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Autore: Fefs    01/08/2022    0 recensioni
"Ma sei cieco o cosa?"
Dustin mi guardava come se fossi pazzo.
"Sta zitto Handerson"
"Senti Capellone, stiamo per andare di nuovo incontro alla morte, le dirai o no che ti piace?"
Come poteva un ragazzino aver capito tutto in cosi poco tempo?
~•~•~•
Può un amicizia sfociare in amore? Questo è quello che Fefs si chiede dal momento in cui comprende di essere perdutamente innamorata del suo migliore amico. Ma Steve prova lo stesso? Riusciranno a dichiararsi? O ci vuole la mano di qualcuno per fa si che questo avvenga?
La storia riprende dagli avvenimenti della seconda stagione♥️
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Harrington
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Steve pov

 

"Chi se lo aspettava!!!"
"Da Non credere!!"

Entrai in mensa insieme a Nancy notando che tutti non facevano altro che guardare all'esterno, per una volta mi sentii sollevato dal non sentirmi gli occhi di tutti addosso, a differenza di un anno fa dove al contrario, amavo stare a centro dell'attenzione. I tempi del buon vecchio "Re steve" forse stavano finendo, ma ne avevo vissute cosi tante che forse non mi sarebbe dispiaciuto poi cosi tanto. Prendemmo i nostri vassoi e cercammo di farci strada tra la folla che ancora guardava in cortile e di tanto in tanto ci lanciava occhiatine, ma la mia curiosità era troppa.

"Hey, si può sapere che succede?"

Si silenziarono tutti all'istante e presero posto in mensa, inarcai un sopracciglio e mi recai con Nancy al solito posto guardandomi intorno e fu solo allora che un mio compagno di classe mi sorrise e mi indicó il cortile.

"Credo che dai cuori che avete spezzato stia nascendo una coppia"

Io e Nance ci girammo in simultanea e finalmente scoprimmo il perché di tutto quell'interesse per il cortile. Fefs e Jonathan se ne stavamo li, a mangiare e ridere insieme.
Panico.
Fu tutto quello che cominciai a provare. Quella vista mi fece ingarbugliare lo stomaco e dall'espressione che aveva Nancy ero sicuro che anche a lei stesse succedendo qualcosa. Il perché di quella sensazione di rabbia mista alla gelosia non riuscivo a spiegarmelo o forse non volevo. Sin da bambini io e Fefs eravamo stati inseparabili e le ero stato accanto durante tutti i momenti più difficili e bui della sua vita e si, ero finito per innamorarmene alle medie. Avrei voluto tanto dichiararmi, ma la paura di perderla anche come amica mi avevano fatto desistere dal farlo. In piu quell'anno mi sembró di non essere ricambiato dato il suo improvviso attaccamento a un ragazzino dai capelli ricci e lunghi con il quale passava spesso interi pomeriggi a giocare a uno strano gioco, destando la mia gelosia.

Ora, dopo tanti anni, a vederla li con Jonathan mi stavo sentendo proprio come all'ora. Possibile allora che l'innamoramento non fosse passato?

"Steve?"
"Si Nance?"
"Devo...devo andare. Ho dimenticato una cosa in classe eh..."
"Vuoi che venga con te?"
" Oh no...non c'è n'è bisogno!a breve ricominciano le lezioni, ci vediamo stasera ok?"

Annuii e andò via dandomi un leggero bacio.
Era da un po che la vedevo strana, sentivo che non fosse più legata a me come l'anno prima e io altrettanto non sentivo quell'irrefrenabile voglia di correrle dietro ogni volta che andava via da me, anche solo per un bacio, ma mi convinsi che era perché ancora mi doveva passare del tutto quel suo legame con Byers. Guardai di nuovo fuori e Jonathan aveva appena dato un bacio sulla fronte alla mia migliore amica, strinsi i pugni e mi alzai, buttando l'intero pranzo. Come era possibile che tra me e lei si era insinuata una certa freddezza? Soprattutto dopo che le avevo salvato la vita da un demogorgone?
Mi avviai verso la palestra mentre la campanella suonava e decisi di aspettare Fefs fuori la porta,per chiederle di saltare l'ora e stare un po insieme, come ai vecchi tempi. Dovevo farmi anche perdonare del fatto che non ero stato molto presente durante l'estate e non eravamo per niente abituati a stare separati per tanto tempo.
Aspettai per ben 15 minuti e poi controllai dalla finestrella della porta, di lei non c'era ombra. La cercai un po in giro e cominciai a preoccuparmi non trovandola da nessuna parte, presi il walkie-talkie e la chiamai sulla nostra frequenza.

