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Autore: Jeyrocca    15/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20. Tempo al tempo

 

Ryou si era addormentato serenamente, vederla era stato rinvigorente, ma durante la notte fu assalito da delle visioni.

Ricordava delle scene ma solo qualche parola. Non riusciva a capirne il significato; vedeva Ichigo vestita con un lungo abito rosso, poi loro due discutere, Ichigo era davvero arrabbiata, diceva parole come “sono stanca”, “tradire”, che non meritava niente e lei andare via come se gli avesse detto addio.

Si svegliò di colpo, capì che quelli erano ricordi e se erano vestiti così eleganti voleva dire che era successo alla festa di Natale, prima dell'aggressione.

“Quindi non avevamo chiarito veramente è solo compassione e senso di colpa”

Ryou guardò l'orologio appeso nella stanza, erano le 6 del mattino e non riuscì più a prendere sonno.

Un'ora più tardi si svegliò anche Keiichiro, lui fece finta di dormire e aspettò che uscisse ad andare a prendere la colazione.

In quel momento entrarono le infermiere per fargli dei prelievi e prendere i parametri vitali.

«Ha un po' la pressione alta, ha dormito?»

«Non tanto.»

«Non si preoccupi, vedrà che le tornerà presto la memoria.»

«Ne sono certo, grazie.»

 

Alle 8.30 arrivarono anche Rey ed Ichigo. Keiichiro ne approfittò per andare a casa e darsi una sistemata e portò con se anche Rey che doveva cambiarsi.

«Buongiorno Ryou»

Ma lui rispose scontroso. 

 

«Tutto ok?» chiese Ichigo.

«Perché sei qui?»

«Te l'ho detto che sarei venuta...»

«No intendo perché, cosa ti spinge a venirmi a trovare?»

«Ryou guardati secondo te perché sono qui?»

«Per i sensi di colpa. Non voglio fare pena a nessuno Ichigo.»

«Tu non mi fai pena, si può sapere che ti è preso di nuovo?»

«Di nuovo?»

Ichigo distolse lo sguardo.

«Ho ricordato alcune cose … non ricordo bene le parole ma io e te abbiamo litigato alla festa, quindi perché sei qui?»

«Ryou io … stavo aspettando che ti rimettessi per parlartene.»

«Di cosa Ichigo? Che mi hai mentito che avessimo chiarito per farmi sentire più sereno? Ti faccio pena perché hai capito cosa sei tu per me e tu invece hai un compagno che ti aspetta a casa?»

«No Ryou, non è affatto così ti sbagli io...»

«Non  voglio sentire altre scuse, vattene.»

«Ryou mi devi stare a sentire.»

«Non ti voglio vedere. Va via.»

 

Ichigo sapeva che quella rabbia era dettata dalla mancanza di memoria ma ne fu ferita ugualmente. Decise che era meglio lasciarlo calmare, non voleva farlo sentire male, in quel momento la stava guardando con il vero disprezzo e ricordando le sensazioni avute anni prima non riusciva a stare li.

Mentre stava per uscire dalla porta disse.

«Questa volta mi stai lasciando andare via.»

 

Ryou capì che quella frase non era detta a caso, sentiva che gli stava sfuggendo qualcosa. Ma non riusciva ancora a ricordare. Verso metà mattinata lo visitarono i medici e lo portarono in giro a fare esami.

Dopo l’ora di pranzo finalmente erano arrivati i risultati.

«Se ci promette che riposerà, potrà tornare a casa tra due giorni. Oggi togliamo i drenaggi, è quasi guarito del tutto, i lividi si stanno già riasciugando, mai visti guarire così velocemente!»

 

Ryou collegò il tutto al suo DNA modificato, in fondo i gatti hanno nove vite.

 

Quando gli infermieri finirono di medicarlo, Ryou parlò con Keiichiro di quello che era successo con Ichigo. Voleva sapere perché gli avevano mentito, i suoi amici volevano veramente dirgli la verità ma ritenevano fosse giusto lasciare ad Ichigo il diritto di esprimere i suoi sentimenti e volevano evitare di combinare altri casini perché non aveva chiaramente detto di amarlo, anche se la sua reazione aveva messo le cose in chiaro per loro.

 

«Ryou, Ichigo ha provato per due giorni, ribadisco, due giorni ad entrare e ad insistere nonostante negassero la tua esistenza in struttura prima che la trovassi, pensi davvero che una persona arriverebbe a tanto solo per i sensi di colpa di aver provocato Lucas ad aggredirti?>

 

Ryou era intestardito e non voleva dare sazio all'amico però si era reso conto, forse, di aver esagerato. Il problema era che sentiva di avere delle cose in sospeso, di aver dimenticato delle cose importanti, ma nessuno gliene parlava e questo lo rendeva ancora di più intrattabile.

 

«Io non credo che se aveste discusso così gravemente ti avrebbe comprato il regalo per Natale.» Rey, con una mossa astuta, voleva far uscire la verità senza dirla, sapeva benissimo che quel regalo Ichigo non l’aveva portato con sé.

