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Autore: Altair13Sirio    12/08/2022    1 recensioni
[Darling in the FranXX]
Mille anni di pace non bastano a far svanire il passato. Quando dalle profondità della terra emergono dei giganti antichi, Hachi e Nana capiscono che il futuro dell'umanità è nuovamente incerto e dovranno agire per proteggere il mondo che hanno aiutato a costruire.
Formata una squadra di nuovi Parasite, i due adulti metteranno a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza per guidarli verso la battaglia, ma non tutto sarà facile per la nuova squadra e i ricordi di vecchi amici ritorneranno a galla dopo tanto tempo.
"Non credo che il caso possa andare così lontano... Forse il destino... E' così e basta. E ora noi dobbiamo prenderci cura di quei ragazzi!"
Genere: Azione, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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La procedura di partner shuffle era una pratica poco comune, ma abbastanza conosciuta nel mondo dei Parasite specialmente ai tempi dei FranXX; era stato uno degli argomenti di lezione nei primi tempi, quando i ragazzi stavano ancora imparando come funzionasse la connessione, e gli stessi Hachi e Nana l'avevano attuata in passato con la Squadra 13. Era stata ideata come mossa per motivare i membri delle squadre a migliorare il proprio rendimento sperimentando nuove formazioni e, in sintesi, scambiare i partner.
Normalmente Nana e Hachi non l'avrebbero proposta a meno che non ci fossero evidenti problemi con una coppia – ci erano andati vicino con Momo e Hoshi, ma alla fine erano riusciti a risolvere i loro problemi senza adottare misure drastiche – e per questo la richiesta di Ryo, che faceva parte di una delle coppie più performanti della squadra, risultava incomprensibile.
Il ragazzo gli rivolgeva uno sguardo carico di determinazione, non stava scherzando. Ma perché voleva uno shuffle? Loro credevano che il suo rapporto con Kya fosse perfetto.
«Che stai dicendo, Ryo?» Mormorò la ragazza, preoccupata. Fu la prima volta in tutta la giornata che si mostrò veramente turbata; di solito Kya reagiva a tutte le notizie con decisione, sarcasmo o energicamente, ma questa volta le tremava la voce. Cercò comunque di simulare un sorriso pieno di sicurezza e mise una mano sulla spalla del proprio amico, passando poi a scompigliargli i capelli. «Sta sicuramente scherzando, non fategli caso!»
Il tono allegro messo in mostra dalla ragazza fu subito zittito da un grugnito di Ryo, che si divincolò dalla sua presa e si girò verso di lei. «No che non sto scherzando, ed è esattamente questo il motivo per cui voglio cambiare partner.»
«Ma che cosa dici, Ryo?» Disse di nuovo lei, incredula. «Noi siamo sempre stati insieme…»
«Ed è straziante!» Sentire quelle parole fu come ricevere un pugnale dritto nel petto, Kya si zittì immediatamente e rimase a fissare il ragazzo con occhi sbarrati mentre si sfogava. «Sei soffocante, mi stai sempre attaccata come un cucciolo che ha bisogno di attenzioni costanti e quando cerco di farti capire che stai esagerando, tu ignori i miei messaggi e prendi decisioni al posto mio. Sei indisciplinata e disordinata, non studi mai per tempo e devo sempre farmi carico di costringerti a fare i compiti, per non parlare dei guai che mi fai passare con le tue bravate; quando pilotiamo non fai altro che prendere il controllo senza alcun preavviso e come se non bastasse dai a me la colpa di questi sbalzi di equilibrio! Ma la cosa peggiore è che sembra che tu faccia di tutto per ridicolizzarmi di fronte agli altri!
«Avevo deciso di arruolarmi nella speranza di potermi allontanare un po' da te, di poter vivere la mia vita senza essere legato alle tue ali, e quando arrivo qui scopro che anche tu ti eri arruolata? A quel punto ho provato a farlo funzionare, ma quando poi mi racconti quella storia di esserti arruolata solo per me? Secondo te questo dovrebbe rendermi felice?»
Con gli occhi ormai bagnati dalle lacrime che stava disperatamente cercando di trattenere, Kya allungò una mano verso il ragazzo e mormorò:«Ma Ryo… Noi siamo darling…» Ma le sue parole lo fecero arrabbiare ancora di più.
«E poi c’è quello stupido nomignolo che mi hai affibbiato da quando siamo arrivati a Mistilteinn! Non sono il tuo "darling" o il tuo animaletto da compagnia; io sono solo io, dannazione!»
Ryo non si accorse di aver cominciato a urlare. Quando vide gli sguardi turbati del resto della squadra e quelli costernati dei loro coordinatori, abbassò lo sguardo vergognandosi di quello che aveva fatto e si fece da parte, scusandosi con tutti per quella scenata.
«Adesso cerchiamo di calmarci tutti…» Disse Nana, la voce un po' tremante. Non si sarebbe mai aspettata di vedere una scena del genere proprio da quei due, e proprio dopo aver sentito le parole dei loro genitori. «Se la situazione è questa, non possiamo ignorare la richiesta di Ryo. Tuttavia vorremmo che vi prendeste tutti del tempo per riflettere e discutere assieme di questa situazione. Uno shuffle è una cosa seria e coinvolgerà inevitabilmente diversi di voi…»
«Io mi sono già deciso.» La interruppe Ryo, sedutosi su uno dei sedili disponibili alle squadre. «Non c'è modo di ammaestrare Kya e io non ce la faccio più a portare questo peso! Ho bisogno di una pausa!»
