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Autore: Jeyrocca    07/08/2022    0 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2. Il destino si beffa di me

 

Quanto tempo ci vuole per dimenticare? Per Ichigo erano passati anni, forse 10. Si erano 10 anni dall’ultima volta che aveva sentito parlare delle Mew Mew.

Dopo le parole di Ryou, Ichigo si era promessa di cambiare, non sarebbe mai stata la goffa ragazzina che combinava guai e che si imbarazzava per ogni stupidaggine, non si sarebbe mai più accontentata. Lo doveva a se stessa.

Sapeva che forse avrebbe dovuto chiedere spiegazioni dopo quelle dure parole ma all’epoca non era abbastanza forte e poi il tempo continuava a scorrere e alla fine divenne troppo tardi.

L’unica cosa positiva è che non sentiva più quei “crack” al petto. Non c’era più niente da rompere, era tutto rotto. In una settimana da quel giorno Ichigo rivoluzionò la sua vita: andò a vivere nella città degli zii, era una città industrializzata, piena di tecnologia e opportunità. Durante il primo anno per mantenersi lavorò come cameriera in un Pub privato. I suoi genitori non la presero molto bene, non seppero mai la verità di quello che accadde al Cafè quella mattina. Ichigo era solo stata in grado di farsi promettere che se avessero incontrato qualcuno non gli avrebbero detto nulla sulla sua vita. Anche Masaya le aveva scritto, aspettava notizie della festa.

Era così convinto che Ryou fosse innamorato di me e invece guarda, mi detestava”

Destino volle che Masaya perse il telefono poco tempo dopo quella chiamata, smarrendo tutte le password dei social: era bravo negli studi ma di tecnologia era peggio dei nonni. Ichigo ne approfittò per convincerlo a non seguire nessuno di loro una volta ricomprata la scheda nuova e creato nuovi account sui social.

«Masaya sai cosa mi hanno fatto! Per favore, non permettergli di mancarmi ancora di rispetto.»

«Ichigo sai che secondo me è tutto un malinteso, ma farò come vuoi, non erano amici miei dopotutto.»

E messi tutti i tasselli al loro posto Ichigo era pronta ad iniziare la sua nuova vita.

Prima di arrivare ad essere la Ichigo matura di oggi ne aveva passate tante. Il lavoro come cameriera le aveva cambiato la vita. Il suo capo si chiamava Lucas, era bellissimo, chissà perché conosceva sempre persone così affascinanti, ma oltre alla bellezza c’era un’intesa rara. In poco tempo diventarono molto amici e anche dopo che lei lasciò il lavoro per iniziare gli studi continuarono a frequentarsi.

In tre anni e con il massimo dei voti Ichigo si laureò in Ingegneria Bio-medica, nessuno lo avrebbe mai detto. Finita la Laurea frequentò tantissimi corsi e Master per diventare una capace Manager. Fu assunta per un’azienda senza problemi, guadagnava molto bene e riusciva a fare carriera di anno in anno.

Era cambiata anche fisicamente, si manteneva in forma, sempre alla moda ed elegante, pure i suoi capelli cambiarono per via del clima e il poco sole della città, si scurirono diventando di un ramato scuro, durante il lavoro portava sempre acconciature molto fini ed eleganti, era una donna rispettata e anche un po’ temuta in ufficio.

Ichigo grazie alle varie promozioni si era comprata un appartamento molto elegante in piena città e inoltre era diventata socia del Pub di Lucas che era diventato molto affollato e per via dello stile Underground attivata tantissime persone, era un posto accogliente e anche di qualità.

Passava molte sere al locale, esibendosi con Lucas stesso che era un grande cantautore rock oppure semplicemente per aiutare al bancone.

Lucas sapeva tutto di lei, sapeva anche delle Mew Mew, era stato difficile nasconderglielo quando all’inizio della loro conoscenza, in una serata di totale imbarazzo alcolico, lui l’aveva baciata e a lei erano uscite le orecchie da gatto. Lui invece di scappare o esserne spaventato era divertito e incuriosito e così quella sera Ichigo senza freni inibitori gli raccontò tutto, anche di più di quello che sapeva Masaya e superato l’imbarazzo iniziale avevano deciso di rimanere soltanto amici.

In realtà anche Ichigo era sorpresa, Ryou aveva detto che una volta sconfitti gli alieni la trasformazione sarebbe stata bloccata e in effetti non riusciva più a trasformarsi del tutto; con il tempo capì che le orecchie erano solo un effetto collaterale rimasto che ben presto riuscì a controllare.

