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Autore: Katty Fantasy    06/08/2022    1 recensioni
Dopo il Carnevale Mondiale di Duelli, con la vittoria di Yuma Tsukumo e Astral, la pace torna a Heartland City, ma dura poco: gli abitanti del Mondo Bariano, arrivano sulla Terra alla ricerca dei Numeri, e sconfiggere entrambi. In città, giunge una ragazza legata alla famiglia Tenjo, Natsumi Nishikawa Tenjo, cugina diretta di Kite il quale è molto legata, ritorna a riempire il vuoto accumulato negli anni addietro; farà amicizia con Yuma e i suoi amici, legandosi più sentimentalmente con Rei Shadow.
I due ragazzi, legati stranamente dal destino, cominceranno a vivere strani sogni provenienti da un lontano passato, probabilmente legato a una leggenda che sua madre le raccontava dall'infanzia.
Natsumi verrà coinvolta nella lotta contro gli imperatori bariani e salvare il Mondo Astrale dalla distruzione.
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La storia sarà presente su Wattpad
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Asutoraru /Astral, Bekuta/Vector, Nuovo personaggio, Yuma/Yuma
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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La porta del salotto si aprì. 

Sulla soglia si presentò un uomo alto e slanciato, molto giovane, dalla pelle scura e lunghi capelli pallidi. Gli indumenti formali di color lilla e la camicia di lino bianco. La giaccia era piegata sull'avambraccio e al suo la valigetta del portatile a tracolla. Kite lo riconobbe immediatamente, non era cambiato di una virgola, sembrava che avesse l'eterna giovinezza, sempre con quel sorriso dipinto su volto senza alcuna ruga, gli occhiali rettangolari posti sulla testa. 

Il signor Misaki Yoshida, l'avvocato di famiglia, era ritornato dopo un lungo viaggio di ritorno. «Dio, si sta molto meglio qui invece in auto, sto letteralmente sciogliendo come un cono gelato!» annunciò lui, con una nota di scherno. 

Il dottor Faker rise da quella battuta, lo utilizzava spesso quando faceva caldo. «Misaki, bentornato a casa. Com'è andato il viaggio, amico mio?» lo accolse a braccia aperte, alzandosi dal divano. 

L'avvocato si avvicinò a lui e stringendogli la mano, ma preferì dargli un caloroso abbraccio e una pacca alla schiena, contento di rivederlo. «Molto lungo e stancante, ma ne è valsa la pena. Ti trovo in forma, al contrario di me. Te ne stai rinchiuso qui dentro come uno scienziato da poter resuscitare un non-morto.» scherzò. 

«Beh, sono uno scienziato. Ma non creo dei non-morti.» precisò l'altro. 

I due fratelli osservarono la scena incuriositi, sembrava surreale nel vedere il loro papà chiacchierare con qualcuno invece di liquidare qualcuno alla svelta, anche di malo modo. Nel frattempo, l'autista Abel portava le valigie per poi salutare i padroni di casa, togliendosi il cappello; Hart ricambiò il saluto sorridendogli, era un omone molto gentile con il bambino. Il dottor Faker presentò il suo migliore amico ai suoi figli, dopotutto ci teneva tanto farli conoscere. Misaki si inginocchiò alla stessa altezza del bambino e stringergli la mano, molto lieto di poterlo conoscere, e rivolgendosi al ragazzo di quanto sia cresciuto dall'ultima volta che lo vide. 

«Mi dispiace per il ritardo,» cominciò il signor Yoshida, togliendosi la tracolla e appoggiarlo sul divano. «Le ore di viaggio sono stati molto stressanti e ho voluto che la signorina Nishikawa si rilassasse un po' e mangiare qualcosa sotto i denti.» aggiungesse, indicando la porta. 

La ragazza si sporse leggermente dalla porta, un po' timida come lo faceva da bambina, finché non uscì del tutto. Era come la ricordavano, non era cambiata per nulla al mondo. I capelli neri come la pece erano ribelli che le incorniciano il viso, la sua carnagione non era ne scura e ne chiara, solo leggermente pallida per la stanchezza, indossava dei semplici indumenti sulle tonalità di un azzurro chiaro e un blu scuro, la felpa leggera legata alla vita e i pantaloni a metà ginocchio, le scarpe da ginnastica bianche a strisce nere. Sulle palle aveva un zainetto nero di vecchio stile. Mai suoi occhi di un blu misto di sfumature mistiche non erano per nulla cambiati nel corso degli anni. 

«Nee-chan!» Hart si fiondò, abbracciandola forte, con gli occhi ambrati diventare ancora più brillanti. 

La ragazza si irrigidì per un momento, con gli occhi sgranati dallo stupore e dallo stordimento del viaggio, guardò il bambino. Cavoli, è così cresciuto tanto!, esclamò tra sé e sé. Sorrise e lo strinse a sé, anche lei felice di rivederlo. «Oh, Harty! Come sei cresciuto e sei guarito! Mi sei mancato così tanto, lo sai?» disse, utilizzando il suo vecchio nomignolo e scompigliando i capelli color ciano. 

«Anche tu mi sei mancata!» disse Hart, con la gioia che sprizzava da tutti i pori. «Non te ne andare mai più, promesso?» 

Natsumi ridacchiò «Mai più, promesso...» poi, come lo faceva da piccolo, lo sollevò in alto e girare su sé stessa. «Ma questa la devo fare!» aggiunse facendo ridere a crepapelle a entrambi. 

Il dottor Faker rimase meravigliato nel vedere la ragazza così cresciuta, si rese conto che era una fotocopia della madre. La ragazzina posò il cuginetto a terra, ancora ridendo, per poi guardare lo zio, corse ad abbracciarlo. L'uomo la strinse a sé, l'era davvero mancata; l'aveva adottata mentre suo fratello e sua moglie erano fuori per il lavoro la lasciavano da loro, Hart era felicissimo di giocare con lei che non si stancava mai. 