Nana deglutì avvertendo il rimpianto nella sua voce; magari era vero e lui ci aveva provato a lungo, ma non faceva meno male sentirglielo dire. Significava che tutto il lavoro fatto fino ad ora era stato inutile? Che avevano sbagliato tutto e che avrebbero dovuto intervenire prima, notare le crepe nel rapporto tra i due ragazzi…
«Adesso rimanete qui, parlate tra voi.» Intervenne Hachi, che posò una mano sulla spalla di Nana avvertendo la sua indecisione. «Noi quattro discuteremo di questa proposta e cercheremo una soluzione.» Mandò uno sguardo anche a Jun e Kyu, che avevano assistito a quella scena increduli. L'idea che quella squadra così forte presentasse simili instabilità al suo interno era talmente assurda da averli scandalizzati e nonostante ciò Hachi li voleva con sé per prendere quella decisione.
I quattro adulti lasciarono l'aula in silenzio, mentre all'interno delle due squadre si formava un brusio opprimente; voci di discussione tra i ragazzi della Squadra Anemone, commenti e risatine nella Squadra Desia. Adesso Kya non era al centro di tutto, non aveva il potere né la forza di spiccare in mezzo a quelle voci perché le parole le erano rimaste bloccate in gola, le mani ferme all'altezza del cuore come a cercare di attutire il dolore che le parole di Ryo le avevano provocato. Sentì gli sguardi su di sé, sguardi di scherno, di invidia, di odio; occhi cattivi la scrutavano e per un momento riuscì a cogliere un'occhiata di Shinji Kano mentre usciva dalla stanza: ghignava beffardo.
L'intera Squadra Desia lasciò la stanza in cerca di un'aria più respirabile mentre alcuni ragazzi raggiungevano Ryo per chiedergli che cosa gli saltasse in mente, ma Kya non riuscì a prestare ascolto ai loro discorsi così come non riuscì a sentire le parole che Momo e Naho le dissero nella speranza di donarle un po' di conforto.
Il suo Ryo l'aveva appena abbandonata, il suo cuore era a pezzi.
 
*
 
«Vuoi provarci tu?»
Tetsuya girò la testa basito. Non riusciva a credere che Suzuko stesse proponendo una cosa del genere.
«Perché? Vuoi cambiare partner anche tu?» Domandò. C'erano diversi motivi per cui non avrebbe mai potuto prendere il posto di Sato, ma ciò che più gli premeva era sapere che Suzuko si trovasse bene con lui.
Lei sospirò. Quella situazione era assurda: non le piaceva particolarmente Nakamura, ma era un membro essenziale della loro squadra e vederla così affranta non era un bello spettacolo.
«Stavo solo pensando che, per quanto siamo affiatati, anche noi abbiamo avuto i nostri problemi… E con tutto quello che ti ho fatto passare ho pensato che forse volessi approfittare di questa situazione per provare qualcosa di nuovo. Chissà, potresti avere una maggiore intesa con un'altra partner…»
«Dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto, vorresti semplicemente cacciarmi?»
«Non ti voglio cacciare! Io mi trovo benissimo con te.» Protestò. Tetsuya strinse le spalle, incredulo. Suzuko rimase in silenzio per un momento, poi sentì la testa farsi pesante e guardò fuori dalla finestra, malinconica. «E' solo che forse tu staresti meglio con qualcun altro…»
Entrambi si sentirono malissimo al pensiero. Non era solo una questione di trovare un equilibrio a bordo degli Stridiosauri, cambiare partner avrebbe significato cambiare le proprie abitudini, adeguarsi alla vita dell'altra persona, ricostruire la fiducia tanto delicatamente formata nel tempo, e francamente a entrambi piaceva molto stare assieme.
«Non voglio cambiare partner, Suzuko.» Disse lui alla fine. «Voglio continuare a lavorare con te, perché tu mi conosci bene e io conosco bene te; stiamo imparando a fidarci l'uno dell'altra e cambiare questo equilibrio adesso non servirebbe a niente.»
Lei gli sorrise piena di gratitudine. Sentire quelle parole la rincuorava, ma chi le assicurava che fosse veramente così? Forse lei e Tetsuya non erano perfettamente compatibili nonostante tutti i loro sforzi, ma doveva ammettere che una persona mite come lui avrebbe avuto difficoltà a relazionarsi proprio con Nakamura… Quindi in assenza di opzioni migliori, era bloccato con lei.
Sospirò come sconfitta; e dire che aveva preso a esempio il modo di fare brusco di Kya e il suo rapporto con Sato, pensando che quella fosse la chiave per avvicinarsi a Tetsuya… Per fortuna non aveva deciso di mandare avanti quel piano assurdo e ora le cose con il suo partner andavano bene. Certo, almeno fino a quando sarebbero stati assieme: non avevano alcun potere sulla decisione degli adulti, presto avrebbero scoperto chi avrebbe fatto a cambio con i ragazzi dello Iustitia e non avrebbero certo potuto opporsi.
