aver perso qualcosa, una parte di sé, ma per lui avrebbe fatto di tutto!

Con gli occhi lucidi torna a guardare il mare che s’infrange più sotto, prende il telefono dalla tasca posteriore e chiama Ilenia.

"Ile! Ile!” la chiama concitata non appena quella risponde, sentire la voce dell’amica le accentua il dolore e riprende a piangere.

“Adele!” esclama spaventata l’altra.

 “Sto impazzendo! È un incubo, sto male! Aiutami, ti prego." Dice singhiozzando.

"Adele, calmati, cosa succede? Se non usi parole di senso compiuto non comprendo cosa dici! Nonna? Nonna sta bene?" chiede preoccupata.

"Si, nonna sta bene ma io sto male! Alessandro!"

"Alessandro? Alessandro cosa?”

“Lui…”

“Adele, scusa” la interrompe Ilenia “sono in riunione e il mio capo mi sta addosso, devo rientrare. Finisco qui e ti richiamo. Va bene?”

Adele annuisce e cerca di calmarsi poi dice: “Sì, scusami tu. Ok, a dopo.”

Ancora immobile sulla terrazza fissa il panorama e respira a fondo e, come succede ogni volta che si reca in quel posto con qualcosa che la turba, l'odore del mare ed il rumore delle onde la calmano. Ama perdere lo sguardo all'orizzonte e lasciare che i suoi pensieri affondino nel mare, ma questa volta non è così semplice: quello che è successo è troppo vivo, troppo reale per riuscire a lasciarlo andare. Non è qualcosa che può affrontare con calma, rimandare a domani, dormirci sopra. Sono pensieri vivi che non abbandonano la sua mente, anzi ripercorre l'accaduto e tutto sembra così reale che il suo cuore accelera e le manca il fiato, vorrebbe essere capace di mettere tutto a tacere, di cancellare quel momento ma poi la voce di Ale le parla come se fosse lì, davanti a lei: “Adele mi dispiace, penso di essere confuso, ho bisogno di tempo. Mi serve una pausa, credo serva ad entrambi. Abbiamo ancora un po' di tempo prima del matrimonio, può servire ad entrambi pensare al grande passo che stiamo per fare."

Si asciuga gli occhi e ripensa alla sua reazione: dapprima incredula, poi scioccata quando ha compreso che non era uno dei suoi stupidi scherzi. Sa di avergli fatto molte domande, non le ricorda nel dettaglio ma sa di avergli chiesto il significato di quella pausa, dopo anni insieme come poteva essere insicuro? Di cosa? Poi il terrore che avesse un’altra… ricorda bene con quanta agitazione glielo ha chiesto: un’altra donna vuole dire tradimento e la paura più grande che lui avesse rotto il loro patto di arrivare illibati fino al matrimonio. Ma lui ha negato e lei sente che ha detto il vero.

"Frena! Sai che sono sincero con te, non c'è nessun’altra donna, semplicemente ho bisogno di capire se quello che stiamo per fare è davvero quello che voglio: ebbene sì, sento il bisogno di una pausa!"

Una pausa… ripete nella sua testa e poi un pensiero le da qualche speranza: una pausa non è una rottura, è come mettere in stand by una canzone, un film e poi farlo ripartire, proprio da quel punto fino al suo completo svolgimento.

 

Con questo pensiero in testa decide di rivedere Alessandro, quindi, si incammina verso casa sua pensando che basterà parlare, che gli basterà vederla così sofferente per ripensarci, per capire che loro due non possono non stare insieme.

Arrivata fuori casa di Alessandro, trova il cancello aperto, decide di entrare dal giardino nel retro e mentre si avvicina sente le voci degli amici di Alessandro dalla veranda, si avvicina piano e non appena capisce che stanno parlando di lei, si nasconde dietro gli alberi di arancio ed ascolta la conversazione: "Ale, lo sapevo che sarebbe finita così, se non sei sicuro non puoi sposarti, che vita potrebbe essere!”

“Meglio che te ne sei reso conto ora che dopo” dice un altro.

“Già! Poi, dai…state insieme da sempre, non hai avuto altre esperienze, come puoi essere sicuro che sia lei quella giusta?” continua il primo.

“Sono convinto che stare un po' da solo ti farà solo bene ma, qualunque sia la tua decisione, noi ti appoggiamo" aggiunge l’altro.

“Vi ringrazio per il supporto: ma sono davvero confuso. Le voglio bene e sto bene con lei ma… è un passo importante. Il matrimonio è una cosa seria e voglio esserne sicuro.”

"Ale forse è solo panico prematrimoniale, magari possiamo fare una vacanza, possiamo andare nella casa dei miei genitori in montagna, o ci puoi andare da solo, pensaci". Sente proporre da un altro.

 

Sente Alessandro sbuffare e poi dire: "Il fatto è che, forse, Ehm… io credo di non essere più innamorato, ecco, l’ho detto! Le voglio bene ma non sento più quel qualcosa che mi travolge, a volte stiamo lontani giorni e non sento la sua mancanza, anzi. Negli ultimi mesi, coi preparativi poi… mi dava quasi fastidio doverla incontrare. Non mi pare siano i sentimenti giusti per uno che si accinge a promettere di amarla fino a che morte non ci separi."

