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Autore: Jeyrocca    13/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16. La festa di Natale

 

La mattina seguente Ichigo si svegliò con un mal di testa pulsante. Non ricordava nulla con chiarezza, cercò di fare mente locale: ricordava di aver iniziato a bere, di essere uscita di casa e …

“Ryou!”

Tutto le tornò in mente. Chiaro. Aprì gli occhi e lo trovò li accanto a lei. Ichigo sorrise, era colma di felicità. Guardava il suo viso rilassato, dormiva come un sasso. Cominciò a pensare alla notte passata, alla mano di Ryou sui suoi fianchi e ai baci dolci ma decisi.

Si alzò, andò a raccogliere i suoi vestiti sparsi per la stanza per potersi rivestire e chiamò il servizio in camera per la colazione.

Nel frattempo sistemò il disastro che aveva lasciato con un po’ di vergogna ma le passò subito pensando a quello che aveva portato del gesto sconsiderato.

Sprizzava felicità da tutti i pori. Aveva ottenuto più di quello che sperava; non solo era riuscita a fargli cambiare considerazione di sé, facendogli dimenticare la vecchia Ichigo che odiava ma forse c’era una speranza per loro.

 

Non appena arrivò il cameriere Ichigo andò a cercare tra le cose di Ryou per trovare la chiave magnetica della camera che serviva a caricare il pasto sul conto.

Mentre cercava le cadde l’occhio sul suo telefono.

“Occhio per occhio”

Aveva 5 chiamate perse da Greta. E un messaggio

 

- Da Greta F. Ho provato a cercarti, perché non rispondi?.-

 

A Ichigo cadde la card dalle mani, chiese scusa al cameriere e fece portare tutto indietro.

 

“Allora stanno così le cose? Io sono l’amante. Avevo ragione! Una semplice segretaria non ha questa confidenza.”

 

Controllò che Ryou non si fosse svegliato e controvoglia scrisse un biglietto per mettere in chiaro le cose in vista della festa.

 

-Non posso farlo. -

 

Semplice e conciso, per lei era ben chiaro che si riferisse al fare l’amante, anche volendo non riusciva a scrivere altro. Andò via con il cuore di nuovo in pezzi.

 

Ryou si svegliò di colpo sentendo un rumore. Guardò accanto a sé e ogni traccia di Ichigo era sparita.

 

Aveva una brutta sensazione. Si guardò intorno e notò la chiave della camera per terra, la raccolse e notò sul tavolino un biglietto.

 

Era tornato alla vita reale, Ichigo chiaramente era scappata per i sensi di colpa. Era una donna sposata e lui si era illuso che quello successo tra di loro non fosse dettato solo dall’alcool.

Era nuovamente in pezzi. Lo capiva, o cercava di farlo, ma il dolore, provocato dalla vana speranza di essere finalmente riuscito ad averla, era troppo.

Pretendeva che lei lasciasse Masaya? Si, era proprio questo che voleva senza troppi giri di parole. Era arrabbiato, non con lei come il giorno prima, ma con se stesso per averle concesso di ridurlo in quel modo.

Doveva farsi forza, perché quella sera li avrebbe visti insieme.

 

Si incontrò con Keiichiro che non vedeva da giorni e con Rey che era appena arrivata, entrambi erano preoccupati perché non avevano vere notizie di Ryou da giorni.

 «Ha provato anche a contattarti Greta. Si è preoccupata perché non hai aggiornato dei documenti per due giorni di fila e mi ha scritto. »

 «Greta si dimentica di essere solo la mia segretaria. Comunque si, ho visto le chiamate stamattina, ho già risolto. »

 «E’ anche tua amica, lo sai. Fossi stata in lei 10 anni fa non avrei accettato le tue scuse. Ma a parte gli scherzi si può sapere che diavolo è successo in questi giorni? »

Capendo di dover dare qualche spiegazione gli raccontò solo in parte la verità.

Non gli parlò della sfuriata per l’ecografia, gli disse solo che aveva scoperto per puro caso che non era lei quella incinta e di certo non gli rivelò della notte passata insieme.

Keiichiro era sicuro non fosse tutta la verità ma lasciò correre e girarono per negozi tutto il pomeriggio per prepararsi alla festa.