La sala era rimasta quasi in silenzio totale dopo che la Squadra Desia l'aveva lasciata; le frasi sussurrate di tutti i presenti restavano isolate in modo che nessuno potesse sentire alcunché e un costante senso di ansia aleggiava nell'aria, propiziato dalla minaccia di perdere il proprio partner per fare coppia con uno dei due divorziati dello Iustitia. Hoshi non riusciva ancora a credere che una coppia idilliaca come quella fosse arrivata a quel punto, ma in un attimo gli tornarono alla mente le parole criptiche che gli aveva rivolto Ryo alcune sere prima; in quel momento, solo per un momento, si sentì responsabile di aver causato quella situazione. Forse se gli avesse dato una risposta più soddisfacente, Ryo non avrebbe deciso di lasciare Kya in quel modo… I suoi pensieri furono interrotti da Yoshiki, che si poggiò allo stesso muro dove era poggiato lui, lo sguardo fisso sulla propria partner dall'altro lato della stanza.
«Stai pensando che quelli avreste potuto essere tu e lei, non è vero?» Domandò senza provare ad essere discreto. Hoshi si sentì uno stupido per aver lasciato trasparire i suoi pensieri così facilmente.
«Anche.» Disse. Era inutile girarci attorno. «L'altra sera Sato mi ha chiesto come avessi fatto a restare in coppia con Momo, dopo tutte le cose che avevo detto di lei. In quel momento poteva sembrare solo una domanda fatta per iniziare una conversazione, ma adesso mi rendo conto che stesse passando la stessa cosa che ho passato io…»
Sospirò. «E' deprimente…»
«Non farti vedere da Momo in questo stato.» Lo incalzò Yoshiki, atono. Hoshi lo guardò perplesso. «Lei ti vuole bene, sarebbe mortificata se sapesse che ti stai dando delle colpe che non ti appartengono.»
Entrambi si voltarono a guardare la ragazza in questione: Momo stava cercando di tirare su il morale a Kya, senza successo. Era fatta così, si preoccupava per gli altri più che per sé stessa, ma in quel caso doveva essere stata particolarmente colpita da quella situazione perché ci era passata a sua volta, sapeva cosa stesse provando in quel momento la sua amica e conoscendola doveva star soffrendo più di quanto desse a vedere.
«Pensi quindi che Sato avesse già deciso da tempo?» Domandò alla fine Hoshi, spostando lo sguardo dall'altro lato della stanza e trovando il volto rabbuiato del suo attuale compagno di stanza, rimasto da solo.
«E' solo un'ipotesi, ma da ciò che ha detto sembra che si stesse tenendo tutto dentro da un bel po'…» Rispose l'altro. Un po' riusciva a capirlo: Ryo aveva cercato di liberarsi da un ruolo che gli era stato appropriato senza che potesse avere voce in capitolo, ma nonostante tutti i suoi sforzi aveva finito per peggiorare la cosa e con il tempo la situazione era diventata insostenibile; anche lui era scappato da ciò che non voleva essere, non poteva di certo biasimarlo.
Chi lo biasimava invece era Kaoru, che lo aveva lasciato da solo dopo essere stato scacciato in malo modo. Lui e Aki avevano provato a ragionare con lui e fargli rivedere la sua decisione, ma era stato tutto inutile così si erano allontanati e avevano incluso le proprie partner nella loro discussione.
«Non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa del genere…» Mormorò restando con le braccia incrociate, salde al petto. Rin però non sembrava del suo stesso parere.
«Bé, io invece sì.» Disse stringendo le spalle riluttante. «Kya ha la colpa di essere troppo esuberante e possessiva, anche se è strano che a perdere la pazienza per prima sia stata proprio la persona che le è stata al fianco per tanti anni…»
«Bé, sì…» Borbottò lui. «Kya lo tira spesso in mezzo mettendolo in imbarazzo e a volte sa anche essere pesante con i suo scherzi, ma Ryo non ha mai dato segno di odiarla a tal punto… Credevo che fosse il loro modo di convivere.»
«Ho paura…» Mormorò Aiko. «Se loro due sono arrivati a un simile litigio, allora vuol dire che chiunque potrebbe separarsi da un momento all'altro. Anche noi…»
La ragazza non concluse la frase e si voltò invece verso il proprio partner, che ricambiò lo sguardo trattenendo il respiro, preoccupato. Questo non era possibile!
«No, no! Questo è da escludersi!» Reagì con un istante di ritardo, forse rallentato dalla realizzazione che tutto quello potesse essere molto più effimero di quanto credessero. «C'era un problema di fondo che ha causato questa rottura. Ognuno è diverso e gli equilibri che formano una coppia non sono certo assoluti!»
Kaoru le prese le mani con delicatezza avvicinandosi un po' a lei e sostenendo il suo sguardo; le loro collanine tintinnarono debolmente quando fecero quel movimento. Aiko era dispiaciuta, ma forse il vero dispiacere era dato dall'essersi immedesimata troppo nella loro compagna di squadra; come avrebbe reagito lei se Kaoru le avesse detto le stesse cose che Sato aveva detto a Nakamura?
Aki e Rin rimasero a guardare i loro compagni che continuavano a rassicurarsi a vicenda e si chiesero se avrebbero dovuto lasciargli un po' di privacy; la situazione era più seria di quanto potesse sembrare se anche loro due ne erano rimasti tanto colpiti e ancora non sapevano che sviluppi avrebbe avuto, visto che l'ultima parola spettava agli adulti. Come se non bastasse, l'imminenza dei test congiunti con la Squadra Desia che non potevano essere rimandati e quell'aria particolarmente spiacevole che si poteva respirare tra le due squadre rendevano tutto più complicato; erano andati lì per portare sicurezza e speranza ai loro compagni, ma fino a quel momento tutto quello che avevano causato erano stati nervosismo e melodrammi.
