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Autore: __lulu    08/09/2009    4 recensioni
La mente di Lucinda è decisa a tagliare i ponti con Paul, ma il suo cuore è ancora troppo affezionato a quel ragazzo che le ha solo arrecato sofferenze. Inoltre Vera, la sua migliore amica, è innamorata di Ash da ormai ben 6 anni, purtroppo non corrisposta. Riusciranno le due a coronare i loro sogni d'amore? Scopritelo leggendo questa romantica ed intrigante storia.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CIAO SPLENDORE...
“ Dovrei dirlo a qualcuno. No, non posso… quella mi spacca le ossa se lo faccio sul serio. Non ha una bella fama a scuola. Dovrei dirlo a Vera, o ad Ash… lui è il mio migliore amico, sicuramente potrebbe darmi consigli essendo un ragazzo. Devo solo fargli promettere di non dirlo a nessuno, perché ho paura. Terrore, piuttosto. ”
Lucinda era rimasta scioccata dalla reazione di Jessie su di lei, e ormai erano giorni che pensava a come comportarsi, a come agire di fronte ad una simile questione.
Cosa devo fare? ” si ripeteva; ma non ne era a conoscenza.
Mentre si immergeva nei suoi pensieri, vide il cellulare squillare: era Paul che la stava chiamando.
Ad un tratto il suo volto si impallidì, non sapeva se rispondere o no, perché aveva nella testa quella terribile immagine di violenza da parte di Jessie. Il cellulare continuava a suonare, ma lei non si era ancora decisa; proprio mentre stava per spingere il tasto Ignora la chiamata Paul chiuse. Tutto ciò successe più di una volta, così verso le nove di sera il ragazzo suonò alla porta di Lulu, e chiese alla madre se potesse scendere. Ormai era costretta ad andare, così si fece coraggio e scese le scale per andare da lui.
“ Finalmente ho la conferma che stai bene! ” le disse.
“ Scusa, è che stavo st-studiando, e… e… non ho visto le tue chiamate. ”
Paul la guardava insospettito, perché ormai la conosceva bene. Sicuramente le era successo qualcosa, perché non era da lei rifiutare chiamate per studiare. Per niente.
“ Dilla tutta, Lulu. Che succede? ”
“ Te l’ho detto… stavo semplicemente studiando… ”
Paul la prese con forza per le braccia.
“ Lucinda! Hai problemi? Dimmi che cavolo sta succedendo! ”
La ragazza si mise a piangere, sia per il dolore provocatole dalla forte stretta del fidanzato, sia perché avrebbe davvero voluto raccontargli tutto.
Con il volto ancora rigato dalle lacrime, abbracciò Paul per poi baciarlo, e chiuse la porta flebilmente, lasciandolo da sola sulla soglia di casa.
Non appena tornò in camera sua prese il cellulare e chiamò Paul.
“ Che vuoi? ” le rispose lui.
“ Paul! Ti prego, non rispondermi male… io vorrei dirtelo ma davvero non ci riesco! Capiscimi… ”
“ Sai cosa capisco invece? Che io sono ancora qui sotto casa tua ad aspettare che tu esca, ma evidentemente non sarà così visto che mi telefoni quando siamo a 5 metri di distanza. ”
“ Aspetta! Non andare via, adesso scendo! Ti prego, resta! ”
Paul chiuse la chiamata.
Lulu aprì la porta dopo una corsa affannosa, e quando vide Paul seduto sulla panchina fissando il telefono, andò verso di lui piangendo. Il ragazzo la abbracciò.
“ Sai bene che io se potessi non ti risponderei mai male. Ma dimmi che succede, sono il tuo ragazzo e posso proteggerti se ti è capitato qualcosa. ”
La ragazza non smetteva di singhiozzare, quando però sentì la mano di Paul sul suo capo, si calmò. Voleva baciarlo, voleva farlo salire in camera. A tutti i costi.
Sapeva che i genitori stavano dormendo, così gli fece parcheggiare il motorino in garage ed entrarono di soppiatto in casa.
Non sapeva nemmeno lei perché, ma quella sera voleva soltanto stare con lui, e non le importava niente di Jessie: sapeva che Paul l’avrebbe difesa a spada tratta.
Lo spinse sul letto e si stese sopra di lui. Iniziarono a baciarsi, baciarsi, baciarsi… e finirono per addormentarsi insieme.