 

«Regalo? Quale regalo?»

«Non le hai neanche dato il tempo di dartelo? Sei stato ingiusto Ryou. La farai impazzire quella ragazza. Ieri ho dormito da lei, ho trovato un pacchetto regalo e ho chiesto, scoprendo fosse per te.»

«Hai dormito da lei?»

«Si, a casa sua cosa c'è di male? Non voleva lasciarmi da sola.»

«Uhm...»

«Mi vuoi chiedere se ci fosse Masaya?» Ryou non rispose ma era esattamente quella la domanda. «No, perché lei vive da sola.»

«Rey!» esclamò Keiichiro.

«Non ce la faccio, è troppo accecato dalla rabbia e troppo sicuro, come al solito, di sapere tutto.»

«Ehi io sono qui!»

«Ryou, mio caro, lei e Masaya non stanno insieme da 10 anni. Quindi ora vedi di rimetterti in piedi, ora che puoi, esci da qui e parlate di quello che è successo quel giorno come due persone normali, non due scemi orgogliosi»

 

Ryou era ancora confuso ma quella speranza che aveva rimosso tempo prima cominciava a riaffiorare. Tutte le energie che era riuscito ad accumulare le usò per fare riabilitazione e ricominciare a fare passeggiate per i corridoi. Forse avevano ragione tutti loro, parlare di queste cose mentre era ricoverato non era il caso, farlo mentre non si ricordava praticamente quasi nulla non gli avrebbero fatto capire quello che stava succedendo tra di loro. Non cercò Ichigo e lei non si presentò più in ospedale, sapeva di averla trattata male ingiustamente, forse non riusciva a capire esattamente quanto ingiustamente ma le avrebbe lasciato i suoi spazi e si sarebbe rimesso in piedi al massimo delle forze, per non farla andare più via. 

 

Ichigo cercò di non pensare alla discussione di Ryou, era infastidita dalla sua solita presunzione ma capiva che era stravolto, stanco e che doveva dargli il tempo di ricordare tutto. Soprattutto quello che era successo tra di loro. Per non pensarci passò al locale, ora che Lucas era dietro le sbarre doveva occuparsene lei. Avvisò tutto il personale che sarebbero rimasti chiusi per almeno due settimane, aggiornò il sito e mise un cartello all’entrata. 

Passò ore li dentro a cancellare gli eventi programmati e a fare l’inventario degli alimenti freschi, doveva svuotare la mente in qualche modo. 

“Perdonerò mai Lucas?” 

Non riusciva a capacitarsi del gesto che aveva fatto,  ormai era a conoscenza dei suoi sentimenti ma non poteva trattarla come sua proprietà. 

Ichigo mise in discussione molte delle sue scelte, era da sola dentro ad un grande locale vuoto e silenzioso, non c’era momento migliore per la sua mente di mettere ordine ai pensieri. 

 

Stava impazzendo nel pensare a tutti i malintesi capì che gli sbalzi di umore di Ryou riaffioravano ogni volta che si convinceva che lei stava giocando con lui e lui era convinto del contrario.

“Sei un vero idiota Shirogane!” 

Ma anche lei non si sentiva completamente innocente, pure lei aveva pensato di essere un passatempo per lui, aveva sempre amato prenderla in giro e quei messaggi di Greta non avevano aiutato. 

Avevano ancora tanto da chiarire ma sembrava tutto messo in secondo piano da quando Ichigo cominciava a capirci qualcosa. Era davvero possibile che Ryou si fosse innamorato di lei? 

Cominciava ad avere fiducia di ciò che l’istinto le suggeriva e non pensare sempre e solo con il cervello, era sicura di lasciarlo sbollire per due giorni. 

Quando finì di sistemare tutte le questioni del locale era già tardo pomeriggio. Decise di passare a vedere come stava  Chiara, nonostante quello che frullava in testa era preoccupata per l’amica, continuava a stare male per la gravidanza e voleva convincerla a fare dei controlli approfonditi. 

 

«Sto bene Ichigo, non preoccuparti, ho solo dei pensieri per ora.» 

Sapeva che si stava riferendo a Lucas ma non voleva nominarlo davanti a lei.

«Hai avuto novità?» chiese ugualmente Ichigo.

«Pensavo lo sapessi, non hanno sporto denuncia. Aspettiamo quindi il processo per la condanna che dovrebbe essere minima a questo punto. Ma non abbiamo intenzione di pagare la cauzione in attesa di giudizio, deve rendersi conto della gravità del suo gesto.»

«Ryou non l’ha denunciato?»

«No, ci hanno comunicato che “la vittima ha deciso di non sporgere denuncia” testuali parole.»

«Comunque non lo vedo da stamattina, ho deciso di lasciargli un po’ di tempo per rimettersi, non ricorda nulla, i suoi ricordi arrivano al giorno dell’ecografia, quindi l’agiterei e basta.»