 
*
 
Hachi non avrebbe mai voluto trovarsi in quella posizione; quella non era una decisione da fare in dieci minuti. Costringere dei ragazzini che negli ultimi mesi avevano lavorato per formare un legame ben saldo a gettare tutto alle ortiche per accomodare una richiesta di un loro compagno di squadra era ingiusto e avrebbe rischiato di far crescere la tensione all'interno del gruppo, e in quel momento era una cosa che non potevano permettersi.
«Pensavamo che la vostra squadra non avesse simili problemi…» Aveva commentato allibito Jun, guardandolo come se tutto ciò in cui aveva sempre creduto si fosse rivelato una bugia. Adesso dovevano anche fare i conti con la delusione che avevano causato a persone come loro, che li avevano sempre ammirati.
«E' stato talmente improvviso…» Provò a giustificarsi Nana. Che poi giustificarsi di cosa? La Squadra Anemone aveva ottenuto risultati eccezionali e tutto fino a quel momento aveva suggerito che non ci fossero problemi interni. Nessuno avrebbe potuto prevederlo!
«Come dovremmo procedere?» Chiese Kyu, nel tentativo di fare qualche proposta. «Volete che coinvolgiamo anche i nostri ragazzi?»
«No, creeremmo solo altro scompiglio.» Rispose Hachi massaggiandosi le tempie. Anche se quell'idea avrebbe potuto anche aiutare le due squadre a collaborare; ma una simile soluzione sarebbe stata solo temporanea e loro avrebbero dovuto comunque trovare un rimpiazzo per lo Stamen dello Iustitia. E il problema era che Ryo non sembrasse desiderare una soluzione temporanea…
«Quando coordinavamo la Squadra 13…» Iniziò ricordando quei tempi lontanissimi. «Il problema non si pose perché a desiderare lo shuffle erano due coppie: Mitsuru e Ikuno non avevano mai avuto un buon rapporto, così quando Kokoro chiese di poter pilotare con lui fu facile separare le due coppie.»
Non era stato facile per niente, in realtà. Futoshi aveva sofferto molto per quella decisione, anche se con il tempo si era rivelata essere la scelta giusta.
«Vorresti fare lo stesso e scambiare Kya e Ryo con una coppia con una bassa compatibilità?» Lo incalzò Nana, pensando che quella sarebbe stata la scelta più logica a quei tempi, ma lui scosse la testa.
«No.» Disse Hachi. «Allora non dovevamo preoccuparci della compatibilità innata dei Parasite; oggi l'equilibrio è molto più precario di allora e se prendiamo qualcuno che ha già uno scarso rendimento non ne beneficerà nessuno.»
Hachi e Nana rimasero in silenzio, entrambi stavano cercando di riflettere sul da farsi. Jun provò a riassumere il tutto per capire se avesse seguito il discorso:«Insomma, per effettuare lo shuffle i ragazzi dovrebbero rientrare in una serie di parametri scelti, in modo da non avere problemi nella connessione?»
«E questi parametri sarebbero il rapporto con il proprio partner, più quello con i piloti dello Iustitia?» Concluse Kyu, guardando preoccupata il collega. «Chi rientrerebbe in questa lista, allora?»
Hachi sospirò prima di mettersi a fare qualche calcolo. Potevano subito escludere la coppia del Gaia: non avevano rapporti particolari con Kya e Ryo, e visti i loro precedenti avrebbero fatto fatica a sostenere una connessione con dei nuovi partner. Si sentiva di escludere anche Naho e Yoshiki dalla selezione. I loro livelli erano buoni e anche i loro rapporti con gli altri due piloti erano soddisfacenti, in più un carattere come quello di Ojizaki sarebbe stato quello che serviva per tenere in riga Kya, ma era proprio il ragazzo a rappresentare un problema; Hachi non voleva rischiare di creare ulteriori guai con la sua famiglia visto l'incontro che avevano avuto con Taishō Ojizaki, e le condizioni di salute di Yoshiki rendevano tutto più complicato…
«I candidati ideali, per compatibilità e rapporti con Kya e Ryo, sarebbero le coppie Aros, Animus e Xenomorphus… Tuttavia preferirei escludere subito Momo e Hoshi da questa scelta, visti i loro trascorsi; il loro rendimento è migliorato esponenzialmente negli ultimi tempi, ma essendo ancora in crescita rischieremmo un contraccolpo se dovessimo interrompere il loro cammino insieme proprio ora.» Disse alla fine contando con le dita i nomi proposti.
Nana annuì in silenzio e lo stesso fecero Jun e Kyu, che non conoscevano nei dettagli la situazione dei loro studenti ma si fidavano del giudizio dei loro superiori.
«Aki è grande amico di Ryo e Rin ha un buon rapporto con Kya…» Continuò Nana. «Ma non mi sembra di aver mai visto lo Stamen di una coppia interagire con la Pistil dell'altra.»
«La loro compatibilità è comunque la migliore, quindi ci sarebbero più possibilità di adattamento a un nuovo partner…» Suggerì Kyu, che aveva studiato con cura le cartelle dei ragazzi.
«Ma è perché sono fratelli.» Intervenne Jun mordendosi la lingua. Lei lo guardò trattenendo il respiro, rendendosi conto di quanto complicata fosse quella situazione.