Ma le sorprese della sua vita in questi anni non finirono qui. Masaya aveva ottenuto una borsa di studio durante il terzo anno per studiare vari ecosistemi per una grande azienda con sede proprio nella stessa città di Ichigo. Ripresero i loro rapporti di amicizia con grande facilità, Ichigo fece conoscere il suo nuovo gruppo di amici a Masaya che rimase colpito dalla sorella di Lucas per poi sposarla dopo due anni.

Che dire della vita amorosa di Ichigo? Ebbe qualche frequentazione ma dopo poco tempo si annoiava. Era come se non riuscisse più a far battere il cuore, nessuno era la colla per quelle crepe frantumate.

In giro la gente scambiava lei e Lucas per una coppia, erano sempre insieme, lui molte volte si fermava a dormire da lei, andavano al cinema e si raccontavano tutti i loro segreti, molte volte si chiedevano se effettivamente avrebbero funzionato da fidanzati e dopo le tantissime volte in cui ci scherzavano su, un giorno, dopo due anni di pura amicizia, decisero di tentarci. All’inizio sembrava come se nulla fosse cambiato, anche baciarlo e toccarlo a Ichigo sembrava naturale. Non era del tutto impassibile a quel ragazzo. Lui dal canto suo era innamorato perso di lei, probabilmente lo era già da due anni, proprio dal primo momento quella ragazza era entrata come un uragano nella sua vita.

La loro storia durò circa due anni. Anche se sembravano felici Lucas aveva capito che Ichigo non lo amava quanto lui amava lei. Ogni volta che per sbaglio si nominavano le Mew Mew davanti a Masaya lei si innervosiva. Una sera mentre lei e Lucas erano a casa a cenare, al telegiornale parlarono di un genio della genetica molecolare che aveva aperto una sua azienda multinazionale per lo studio della manipolazione delle cellule staminali, Ichigo si alzò e spense la televisione, non voleva neanche sentire come si chiamava quella società e da li partì la lite. Lei sosteneva che fosse solo odio represso, lui che conosceva ogni dettaglio di quella storia dichiarava proprio il contrario.

«Non lo ammettesti a Masaya perché ancora lo ammettevi a te stessa, ma ora lo sai Ichigo. Lo pensi ancora? Provi ancora del dolore quando il solo sfiorarne il pensiero ti attraversa? Tu mi ami quanto hai amato lui?»

«E’ diverso Lucas.»

«Si hai ragione, perché io sono qui, in carne ed ossa e mi hai. Lui non lo hai mai avuto eppure lo brami ancora dopo 4 anni»

Ichigo non poteva mentirgli, non era più quella persona. Ammise che non lo aveva ancora dimenticato e si lasciarono. Decisero di mantenere i rapporti perché pochi giorni dopo ci sarebbe stato il matrimonio di Masaya e Chiara e dopo i finti sorrisi e i comportamenti civili di quei giorni, con il tempo, ritrovarono il loro rapporto di amicizia e l’equilibrio iniziale.

 

Ad oggi la vita di Ichigo non è cambiata tantissimo. E' il capo ingegnere della struttura, è l'amica di infanzia di Masaya, la migliore amica di Chiara e sicuramente l'àncora reciproca di Lucas.
Lui, dopo di lei, non si era più impegnato, anzi approfittava molto del suo aspetto per flirtare con le ragazze universitarie e far conoscere il locale e perché no, ricavare qualche serata divertente.

Ichigo ogni volta che sentiva il racconto della sua conquista serale si faceva una grassa risata, non le dava per niente fastidio. Dal canto suo invece i suoi appuntamenti non arrivavano mai al terzo consecutivo.

L'ultimo appuntamento al buio fu il più drammatico.
Erano in un bar a sorseggiare lei del vino rosso, lui una birra.

Già il fatto che avesse ordinato una birra a Ichigo non piaceva, non dava senso di decoro, di serietà. Decise comunque di non farsi prendere dalle prime impressioni.

«Allora, Micheal, cosa fai nella vita?»

« Lavoro in uno studio importante di ragioneria, sai che noia sempre dietro alle scadenze dei contratti, tu invece?»

«Io sono Capo Reparto di Ingegneria alla GlobalHeart »

«Wow. Sei un tipo tosto?» disse con una sorrisino ammiccante. «E cosa fa un tipo tosto come te per divertirsi?»

Davvero Micheal? Vuoi sedurmi così?Ok stiamo al tuo gioco”

«Non lo so, tu cosa proponi?» disse appoggiango il gomito sul tavolo e la mano sulla sua guancia, diminuendo la distanza tra loro.

«Beh, potremmo...»

