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Autore: Spica6277    31/07/2022    0 recensioni
2017. Venezia. Vicino al ponte dei Tre Archi. Notte del volo dell'angelo. Fuochi d'artificio. E tu.
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Scritta parecchi anni fa, dal punto di vista di un ragazzo che credevo mio amico e che era pazzamente innamorato di quella che credevo una mia amica. Boh, mi sembrava carina come idea all'epoca.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A - Artificio



  E vedo i tuoi occhi riflettere le luci confuse dei fuochi d’artificio, lucidi e gonfi di emozioni, come un gattino nato da poco che per la prima volta apre gli occhi e vede il mondo. Niente ti può raggiungere in alcun modo in questo momento, sei talmente rapita dai giochi colorati da brillare a tua volta di uno splendore che nessuno potrebbe comprendere appieno, e che forse tu stessa faticherai a rielaborare domani. I tuoi capelli che scivolano morbidi lungo i lati del tuo viso, in boccoli biondi e disordinati, le tue guance pallide nonostante il freddo, le labbra a malapena dischiuse e screpolate, sembri una bambola sorpresa.


  Non sei mai stata bella, con tutti i tuoi difetti e le piccole imperfezioni. Il naso leggermente all’ingiù, gli occhi troppo grandi e quell’incisivo leggermente inclinato rispetto agli altri denti… Sei sempre stata un po’ sbadata, ma forse è anche questa la tua meraviglia: riesci a sorprenderti per quello che gli altri non vedono nemmeno più. Un fiore calpestato, un sassolino calciato, un cane che vaga senza guinzaglio e che ha perso di vista il padrone. Noti queste piccole cose e sgrani gli occhi, sconvolta dal fatto che nessuno faccia qualcosa in proposito, pensando a come rimediare con quell’innocente e spontanea gentilezza che non ho mai ritrovato in nessun’altra.

  Sei la madre che ha perso il figlio per un calcio in pancia, sei la strada sbriciolata dalle intemperie e mai riasfaltata, sei il sogno interrotto da un brusco risveglio, sei la mano di uno sconosciuto sulla bocca, che ti intima di tacere mentre si abbassa i pantaloni nel buio del vicolo.

  È così facile vedere il tuo sorriso in questi momenti e dimenticare quanto tu sia in realtà cura e veleno dei troppi pensieri. I botti si rincorrono mentre le tue pupille scattano sorprese ad ogni bagliore, cerchi di sbattere gli occhi il più velocemente possibile per non perdere nessuna frazione di secondo dello spettacolo che hai davanti. E sei tu, invece, il vero spettacolo della serata, in una performance che non ha repliche e di cui sono io il solo spettatore.




Febbraio 2017

  
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