Hachi annuì dubbioso. «Per lo Xenomorphus invece, per quanto Kaoru sia capace di avere un buon rapporto con chiunque, Aiko e Ryo sono quasi degli estranei. I loro livelli di compatibilità però sono alle stelle in questo periodo, sarebbe molto più semplice per loro fare a cambio…»
Nana si sentì malissimo al solo pensiero; scegliere la coppia dello Xenomorphus sarebbe stato un colpo devastante per Aiko e Kaoru, che stavano così bene assieme… Anche se logicamente sarebbe stata una buona scelta, avrebbero rischiato di scuotere ancora di più l'intera squadra.
«Quindi la scelta è tra questi due?» Domandò Jun, tirando un sospiro carico di apprensione. Non era per niente facile e non voleva immaginare come si sentissero Hachi e Nana in quel momento, che avevano formato un legame molto più stretto con quei ragazzi.
Hachi abbassò lo sguardo e si mise a pensare. La stanza era quasi completamente buia, il grande tavolo dove solo lui aveva preso posto sembrava così vuoto adesso; nessun altro era riuscito a sedersi e infatti i quattro adulti nella stanza erano tutti in posizioni diverse, isolati.
Aveva bisogno di qualcos'altro per prendere una decisione definitiva, ma non potevano restare lì ancora; più tempo passava, più esitavano. Prendere una decisione immediata avrebbe fatto bene a tutti, anche se sarebbe stato come strappare un dente senza anestesia.
Stava ancora cercando un dettaglio che lo convincesse pienamente della sua decisione, quando si ricordò di una foto che i ragazzi gli avevano fatto vedere un po' di tempo fa. Forse era solo un caso, ma era quel dettaglio che gli serviva per prendere la sua decisione e così iniziò a parlarne con gli altri per chiedergli cosa ne pensassero.
 
*
 
Quando gli adulti rientrarono, i ragazzi avevano ormai finito di discutere da parecchio. La decisione aveva richiesto più tempo di quanto si aspettassero, tanto che anche la Squadra Desia aveva fatto ritorno nella sala; Hachi e Nana presero posto davanti al podio dove normalmente sarebbero saliti e guardarono i ragazzi seduti davanti a sé, sparsi per tutti i sedili. Avevano addosso i loro sguardi carichi di apprensione, in particolare di Kya e Ryo nervosi e in attesa di sapere la decisione presa.
«Abbiamo deciso di ascoltare al richiesta di Ryo e organizzare uno shuffle.» Esordì guardando in direzione di Kya, che subito sembrò crollare senza più alcune forze. Hachi continuò:«Tuttavia questa sarà solo una soluzione temporanea. Il nostro obiettivo è quello di risolvere qualunque conflitto interno alla squadra, quindi dovremo andare a fondo della situazione per capire cosa abbia portato a questa rottura tra voi due.»
Il suo sguardo passò rapidamente su Ryo, seduto da solo, che lo evitò di proposito. Lui sembrava aver avuto quello che voleva, il resto non avrebbe potuto interessargli di meno, ma avrebbe dovuto.
«Prima di tutto: qualcuno vuole per caso offrirsi volontario a effettuare lo scambio?» Intervenne Jun, passando in rassegna i volti dei ragazzi e cercando anche in mezzo a quelli della propria squadra. Nessuno fiatò, come prevedibile: gli era sempre stato insegnato ad affrontare i problemi e risolverli civilmente, una situazione tale da portare a una divisione della coppia non si era mai verificata – e quando c’era stata, si era risolva in maniera matura – e adesso nessuno avrebbe voluto perdere il proprio partner.
Hachi e Nana annuirono comprensivi. Questo significava che avrebbe fatto ancora più male, decidere al posto loro.
«Allora per il momento, la coppia dello Iustitia effettuerà lo shuffle con quella dello Xenomorphus.» Riprese rassegnato l’uomo con la benda sull’occhio. «Vi preghiamo di essere comprensivi e pazienti, la nostra decisione è stata dettata unicamente da riflessioni tecniche che avrebbero portato a meno difficoltà per tutti i piloti in una situazione improvvisa come questa.»
Hachi spese un lungo discorso sulle motivazioni che avevano portato a quella scelta, ma quasi nessuno sembrò seguirlo: alcuni erano semplicemente sollevati all'idea che non fosse toccato a loro, altri invece si girarono in direzione di Aiko e Kaoru, al momento pietrificati e con le mani giunte tra loro, per mostrargli il loro cordoglio per la situazione creatasi.
Era stato il carattere della coppia a colpirlo e a fargli decidere che fossero i ragazzi giusti per questo compito: all’inizio Aiko e Kaoru non sembravano particolarmente diversi dal resto del gruppo, ma nonostante fossero sempre stati una coppia “nella media”, avevano ottenuto risultati sempre maggiori attraverso la propria forza di volontà e audacia. Presto erano venuti a definirsi come quella coppia che faceva da “collante” alla squadra e il loro affetto verso tutti i loro compagni si era sempre mostrato chiaramente attraverso le loro azioni; una coppia del genere avrebbe potuto aiutare Kya e Ryo a riconciliarsi, ma questo non lo dissero chiaramente di fronte ai ragazzi. C’erano punti che era meglio tenere nascosti i giovani Parasite per non farli sentire come se stessero venendo raggirati, così Hachi si limitò a condividere con loro un discorso logistico riguardante i livelli di compatibilità dei piloti e sul loro carattere, ma la verità era che era stato un evento in particolare a convincerlo: la sera di festeggiamenti immortalata da Aiko e Kaoru con la macchina fotografica che lui gli aveva procurato.