-Notizia dell'ultima ora, la MewMolecolar ha ufficialmente ottenuto dei risultati validati e pubblicati. Finalmente la medicina ha fatto degli enormi passi avanti, tutto questo grazie al proprietario e anche scienziato...-

Micheal interruppe la sua frase per sentire la notizia che passava nella TV del locale.

«Wow, ce l'ha fatta!»

«Di che parli?»

«La MewMolecolar, è una nostra cliente, è una grande multinazionale che studia delle cellule strane, non ne so molto di medicina, ma il proprietario è veramente un genio. Mi occupo io della sua contabilità e avevano scommesso tantissimi soldi su questa ricerca, temevamo tutti in una falsa pista ma a quanto pare i suoi espirimenti sono riusciti, ma è strano che tu non la conosca visto che lavori nella bio-medicina»

« Si in effetti ho sentito parlare di questa società ma tendiamo a vendere i nostri prodotti ad ospedali piuttosto che ai privati, riguardo ai nostri biomedici invece non sono io a gestirli, quindi quando vengono chiamati per fare studi sperimentali utilizzando i nostri prodotti io non so in che sede vanno a provarli.»

«Ah capisco. Ma il Signor Shirogane è davvero un genio!»

«Scusa come hai detto?»

 

Boom. Crack. Boom. Boom.

 

«Il Signor Ryou Shirogane, il proprietario della MewMolecolar.»

A Ichigo venne da svenire. Si alzò dal tavolo mentre finiva con un sorso il quarto di vino rimasto nel bicchiere.

 

«Scusami Micheal, è stata davvero una serata, carina... ecco. Ma non mi sento tanto bene e domani ho una riunione importante, ci si vede in giro ok?»

«Ma domani è domenica...»

Ma quando finì di parlare già Ichigo era uscita.

 

Era fuori dal locale a fare avanti e indietro sul marciapiede.

«Ichigo calmati, torna la donna razionale che sei diventata.» diceva a se stessa.

Aspetta, ma perché Ryou tiene la sua contabilità qui?”

Non curante della pessima figura che stava per fare tornò al tavolo mentre Micheal era li che finiva da solo la sua birra.

«Scusami Micheal, mi sono dimenticata di pagare, ecco qui. » disse poggiando i soldi sul tavolo « Ma visto che sei così informato, come mai tieni tu la contabilità della MewMolecolar? Cioè la sede principale non è qui giusto? »

« Si e no, il Signor Shirogane vive suppongo dove ha sempre vissuto, personalmente non so nulla di lui. Ma essendo questa la capitale della tecnologia i laboratori più grandi sono qui. Lui viene circa due volte l'anno, comincia gli studi nel suo laboratorio e poi porta le idee qui facendo gli investimenti e viene a controllare i lavori. So solo questo. Ma come mai me lo chiedi? »

« Ho un gran mal di testa, credo che andrò a casa ma non potevo farmi sfuggire un cliente così importante, quindi volevo sapere se era possibile incontrarlo, ma se non vive qui fa nulla! »

« In realtà lo incontrerò lunedì mattina, ho appena ricevuto la notifica, dato il passo avanti vorrà fare investimenti e vendere la sua scoperta l'incontro sarà di prima mattina quindi penso che domani sarà già qui quindi se vuoi... »

« Domani?.. E no domani ho la riunione di cui ti parlavo. Fa niente se è destino lo incontrerò, grazie Micheal, buona fortuna per il lavoro. »

 

Domani. Ryou.

Devo chiamare Lucas.

«Lucas? Pronto, sono io, sto bene tranquillo, anzi no. Ti prego vienimi a prendere.»

Aspettò Lucas per 20 minuti, c'era molto traffico durante il fine settimana, lui naturalmente aveva mollato tutto al locale affidandolo a sua sorella.

Ichigo aveva le lacrime a gli occhi, continuavano a tremarle le gambe e faceva respiri profondi.

 

Maledetto Ryou, sono passati 10 anni, perché ancora reagisco così? Mi hai rovinato tutto nella vita, la relazione con Masaya, persino quella con Lucas, ho sempre lasciato tutto e tutti per colpa tua. Che cosa vuoi ancora di più?”

Ichigo era fuori di se, aveva questi pensieri intrisi di rabbia e dolore.

 

«Perchè il destino si beffa di me?!» urlò in mezzo alla strada facendo girare i passanti. In quel preciso momento arrivò Lucas. Non disse mezza parola in macchina, si sfogò solo quando arrivarono a casa sua.

Lucas quella notte rimase con lei a consolarla, Ichigo si lasciò cullare dalle lacrime che smisero solo quando riuscì ad addomentarsi dallo sfinimento.

   
 
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