Titolo: Reflection (on you)
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: Flash Fiction [ 448 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Bruce Wayne, Clark Kent
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of Life, Fluff
Avvertimenti: What if?, Accenni slash
Warm & Fuzzy Feelings challenge: Sbalzi d'umore che hanno un nome e un cognome


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

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    È inutile cercare di riempire d'acqua un secchio bucato. Suo padre gli ha ripetuto quelle parole un centinaio di volte quand'era bambino e lo aiutava alla fattoria, ma Clark in realtà non ha mai capito davvero che cosa volesse dire.
    Adesso, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso sul volto addormentato di Bruce - ha lavorato fino all'alba al bat-computer ed è crollato sulla poltrona, esattamente come suo solito nonostante lui e Alfred gli ripetano in continuazione di prendersi un po' di riposo -, forse riesce a comprendere che cosa significano quelle parole.
    Quando si tratta di portare a termine una missione, Bruce è un tipo con cui non si può parlare senza finire col discutere - Clark si vergogna ad ammetterlo ma, nonostante sgridino in continuazione i loro figli per l'approccio che hanno quando si scontrano, lui e Bruce fanno esattamente lo stesso -, soprattutto a causa dei continui sbalzi d'umore di Bruce. Ci sono notti in cui le cose vanno bene, altre in cui ribatte di non volerlo nella sua città e altre ancora in cui vuole restare solo, ma Clark riesce a leggere fra le righe e a capire che, anche se cerca di essere un simbolo, una maschera dietro cui nascondersi, Bruce è solo un uomo.
    Clark sospira e si abbassa un po' verso Bruce per osservarlo con attenzione, inclinando il capo sulla spalla mentre ispira a fondo il suo odore. Non dev'essere tornato da molto dalla pattuglia, ne è certo, perché sa di smog e sudore, e riesce anche a sentire l'odore del sangue della ferita che qualche malvivente gli ha provocato e di cui Alfred ha dovuto occuparsi. Qualcosa dentro Clark si muove, vorrebbe poterlo tenere al sicuro ed evitare che esca ogni notte per combattere il crimine, che non si ferisca e non debba ritrovarsi con nuove cicatrici che si intersecano le une alle altre, ma Clark sa che non è possibile. Per quanti poteri abbia, quella non è una cosa che gli compete. Bruce è adulto e perfettamente in grado di prendere le proprie decisioni, e Clark può solo cercare di supportarlo come può.
    Forse Bruce a volte è come quel famoso secchio di cui gli ha parlato pa', però. Può provare a fargli entrare un po' di sale in zucca quanto vuole, a consigliargli di non esagerare notte dopo notte e di prendersi di tanti in tanto una pausa, ma non ci riuscirà mai e Bruce continuerà a fare esattamente le stesse cose di sempre. Eppure, mentre si sfila il mantello e lo poggia delicatamente sulle spalle di Bruce per tenerlo al caldo, Clark non può comunque fare a meno di sorridere.

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_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia per l'inziativa #waffchallenge indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom Stavolta abbiamo un piccolo spiraglio sulla vita dopo la pattuglia per quanto riguarda Bruce e Clark, una storia che fa un po' da specchio al modo in cui Damian e Jon si comportano a loro volta
(come si dice, in fin dei conti? Tali padri, tali figli?)
Ovviamente Clark sa che Bruce è un vero e proprio testardo, ma alla fin fine gli piace così com'è e riuscirà a guardare oltre ai suoi difetti (o almeno si spera ahaha) e capirà che, in fin dei conti, Bruce non è proprio così male ;)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥

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