Aveva visto le foto, quei ragazzini erano riusciti ad avvicinare un gruppo ancora estraneo con spontaneità, usando tutto il proprio affetto come arma. Aiko e Kaoru potevano vantare di un potere che andava oltre l’essere partner; non si sarebbero divisi così facilmente e anzi avrebbero contagiato gli altri con quel loro atteggiamento. Inoltre, per quanto non avesse un rapporto particolarmente stretto con Kya, Aiko non era considerata una “rivale” proprio grazie al suo legame con Kaoru e questo gli avrebbe reso più facile la collaborazione.
Da quel momento in poi il tempo sembrò scorrere a velocità raddoppiata. Aiko e Kaoru si guardarono atterriti, consci che non sarebbero stati assieme sullo Stridiosauro, e non furono in grado di dire niente. Quando poi il gruppo si diresse verso gli spogliatoi e Stamen e Pistil furono lasciati a cambiarsi, le domande furono molteplici da tutte le parti ma nessuno dei diretti interessati riuscì a dire una parola; tutti e quattro i ragazzi che avrebbero cambiato partner mantennero delle facce di marmo per tutto il tempo quando salirono sul mezzo che li avrebbe portati al luogo dell'addestramento, persino quando si diressero agli Stridiosauri – e comprensibilmente Kaoru per un attimo sbagliò strada, dirigendosi verso lo Xenomorphus, per poi rendersene conto e seguire Kya fino allo Iustitia – ci furono solo sguardi di rammarico tra gli attori di quell'inaspettato dramma e nessuna parola.
Kya rimase a fissare l'esterno dalla cabina dello Iustitia con malinconia mentre le porte si chiudevano e la luce si riduceva a una fessura presto inesistente. Solo quando fu immersa nell'ombra, lontana dallo sguardo di Ryo, incominciò a singhiozzare incontrollabilmente.
 
*
 
Ryo guardava distrattamente i comandi dello Xenomorphus e si sistemava la tuta in attesa che Aiko fosse pronta a prendere posizione. Non sembrava minimamente turbato da quello che stava succedendo.
«Mi dispiace che tu e Kaoru ci siate andati di mezzo…» La sorprese a un tratto. Aiko era rimasta in disparte a osservarlo con curiosità, rispose come se fosse ancora sovrappensiero e per qualche motivo cercò di fare finta di niente.
«Perché non vuoi più pilotare con Kya?» Quella domanda era nell'aria ormai già da tempo, ora che le acque si erano calmate Aiko aveva diritto a una spiegazione essendo una delle persone più colpite da quella situazione.
Ryo si incupì. «Sono stato troppo duro, vero?» Mormorò. Aiko avrebbe annuito volentieri per marcare il concetto, ma non le sembrò necessario e lo lasciò parlare.
«E' vero quello che ho detto: è difficile stare costantemente in sua compagnia e quando pilotiamo, Kya è incontrollabile! Ho cercato tante volte di farle capire che non ero a mio agio e ogni volta lei ha continuato a ignorare i miei segnali, trattandomi come se non esistessi; non le interessava veramente che fossi con lei, solo che io non fossi con qualcun altro.»
Aiko si sentì un po' in colpa per avergli fatto una domanda tanto personale, ma a quel punto non poteva più tirarsi indietro e in ogni caso tanto valeva approfondire il suo legame con Sato; tra non molto, avrebbero comunque avuto accesso ai pensieri l'uno dell'altra.
«Però…» Mormorò. «Tu stai bene con lei. Io l'ho notato, non avresti tenuto duro per così tanto tempo se non ti fosse stata cara; si può vedere chiaramente come tu sia felice, quando sei con lei.»
Era strano come, pur conoscendosi così poco, Aiko fosse riuscita comunque a dipingere un quadro molto veritiero dei pensieri di Ryo, o forse era semplicemente palese.
«Già… Non odio Kya, non la potrei mai odiare! Siamo stati amici sin da quando ho memoria, sempre uno accanto all’altra… Le voglio bene come se fosse mia sorella, ma…» Si interruppe, alla ricerca delle parole giuste da usare. «Ma da quando siamo diventati Parasite mi è sempre stata addosso! E' diventata più prepotente di quanto già non fosse ed è diventata particolarmente possessiva… E poi con quella storia che io e lei dovremmo somigliare a Hiro e Zero Two e a come tutto sembrasse fatto per andare in quel modo… Io non ce l'ho fatta, ho dovuto provare al destino che sono io a creare la mia strada! Volevo fare la mia scelta, non sentirmi chiuso in una gabbia.»
Aiko non seppe cosa dire, non conosceva i pensieri di Ryo né sapeva cosa volesse lui, anche se poteva capirlo riguardo all’idea di essere "guidato" da un destino ineluttabile e avere qualcuno che decidesse tutto per lui… Ma non era suo diritto cercare di rendere personale il problema del suo compagno di squadra.