 

Anche Ichigo avrebbe dovuto trovare qualcosa da mettersi, doveva andare il giorno prima, ma dopo quello che era successo alla clinica era l’ultima delle sue preoccupazioni quel giorno.

 

Si promise di non farsi sopraffare e di mantenere una certa integrità durante la festa e in generale per i giorni a venire, quello che era successo la notte trascorsa l’avrebbe conservato nel suo cuore senza rimorsi, senza rancore.

Così, armata di forza di volontà, andò diretta la suo negozio di abiti preferito che di certo l’avrebbe distratta.

 

Ichigo doveva arrivare al locale prima degli ospiti quindi alle 19.00 era a casa di Chiara e Masaya ad aspettarlo ma Chiara non stava bene.

 

 «Ichigo, io non me la sento di lasciarla da sola … »

 «Tesoro tranquillo è solo un po’ di febbre »

Chiara era l’unica a sapere quello che era successo tra Ryou e Ichigo, sapeva che aveva bisogno di un supporto di un amico.

 «No Chiara, Masaya ha ragione. Vi prometto che starò bene, sarò così impegnata con i convenevoli che Natale arriverà in un baleno! »

 

E così fece.

 

Puntuale come un orologio svizzero, alle 20.00, Ryou varcò le porte della sala ricevimento insieme ai due amici.

La voleva trovare tra gli invitati facendo finta di cercare il suo posto,ma non riusciva a vederla.

 

Ichigo era in cucina per controllare che tutto fosse in ordine.

 «Dottoressa è troppo elegante per stare qui, rischierà di sporcarsi il vestito. » disse il capocuoco.

 «Si, vedo che avete tutto sotto controllo, vado dagli ospiti, il Presidente sarà arrivato. »

 

Rientrò in sala e vide che il tavolo di Ryou era occupato. Lui non l’aveva vista perché le dava le spalle ma qualcun altro poteva vedere per lei. Vide Keiichiro dire qualcosa a Ryou, lui si mosse come per girarsi ma alla fine non lo fece.

 

 «Dottoressa, questa sera è incantevole! » il Presidente interruppe i suoi pensieri.

 «Buonasera Presidente, anche lei è molto elegante. Ho controllato i camerieri e la cucina, siamo pronti per procedere. »

 «Perfetto come sempre, ma Dottoressa, lasci fare queste cose ai segretari, li paghiamo per questo. Si rilassi e si goda la festa! Poi parleremo anche con il Dottor Shirogane così potrete aggiornarmi. »

 «Certamente. Grazie, a dopo Presidente. »

E raggiunse il suo tavolo, aveva già fatto rimuovere il coperto in più di Masaya e si era messa a parlare con Loren ed alcuni responsabili del suo reparto con i rispettivi consorti.

 «Sei sicuro di non volerla salutare? » chiese Rey a Ryou.

 «Non mi sembra il caso. »

 «Guarda che non c’è. » disse Keiichiro.

 «Chi? »

 «Masaya, non lo vedo e lei è seduta ad un tavolo tutto occupato. »

 «Non so che dirti. »

 

Anche se quella notizia gli procurava non poco piacere, il messaggio di Ichigo era stato chiaro. Probabilmente avevano discusso perché aveva passato la notte fuori, ma le sue intenzioni erano quelle di tornare da lui.

 

Tra una portata e l’altra i vari ospiti venivano salutati a turno dall’Amministratrice Delegata, dal Presidente e dai vada Capi reparto, tra cui Ichigo, che aveva volontariamente evitato Ryou.

“Ho così tanta voglia di salutare Keiichiro e Rey, ma sono sempre insieme a lui e inoltre anche volendo non mi sto fermando un attimo.”

 

 Ryou aveva evitato di proposito di guardarla, sapeva che se avesse incrociato il suo sguardo avrebbe perso lucidità.

 

La cena finì, si attendeva il dolce prima della mezzanotte dove l’azienda aveva preparato dei pensieri di Natale da consegnare ai dipendenti e ai clienti.

 

Ichigo vide Keiichiro e la moglie finalmente da soli e si avvicinò.