Nel sentire queste parole il cuore di Adele perde qualche battito, sente la testa girarle e si aggrappa alla corteccia dell’albero ma subito si rende conto che farsi trovare lì sarebbe davvero atroce. Si allontana velocemente da quella casa correndo ancora una volta e mentre corre la sua mente è vuota.

Arriva in paese cerca di ricomporsi, asciuga gli occhi, si ferma per prendere fiato appoggiando le mani alle ginocchia e poi si avvia verso casa.

Le stradine del paese sono così calme, il tramonto le mette malinconia nell'animo, ma deve sorridere e salutare tutti come fa sempre "’sera zia Lisa, signor Ugo”. L’ultima cosa che le serve è che qualcuno sospetti qualcosa, non ora! Sarebbe una pioggia di domande che non saprebbe sopportare.

 

"Ciao nonna sono a casa, dove sei?”

"Sto preparando la cena, dove sei stata?"

"A fare una passeggiata sulla spiaggia"

"Con Alessandro?"

Ora che le dico? Pensa con un tuffo al cuore.

Per evitare di farsi tradire dal suo sguardo infelice mentre si avvia verso la sua camera risponde: "No! Ero sola. Ehm… a proposito, Ale sta per partire, deve andare ad una fiera, incontrare dei fornitori per il negozio e starà via per un po'. Ora scusami devo fare una telefonata."

Dall'ingresso di casa sale in camera, si chiude la porta alle spalle, si siede sul divanetto e videochiama la sua amica, che al primo squillo risponde

"Allora, mi dici cosa è successo Adele? Ti ho richiamata subito dopo circa dieci minuti, il tempo di liberarmi ma tu non hai risposto.”

“Scusa, ero sulla terrazza.”

“Oddio, la cosa è grave, ma prima di raccontarmi apri la finestra, gira la videocamera e fammi ammirare lo splendore del mio paese."

Il panorama è stupendo, il verde vivo degli alberi che si fonde col verde azzurro del mare in piena primavera formano uno scenario spettacolare, il venticello che viene dal mare culla dolcemente le foglie degli alberi e mentre Ilenia è incantata a sospirare di fronte alla vista, la sua amica la interrompe bruscamente girando la videocamera del telefono verso il suo volto "Alessandro ha bisogno di una pausa!"

"Sarebbe a dire?" interviene Ilenia scettica. Anche lei non crede alle sue orecchie, quei due sono la coppia più solida che abbia mai visto! Possibile che…

" P a u s a! Mi ha chiesto una pausa! E… forse non mi ama più!”

“Non dire così, magari è solo spaventato dal grande passo che…”

“Lo ha appena detto ai suoi amici!” queste parole zittiscono Ilenia che la guarda esterrefatta.

“Ero andata a parlarci e… ho sentito.”

“Oddio! Mi dispiace”

“Sono disperata, ho mollato tutto per lui, gli studi, gli amici, la mia passione per il disegno. Io lo amo! Me lo dici cosa faccio? Devo aspettare che lui capisca cosa vuole? Se mi ama ancora? Come lo spiego alla nonna? Dio, le verrà un malore. Oh, Ile, aiutami, ti prego." Dice Adele disperata, sparando parole a raffica.

"Ma sentiti e guardati, sei ridotta uno straccio, stai calma, raccontami tutto, parli ma non ho capito una mazza."

Così Adele racconta nei dettagli l'accaduto ed anche ciò che ha sentito mentre Alessandro parlava con gli amici.

Dopo il racconto di Adele, Ilenia un po' pensierosa e perplessa tenta di calmare l’amica ma si rende conto che in quella circostanza la lontananza non aiuta "Io non posso venire in paese, sarà difficile non confessare a nonna la pausa riflessiva del giovanotto, quindi… perché non aggiriamo l’ostacolo?”

“In che senso?”

“Vieni tu da me! Non puoi stare da sola in questa situazione, ti conosco, hai bisogno del mio aiuto, quindi, prepara una valigia e inventa qualcosa con nonna, tanto per il negozio c'è zia Elisa, dille che sono malata e che ho bisogno di te, per ora non importa dire la verità, ma devi venire via."

"E se questo dovesse peggiorare la situazione? Se lui avesse un ripensamento? Io non sarei disponibile, dimmi cosa faccio poi?"

“Se ti cerca e non ti trova, ti aspetta. Se ti ama.”

“Ma…”

"Adele, io penso proprio che tu non debba essere lì, ti conosco, arriverai al punto di supplicarlo, ti ha chiesto una pausa, lascialo pensare tranquillamente, in fondo è anche la sua vita, allontanati dal paese e vedrai che lui sentirà la tua mancanza, solo così capirà. Anche tu hai bisogno di allontanarti dal tran-tran quotidiano, dovrai riflettere se stare con una persona che ha dei dubbi sul vostro rapporto pochi mesi prima del matrimonio, se fidarti… dai, lascia tutto per qualche giorno e vieni da me, ti farà bene."

"Forse hai ragione, sento il bisogno di fuggire."

"Sì, bene! Lascialo da solo a pensare, così si renderà conto di aver fatto una stronzata."

Adele scende le scale con un animo diverso, decisamente più calmo e affrontare la nonna e mentirle le viene anche facile. Quando torna in camera prepara la valigia, cercando di non pensare ad Alessandro, cercando di vedere quel viaggio solo come qualcosa di piacevole.


Spazio commenti:
Capitolo revisionato.
Grazie

   
 
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