«Però tu la conosci bene, sai che è così.» Disse invece. «Kya non vorrebbe mai farti del male o tarparti le ali, è solo parte del suo carattere e non se ne rende conto. Avresti potuto parlarle seriamente e risolvere il problema senza ferirla, raggiungendo un compromesso, anche se so che con il suo carattere è difficile da trattare… E forse quando sente qualcosa che non le piace preferisce semplicemente non ascoltare…»
Aiko si rese conto rapidamente di quanto fosse complicata quella situazione e si passò una mano tra i capelli, frustrata. Adesso capiva perché Ryo avesse deciso di fare quella scenata, invece che provare a ragionare con Kya.
«Scusa… Capisco che è più complicato di quanto sembri…»
«No, hai ragione.» La incalzò. «E' proprio così che avrei dovuto fare, ma non ce l'ho fatta. Non sono riuscito a parlarle faccia a faccia perché ogni volta vedevo quanto fosse contenta di stare assieme a me, e ogni volta che ci pensavo credevo di essere un mostro a volerle fare un torto simile… Ma non sono riuscito nemmeno a fare finta di niente! A poco a poco sentivo come se non potessi più respirare e avevo… Avevo bisogno di un po' di spazio!»
Anche Ryo sembrava molto frustrato da questa situazione. Aiko fu sorpresa di sentirlo così tormentato, come se anche arrivato a quel punto non fosse tanto sicuro di quella scelta; sentiva di aver fatto qualcosa di tremendo e forse avrebbe preferito semplicemente che tutto quello non fosse mai accaduto, ma ormai aveva deciso di sfogarsi e adesso aveva una nuova partner come aveva chiesto.
«Non avrei mai voluto ferirla, in fondo non ci siamo mai divisi prima d'ora e siamo sempre andati d'accordo… Kya ha un carattere difficile, ma è molto dolce anche se non sembra e io sono contento di essere suo amico. Però…» Alzò lo sguardo verso la ragazza di fronte a sé. Non stava cercando scuse, era solo quello di cui aveva bisogno. «Devo fare ordine nella mia testa, capire perché sto così male quando sono con Kya, quando vorrei essere felice assieme a lei, e devo far capire a lei che non posso più lasciare che si comporti come una bambina!»
Il corpo di Ryo si afflosciò improvvisamente, come se avesse esaurito le energie dopo quel discorso. Doveva essere la prima volta che riusciva a dire tutte quelle cose senza sentirsi giudicato o ignorato, senza il timore di ferire qualcuno con quelle parole; se fosse riuscito a parlare in quel modo di fronte a Kya, forse il problema si sarebbe risolto immediatamente.
Abbassò lo sguardo, incapace di guardare Aiko negli occhi. «Mi dispiace di avervi tirato in mezzo…» Disse di nuovo con voce stanca. «Avrei dovuto pensare meglio alle conseguenze delle mie azioni, forse…»
«Ormai è inutile stare a pensarci!» Lo interruppe lei. Quel cambio di tono spiazzò Ryo, che rimase a guardarla con occhi sgranati. «Hai ceduto alla tensione e hai chiesto una pausa. Questo non deve essere stato difficile solo per Kya; ci vuole un grande coraggio ad ammettere di non poter più stare con una persona cara. Adesso non pensarci e quando ti sentirai pronto, potrai parlarle con chiarezza e risolvere questo problema!»
La ragazza aveva un tono deciso e lo sguardo fisso, ma sorrideva benevola come per tranquillizzarlo e metterlo a suo agio. Non credeva di averla mai vista così, di solito era una persona estremamente timida e le poche volte che aveva tirato fuori gli artigli erano state proprio alla guida dello Xenomorphus; forse, ora che sarebbe diventato il suo partner, Ryo avrebbe visto più spesso quel lato di lei.
Piegò le labbra in un sorriso di ringraziamento, poi aggiunse cambiando un argomento:«Sai, non ti facevo così decisa.»
Aiko sobbalzò e distolse lo sguardo imbarazzata, pensando di essersi allargata troppo, quindi si ricompose in maniera un po' buffa e gli rivolse un sorriso esitante, tornando un po' al suo tono più positivo.
«Per il momento, concentriamoci solo nel dare il meglio!» Esclamò alzando un pugno e ammiccando con trasporto.
 
*
 
Quando le porte dello Iustitia si chiusero, Kya ricominciò finalmente a emettere dei suoni: si era trattenuta a lungo perché Ryo non la vedesse in quello stato, ma aveva bisogno di piangere e così fece, lamentandosi a voce sempre più alta.
«Il mio Ryo non mi vuole più!» Diceva con voce strozzata, le mani a nascondere il volto arrossato e imbruttito dal pianto.
Kaoru si voltò un po' sconfortato. Aveva immaginato che si verificasse una scena simile, una volta chiuse le porte, e ancora non sapeva come affrontarla; aveva un buon rapporto con Kya, ma non poteva dire di essere la persona più adatta a confortarla… Tuttavia doveva almeno provarci, e l'unico modo che conosceva per farlo era essere onesto con lei per farla ragionare.
Forse farla sfogare sarebbe stata la scelta migliore, ma lasciarla pilotare in quello stato sarebbe stata una pessima idea, quindi decise di avvicinarsi.
«Ehi, Kya.» mormorò cercando di attirare la sua attenzione. La ragazza però piangeva troppo forte per sentirlo, né sembrava particolarmente intenzionata a prestargli ascolto. Kaoru così si avvicinò ancora e le toccò timidamente una spalla.
Improvvisamente Kya sembrò accorgersi della sua presenza e si voltò piano, soffocando gradualmente quei pianti; scostò di poco le mani dal viso e girò gli occhi per guardarlo, lasciando intravedere così le sclere arrossate.