«La mattina o la sera di quel giorno?» Chiara la prendeva in giro.

«La mattina.» Ichigo arrossì. 

«Capisco! Comunque tu non preoccuparti ho un marito abbastanza premuroso che mi ha già prenotato una visita e degli esami, ma starò bene.» 

«Anche quando sarai grassa?»

«Soprattutto quando lo sarò!»

Passarono una piacevole serata, Ichigo ne aveva proprio bisogno. 

 

La mattina seguente Ryou si sentiva molto meglio. I lividi in volto e sul busto erano solo degli aloni e le piccole cicatrici dei drenaggi si vedevano a malapena. 

 

«Che bello essersi modificato il DNA!»

«Non credo che all’epoca tu abbia pensato a questo beneficio quando hai fatto da cavia al tuo stesso esperimento.» ridacchiò Keiichiro.

«Non volevo coinvolgere nessun altro lo sai, ma su di me non ha funzionato, sono solo stato capace di trasformarmi in un gatto per massimo 10 minuti.»

«Non ci hai più provato vero?»

«No, non ne avevo motivo, le ragazze sono tornate normali a missione compiuta ma a quanto pare dei residui rimangono.»

«Non hai intenzione di avvisarle di quello che ti è capitato?»

«Non c’è motivo di farle preoccupare: Minto è in tour con l’Opèra, Zakuro è sul set, Purin dovrebbe pensare a finire l’università di scienze motorie e Lettuce si merita un po’ di relax, come fa ad insegnare ai bambini e a sopportarli lo sa solo lei.»

«Hai trovato una scusa per tutte noto.» 

«Non sono scuse, ma non voglio che si preoccupino.»

«E che scoprino di Ichigo, perché sai che nonostante il tempo vorrebbero rivederla e hai paura che questo ti allontani di nuovo da lei.»

«Zakuro lo sa o comunque l’avrà capito. »

«Zakuro è stata quella che ha preso la decisione di chiudere per il bene di tutti e credo anche di se stessa, non lo avrà detto a nessuna.» 

«Uhm»

«Ho la sensazione che però si aggiusterà anche questa storia.»

«Se veramente lei ha lasciato Masaya 10 anni fa non è stato lui ad allontanarla da noi. Chissà cosa è successo.»

«Ryou, tempo al tempo, ora alzati, devi camminare un po’ che domani si torna a casa.»

«Sai che non ci vengo a casa tua, ho una camera che pago un fior fiore di soldi.» 

«Non cominciare a fare il presuntuoso.»

 

Arrivata l’ora di pranzo ancora Ichigo non si era fatta viva. Sperava di non aver veramente esagerato, ma lei non si fece viva per tutto il giorno. 

 

Ichigo in realtà si era presa il numero di Rey e chiedeva informazioni ora per ora ma le aveva pregato di non dire nulla, voleva anche fargliela pagare. 

Aveva chiesto a Rey come mai non avesse proceduto con la denuncia perché Lucas se la meritava veramente. Rey disse solo che Ryou non voleva mettere benzina sul fuoco e che l’aveva fatto per lei, probabilmente era solo la sua rabbia a parlare, perché se avesse fatto la denuncia rischiava anche anni di reclusione date le lesioni di Ryou in testa e le modalità. 

Sapeva quindi che sarebbe stato dimesso il giorno dopo e allora sarebbe andato a trovarlo. 

 

Ryou durante la notte ebbe altre visioni. Questa volta dell’aggressione, anche in questa circostanza non riusciva a capire le parole o a ricordare veramente i discorsi. Si ricordava solo che stava parlando con Lucas che era fuori di sé, gli impediva di tornare in albergo, ma poi nel flash successivo stava andando da un’altra parte. “Ha rinunciato all'essere se stessa”, “perché è tornata il giorno del tuo compleanno? Per chi?”, era tutto così confuso, capì che Lucas gli aveva detto qualcosa che l’aveva spinto ad andare da lei, ma per il resto erano solo ricordi dei colpi prima di svenire. 

Si svegliò agitato, aveva anche sudato abbastanza. Ancora non riusciva a mettere insieme i pezzi senza pensare a cose assurde. Sapeva che Ichigo era tornata 10 anni fa, ma poteva dire con certezza che fosse tornata per lui? Lui non lo sapeva anche se quei ricordi suggerivano altro.

«Perché doveva rinunciare a se stessa? Maledizione! Non posso ricordare a metà!» urlò.

Keiichiro che era come sempre accanto a lui si svegliò.

«Ryou tutto ok?»

«Ricordo solo momenti, non capisco il contenuto. E’ straziante! Perché non me lo dici tu così facciamo prima?»

«Perché io non sono il diretto interessato e perché le mie sono solo deduzioni, non certezze e non voglio creare ulteriori casini, perché è tutto un gran casino se ho ragione.»

«Sei odioso. Tu e la tua integrità.»

 
   
 
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