"Una gita?"
Yaga lo guarda al di sopra degli occhiali scuri, lanciando un'occhiata stanca e disillusa che pare dire "Gojo che devo farci con te".
Sa che l'uomo ha smesso di stupirsi da tempo e che è consapevole che perderà anche questa battaglia, ma se vuole mettere su la solita recita, è lieto di accontentarlo.
"Già, con tanto di pranzo al sacco e..." "Gojo, tu sai che siamo all'Istituto di arti occulte e..."
Il preside fa per interromperlo, ma lui continua. Davvero Yaga non si è ancora rassegnato?
O come mi piace chiamarla, quella che sembra una storia senza angst