«Ti piace davvero Ryo, non è così?» Le domandò con un sorriso malinconico.
Kya si voltò dall'altro lato e fissò in alto davanti a sé, inspirando con fatica dal naso, prima di annuire vigorosamente. Certo, era ovvio che fosse così, pensò Kaoru; Kya non si vergognava di quel tipo di cose ed era più che sicura dei propri sentimenti.
«E perché pensi che abbia chiesto questo scambio?» Sapeva di star tirando molto la corda, ma aveva bisogno che Kya affrontasse quel problema prima di tutto. La ragazza si paralizzò come prima, lo sguardo fisso di fronte a sé e le mani ancora alzate davanti al volto; questa volta la sua espressione fu di vero terrore e concentrò gli occhi in un punto preciso come se la risposta fosse scritta sulle pareti della cabina.
Poi, come se fosse arrivata a una conclusione terribile, riprese a piangere e riuscì a dire a malapena:«Lui mi odia!»
Un altro pianto, più violento e sguaiato di quello di prima, scoppiò nella cabina e Kya affondò nuovamente il volto nelle mani, rendendo le maniche della tuta ormai fradice. Kaoru fu colpito da quella reazione, ma non ne fu del tutto sorpreso; cercò di toccare di nuovo la ragazza, di farla rimanere concentrata, ma a questo punto si voltò e si accasciò su di lui con tutto il proprio peso.
«Come diamine puoi pensare che ti odi!» Esclamò lui, ormai a corto di idee. «E' dello stesso Ryo che stiamo parlando? Voi due vi conoscete da una vita, hai idea di quanto tenga veramente a te?»
«Se mi vuole così bene, perché mi ha abbandonata?» Ululò la ragazza, abbandonandosi a un abbraccio su Kaoru.
«Non ti ha abbandonata!» Cercò di tranquillizzarla. Doveva fare attenzione a quello che diceva, in quella situazione Kya avrebbe creduto a qualsiasi cosa e se avesse parlato troppo avrebbe potuto pentirsene. «Sono sicuro che Ryo ti vuole ancora bene… E' solo confuso! Forse lo hai esasperato con il tuo affetto. Possiamo vedere tutti quanto tu gli voglia bene, ma… Se mi dovessi mettere nei suoi panni, penserei che sei stata troppo soffocante con lui e questo deve averlo messo a disagio.»
Kaoru pregò che Kya non prendesse a male le sue parole; doveva darle un'opinione onesta, cercando comunque di non farla sentire peggio di come stesse adesso e possibilmente farla ragionare. Per fortuna lei sembrò volere la stessa cosa.
«E io cosa dovrei fare allora?» Domandò allentando un po' la presa e guardandolo dritto negli occhi. Un po' a disagio da quella vicinanza improvvisa, Kaoru distolse lo sguardo per un secondo.
«Bé… Dovresti fargli capire che lui conta per te, ma in un modo diverso da come lo hai fatto fin'ora…»
«Ma io non conosco nessun altro modo per esprimere i miei sentimenti. Sono così e basta!» Protestò lei alzando la voce e Kaoru intese perfettamente cosa voleva dire: anche adesso Kya non aveva certo perso il suo modo di fare brusco e vistoso, pur essendo disperata.
«Innanzitutto, deve capire che sei in grado di strare senza di lui.» Con un lampo di genio balenatogli in testa, le prese le braccia e si liberò dalla sua stretta, mandandole uno sguardo pieno di sicurezza. «Mandagli segnali chiari, ma non esagerare con le attenzioni. Anzi, devi riuscire a imparare a vivere senza doverti appoggiare a lui, quasi come se non esistesse più!»
«Ma io non voglio vivere senza il mio Ryo!» Piagnucolò la ragazza, le lacrime pronte a scorrere di nuovo. Lui le passò una mano sulle guance e gliele asciugò facendo più delicatamente possibile.
«E non dovrai farlo, ma devi riuscire a controllarti altrimenti sarà lui a non sopportare più la tua presenza.» Quelle parole avrebbero dovuto tranquillizzarla, ma dopo averle dette Kaoru pensò che fosse stato troppo brutale. «Comunque Hachi ha detto che questa è solo una soluzione temporanea, no? E Ryo ha detto che voleva una pausa, non che non ti volesse più vedere. Quindi se gli dimostri che sai essere responsabile, lui capirà quando è veramente importante per te! Prima perdevi il controllo e ti immergevi troppo nella battaglia, fregandotene del resto e facendolo arrabbiare; ma tu sei la nostra caposquadra, abbiamo bisogno che tu sia lucida e abbia il controllo della situazione! Se metti in mostra le tue doti, ora più che mai Ryo capirà che non sei la bambina irruenta che credeva!»
Kya inspirò a fatica e si strofinò un dito sotto alle palpebre per scacciare le ultime lacrime. Il discorso di Kaoru sembrava avere senso, ma non era sicura di potergli credere del tutto dopo quello che aveva sentito; Ryo le aveva detto che lei era sempre stata così, poteva veramente cambiare all'improvviso? Poteva diventare un'altra persona, per Ryo?
«Tu pensi che io possa farcela?» Mormorò con timidezza. Kaoru le mise una mano sulla spalla e le mostrò il pollice con l'altra, ghignando convinto.
«Donna, ne sono sicuro!» Esclamò con voce stranamente matura. «E io ti aiuterò!»
   
 
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