«Natsumi, come mi sei mancata...» mormorò lui. «Avrei voluto trovati molto tempo fa, ma...» 

Lei scosse la testa, non voleva che aggiungesse altro ne a rovinare il momento, solo di sentire quel calore familiare che non sentiva da molto tempo. L'uomo lo esaudì, ci avrebbe pensato più in là a dare delle spiegazioni plausibili. Poco dopo si sciolsero dall'abbraccio, notando il robottino informatore. «Oh cavoli, Orbital! Ti ricordidi me? Ti venivo sempre a scarabocchiarti perché tenevi la stessa faccia monotona di sempre.» 

Il robot sembrò sbuffare e incrociare le braccia meccaniche nel fare l'offeso, non si era mai scordato di tutte le malefatte della bambina per renderlo un po' allegro, come diceva lei. «Senti chi parla, non mi è mancata neanche di una virgola! Neanche un po'.» continuò, girando la testa meccanica dall'altra parte come un bambino capriccioso, ma Natsumi insistette come faceva una volta per attirare l'attenzione. «Va bene, va bene! Mi arrendo, lo posso dire! Mi siete mancata, signorina Tenjo!» piagnucolò infine il robot mentre lei gli diede delle pacche sulla testolina metallica. 

Kite la guardava in disparte, dalla testa ai piedi. Aveva di fronte una ragazza più alta di qualche centimetro, ma il suo carattere infantile, i suoi occhi sempre dolci e luminosi, il suo sorriso stampato sul volto. Lei si alzò e si avvicinò a lui, portando le braccia attorno al busto del ragazzo e abbracciandolo teneramente; poggiò la testa sul petto del moro e chiuse gli occhi. Un abbraccio...era una sensazione che Kite aveva dimenticato, aveva scordato com'era essere abbracciati da lei, aveva completamente dimenticato cosa si provava ad averla tanto vicina a sé, una sensazione che gli piaceva, avvertì il calore e l'emozione di Natsumi sulla propria pelle e non poté fare a meno che ricambiare quel gesto così semplice ma anche così meraviglioso e la circondò con le sue braccia forte stringendola a sé. 

«Mi sei mancato tanto, Kite...» mormorò lei. 

«Anche a me, Umi... anche a me.» disse con un tono basso e dolce, chiamandola con il suo sopranome che le diede da bambino. Non poté fare a meno che ricambiare quel gesto così semplice ma anche così meraviglioso e la circonda con le sue braccia forti stringendola a sé. 

Misaki Yoshida rimase in disparte assieme ad Abel il quale cercava di rimanere impassibile, ma dai suoi occhi erano lucidi dalla commozione, perciò gli diede un pezzetto di cioccolato all'autista, sorridendo. L'altro accettò, afferrando il pezzetto.

Poco dopo, a prendere parola fu Natsumi diventando un treno in corsia, alzando gli occhi su quelli severi del ragazzo. «Scusa se non sono venuta da voi, ho provato anche a contattarvi per sapere come state. Avevo saputo della notizia di Hart, volevo venire da voi, ma l'istituto non me lo permetteva! E poi...» disse frettolosamente e non finì la frase che lui la interrompe. 

«Ehi, ehi. È tutto apposto.» disse Kite, con tono rassicurante. «Come vedi, Hart sta benissimo.» aggiunse, mettendole la mano sulla spalla e indicando il bambino a suo fianco che sorrideva. 

La corvina sia l'uno che l'altro, gli diede pienamente ragione. Il bambino stava bene ed era guarito misteriosamente, suo zio stava bene, anche Kite stava bene. Tutte quelle sensazioni e ansie che sentiva nel petto per loro, in lontananza dalla sua famiglia, accompagnandola per tutta la vita. Adesso, quel peso era svanito di colpo, lasciandola serena. Lei sorrise, i suoi occhi erano ritornati a brillare, ritornando a riabbracciarlo temendo che fosse in un sogno a cui non voleva svegliarsi; più ci pensava, più quel desiderio si stava realizzando. 

«Non più allontanarvi da voi, mai più. Perché voglio rimanere qui con la mia famiglia!» disse con voce spezzata, scendendo una lacrima lungo la guancia. «Non mi lasciate più!» 

A Kite gli si spezzò il cuore nel vederla in quello stato, solo nei pochi momenti l'aveva vista piangere, solo con un sorriso stampato sul volto. Le accarezzò i capelli con estrema dolcezza che non aveva mai avuto. Questa volta non voleva deludere nessuno, non l'avrebbe mai lasciata, sarebbe rimasta nella famiglia sia nella buona che nella cattiva sorte; solo allora aveva capito cosa voleva intendere sua zia quanto fosse speciale sua figlia, se fosse stata lì le avrebbe dato pienamente ragione. 

Tranquilla, Natsumi, non accadrà. Dovrà passare sul mio cadavere se oseranno farlo, anzi, con la furia di Drago Fotonico Occhi Galattici scatenerebbe l'inferno pur di proteggerti. L'ho fatto con Hart, adesso lo farò con te. Questo è una promessa. 





 

Angolo Autrice
 

Ed ecco qui l'ultima parte dell'episodio uno, stavolta ho dovuto ricorreggerlo il meglio che potevo, togliendo le parole in eccesso. Comunque, come vi sembra rispetto alla prima versione? Spero di sì, anche perché ci sto mettendo tutta per riprendere la storia nonostante con il progetto in corso di fantascienza su wattpad. Prossimamente uscirà il secondo episodio, assisterete la nuova vita di Natsumi. 
A presto!!!! 
   
 
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