Verso le cinque del mattino Lucinda aprì gli occhi e si trovò davanti Paul che dormiva. Era uno spettacolo dolcissimo… quella bocca socchiusa, le gote un po’ rosee e la sua mano che in quel momento sembrava la più possente del mondo sui suoi fianchi.
Lo svegliò.
“ Paul… sono le cinque… è meglio se vai a casa… alle sette tua madre dovrebbe svegliarti… ”
Ma lui era ancora assonnato e non capiva cosa stesse succedendo.
“ Mmm… no… è presto, mamma… ”
E si strinse ancora di più a lei.
Lucinda arrossì e non potette fare a meno di chiudere gli occhi e capire che quello non era un sogno, ma la pura realtà. Ma poi si accorse che se il suo ragazzo non fosse tornato a casa avrebbero avuto entrambi diversi problemi, così lo scosse svegliandolo di colpo.
“ Ciao, splendore. ” le disse con un’espressione che lei non aveva mai visto su quel volto.
“ Buongiorno… sono le cinque Paul, devi tornare a casa… ”
La baciò, stringendola a sé. Le mise la mano sotto la maglietta, e intanto continuava a sfiorarle le labbra stringendola a sé, sentendo il suo cuore battere forte.
Il ragazzo pensava che la sua fidanzata non volesse rispondere, ma sentì la sua mano sul petto. Era felice di sapere che Lucinda non fosse infastidita dai suoi gesti.
Paul, dopo averle dato un ultimo bacio, si alzò e andò in garage a prendere il motorino per tornare a casa.
Per Lulu era stata la notte più bella tra tutte, ciò che di più romantico e dolce potesse accaderle con un ragazzo. Ed era successo proprio con quello di cui era innamoratissima!
Ma se lei si sentiva così felice e realizzata, Vera non provava le stesse sensazioni.
Era sveglia da un’ora, rifletteva, pensava, sognava. E tutte quelle sensazioni erano incentrate su Ash Ketchum. Voleva riuscire ad avere con lui almeno quel rapporto che aveva con Lucinda, ma non sarebbe mai stato possibile.
Sapeva benissimo che a lui piaceva Lulu, non avrebbe mai potuto competere con una bellezza come lei, pur sapendo che alla sua migliore amica non interessava di Ash da quel punto di vista, ma che erano solo buoni amici.
C’erano tante cose che avrebbe voluto imitare a quella moretta dagli occhi azzurri, ma a differenza di tante ragazze invidiose, lei non le parlava mai male alle spalle; era appunto per questo che erano divenute migliori amiche.
Avrebbe tanto voluto ascoltare il suo cuore, riuscire a confessare ciò che si teneva dentro da tanto, troppo tempo e liberarsi di questo peso così fastidioso.
Se ce l’avrebbe fatta o no, non poteva saperlo.
Nell’autobus per andare a scuola, Vera prese coraggio e disse a Lucinda della sua cotta per Ash. Lulu rimase di sasso, ma decise di voler aiutare la sua migliore amica.
“ Vera! Ma perché non me l’hai detto prima? ”
“ Sai come sono fatta… mi vergogno! ”
“ Ok, ti credo. Ti aiuterò! Metterò una buona parola per te con Ash, si comincia a piccoli passi per queste cose. Però il gran lavoro dovrai farlo solo tu. ”
“ Sarà inutile… ma provaci. Non mi spaventa l’idea. ”
In realtà Vera sapeva benissimo che ad Ash piaceva Lucinda, ma magari lei con il suo charme l’avrebbe convinto a pensarla diversamente che un’amica.
Entrarono nei corridoi, e Paul era al suo armadietto.
“ Vera, aspetta un secondo. Vado a salutare Paul e vado a parlare con Ash subito dopo! ”
La ragazza sorrise a Lulu, contenta della sua decisione, ma comunque un po’ impaurita; però non voleva darlo a vedere.
“ Hey, Paul… ”
“ Ciao bellezza… ”
Intanto Jessie li guardava stizzita, si sentiva impotente. Pensava che Paul sapesse tutto, così decise di lasciar perdere definitivamente.
I due si scambiarono un bacio, quattro chiacchiere e poi Lulu si diresse verso Ash per parlargli.

Angolino dell'autrice:
Innanzitutto ci tengo a ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo: Disturbia (Giorgia) e alechan_96. Grazie!
Inoltre, grazie molte anche a chi ha messo la storia tra i preferiti: alechan_96 e AshKetchum.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento!
Elisabetta.

 

  
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