 «Ciao »

I due l’accolsero con gioia. Keiichiro l’abbracciò forte, ma si ricompose subito perché erano ospiti di Ryou e nessuno sapeva che si conoscevano da tempo.

Nessuno di loro ebbe il coraggio di nominare né il passato né la situazione con Ryou.

Vedendo il pancione di Rey lo usò come argomento principale. Era così bello parlare di nuovo con Keiichiro, lui rappresentava sempre il buon umore e la bontà, come fosse un secondo padre, proprio per questo all’epoca si sentiva tradita molto anche da lui.

 

Il Presidente stava parlando con Ryou sulla veranda riservata alla zona fumatori, stava cercando di convincerlo a fumarsi un sigaro con lui ma Ryou cortesemente rifiutò. L’aria pizzicava ma grazie ai funghi riscaldanti il freddo non infastidiva.

Il Presidente continuava a parlare ma nel vedere passare vicino al balcone Ichigo, la fermò.

 «Dottoressa eccola! E’ sfuggente e bellissima questa sera ma già gliel'avevo detto. »

 «Eccomi Presidente, grazie ancora. » si voltò verso Ryou.  «Dottor Shirogane … »

 «Buonasera. » disse senza neanche guardarla.

 «Allora come procede nei laboratori? »

 

Ryou descrisse alla perfezione i risultati ottenuti, privi di complimenti e di elogi, semplici e pure descrizioni.

 «Sono molto contento! Vi siete trovati bene a lavorare insieme se avete ottenuto così in fretta questo risultato. Ne sono proprio felice, anche se non avevo dubbi. Ora la lascio tornare ai suoi amici Dottore. » Ryou stava ringraziando il Presidente per dileguarsi ma lui continuò a parlare.

 « Dottoressa invece lei stranamente quest’anno è da sola quindi torni a divertirsi. »

E fu allora che si voltò a guardarla.

 

Boom. Boom.

 

Solitamente la trovava bellissima, ma quella sera era indescrivibile, probabilmente dovuto al fatto che quelle forme messe in risalto dal vestito lui le aveva avute per sé 24 ore prima.

Indossava un abito rosso fuoco mono-spalla che scendeva morbida, il resto dell’abito proseguiva stretto lungo il busto, a livello dei fianchi era ancora aderente, ma aveva delle trasparenze, per poi aprirsi all’altezza di metà coscia con un leggero strascico. I capelli erano raccolti lasciando scoperto il collo. Quella visione provocò un brivido a Ryou. Voleva ancora baciarlo.

 

Ichigo lasciò passare il Presidente e per 5 secondi rimase immobile, il tempo di riprendersi dall’ansia, respirare aria fresca e bere un sorso di vino dal calice pieno che aveva in mano. Stava per tornare al suo tavolo ma sentì sussurrare Ryou.

 

 «Si fida proprio di te per lasciarti sola. »

 «Che vuoi dire? Perché Masaya non dovrebbe fidarsi? »

 

No. Fare finta di niente quando erano li da soli Ryou non lo accettava proprio.

 

 «Perché? Perché fino a 24 ore fa sei venuta a letto con me, il giorno dopo sparisci perché ti senti in colpa per l’amore della tua vita che ti aspetta a casa e pensi di far finta di nulla? Come se fossi uno dei tanti cretini? »

 

“Cosa, l’amore della mia vita?Ma con quale coraggio viene a dire a me che è lui uno dei tanti?Tanti? Ma che tipo di persona crede che sia?!”

 

 «Davvero Ryou? Ancora con questi film mentali? Sono stanca di stare dietro alle tue paranoie! E prima sono incinta e ora mi sento in colpa per un motivo che ti sei creato da solo e poi con quale diritto tu accusi me di tradire qualcuno? Con quale diritto accusi me di fare finta di niente quando mi avete mentito per più di un anno tu e tutti gli altri prima che andassi a Londra. Questa volta non te la meriti una spiegazione neanche con tutto il vino del mondo in circolo. Anzi tieni, bevitelo tu e fatti un esame di coscienza per Greta. E non ti azzardare ad inventare altre scuse, non sei molto bravo. Buon Natale. »

 

Lasciò il bicchiere sul muretto della veranda e andò via dalla festa senza salutare nessuno.

 

   
 
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