~Dove diavolo sei? Vuoi smetterla? Guarda che se non mi dici dove sei corro a casa tua! Che? Non stai bene? Sto arrivando!~

Il solo sentirle dire che non stava bene mi mandó in pappa il cervello. Uscii di corsa da scuola senza curarmi se qualcuno mi avesse visto o meno e sfrecciai verso il negozio più vicino per comprare quante più schifezze possibili e poi con altrettanta velocità mi fiondai a casa sua.
Hopper viveva un po isolato da tutti, ma dopo quello che era successo sembrava anche abbastanza normale. Avevano una casa modesta ma molto accogliente, immersa nel verde, un po lontana dal resto delle altre ville, ma in fin dei conti potevo capire che lo sceriffo non volesse abitare troppo vicino agli altri. Notai che in camera di Fefs le tende erano ancora tirate,strano per una come lei che amava il sole. Cominciai a bussare ma rabbrividii impaurito che non si fosse sentita bene. Al 5 campanello decisi che era arrivato il momento di sfondare la porta,o almeno pensai che fosse la cosa giusta. Presi la rincorsa con tutto lo zaino carico di cibo, e ovviamente, proprio in quel momento, lei aprì la porta e io finii steso per terra, con un tonfo.

"STEVE!!!"

La rossa si precipitò per terra e mi alzó di poco la testa, aveva un aspetto orribile, l'affanno ed era tutta sudata ma la trovavo bellissima. I suoi occhi verdi mi rapirono per qualche secondo ma tornai in me quando li vidi riempirsi di lacrime, mi misi seduto e la strinsi tra le mie braccia.

"Hey, Hey sto bene, tranquilla"
"Mi hai fatto prendere un colpo IDIOTA!"

Mi spinse via e si asciugò le lacrime prima che potessi farlo io, le sorrisi, mordendomi l'angolo interno della bocca e poi scoppiammo a ridere entrambe per quello che era successo. Certe volte mi sentivo davvero un idiota,ma vederla ridere mi faceva stare cosi bene.
Tra le risate,una ciocca di capelli le era caduta davanti al viso e, come se fosse il gesto più naturale del mondo,glie la spostai dietro all'orecchio per guardarla meglio. Ci fissammo per un po e Dio solo sa quello che mi stava succedendo. Sentii improvvisamente le guance calde, lo stomaco mi faceva male,ma era un male piacevole e sentivo quasi la pelle d'oca. Cercai di dire qualcosa ma le parole non volevano uscirmi. Fu lei ad abbattere quell'imbarazzante silenzio.

"Ehm...che ci fai qui Harrington?"

La vidi alzarsi, completamente pallida e mi alzai seguendola. Avevo paura che da un momento all'altro mi sarebbe svenuta davanti.

"Lo sai che se stai male io lascio tutto e corro da te..."
"Non sono mica Nancy."
"La smetti per una volta? Stiamo parlando di noi! È da dopo quello che è successo che sei fredda, io ho bisogno di te,lo capisco o no?"
"Ah si? Strano. Mi sembra che tu te la cavi benissimo anche senza"
"Non farmi questo ti prego...non escludermi dalla tua vita come se fossi uno sconosciuto..."

Lei abbassó lo sguardo, la conoscevo troppo bene e sapevo che quando si sentiva ferita tendeva ad essere fredda e distaccata per allontanare il dolore. Il fatto che lo facesse con me mi fece sentire come se per lei fossi uno qualunque e non mi andava a genio. Notai che cercava di mantenere il punto ma era in difficoltà cosi aprii lo zaino e le mostrai il contenuto.

"Ho preso il gelato al caramello salato..."
"Eh..?"
"HotDog..."
"Eh..?"
"Caramelle gommose"
"Ti amo!"

Mi saltó in braccio stringendosi a me a mo di Koala, e la presi imbambolato. Forse non se ne rese conto neanche lei all'inizio ma la strinsi forte, più che potevo, mi era mancata tanto e non avevo nessuna intenzione di lasciarla andare. Quando si rese conto di ciò che aveva fatto, si liberò velocemente dalla presa e scappó sul divano con il gelato completamente rossa in viso.

"Vieni o no?"
"Oh...certo"

Si rannicchió nell'angolo del divano,portando le  gambe al petto, segno che c'era qualcosa che non mi diceva. Mi sedetti accanto a lei prendendo le sue gambe e le spostai sopra di me; fu in quell'istante che la vidi completamente imbarazzata. Era dannatamene bella eppure aveva sempre rifiutato tutti i ragazzi che le giravano intorno e io non ne avevo mai capito il senso, ma ne ero sempre stato felice,forse per amore fraterno?
La guardai mentre affondava il cucchiaio nel suo gelato preferito e mi venne da sorridere, per me quei momenti significavano casa eppure con Nancy non mi ci ero mai sentito cosi. Cercai di non pensarci ma poi mi venne in mente la scena a mensa e sospirai.

"Allora em...""Uh?"

La situazione si fece davvero seria,lei posó il cucchiaio nel barattolo e continuò a fissarmi interrogativa, io al contrario iniziai a sudare. Perché ero cosi interessato a sapere se lei e Jonathan stessero insieme? Non potevo semplicemente farmi i fatti miei? E se pure fosse reale, perché non me ne aveva parlato? La guardai mordendomi un labbro e mi passai una mano per i capelli, lei sapeva benissimo che ero nervoso e io ne ero consapevole.

"Steve...cosa c'è?"
"Tu e Byers vi frequentate?"
"Io e..cosa?"
"Vi ho visti a pranzo..."
"E allora? Che ti importa?"
"Be...mi importa!!"
"Non sono affari tuoi Harrington!"
"Certo che lo sono!"

La rossa si alzó di scatto posando il barattolo del gelato sul tavolino accanto a lei. Non l'avevo mai vista cosi nervosa nei miei confronti e non riuscivo minimamente a capire cosa le prendesse. Cosa c'era di male nel voler sapere della vita amorosa della tua migliore amica?

"Io non sono di tua proprietà Steve!"
"Io non dico questo! Io voglio solo sapere se..."
"No. Non ci stiamo frequentando siamo solo amici? Contento adesso??"
"Io..."
"Come se cambiasse qualcosa..."

Disse l'ultima frase quasi in un sussurro e io ero sollevato dal fatto che non si stesse frequentando con nessuno, ma perché lo ero? Mi portai le mani in faccia iper confuso. Stavo con Nancy e l'amavo, mi ero impegnato a riconquistarla e ora ero qui e morivo dalla voglia di baciare la mia migliore amica, che mi stava succedendo? Mi alzai avvicinandomi pericolosamente a lei, la bloccai contro il tavolo,guardandola fisso negli occhi, ero pronto a togliermi ogni dubbio. Sentivo un piacevole formicolio alla schiena e mi avvicinai a tal punto che i nostri nasi si sfiorarono,ma Fefs abbasso lo sguardo e strinse i pugni.

"Credo che sia meglio che tu vada..
"Fefs io..."
"Va Steve, hai un appuntamento se non sbaglio..."
"Ti chiamo stasera, promesso"
"Non ti scomodare...a domani"

Mi spinse via raggiungendo la porta di casa che aprì prontamente. Aprii più e più volte la
Bocca, con l'intenzione di dire qualcosa ma non riuscivo a dire una parola. La delusione di aver probabilmente distrutto la nostra amicizia mi stava facendo andare in pappa il cervello.La raggiunsi alla porta ma prima di andare via la strinsi forte a me, non volevo lasciarla andare.

"Ti voglio bene..."
"Già...anche io. Divertiti"

 Ci guardammo negli occhi e il mio cuore fece un tonfo. Aveva gli occhi rossi e pieni di lacrime e io pensai che cosi fosse ancora più bella. La strinsi di nuovo e sta volta lei sprofondó tra le mie braccia,poi senza dire altro la salutai ancora con un cenno della mano e tornai alla mia auto. Sprofondai nel sedile e diedi un colpo allo sterzo. Che diamine stavo combinando?

   
 
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